Atmest mich

PROLOGO

Quando udii pronunciare il mio nome, nonostante fossi a conoscenza della nomination, il mio cuore mancò di un battito.
Guardai con apprensione il mio manager e con un gesto spontaneo incrociai le dita della mia curata mano destra.
I premiatori della categoria “ Artista rivelazione dell’ anno” erano nientemeno che i Tokio Hotel.
Non avevo avuto ancora l’ onore di conoscerli di persona anche se da anni li seguivo come fan.
Erano diventati talmente famosi, che non esisteva angolo di pianeta dove loro non fossero andati ad esibirsi.
Li avevo incrociati qualche volta nei corridoi della casa discografica, senza che mi degnassero di uno sguardo, specialmente i gemelli.
D’altronde chi ero io al loro confronto?
Una cantante scoperta per caso in un pub di Amburgo da un noto manager discografico.
Se non sbaglio anche loro hanno iniziato così…
Già.
Il tempo cancella i ricordi…
O forse no?
Sono stati spesso accusati di aver perso la loro frizzante innocenza.
Sono cresciuti.
Sono quattro splendidi giovani uomini.
Quattro stelle che brillano nel firmamento della musica.
Diventerò così anche io?
Grida e applausi sovrastavano la voce di Bill Kaulitz, che stava tentando di rivelare al pubblico il nome del vincitore, con fare molto ammiccante e volutamente sexy.
Col tempo aveva affinato questa tecnica, ed era diventato un grande seduttore.
Bastava anche solo il suo sguardo per ammaliarti.
Al contrario di suo fratello Tom, che continuava ad esser piuttosto fisico nei suoi approcci.
Georg e Gustav erano maturati in maniera più normale, continuando però ad esser relegati al ruolo di comparsa nelle apparizioni pubbliche.
“ Der Gewinner ist…”
Il sorriso che rivolse alla platea prima di pronunciare il nome illuminò l’ arena.
“ Aryanne!!”
“Cazzo! Sono io!!”
Esclamò una voce all’ interno del mio cervello, che non riusciva più a comandare il mio corpo.
Stephen, il mio manager, mi sollevò di peso dal divanetto per abbracciarmi, e fu allora che mi ricordai di possedere due gambe.
Due arti che si incamminarono verso il palco guidati probabilmente da una forza occulta, mentre sul mio viso si stampava un’ espressione sicuramente ebete, ma di grande effetto.
Sentii i loro visi avvicinarsi al mio e labbra che mi sfioravano le guance.
Sentì il metallo del piercing di Tom sul lato sinistro del mio volto ad un millimetro dalla mia bocca.
Incrociai un attimo il suo sguardo, ma erano le labbra che continuavano ad attirare la mia attenzione e quella lingua che furbescamente le aveva in quel momento inumidite.
“Bastardo” Dissi tra me.
“ Vuoi farmi svenire qui davanti a tutti?”
Poi immaginai una grottesca respirazione “bocca a bocca” da parte sua, nel tentativo di salvarmi da un’ improbabile morte.
Tutto questo credo in meno di trenta secondi, tempo necessario perché Bill mi mollasse tra le mani il premio.
Imbastire un discorso di ringraziamento e ritornare al mio tavolo, fu un impresa ardua.
I fan mi acclamavano, le gambe non mi reggevano.
Un anno fa io lavoravo come cassiera in un supermercato e al sabato sera mi esibivo nei localini della mia città.
Ho sempre interpretato canzoni di altri, nella speranza di raccogliere consensi, continuando a riempire il cassetto di canzoni mie.
Che finalmente ora posso cantare.
Il mio primo e per ora unico album: “Ein Himmel ohne Sterne” ha venduto cinquecentomila copie solo in Germania.
Ho già fatto una tourneè europea, suonando in trenta luoghi diversi.
Non male come inizio per una perfetta sconosciuta di ventun' anni.
Il mio genere è un rock melodico, i testi sono completamente miei.
Nei live mi accompagna una band fantastica, con la quale ho registrato anche in studio.
Permettetemi un po’ di autocelebrazione.
Sono Aryanne, ho appena ricevuto dalle mani di Bill Kaulitz von Tokio Hotel, il premio come artista rivelazione dell’anno.
Sono l’ unica stella che brilla nel mio cielo….