Colora la mia vita

One Shot partecipante al III contest di fantastory

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    Titolo: Colora la mia vita.
    Autore: Alessandra/Mamy *billaly*
    Rating:PG13
    Genere: Angst
    Avvisi: Non saprei.
    Note dell’ autrice: Io so solo parlare di amore.
    Disclaimers: I Tokio Hotel purtroppo non mi appartengono, tutto quello che leggerete è frutto della mia fantasia e non è mai accaduto realmente, e inoltre, non ci guadagno nulla.

    Colora la mia vita



    “Sto vivendo la vita che ho sempre desiderato fare, eppure sento che mi manca qualcosa...”
    Da giorni questo pensiero non lo abbandonava, interferendo con il suo lavoro creativo. Stavano preparando i pezzi per il loro album d’esordio ed era fondamentale la concentrazione. Materia nella quale in quel momento difettava. Gran parte del lavoro era già stato svolto e i produttori si erano mostrati soddisfatti, mancava un ultimo pezzo, ma l’ ispirazione se n’era andata all’ improvviso.
    Si sdraiò sul divanetto e chiuse gli occhi.
    Non c’era qualche ricordo nascosto nei cassetti della sua memoria da cui attingere uno spunto? Qualche aneddoto interessante a cui fare riferimento? Ormai avevano scritto di tutto e su tutto..

    Annika…
    Il cuore mancò il battito, mentre la sua mente di riempiva dell’ immagine di lei.

    “ Bill dove ti sei cacciato?”
    “Sono qui sull’ albero…Sto scrivendo una canzone…”
    “ Lo sai che non riesco ad arrampicarmi con la gonna… Dai scendi!”
    Il moretto guardò quell’ assurda ragazzina, ancora più strana di lui. Portava una minigonna a balze nere con stampato un teschio sul davanti, calzettoni a righe neri e fuxia, anfibi, maglietta dei Sex Pistols e giubbotto in pelle con un’ infinità di borchie.
    Una riga nera contornava i suoi stupendi occhi color cioccolato, i capelli erano un groviglio informe, dal quale spuntavano ciocche multicolore.
    Giocherellava col piercing al labbro, quasi fosse un tic nervoso.
    “ Allora che fai? Guarda che io me ne vado!
    “ Uff, va beh, arrivo…”
    Con un balzo scese dall’ albero e le si parò davanti.
    “ Come mai tutta questa fretta?”
    “ Devo andare a casa, mamma stasera esce e io devo badare a Max…”
    “ Che palle! Quando crescerà tuo fratello?”
    “ Ma che razza di domanda è? Tu cresci a comando?”
    “ No, ma io a 8 anni ero autosufficiente!”
    “ Beh, lui no! Devo andare via…”
    “ Annika, posso venire a casa tua, stasera?”
    “ Speravo me lo chiedessi. Anche se mamma non sarà molto d’ accordo…”
    “ Glielo devi proprio dire?”
    “ Beh, no…”
    Posò le labbra sulla bocca rosea della ragazza, che per un momento, incerta sulla gambe, si strinse a lui.
    “ Bill…”
    “ Lo so, mi ami…” sussurrò accarezzandole il viso.
    “ No, non ti amo, però mi piaci da impazzire…”
    “ Ok, me lo posso far bastare fino a stasera…” rispose facendole l’ occhietto.
    Sapeva che lei invece era totalmente presa dalla sua persona. Tom gli aveva riferito che non faceva altro che parlare di lui alle sue amiche. E suo fratello, quelle amiche, le aveva conosciute tutte intimamente…
    Bill Kaulitz e Annika Schirmer erano una delle coppie più strambe del liceo, questo era ormai assodato.
    Vivevano in un mondo tutto loro, lontano anni luce dalla realtà. Lei totalmente rapita dal disegno in tutte le sue forme, e lui un tutt’ uno con la sua musica.
    Era in attesa della grande occasione. Lui, insieme a Tom, Georg e Gustav.
    Suonavano nei pub di Magdeburgo e sognavano il successo.
    E intanto scriveva tutto ciò che gli passava per la mente ed usciva con Annika.
    Per la prima volta aveva provato un sentimento reale per qualcuno che non fosse appartenente alla sua famiglia.
    Si sentiva al sicuro con lei, quasi protetto.
    Quella ragazzina punk, che con il suo aspetto incuteva timore, in realtà era una delle persone più dolci che lui avesse mai conosciuto.
    Un completamento della sua persona, il pezzo del puzzle mancante.
    Era strano pensare questo a soli 15 anni, in un’età dove le parole “ sesso e sregolatezza“ erano il filo conduttore di quelle monotone giornate che trascorrevano sempre uguali in quella piccola cittadina.
    Ripeteva spesso che un giorno il mondo si sarebbe accorto di loro e che sarebbero diventati famosi, solamente per il gusto di vederla sorridere, anche, se sì, ci sperava con tutte le sue forze…

    Stava davanti allo specchio in camera a rimirarsi mentre sistemava il ciuffo, affinchè ricadesse perfetto sugli occhi cerchiati di nero.
    “ Dove vai?” Chiese Tom distratto, mentre sfogliava una copia di Playboy prelevata dal nascondiglio segreto anti-mamma.
    “ A casa di Anny…”
    Il rasta spalancò gli occhi.
    “ E’ quello che penso io?”
    “ Non so che pensi tu… anzi non voglio neppure saperlo a dire la verità…”
    “ Il mio fratellino stasera scoperà!”
    “ Non credo proprio! Tu scopi, io aspiro a qualcosa di meglio…”
    “ Annika è carina, se non fosse per quell’ aspetto inquietante!!”
    “ Tu sei inquietante Tom! Tu e quella zucca vuota che ti ritrovi, in contatto diretto col cavallo dei tuoi pantaloni!” Rispose gettandogli sul volto una delle magliette che aveva provato e scartato durante i preparativi.
    “ Ci vediamo tra poco allora… Mi sa che non concluderai molto con la tua ragazza!!”
    In risposta ricevette dal fratello un dito medio alzato, mentre usciva dalla stanza.
    La visione della ragazza sulla porta gli mozzò il respiro.
    Si era cambiata ed indossava un paio di jeans neri e un top che lasciava la schiena scoperta. I capelli ancora umidi le ricadevano morbidi sulle spalle ed era completamente struccata.
    “ Vieni, Max si è appena addormentato…” Sussurrò tirandolo dentro per un braccio.
    Il suo profumo dolce lo inebriò, la pelle nuda della sua schiena era un chiaro invito ad esser toccata.
    “ Sei un incanto stasera…” Le mormorò abbracciandola.
    “ Anche tu non scherzi, mi piace questa maglietta, è nuova?
    “ Sì, me l’ ha regalata mamma…”
    “ E a me la mia ha regalato questo, nella speranza diventassi un po’ più femminile…”
    “ Beh, lo sei, ti assicuro..”
    “ Bill, tu mi trovi bella?” Chiese mettendosi seduta sul tappeto del salotto.
    “ Certo, che domande!”
    “ Ma bella come?”
    “ Hai un bel corpo, un bel viso e mi piace stare con te…” Rispose mettendosi accanto a lei.
    La ragazza lo guardò dritto negli occhi. Raramente lui li aveva visti senza trucco.
    “ Bill voglio far l’ amore con te…” sussurrò abbassando poi lo sguardo.
    Sapeva che non avrebbe trovato le parole giuste per replicare.
    Sapeva che suo fratello aveva sempre dannatamente ragione.
    Sapeva che era quello il momento giusto per farlo.
    Le sollevò il mento con le dita e baciò dapprima piano quelle labbra che tremavano leggermente, per poi approfondire quel contatto e lasciare che la lingua esplorasse la sua bocca calda.


    Die Wärme trägt uns bis in die Unendlichkeit



    Accarezzò le sue spalle nude e sciolse il nodo che tratteneva i lacci del top intorno al collo.
    I suoi seni erano piccoli, sodi ed invitanti. Si abbassò su di essi fino a sfiorarli con la punta della lingua.
    Annika teneva gli occhi chiusi e si mordeva il labbro inferiore.
    Si tolse la maglietta e si sdraiò su di lei. Il contatto con la sua pelle lo fece rabbrividire. Anche per lui quelle erano sensazioni mai provate prima d’ora.


    Im Mondlicht sind nur noch wir zwei



    Si sentiva impacciato, legato in quei movimenti che a detta del fratello dovevano invece risultare automatici. E anche lei non era da meno, la spavalderia di poco prima se n’era andata per lasciar posto ad una tenera timidezza.
    Si baciarono a lungo, sfiorandosi.
    Un rimescolio nel ventre di entrambi era un chiaro segnale di ciò che sarebbe avvenuto da lì a poco. Si liberarono dei restanti indumenti e rimasero ad osservare le reciproche nudità per qualche istante, prima di scoppiare a ridere e nascondere i loro visi imbarazzati in un abbraccio soffocante.
    Bill entrò in lei dolcemente, continuando ad accarezzarla, preoccupato più di non farle male, piuttosto che di procurarle piacere.
    La tensione si sciolse via via che le spinte si intensificavano e la voglia cresceva.
    La sentiva gemere sotto di lui, mentre un’ espressione sognante si dipingeva sul suo bel volto.
    Gli accarezzava ripetutamente la schiena, le spalle, il sedere, le gambe.
    Era stupefacente come lei riuscisse ad eccitarlo con il solo movimento delle sue mani.
    Baciò avidamente quelle labbra socchiuse, mentre un’ esplosione pulsante di luci e colori lo accecava.


    Alles treibt an uns vorbei



    Si adagiò ansimante su di lei che lo strinse forte a sé.
    “ Scusami, non ti ho aspettato…” Sussurrò al suo orecchio.
    Lei sorrise, baciandogli la tempia sudata.
    “ Non preoccuparti, ci rifaremo la prossima volta…” Rispose maliziosa pizzicandogli una natica.
    “ E quando sarà?”
    “ Non facciamo programmi… Magari tra 1 settimana… o tra 30 minuti…”
    Bill alzò il sopracciglio.
    “ Propenderei più per la seconda ipotesi…a che ora torna tua madre?
    “ Non so, è andata al cinema con un’ amica, direi non prima di mezzanotte comunque…”
    L’ avevano rifatto la sera stessa e molte altre volte, appena se ne presentava l’ occasione.
    Erano felici insieme.
    Infinitamente felici.
    Bill Kaulitz e Annika Schirmer non erano più una delle coppie più strambe del liceo, ma solamente gli ennesimi innamorati…

    La notizia del loro contratto con l’ Universal, avrebbe dovuto riempirla di gioia, mentre invece aveva trascorso giorni e notti a piangere.
    Sapeva che quel momento avrebbe posto la parola fine alla loro bellissima storia d’amore.
    Sapeva che le solenni promesse fatte reciprocamente non sarebbero state mantenute.
    Bill sarebbe diventato una grande star, mentre lei rimaneva a Loitsche con i suoi sogni nascosti in fondo ad un cassetto.
    Il loro fu solo un addio mascherato da arrivederci.
    Non si erano lasciati, ma non avevano alcuna certezza sul loro futuro.
    Le loro promesse di amarsi per sempre erano svanite con le firme su quei documenti che li avrebbero legati indissolubilmente alla casa discografica.


    Da quanto tempo non chiamava Annika?
    Almeno 6-7 giorni.
    Quantificare il tempo trascorso, chiusi in quello studio di registrazione, privi di contatti con il mondo esterno, era diventato pressoché impossibile.

    Die Nächste Ewigkeit ist an der Zeit



    Aveva bisogno di uscire, di cambiare aria, di vederla.
    “ David, io ho bisogno di andare a casa…”
    “ E perché mai?”
    “ Ho bisogno di staccare, di ritornare me stesso per qualche ora…”
    “ Di rivedere Anny…” Aggiunse Tom stranamente serio.
    “ Ok, avete lavorato tanto in quest’ ultimo periodo… Va bene andate tutti, lunedì vi voglio qui in forma smagliante…”
    Cacciare qualcosa nello zaino e prendere il primo treno per Loitsche fu qualcosa di liberatorio.
    Bill sembrava rinato, dovette ammettere il fratello che lo guardava esterrefatto.
    Lui che dei 4 era sempre parso il più bramoso di fama e successo, era il primo a bearsi di un ritorno a casa.

    Anny lo stava aspettando sul cancello di casa.
    Avrebbe dovuto farle una sorpresa, ma poi una sorta di panico l’ aveva fatto optare per una telefonata di avviso. Sarebbe stato terribile non trovarla.
    Ma lei c’era.
    Bella come non mai.
    Erano trascorsi pochi mesi e lei era cambiata moltissimo.
    Aveva abbandonato definitivamente il suo abbigliamento da punk estremo per adottarne uno un po’ più soft. Si era tinta i capelli di nero e li aveva tagliati. Quasi si somigliavano…
    “ Ciao, come stai?”
    “ Bene e tu? Hai l’ aria stanca.”
    “ Stiamo lavorando come pazzi all’ album…”
    “ Capisco…” Il suo tono era freddo e distaccato.
    “ Scusami, se non mi sono fatto sentire ultimamente…”
    “ Non ti avevo chiesto di chiamarmi tutti i giorni, credo…”
    “ No, ma l’ avrei fatto se questo poteva servire a tenerti legata a me…”
    “ Bill, ne abbiamo già discusso e io…”
    “ Mi ami ancora Anny?”
    “ Perché me lo chiedi?”
    “ Perché mi sono reso conto che senza il tuo amore, la mia vita è priva di colore…Io voglio mantenere la mia promessa, dammi la possibilità di farlo.”
    “ Io non faccio più parte del tuo mondo, Bill…”
    “ Solamente perché non facciamo più i compiti insieme?” Cercò di sdrammatizzare lui.
    “ No, perché tu hai davanti a te un brillante futuro, mentre io farò la cameriera al Mc Donald…”
    “ Io ti amerò lo stesso…all’ infinito, ricordi?”
    I suoi occhi si erano riempiti di lacrime.
    Bill si avvicinò e con le labbra le sfiorò le guance umide.
    “ Io ti amo Anny …”
    “ Anche io Bill, tantissimo…”

    Für immer ist alles was und bleibt



    Le sue inconsistenti difese erano cadute immediatamente, al primo mormorare della parola “amore”.
    Quei due giorni erano volati in un baleno, e Bill era tornato agli studi euforico.
    Annika questa volta l’ aveva lasciato andare con una certezza nel cuore.

    Die Unendlichkeit ist nicht mehr weit



    Quelle parole gli avevano invaso la mente fin da quando era salito sul treno.
    Le aveva segnate su quel foglio di carta che da giorni teneva in tasca.
    Sul quale c’erano già appuntate diverse frasi, nate da quel ricordo.
    L’ultima canzone che ancora mancava al completamento dell‘album aveva già preso forma, quando lui e Tom scesero dal treno.
    Un testo breve, una musica accattivante, forse diversa dal loro consueto genere.
    Una specie di inno a ciò che la vita gli aveva offerto.
    Alla possibilità di fare quello per cui si sentiva tagliato.
    Cantare e portare la loro musica nel mondo.
    E Annika…
    Lei lo amava e completava questa sensazione di infinito.
    Era merito suo.
    Avrebbe dovuto citarla tra le persone da ringraziare.
    Per aver ridipinto la sua vita, donandogli il suo amore.
    Ora possedeva veramente tutto.

    Die Unendlichkeit ist jetzt nicht mehr weit




    Die Wärme trägt uns bis in die Unendlichkeit
    Alles treibt an uns vorbei
    Im Mondlicht sind nur noch wir zwei

    Die Unendlichkeit ist nicht mehr weit
    Die Unendlichkeit ist jetzt nicht mehr weit

    Die Nächste Ewigkeit ist an der Zeit
    Für immer ist alles was und bleibt
    Durch den Horizont am Himmel vorbei
    Die Unendlichkeit ist nicht mehr weit
    Die Unendlichkeit ist jetzt nicht mehr weit


    Edited by *billaly* - 3/4/2009, 00:38
     
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  2. katarina stratford
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    Puà sembrare semplice a leggerla di sfuggita.
    Ma a rileggerla si capisce che nelle cose semplici c'è spesso una forza di sentimento complessa, delle sensazione contradittorie che si scontrano.
    Io leggo tutto questo in questi due ragazzi che sono alle prime armi con l'affetto.


    "Le sue inconsistenti difese erano cadute immediatamente, al primo mormorare della parola “amore”."

    E' una cosa che mi capita spesso, avere una sottilissima barriera di difesa che certe parole e certi gesti amorevoli buttano giù con un soffio.


    Grazie Aly.
     
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  3. musettino
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    Moje e stupenda complimenti :1:

    Dio mi ha trasmesso amore, dolcezza, innocenza, malinconia, tristezza e tante altre emozioni tutte in una volta
    mi sono arrivate addosso in un modo talmente forte da farmi rimanere senza fiato durante tutta la lettura
    Wow sono semplicemente senza parole
    non so proprio come fai a trasmettermi tutte queste emozioni tutte le volte che scrivi qualcosa

    e come se sentissi sempre smuovermi qualcosa nel profondo
    sei semplicemente fantastica quando scrivi :1:


     
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    Grazie ragazze...
    Ho aggiunto anche la musica...
     
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  5. Strength;
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    Grazie.
    Ancora una volta.
    Spero ti basti...
    Sto per piangere.
    Ci voleva un po' di colore, adesso.
    Lo sai.
    E non vorrei scadere nella mielosa dolcezza di cui sono capace in questi momenti.
    Grazie, ecco, basta questo.
     
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  7. NeideLunare
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    L'ho apprezzata molto, te l'ho detto anche in mp.
    Davvero un bel lavoro =)
     
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    Grazie Roby...
     
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  9. elle chanel
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    è davvero molto bella, e per niente banale.
    mi hai emozionata, complimenti, davvero (:
     
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  10. *innocence; [brokenDOLL]
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    CITAZIONE
    Può sembrare semplice a leggerla di sfuggita.
    Ma a rileggerla si capisce che nelle cose semplici c'è spesso una forza di sentimento complessa, delle sensazione contradittorie che si scontrano.

    Ha detto tutto lei...
    E mi aggiungo ai ringraziamenti... Mi ci vuole leggere cose del genere, in questi giorni cupi.
     
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  11.     +1   -1
     
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    Grazie elle chanel e grazie a te amò...
    E' spesso nelle cose semplici che si trae la forza per guardare avanti...
     
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  12. elle chanel
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    prego <3
     
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  13. ;Reden™
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    Tu sai parlare d'amore.
    E' vero.
    Ma non è quell'amore banale. Lo rendi, uhm, diverso.
    Vero.
    Ed è difficile. Già è terribilmente difficile l'amore in sè, ma tu, da come ne parli, fai nascere un'amore nuovo.
    Mai banale.
    Mai già visto.
    CITAZIONE
    “ Perché mi sono reso conto che senza il tuo amore, la mia vita è priva di colore…Io voglio mantenere la mia promessa, dammi la possibilità di farlo.”

    Solo amore.
    Quello vero.
    Quello per il quale nasce una canzone.
    Mi aggiungo anche io, Grazie.
    TVB
     
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  15. ;Reden™
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    Brava <3
     
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