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"NON CI SONO FRONTIERE NELLA MODA" - BILL KAULITZ SULLA NUOVA COLLEZIONE 
La settimana scorsa, INDIE si è incontrato con il musicista designer Bill Kaulitz del gruppo cult Tokio Hotel per discutere della sua nuova collezione, che ha debuttato al The Store di Soho House, a Berlino. Mentre ci sedevamo, parlava della pressione del tempo per allestire la collezione e della sua eccitazione per il lancio di quella sera. Presentato in valigie-guardaroba utilizzate dalla band durante il tour, la collezione è minimale, di alta qualità e unisex. Street, con un tocco anni '90, ma anche attuale nel suo uso del branding, l' etichettatura regolabile e dettagli di testi di canzoni, la collezione è un prodotto dei Tokio Hotel come band, con Kaulitz che lavora per rendere la sua idea una realtà.
Quando hai iniziato la tua carriera musicale, eri grande nel rompere gli stereotipi di genere - era ed è ancora legato questo al tuo stile personale?
In generale, penso che quando ho iniziato, essendo molto giovane, non sapevo davvero cosa stessi facendo, quindi non ho mai avuto questi confini. Non ho mai avuto paura di indossare cose da donne. Fin dall'inizio, ho sempre pensato che fosse così ingiusto che le donne avessero una così vasta gamma di pezzi e opzioni tra cui scegliere. Tornato a scuola, ho sempre comprato quello che volevo, che si adattasse a me. Per me, era solo questione di dimensioni. Non ero nemmeno consapevole che ciò avrebbe spaventato così tante persone, stavo proprio facendo questo. Ma per me, non ci sono confini nella moda, ecco perché la collezione è unisex e io faccio tutte le taglie dalla XS alla XL. Non credo che il genere nella moda debba essere una cosa sola, dipende solo da come lo si disegna.
Cosa pensi che sia il potere dietro l'abbigliamento, o cosa indossi ogni giorno?
Per me è solo questione di libertà - questa è la cosa più importante nella vita. Per me è importante viverlo con i miei vestiti. Non ho mai voluto che le persone mi dicessero cosa indossare. Quando arrivai al successo, la casa discografica e i produttori improvvisamente volevano prendere il controllo. Ricordo che la gente diceva "Oh sta diventando un po' troppo pazzo - le persone non lo capiscono più. Sta andando troppo lontano dall'adolescenza, dall'aspetto giovanile. "Tutti dicevano che i capelli erano troppo esagerati, le unghie erano troppo lunghe, c'era troppo trucco. Ma sono diventato ancora più pazzo dopo che lo avevano detto.
Volevo avere il controllo di ciò che sembravo e su cosa indossavo. Sentivo che era l'unica cosa su cui potevo avere il controllo nella mia vita, perché tutte le altre cose stavano accadendo intorno a me. Quello che avrei scelto al mattino rappresentava la mia libertà, e non volevo che me la portassero via.
Disegnare e scegliere molti dei tuoi costumi di scena ha portato a sviluppare ulteriormente interesse per questa passione?
Penso che questo sia sempre stata parte di me. Anche quando ero giovane facevo schizzi di abiti e di incredibili pellicce - anche se non ne avrei mai indossata una! Ma mi piaceva disegnarle. Facevo le cose da me perché allora non avevo soldi, quindi non potevo permettermi vestiti alla moda. Compravo cose a buon mercato, facevo il mio disegno e mia mamma le cuciva insieme! La moda è sempre stata il mio grande interesse oltre alla musica. Fortunatamente, sono arrivate di pari passo, e i Tokio Hotel sono sempre stati molto visivi - abbiamo sempre messo in scena uno show. Abbiamo sempre avuto costumi e cose del genere.
L'uso di pellicce o dei prodotti di origine animale è un grande punto di discussione nella moda in questo momento. Quanto è importante questo punto di vista per te, visto che so che sei anche un sostenitore di PETA?
Sì, in realtà ho appena trovato questa stupenda pelliccia completamente ecologica di Dries Van Noten che sembra così reale - se riusciamo a creare pezzi del genere, perché non li indossano tutti? È così incredibile e adoro l'aspetto della pelliccia. Ho progettato roba per un tour con Dan e Dean di DSquared e li ho costretti a usare l'ecopelle. Ho detto che se io posso farlo, noi dovremmo farlo, e ha funzionato bene, e ci sono alcuni tessuti fantastici là fuori coi quali non si può davvero capire la differenza. C'è così tanto che si può fare adesso, che sembra così reale, persino la pelle.
Quali sono state le tue più grandi ispirazioni o icone che hanno influenzato le tue opinioni, sia nella moda che nella musica?
Penso che la più grande influenza su di me sia stata quella di David Bowie, perché crescendo ho visto "Labyrinth" dove è il re del castello con questi capelli pazzi. Guardavo quel film ogni domenica. Guardarlo ballare e cantare con quegli incredibili costumi, è stato molto importante e mi ha ispirato fin dall'inizio della mia carriera. Ho anche ascoltato la cantante tedesca Nena in quei giorni, ho amato la sua roba anni '80. Ricordo di averla vista esibirsi con incredibili look, ballando e cantando con abiti incredibili. Guardavo mia madre dicendo: "Voglio farlo anche io - Voglio essere sul palco, cantare e recitare". Quindi sì, quelli sono stati i miei eroi dell'infanzia.
Le persone hanno sempre avuto un grande interesse per la versatilità del tuo stile, avendoti descritto come "un punk, una drag, un boscaiolo" ... come decidi cosa indossare al mattino?
Non penso mai in anticipo o faccio un piano, di solito decido il giorno stesso. Ho sempre delle opzioni. Anche per gli eventi da red carpet o uno show, seleziono tra queste opzioni all'ultimo minuto. Non decido mai un abito in anticipo perché normalmente decido a seconda di come mi sento in quel momento. Quando mi sveglio al mattino, di solito so cosa indossare. Non funziona mai se ci penso la sera prima - la moda è fatta molto al momento. Quando sono in hangover e mi sento male, mi piace indossare un sacco di bianco e colori, e quando sono abbronzato e rilassato indosso più delle cose scure. Riguarda solo la sensazione. Amo cambiare anche io, non mi attengo mai a uno stile. Penso che gli altri ragazzi della band sarebbero felici di indossare solo pantaloni della tuta perché sono comodi. Ma io mi sentirei a disagio sul palco, ho bisogno di un vestito che mi faccia sentire vivo.
Cosa vuoi che le persone prendano dai capi che hai creato?
Penso che la sfida per me, perché siamo tutti così diversi nella band, sia che ho voluto riflettere questo e creare così capi che tutti possano indossare e con cui divertirsi. Penso che ogni stile sia diverso, ma che siamo tutti a nostro agio con quei capi. I tessuti sono super comodi e le felpe sono così morbide - volevo una buona qualità. Volevo che fossero comodi per tutti, con uno stile cool e street, tipico degli anni '90.
Come vedi la tua eclettica evoluzione verso il futuro?
Voglio solo continuare ad aggiungere capi. Sto già lavorando ai nuovi progetti: ero in tour e avevo così tanto da fare. The Store è l'unico negozio in Germania che avrà questa collezione, ma è in fase di stoccaggio in diversi paesi. Questo è quello che volevamo fare: un solo partner in ogni paese. E ovviamente anche online. Continueremo anche ad andare in tour. A febbraio iniziamo un tour di 40 date in America Latina e negli Stati Uniti. Stiamo anche lavorando a un libro - ci sono molte cose da fare.
Fonte
traduzione: *billaly*
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"NON CI SONO FRONTIERE NELLA MODA" - BILL KAULITZ SULLA NUOVA COLLEZIONEindie-mag.com [tradotto] |
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