Tra finzione e realtà 3

Una nuova avventura

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  1. EmyMusic4e
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    eccomi tornata! :D
    Gaby è tornata in forma vedo!
    Christine è veramente una tr*ia del cavolo.
    Vediamo cosa combinerà Bill con Georg...
    Natalie mi mette inquietudineeeeeeeeee
    fantaastico chappy!!!!!!!!!
    Up!!! :D :D
     
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    Non sono morta, ci sono, ma non ho tempo di scrivere, scusate.

    Spero di poter postare presto qualcosa...
     
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    Eccomi qua!

    Capitolo 52

    Los Angeles, 21 Giugno 2009 ore 9.38

    “ SCUSA COME CAZZO PUO’ ESSER SUCCESSO?!” Il tono della voce di Bill sfiorava il tetto massimo dei decibel consentiti, tanto che Tom, nella camera a fianco, fu svegliato di soprassalto dalle grida del fratello. Gaby stretta a lui nel letto,aprì gli occhi e balzò a sedere sul letto spaventata, guardando interrogativa il marito.
    “ DAVID, MA CHI CAZZO PUO’ AVER RUBATO I DEMO DELLE NOSTRE CANZONI, SE NON UN ADDETTO AI LAVORI?” Tom impallidì e deciso si alzò dal letto indossando le prime cose che si trovavano in giro e raggiunse Bill attraverso la porta che metteva in comunicazione le due stanze, il quale nel frattempo aveva chiuso la chiamata con il manager.
    Lo trovò ancora in boxer e maglietta, seduto sul letto, con il capo tra le mani. Due grosse lacrime gli solcavano il volto pallido e privo di trucco, sembrava infinitamente piccolo in quel momento.
    “ Bill che è successo ancora?” Azzardò a chiedere.
    “ E’ finita... Qualcuno ha rubato le tracce registrate e le ha caricate su Youtube...” Rispose tra le lacrime.
    “ Oltre un anno di lavoro andato a puttane!” Continuò in preda alla disperazione.
    Tom avvertì un capogiro che lo costrinse a sedersi di fianco a lui. No, non poteva esser successo sul serio.
    Agli studi tutto era blindato e solo poche persone avevano accesso alle registrazioni.
    “ David che dice?” Chiese, cercando di farsi forza.
    “ Stanno verificando ogni dato ed indizio possibile per risalire a chi possa aver messo in rete le nostre canzoni, le tracce sono già state rimosse, ma sono rimaste su Youtube per alcune ore.” Spiegò avvilito.
    “ Non posso crederci! Chi è che ci odia così profondamente da desiderare la nostra rovina? E ora che facciamo?”
    “ Non lo so, David andava a parlare con Martin...” Disse Bill stringendosi al fratello.
    Gabrielle entrò nella stanza timorosa. Sapeva che non c’erano mai parole sufficientemente giuste per casi come questo e conoscendo Bill era certa che questo fatto lo avrebbe mandato in tilt.
    Il cellulare del moro squillò di nuovo, ma questa volta era Georg che lo cercava. Dopo la conversazione avuta con lui il giorno precedente a proposito di Janira, non si erano lasciati in maniera amichevole e quello non era proprio il momento giusto per riprenderla.
    “ Ciao Bill, David ci vuole agli studi il più presto possibile...” Esordì in tono grave.
    “ Ok...” Sospirò, non aveva voglia di parlare con lui.
    “ Bill senti, io...”
    “ Georg non adesso... ci vediamo là. Ciao.” Chiuse la chiamata e gettò il cellulare sul letto, guardando il gemello. Era difficile mantenere il riserbo su ciò che era successo tra di loro, ma ora la cosa più importante era la band.

    L’ umore di Martin era pessimo. Quei quattro ragazzini gli stavano togliendo il sonno. E dire che pochi mesi prima aveva fatto fuoco e fiamme per averli.
    David era furioso. L’ America di certo non portava loro bene ed inoltre non sopportava più il tono di sufficienza del produttore che tentava di sminuire l’accaduto, asserendo che non era la prima volta che succedeva una cosa del genere e che questo non avrebbe compromesso l’ uscita del CD. Al di là del successo o meno di vendite, rimaneva il fatto che qualcuno era arrivato a rubare le tracce e che quindi il sistema di sicurezza non era così efficace come Martin diceva.
    “ Tutto è protetto con codici di accesso e pochi addetti oltre a me ne sono a conoscenza.” Aveva ribadito per l’ ennesima volta al manager con tono accondiscendente. E dire che non gli era sembrato tardo di comprendonio!”
    “ Appunto per questo che mi sembra impossibile che ci possa esser stata un fuga di notizie!” Incalzò Jost ormai al limite.
    “ Senti David, è inutile ricreminare, ormai è successo e può esser che poi tutto torni a nostro vantaggio! I fans vivono di queste cose e alla fine che è successo? Hanno sentito in anteprima quattro tracce, neppure pulite!” Il manager scosse la testa. Il suo livello di cinismo era spropositato. Se solo i ragazzi lo avessero sentito parlare a quel modo era sicuro che avrebbero fatto le valigie e sarebbero tornati ad Amburgo seduta stante a costo di finire la registrazione dell’ album nel capanno degli attrezzi.
    “ Martin, stiamo lavorando all’ album da un anno e credo che per nessun artista sia edificante vedere il proprio lavoro gettato in pasto alla folla prima del tempo. Quando il disco uscirà non ci sarà più l ‘effetto sorpresa e non mi stupirei se per quella data, l’ avessero già messo in rete, violando ogni sacra legge sul copyright! Possibile che sia così difficile da capire?”
    “ Ma non succederà, te lo assicuro. Andrò a parlare con Jacob e Steven, avranno senz’altro già scoperto qualcosa...” David sospirò, sfregandosi il viso con le mani, quanto avrebbe voluto in quel momento farsi abbracciare da Chiara e dimenticare il mondo...

    I ragazzi arrivarono praticamente nello stesso momento. Bill guardò in cagnesco Georg che teneva gli occhi bassi, trovando estremamente interessanti le sue Adidas bianche e nere, suscitando la curiosità di Tom. L’ aria era elettrica e la tensione palpabile, immaginò non potesse esser solo per il furto delle tracce. Conosceva Bill meglio di chiunque altro ed era amico di Georg da troppo tempo per non cogliere quell’ espressione contrariata mista a disperazione che in quel momento si era dipinta sul suo volto.
    Guardò Gustav interrogativo, il quale si strinse nelle spalle. Non gli avrebbe detto nulla, nemmeno sotto tortura. Era una faccenda delicata ed era sicuro che la reazione del chitarrista alle accuse di Georg nei riguardi di Janira, sarebbe stata tutt’altro che pacifica.
    Tom lasciò la mano di Gabrielle e strinse le braccia al petto: “ Mi dite che sta succedendo? E non dite nulla perchè non vi credo...” Chiese poco cortesemente, guardando i tre.
    “ Nulla appunto. Siamo tesi per la questione delle tracce...” Borbottò Georg, anticipando una qualsiasi risposta di Bill.
    Tom sorrise beffardo, il bassista era sempre stato un pessimo bugiardo. Incrociò gli occhi di Bill color dell’ambra liquida, pretendendo una risposta anche da lui, risposta che però non arrivò. Il moro fece spallucce ed entrò, precedendo il gruppo, nell’ ufficio di Martin, dove al momento c’era solo il loro manager.
    “ Ci sono novità David?” Chiese il cantante apprensivo.
    “ No, ma non sembrano preoccupati più di tanto Bill, forse siamo noi ad esser un pò, come dire, ansiosi e troppo veloci a proclamare l’ imminente disastro prima del tempo...”
    “ Ansiosi?!” Esclamò agitato, “ rubano le nostre tracce, le caricano su Youtube e noi dovremo fregarcene?! Ma che razza di gente è questa?!” Continuò, quasi gridando.
    “ Gente che quotidianamente ha a che fare con questi piccoli incidenti di percorso Bill...” Rispose Martin entrando nel suo ufficio.
    Il moro arrossì violentemente, ma sostenne il suo sguardo, voleva proprio sentire dove sarebbe arrivato con la sua arroganza. Martin posò lo sguardo su Gabrielle, senza celare una nota di disappunto.
    “ Lei che ci fa qui?” Chiese sulla difensiva. Erano ancora nell’ aria le parole di scherno rivolte alla sua pupilla poche ore prima.
    “ E’ mia moglie e tutto ciò che ci succede riguarda anche lei.” Rispose Tom risoluto.
    “ Tom siete qui per registrare un album, non per fare una riunione di famiglia, inoltre mi sembra che abbiate avuto fin troppe distrazioni a cause delle vostre donne...” Disse il produttore acido.
    “ Non credo di esser una distrazione per Tom e comunque non me ne andrò solo perchè è lei a ordinarlo. Mi auguro solo che tutto questo astio che lei nutre nei miei confronti non sia dovuto al fatto che la sua protetta non avrà campo libero con Tom, che se non ricorda, glielo rammento io, è anche mio marito. Obbligarlo a fare quella messinscena per dare una spintarella a Christine e al suo gruppo,mi sembra quanto meno infantile. Non credevo foste costretti a ricorrere a questi squallidi mezzucci per fare in modo che la gente si interessi a qualcuno che altrimenti non avrebbe alcuna presa sul pubblico. Eh, sì non bastano due bei occhioni e un paio di tette rifatte per fare successo...” Esclamò la bionda tutto ad un fiato. A quel punto che credesse ciò che voleva, quel pallone gonfiato si meritava una lezione.
    Gli occhi di tutti erano posati su di lei, memori della scenata del pomeriggio precedente.
    Christine era ovviamente corsa da Martin per riferirgli di aver trovato Tom in compagnia della moglie e questi era andato su tutte le furie e la discussione era immediatamente degenerata. Parole grosse erano volate e dopo che la cantante aveva accusato il chitarrista di esser uno smidollato senza palle, in tutta risposta si era sentita apostrofare con un lurida puttana di tutto rispetto dalla bionda, che esasperata aveva minacciato di andare a raccontare tutto ai giornali, se questa assurda idea del flirt avesse avuto seguito. Nonostante i vari tentativi di David di sedare le due ragazze, cercando di mediare e di riportare tutti alla calma e di far ragionare un Martin che aveva appena ventilato l’ idea di annullare il loro contratto e di rispedirli in Germania con il primo volo disponibile, l’ allarme rosso era rientrato solamente quando Tom aveva accettato di farsi fotografare con la cantante dei Forecast al bar dell’ hotel, strappando la promessa che comunque nessuna rivista si sarebbe inventata un gossip su di loro.
    “ Pretendo di sapere a chi venderai queste foto Martin e parlare con il direttore della rivista. Se verrà anche solo fatto accenno ad un possibile flirt, rivelerò alla concorrenza il tuo piano infame. Tutti sapranno che razza di persona sei e che ci hai praticamente ricattato.” Aveva detto deciso, sfidando il produttore. In verità, le uniche distrazioni erano proprio date da questi continui assilli e obblighi assurdi.

    “ Sentite non parliamone più. Io comincio ad averne abbastanza di questa storia ed ora dobbiamo concentrarci sul furto delle tracce e su come continuare questo benedetto album.”Aveva tagliato corto, rendendosi conto di aver perso la battaglia. Gabrielle era irremovibile e Tom sembrava aver riacquistato vigore con lei vicino...

    Un leggero bussare aveva interrotto i loro discorsi, Martin aprì la porta rivelando la presenza degli addetti alla sicurezza.
    “ Avete scoperto qualcosa?” Chiese impaziente Bill.
    “ Mmh, sì...” Rispose Jacob, sistemandosi gli occhiali sul naso, “abbiamo svolto una piccola ricerca e devo dire che non è stato molto difficile risalire a chi potrebbe aver rubato le tracce.” Li informò scuro in volto.
    “ E cioè?” Incalzò David.
    “ Vi dice nulla Luzdemisojos?”Domandò Steven
    “ Significa luce dei miei occhi in spagnolo, se non erro...” Rispose Gustav.
    “ Questo è lo username di colui o colei che ha caricato le tracce audio su Youtube...” Spiegò l’occhialuto addetto alla sicurezza.
    “ Ma potrebbe esser chiunque!” Esclamò Bill.
    “ Abbiamo rintracciato la zona dal quale è partito il segnale e sembrerebbe che il tutto sia stato caricato utilizzando un PC di un Internet Point nelle vicinanze di Mar Vista. La cosa curiosa è che questo computer ha smesso di funzionare per alcune ore e il gestore non riesce a spiegarsi come possa esser successa una cosa simile, considerato che poi all’ improvviso si è riavviato da solo...” Continuò l’ uomo.
    “ E allora?” Chiese ancora Georg.
    “ Allora significa che in realtà da quel PC non è stato inviato un bel nulla, ma è stato utilizzato come vettore. Le tracce sono state immesse in rete da un altro computer che si è allacciato alla connessione utilizzata dall’Internet Point...” Li informò Steven.
    “ Ma allora potrebbe esser stato chiunque!” Esclamò sconsolato Gustav.
    L’ uomo sorrise, l’ informatica era il suo pane e spiegarne i suoi segreti era per lui sempre motivo di orgoglio.
    “ In verità chi ha fatto questo non ha considerato che nel database rimane sempre traccia di qualsiasi passaggio o tentativo di manomissione. Sono bastati pochi minuti per risalire all’ indirizzo IP dell’ ipotetico sprovveduto hacker. 95.244.174. è il suo indirizzo IP e il segnale proviene da un PC in Mountain View Avenue...” Concluse soddisfatto.

    I gemelli impallidirono all’ improvviso lanciandosi uno sguardo smarrito.
    Quello era l’ indirizzo della casa di Janira.
     
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  4. EmyMusic4e
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    o santo dio quanti casini devono capitare a sti pori ragazzi??
    non può essere stata Janira!!!!!!!!!!!!!!
    vediamo un po' che mi combinano...
    :D
     
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    Grazie del commento Emma!
    Ormai mi sei rimasta solo tu!
     
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  6. EmyMusic4e
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    dai mamy non abbatterti! :D image image image
    ok deliro!!! xD
     
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  8. EmyMusic4e
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    everibody should be happy- shalala :D
     
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    Emma non ho più ispirazione.
     
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  10. EmyMusic4e
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    nuuuuuuuu
    prenditi tutto il tempo che ti serve io sto qua :D
     
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    Grazie sei un tesoro Emma.
    SPOILER (click to view)
    ma sarà la mancanza oggettiva di tempo, la concentrazione che non c'è, e il fatto che nessuno più commenta a parte te, che mi fa venire voglia di lasciare perdere.
     
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  12. EmyMusic4e
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    nuuuuuuu non deprimiamoci! :)
    (certo che è strano detto da me però)
     
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    Emma solo per te!

    Capitolo 53

    Los Angeles, 21 giugno 2009, ore 12.11

    “ Merda.” Esclamò David impallidendo; l’aver visto lo smarrimento dipinto sui volti dei gemelli, non aveva che confermato l’improvviso sospetto.
    “ Perchè merda?” Incalzò Georg, quei tre non gliela raccontavano giusta.
    “ Perchè quella è la zona in cui abita Janira.” Spiegò il manager accasciandosi sul divano. Georg scoppiò a ridere isterico.
    “ Non crederai che possa esser stata lei!” Dissero Bill e Tom all’unisono, subito sulla difensiva.
    “ Oh mio Dio, siete patetici! Ma che vi ha fatto questa ragazza, un sortilegio forse? Ho letto da qualche parte che le antiche civiltà Azteche praticavano la magia nera...” Li prese in giro il bassista.
    “ Non sei divertente Georg, non posso pensare che tu sia così stupido da esser convinto della sua colpevolezza!” Lo apostrofò Gustav.
    “ Io credo a ciò che vedo, e i fatti dicono che è alquanto probabile che possa esser stata opera sua. “ Rispose stizzito.
    “ Non so chi sia questa Janira, ma vi dico che questo giochetto richiede un pò di competenza in materia, di certo non può esser fatto da chiunque...” Intervenne Jacob, cercando di sedare gli animi.
    “ Lo sapevo che le donne avrebbero portato soltanto guai...” Borbottò Martin massaggiandosi le tempie e guadagnandosi un’occhiataccia da parte di Gabrielle che a stento tenne a freno la lingua.
    “ Beh lei si sta occupando del nostro blog , ma non sappiamo quale sia in realtà il suo grado di competenza in effetti. Potrebbe esser un genio dell’ informatica...” Disse David stringendosi nelle spalle, “ anche se mi rifiuto di credere che lei possa averci fatto un torto simile. A che pro poi?” si affrettò ad aggiungere prima che i gemelli lo fulminassero con lo sguardo.
    “ Ha stregato anche te, vedo...” Esclamò sarcastico Georg.
    “ E smettila! Non so che tu abbia contro di lei, davvero...” Brontolò Tom sfinito.
    “ Ha turbato il nostro equilibrio, non ci vuole molto a capirlo... Si è insinuata nelle nostre vite come il più viscido dei serpenti, che c’entra lei con noi, me lo spiegate?” Chiese con un ghigno stampato sul viso.
    “ Ci ha aiutato in un momento difficile e ha perso il lavoro a causa di questo, che dovevamo fare, lasciarla in mezzo alla strada?” Spiegò Tom allargando le braccia. Possibile che Georg fosse così ottuso?
    “ In mezzo alla strada? Non farmi ridere. Da che mi risulti, lei ha una casa, una famiglia qui che è in grado di sostenerla, dov’è tutta questa necessità di portarla ad Amburgo, eh? Me lo spieghi Tom, perchè io da solo non ci arrivo!” Sbottò minaccioso, “ la realtà è che tu e tuo fratello volevate che lei venisse in Germania, vi siete forse innamorati di lei?” Continuò ormai fuori dai gangheri.
    “ Sei un testa di cazzo clamoroso quando ti ci metti Georg...” Lo apostrofò Gabrielle furiosa.
    “ Gaby apri gli occhi! Il tuo bel maritino non è un santo e tu lo sai bene! E’ inutile che continui a difenderlo!”
    “ Io non sto difendendo lui, ma piuttosto cerco di capire che prende a te! Sei forse geloso?” Esclamò la bionda, sentendo le mani prudere.
    “ Ahahahah! Ma dico sei scema?! Io geloso di quella? Si vede lontano un miglio che è un’approfittatrice, solo voi non vi accorgete di nulla,tutti presi dalle vostre incredibili vite!”
    “ Che cazzo stai dicendo ora, sei impazzito?!” Tom si era avvicinato a lui con fare minaccioso, pronto a colpirlo.
    “ Sto dicendo che avete fin troppo attirato l’attenzione su di voi ultimamente! Dove sono finiti i Tokio Hotel, la band di cui credevo di fare parte? Sono mesi ormai che facciamo notizia per tutt’ altro, o meglio VOI fate notizia!”
    “ E’ questo il tuo problema Hagen? Hai timore che ti sia tolta visibilità? Da che mi ricordi hai sempre odiato i media!” Ora anche Bill si era pronunciato, avvicinandosi a lui in sostegno del fratello. Sebbene il bassista sapesse che il moro non sarebbe stato in grado di far male ad una mosca indietreggiò, finendo contro la scrivania, I due Kaulitz lo sovrastavano comunque di parecchi centimetri e ricordava i pugni di Tom.
    “ Fottetevi stronzi...” Esclamò, cercando di scansarsi e solo allora il chitarrista gli assestò un cazzotto alla bocca dello stomaco.
    “ Se c’è uno stronzo quello sei tu Georg e io sinceramente non ho più voglia di fare musica con te. Vattene.” Sibilò Tom fuori di sè.
    “ Ehi, ehi! Ragioniamo!!” Intervenne Martin, “ cos’è questa storia? Tu non vai da nessuna parte Georg e voi due calmatevi! Ok ci hanno fregato le tracce ma non è caduto il mondo, anzi questo incidente può giocare a nostro favore! Potremo rimetterle in rete e sondare il terreno. Le canzoni non sono ancora coperte da copyright e potremo ancora modificarle a seconda delle reazioni del pubblico...” Blaterò, cercando di andare a parare in qualche posto a loro sconosciuto.
    “ Scusate ma io sono allibito...” Disse Gustav. “ A Los Angeles ci dev’essere qualcosa di altamente tossico nell’ aria che respiriamo e tu Martin ne sei la prova vivente! Io non ce l’ho con nessuno, ma non se ne parla nemmeno di rimettere in gioco tutto in favore del pubblico. Per quel che ne sappiamo potrebbero già averci copiato le tracce! Sono mesi che lavoriamo a questo album e mi sembra sempre più lontana la sua realizzazione. Perchè non ce torniamo ad Amburgo sul serio?” Conlcuse zittendo tutti i presenti.
    David esanime già da alcuni minuti sul divano si rianimò improvvisamente. Il suo Gustav! Quanto gli era mancata la sua saggezza!
    Bill trattenne Tom per le spalle per impedirgli di colpire nuovamente Georg ed entrambi guardarono Gustav. Tutto era nato infatti dopo la loro scelta di registrare in America, lusingati da un possibile successo planetario. Ma era questo ciò che in realtà desideravano? Certo non si potevano definire fortunati in quello specifico momento, il destino si divertiva parecchio ad accanirsi contro di loro, ma comunque potevano godere di privilegi unici e negati ai più. Ma il succo era: ne valeva la pena?
    L’ album che stavano registrando era un’incognita pure per loro, un’evoluzione, un esperimento, erano entusiasti per le canzoni scritte, ma altresì dubbiosi. Stavano perdendo fans, questo era un dato di fatto e per di più rischiavano che anche le diatribe, nate come screzi, prendessero una piega ben peggiore.
    “ Non potete tornare ad Amburgo! Dovete finire di registrare!” Continuò a blaterare Martin in preda al delirio.
    Georg uscì sbattendo la porta. Continuare a registrare era l’ultimo dei suoi pensieri. Aveva bisogno di aria e di schiarirsi le idee. Se ci fosse stata Noemi con lui avrebbe potuto farsi fare un massaggio rilassante, ma lei non c’era ed era sicuramente meglio così. Non avrebbe potuto sopportare di vederla schierarsi contro di lui, in quella che era ormai diventata una guerra contro tutti.
    Era geloso.
    Gaby ci aveva azzeccato. Geloso della ribalta riservata ai gemelli, geloso che l’interesse fosse tutto per loro, geloso del loro rapporto, geloso delle loro mogli, geloso del loro successo. Il loro magnetismo era indiscutibile e se per anni gli aveva fatto comodo che fossero loro a fare da portavoci, a parlare nelle interviste, ora non gli era più sufficiente il ruolo di spalla.
    I Tokio Hotel esistevano ed avevano successo perchè suonavano una musica che piaceva e a questa musica contribuivano in maniera sostanziosa anche lui e Gustav, non sarebbero bastate le loro belle facce per continuare a rimanere sulla cresta dell’ onda.
    Uscì dagli studi e si incamminò per strada guardando distrattamente chi gli veniva incontro sul marciapiedi. Nessuno sembrava far caso a lui, nessun gridolino di ammirazione o qualcuno che lo avesse riconosciuto. Sentì il nodo serrargli la gola, ecco che significava vivere nell’ ombra dei gemelli Kaulitz. Fermò un taxi e si fece riaccompagnare in hotel. A quel punto anche l’ aria lo infastidiva.


    “Dobbiamo chiedere spiegazioni a Janira...” Disse David serio agli altri.
    “ Non penso possa esser stata lei, ma le prove sono schiaccianti...” Ribadì Gustav, scuotendo il capo.
    Bill e Tom stavano in silenzio sprofondati sul divanetto, Gaby era seduta sul bracciolo della poltrona di fronte a loro. Martin e Jacob al computer stavano facendo chissà che diavoleria, ma sembravano cercare qualche indizio in più.
    Nessuno la credeva colpevole, ma il ragionevole dubbio era dilagante.
    Lei era arrivata agli studi dopo aver ricevuto la telefonata di David, con il sorriso sulle labbra, era felice di poter trascorrere un pò di tempo coi ragazzi, Georg a parte, ma la sua contentezza si era subito smorzata non appena vide i volti scuri dei presenti.
    “ Che succede?” Chiese innocente, scrutando i loro volti.
    “ Janira...” Esordì David imbarazzato come non mai,” Janira è successa una cosa. Non abbiamo neppure noi idea di cosa sia precisamente, sappiamo solamente che c’è qualcuno che sta facendo di tutto per distruggerci...” La ragazza lo guardò interrogativo, cadendo dalle nuvole.
    “ Qualcuno ha rubato le tracce già registrate dell’ album e le ha caricate su Youtube...” Spiegò Tom ansioso di porre fine a quell’ inutile commedia.
    “ Oddio, ma come può esser successo?” Esclamò confusa.
    “ Questo può forse spiegarcelo lei signorina Lopez, visto che sembra che le tracce siano state messe in rete dal suo PC...” Disse Jacob senza preamboli.
    “ Come?! Non è possibile! Non ho nemmeno l’ account su Youtube!!” Cercò di difendersi lei da quell’ incredibile accusa.
    “Luzdemisojos ti dice niente?” Chiese più gentilmente Martin.
    “ No assolutamente, e a meno che non sia un account usato da mio fratello o mia cognata, io comunque sono totalmente all’ oscuro di questa faccenda e pure loro visto che non sono a casa, dovete credermi! E poi come avrei potuto rubare le tracce? Sono stata qui ieri, solamente in sala relax e ho praticamente trascorso tutto il tempo a litigare con Georg!! A proposito lui dov’è? Almeno potrà confermarvi che non mi sono mossa di qui!”
    “ Georg è convinto che sia stata tu.” La informò Bill.
    “ Non avevo dubbi! Ce l’ ha a morte con me! Non mi stupirei che fosse stato lui a fare una cosa del genere per poi addossare la colpa su di me!” Quasi gridò, rossa in volto.
    “ Signorina Lopez, questa non è un’operazione che può fare chiunque, occorrono nozioni precise di informatica, che le assicuro, Georg non ha.” Spiegò l’addetto alla sicurezza.
    “ E io sì invece? Può leggermi nel pensiero forse? Il PC lo so usare, ma non sono un hacker. Anzi se non fosse stato per David, non saprei utilizzare nemmeno Skype per parlare a Destiny in Germania!!” Esclamò stizzita.
    “ Rimane il fatto che tutto è partito dal tuo PC...” Disse piano Gustav, quasi timoroso di contrariarla.
    “ Io non so chi si stia accanendo in questo modo contro di voi, ma non sono certo io! E sono veramente dispiaciuta del fatto che abbiate anche solo dubitato di me.” Rispose con gli occhi colmi di lacrime.
    “ E’ un brutto momento per noi, nulla va per il verso giusto...” Tentò di spiegare Tom alla ragazza, quasi a volersi scusare.
    “ E’ un brutto momento per voi? E per gli altri no forse? Non capisco perchè vi ostiniate a fare sempre le vittime! Ok, riconosco che vi è capitato di tutto, ma è la vita ragazzi, credete di essergli gli unici baciati dalla sfiga? Sveglia Tom, la Terra ruota intorno al Sole, non intorno a voi!!” Non avrebbe voluto dirlo,ma le parole le erano uscite dalla bocca, prive di filtro e di controllo. Aveva notato questo aspetto da fan e ora non poteva che confermarlo conoscendoli da vicino. Il vittimismo era innato nei gemelli, abituati ad avere il mondo ai loro piedi, non sapevano come gestire le difficoltà impreviste.
    “ Sei ingiusta con noi, ma posso capire come ti senti...” Disse Bill camminando verso di lei.
    “ Non ho bisogno della tua compassione Bill, non ho bisogno di nessuno di voi...” Sussurrò, ormai incapace di trattenere le lacrime,” sono offesa dalle vostre parole, non posso credere che voi mi riteniate responsabile di un’ azione simile...” Affermò sconsolata.
    Gabrielle che fino a quel momento era rimasta in disparte si alzò a inaspettatamente la abbracciò. Si sentiva inglobata da quelle lunghe braccia, ma all’improvviso al sicuro.
    “ Per quel che vale, io ti credo Janira. Sono solo una massa di deficienti...” Disse , cercando di consolarla, prima di accompagnarla fuori dalla stanza. Per il momento aveva subito anche troppe umiliazioni.
    “ Grazie Gaby.” Miagolò contro il suo petto, la bionda la sovrastava di parecchi centimetri e lei si sentiva piccola ed indifesa.
    “ Di niente, figurati. Hai tutta la mia solidarietà, quando si tratta di tentare di far capire loro che non sono il perno di rotazione terrestre!” Sbuffò, alzando gli occhi al cielo.
    “ Io non c’entro nulla con questa storia, davvero!” Ripetè, mentre le lacrime riprendevano a scendere, rigandole le guance.
    “ Lo so, e lo sanno anche loro. Tutti tranne Georg forse, ma quello è malato...”
    “ Malato?!...” Chiese apprensiva.
    “ Sì, di gelosia, anche se lui non se ne è ancora reso conto, ma tutto fa pensare che ne sia affetto.” Affermò la bionda.
    “ E’ stato estremamente sgradevole con me ieri, ma capisco che ai suoi occhi la mia improvvisa comparsa possa esser sembrata inopportuna. Io stessa mi sono chiesta più volte se fosse una cosa giusta.
    Ho bisogno di lavorare, di guadagnare il denaro necessario per mantenere la mia piccola e forse sarei dovuta rimanere qui a Los Angeles e cercarmi un altro lavoro, invece che inseguire un sogno...” Ammise arrossendo.
    “ Tutte noi lo abbiamo fatto e non posso biasimarti. Io so che... che tu provi qualcosa per Tom...” Sussurrò, cercando di non farla agitare.
    “ Gaby, non è come pensi e Tom si è sempre comportato bene con me!” Si difese immediatamente. Aveva già abbastanza problemi, senza doversi lavare via di dosso anche le accuse di essere una ladra di mariti!
    “ Tranquilla Janira! Se posso sopportare la presenza di Christine Paine, ti assicuro che il tuo rapporto con Tom non mi scalfisce minimamente! Sono abituata ad avere a che fare con i suoi fantasmi e il cuore mi dice che posso fidarmi della tua parola.” La rassicurò, prendendole una mano tra le sue.
    “ Io non farei mai nulla per nuocervi...”
    “ Ne sono certa e anche gli altri lo sanno. Coraggio, vai a lavarti il viso e poi andiamo. Ti porto fuori a pranzo, penseremo poi al da farsi...”
    “ Grazie Gaby, ma non ho molta fame...”
    “ Dimenticavo, non accetto un no come risposta.” Aggiunse sorridendo. Janira si unì a lei nella risata, ringraziandola nuovamente.
    Avrebbe forse perso anche quel lavoro, ma sicuramente aveva trovato una vera amica.
     
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  14. EmyMusic4e
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    Scusa per il ritardo è che ulitmamente mi connetto poco!
    Madonna santa però Georg lo capisco in fondo. Cioè ha esagerato sì, ma dev'essere terribile vivere costantemente nell'ombra dei gemelli. DEtesto che per molta gente Tokio Hotel significa "Bill e TOM" è una cosa orribile. Senza i G&G i yokio non esistono cazzarola non è giusto.
    Insomma Janira ha fatto bene a scoppiare cavolo, quei due si sono montati un po' la testa secondo me.
    Spero solo che adesso facciano pace...
    Mi piace che Gaby sia amica di Janira :)
    bellissimo capitolo mamy!!!!
    :)
    Forse è meglio se mi avvisi sempre quando posti, sai com'è ;)
     
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    Grazie Emma, e non preoccuparti, leggi e commenta quando puoi, figurati!
     
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827 replies since 10/10/2009, 18:24   12196 views
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