Tra finzione e realtà 3

Una nuova avventura

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  2. EmyMusic4e
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    Allora eccomi qua!
    Non so, George-Janira mi convincono poco tutti e due, noncapisco chi dei due abbia torto.
    George, mi sembra chiaro che si sente un po' nell'ombra dei gemelli, però Janira è pur sempre vero che non la conosciamo molto...
    BOh, aspetto il prossimo
     
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  3. Mondlicht
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  6. hann92
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    Muttyy me gusta mucho questo capitolo anche se Gerog è un grandissimo stronzo ù.ù scusa eh..
    Bill come sempre ottimo osservatore ^^
    Bravissimaaaaa mutty <3
     
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  7. Mondlicht
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  8. EmyMusic4e
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    Auguri ragazze!! :)ù
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  9. Mondlicht
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    Grazie Rose!!<3

     
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  11. EmyMusic4e
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    uuuuuuuup :D
     
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    Devo scrivere ancora...
     
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  13. EmyMusic4e
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    Okkeeeeeeei
     
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    Capitolo 51

    Los Angeles, 20 Giugno 2009 ore 13.04

    Tom entrò nella stanza attento a non far rumore. Nella semioscurità della camera potè comunque scorgere la figura di Gaby sotto le coperte; dormiva profondamente e non si era accorta del suo arrivo.
    Raggiunse il letto e si fermò ad osservarla, il volto era disteso, le lunghe braccia abbracciavano il cuscino. Indossava una delle sue magliette come pigiama, e un piede penzolava dal materasso nel vuoto. Le si inginocchiò accanto, avvicinandosi al suo orecchio e sussurrando il suo nome. La bionda si mosse e aprì un occhio, sorridendo e mettendo in evidenza la tenera fossetta al lato della bocca.
    “ Mmh Tom...” Mugugnò nel dormiveglia, tendendo le braccia verso di lui, pronta ad accoglierlo. Tom si sdraiò accanto a lei, lasciandosi avvolgere dal tenero abbraccio a cui seguì un bacio profondo.
    “ Mi sei mancata.” Le disse sincero e felice di averla vicino.
    “ Anche tu. Siamo stati fin troppo lontani...” Rispose lei, respirando sul suo collo, mentre aderiva con il proprio corpo contro il suo. Il chitarrista avvertì un brivido scorrere lungo la schiena e sorrise a quel l’ intimo contatto, Gabrielle era morbida ed invitante. Le accarezzò leggero la spalla, fissandola con ardore, come aveva potuto pensare anche solo per un istante che fosse tutto finito tra loro?
    La baciò nuovamente con lentezza estrema e la sentì sospirare soddisfatta, mentre un familiare calore si impadroniva del suo inguine.
    “ Sono stata dal dottore...” Gli sussurrò all’ orecchio.
    Tom si scostò da lei quel tanto che bastava per guardarla negli occhi interrogativo.
    “ Mmh, tutto ok, non preoccuparti.”
    “ Vuoi dire che?...”
    “ Voglio dire che sono guarita.” Rispose sorridendo, “ E posso riprendere le mie normali attività...” Concluse abbassando gli occhi.
    Il chitarrista l’abbracciò stringendola al petto e depositando tanti piccoli baci tra i suoi capelli.
    “ Non sai quanto questa notizia mi renda felice! E’ la fine di un incubo!” Esclamò, accarezzandole il volto.
    “ Voglio far l’amore con te, Tom. Ne ho bisogno.” Disse all’ improvviso.
    “ Ma... si può?” Chiese incerto.
    “ Certo che sì, con le dovute attenzioni, ovvio...” Spiegò la bionda.
    Il ragazzo non se lo fece ripetere due volte e si liberò in fretta degli abiti, diventati decisamente di troppo e la raggiunse sotto le coperte. Lui stesso aveva estremamente bisogno di fare l’ amore come solo con Gaby avrebbe potuto fare. Quell’ intimo contatto che andava al di sopra del semplice atto sessuale, quella congiunzione tra due anime che imploravano di fondersi.
    Era stato diverso e unico, lento e seducente, armonico ed appagante.
    Rimasero abbracciati a lungo nel letto, limitandosi a baciarsi e a guardarsi negli occhi senza fiatare. Le parole in quel momento non servivano in effetti, di cose ne erano state dette un’infinità e spesso avevano rischiato di rovinare tutto.
    “ Mmh, amore devo andare...” Disse ad un tratto Tom, guardando l’ orologio sul comodino.
    “ Agli studi?”
    “ Sì, sono già in ritardo...” Aggiunse alzandosi dal letto controvoglia.
    Gabrielle guardò le sue nudità, sorridendo con malizia, come avrebbe saputo resistere fino al suo ritorno? Avrebbe potuto seguirlo agli studi, se solo la produzione fosse stata un pò più magnanima e non avesse considerato le consorti una specie di impedimento artistico.
    “ Vorrei poterti portare agli studi, ma purtroppo sai come la pensano...” Disse a voce alta dal bagno, come se le avesse letto nel pensiero.
    “ Non preoccuparti, chiamerò Janira e le chiederò di farmi un pò compagnia. A proposito come è poi finita la storia della telefonata fasulla?”
    “ In una bolla di sapone. Nessuno sa chi le possa averle giocato un tiro simile...” La informò il chitarrista.
    Un leggero bussare alla porta li distolse dall’argomento.
    Tom fece segno a Gaby di andare in bagno ed indossato l’ accappatoio, andò ad aprire.
    Davanti a lui Christine in un abito che nulla lasciava all’ immaginazione, gli sorrideva audace.
    “ Ciao Tom...” Soffiò, seducente.
    “ Ciao, che fai qui?”
    “ Ti ho chiamato mille volte sul cellulare e anche Martin-...”
    “ Perchè?” Chiese scocciato.
    “ Le foto non ricordi? Dobbiamo decidere-...”
    “ Senti Christine, ora non ho tempo... ci vediamo più tardi ok?” Tirò via risoluto.
    “ Tom non sei gentile... Chi c’è qui con te?”
    “ Nessuno, per favore Christine, stavo andando sotto la doccia...”
    “ Da solo? Hai bisogno di qualcuno che ti insaponi la schiena o di là c’è già chi è pronto a farlo?”
    “ Smettila, la mia vita non ti riguarda. Sai benissimo anche tu che queste foto sono solo una grande cazzata di cui io farei volentieri a meno...”
    “ Ma ti tocca Tom e per di più non puoi rifiutarti, brutto affare eh?” Lo prese in giro la ragazza cercando di sbirciare oltre la sua spalla. Il letto era sfatto e una valigia ancora chiusa era posata in un angolo della stanza.
    “ Vattene Christine, il fatto che io debba fingere di avere un flirt con te, non ti autorizza a rompermi le scatole in privato...” Affermò Tom alterato.
    “ Ok, ma forse la tua mogliettina non gradirebbe venire a sapere che oltre a me te la spassi anche con altre...” Asserì risentita.
    “ Io non me la spasso con nessuno!” Sbottò al limite, ma che cazzo voleva questa da lui?
    “ Ah-ah, ci stiamo arrabbiando. Te l’ ha mai detto nessuno che sei bellissimo quando sei incazzato? Mmh, non vedo l’ ora di uscire con te!” Tom combattè con l’ impulso di spingerla in malomodo nel corridoio e chiuderle la porta in faccia. Era solo una puttanella e lui si odiava ogni istante di più per essersi lasciato abbindolare come un allocco e cacciato in quel casino. Sperava solo che Gabrielle chiusa in bagno non avesse udito la conversazione.
    “ Senti sono in ritardo e tu qui non sei la benvenuta, ti prego di andartene.” Cercò di convincerla.
    “ E’ Martin che mi ha mandato. Si comincia oggi e da qui. Le prime foto ce le scatteranno in hotel. Se tu avessi tenuto acceso il cellulare lo avresti saputo.” Spiegò, sbattendo le palpebre.
    “ Cazzo!” Inveì tra sè, “questa non ci voleva proprio!” Che avrebbe detto ora a Gaby?
    “ Aspettami giù, tra 10 minuti scendo...”
    “ Ok, ma tu non farmi attendere troppo. Sai che non sono molto paziente quando si tratta di noi...”
    “ Non c’ è nessun noi, quando te lo metterai in testa?”
    “ Uhm, non mi sembravi dello stesso avviso qualche settimana fa...” Affermò ammiccante.
    “Christine te ne vuoi andare?!” Le urlò contro, rosso in volto.
    “ Ok, ok... non ti incazzare! E salutami la groupie di turno!” Disse ghignando.
    E fu in quel momento che la porta del bagno si spalancò e Gabrielle vestita solo della maglietta del chitarrista si diresse verso di loro a grandi passi. I suoi occhi erano due laghetti infuocati e le mani, Tom ne era certo, prudevano ansiose di colpire qualche guancia.
    Spuntò alle spalle del ragazzo e lo spintonò con decisione di lato.
    “ Senti puttanella da strapazzo, capisci l’inglese? Perchè altrimenti te lo dico in tedesco, in francese, in italiano o dandoti un cazzotto sul quel bel nasino rifatto che devi levarti dalle palle!” Esordì livida di rabbia.
    Christine scioccata fece per aprire la bocca, ma le parole le morirono in gola. Gabrielle Redmacher la sovrastava di parecchi centimetri e aveva un’ aria più che bellicosa, per di più non era affatto sicura che sapesse controllare le proprie emozioni. La osservò inebetita, mentre Tom le cingeva la spalla con il braccio ela baciava dolcemente sulla guancia arrossata.
    “ Capisci perchè non posso avere una storia con te?” Disse sarcastico.
    La cantante girò su stessa ed uscì dalla stanza, Tom era sicuro che non appena giunta nella hall avrebbe raccontato ai presenti l’ accaduto, vanificando il tentativo di tener nascosta la presenza di Gabrielle a Los Angeles, sempre che dopo questo episodio lei fosse ancora decisa a rimanere.
    La guardò, gli occhi della bionda lo fissavano seri, non c’era ombra di rabbia sul suo volto, piuttosto dolore.
    “ Mi...mi dispiace Gaby...”
    Lei sorrise, nonostante lo sguardo lucido e lo abbracciò.
    “ Tom, ne abbiamo passate di tutti i colori in questi ultimi mesi e io non permetterò che una puttana da quattro soldi rovini ciò che abbiamo impiegato una vita a creare. Io ti amo e voglio stare con te, ora lo so, costi quel che costi...” Gli sussurrò all’ orecchio, tenendolo sempre stretto a sè. Tom sentì il petto stringersi in una morsa dolorosa; certo erano successe parecchie cose molto spiacevoli e tragiche ed entrambi avevano perso il lume della ragione, comportandosi da sprovveduti e nel suo caso come il peggiore degli uomini,ma Gaby lo aveva perdonato...
    Baciò ancora le sue labbra rosee con rinnovato sentimento, mormorando su di esse un per sempre che ebbe la valenza di una struggente dichiarazione d’amore. Lui non era mai stato molto bravo con le parole e questo lei lo sapeva, ma le lacrime di gioia che andarono a rigarle le guance, mentre rispondeva a quel bacio fecero capire al chitarrista che la sua bionda non lo avrebbe lasciato mai più.


    “ Allora Janira vuoi dirmi che sta succedendo?” Chiese Bill alla ragazza che lo guardò con finta sorpresa.
    “ N-nulla, davvero!” Rispose dividendo per l’ ennesima volta le verdure nel piatto.
    “ Georg sa essere molto fastidioso a volte...” Incalzò il moro. Janira sbuffò, non le andava di parlarne con nessuno. Il bassista era stato più che fastidioso e lei era ancora turbata dal suo comportamento.
    “ Lui crede che... pensa che io sia solo un’ opportunista...” Ammise piano.
    Gustav mollò la forchetta nel piatto che fece un rumore assordante. Non era molto loquace di solito e fino a quel momento era rimasto praticamente in silenzio, lasciando che fosse Bill a condurre la discussione, ma ora non poteva più tacere.
    “ Bill te lo avevo detto che Georg ha qualche problema ultimamente. Sta vivendo una specie di crisi di identità e teme che tutti ci stia tramando contro. Anche con Noemi discute spesso...” Esordì preoccupato. Il moro guardò l’ amico e strinse la mano di Janira.
    “ Ci parlerò io con Georg. Nessuno pensa che tu sia un’ opportunista Janira, piuttosto magari il contrario. Noi ci siamo serviti di te in più di un’ occasione e a causa nostra tu hai perso il tuo lavoro...” Disse per rincuorarla.
    “ Lui pensa che io sia innamorata di Tom e che voglia rovinare il suo matrimonio con Gabrielle...”
    “ E tu lo sei?” Chiese ancora il moro. Janira distolse lo sguardo come a conferma di quanto detto, ma poi puntò gli occhi sul suo volto, ritrovando vigore.
    “ Bill io non farei mai una cosa del genere! Gabrielle è una ragazza eccezionale e merita più di chiunque altro di stare accanto a Tom e lui la ama profondamente...”
    “ Ma questo a volte non è sufficiente a fermare i nostri sentimenti...”
    “ Lo sarà, lo deve essere. Io non sono un’ approfittatrice e non ho accettato di venire in Germania per lui. Io devo pensare a Destiny e al suo benessere prima di tutto...”
    “ Ma questo non esclude che tu non possa innamorarti. Magari Tom non è la persona giusta, ma succederà prima o poi che il tuo cuore batta per qualcun’ altro...” Le disse comprensivo. Non era la prima volta che il suo gemello lasciava sparsi cuori infranti e in più di un occasione, soprattutto quando non erano ancora famosi, a lui era toccato il ruolo di consolatore. Janira accennò un sorriso, grata per quelle parole. Era fondamentale che le credessero, a discapito della pessima opinione che Georg si era fatto nei suoi confronti.
    “ E non pensare a Georg, lui è un idiota...” Aggiunse Gustav, dandole un buffetto sulla guancia.
    “ Grazie ragazzi, è importante che mi crediate! Io non voglio creare problemi e per quanto riguarda Tom... Non glielo direte, vero?” Chiese all’ improvviso allarmata.
    “ Tranquilla! Saremo due tombe! Parola di Scout!” Rispose il batterista, facendo croce sul cuore e mollando un calcio in uno stinco al moro, che in risposta lo guardò in cagnesco, ma giurò comunque il silenzio. Per una volta avrebbe potuto mantenere un piccolo segreto, anche se si trattava di suo fratello.


    Natalie fermò l’ auto sul ciglio della strada e tolse il cellulare dalla borsa. Sapeva con certezza chi dall’ altra parte la stesse cercando e sapeva anche che si trattavano di buone notizie. Sorrise mentre con voce squillante rispondeva alla chiamata:
    “ Ciao, che mi dici?”
    “ Tutto ok, appena effettuerà il collegamento, la bomba esploderà...”
     
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  15. Mondlicht
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    La coppia Gabrielle-Tom continua a non convincermi. Non so perchè, ma c'è qualcosa che non finisce di piacermi. Gabrielle è molto combattiva, ma la situazione che si sta creando per via del servizio fotografico di Tom mi sembra una bomba a orologeria. Per quanto riguarda Janira, invece, sono curiosa di conoscere gli sviluppi. Bill parlerà con Georg, spero solo che la situazione non degeneri. E attendo anche di conoscere il significato concreto della sentenza molto oracolare di Natalie...

    Bravissima!!
     
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827 replies since 10/10/2009, 18:24   12196 views
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