Tra finzione e realtà 3

Una nuova avventura

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  1. EmyMusic4e
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    vai così mamy!!!!!!!!!!! :rox: :rox:
     
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  3. EmyMusic4e
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    Yeah!!!!!!!!!!!!!!!!
     
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  4. Mondlicht
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    Chi è quell'ombra minacciosa che si prepara a colpire le ragazze? Natalie per caso? E' inquietante! Ora che i ragazzi sono partiti, le ragazze sono sole e indifese. Spero che non capiti loro nulla di male.

    Posta presto!!!
     
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    Ma se non fosse Natalie?
     
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  6. Mondlicht
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    Ecco, se non fosse Natalie... mmm non saprei chi indicare... Magari qualche suo scagnozzo?
     
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  7. EmyMusic4e
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    Abbasso gli scagnozzi!!
     
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    Vi do un aiutino...
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  9. EmyMusic4e
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    Oddio è vero non ci avevo pensato!!
    Quelle brutte schifose!!!
    Mamy non essere troppo cattiva ti scongiuro!
     
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    Non ho scritto nulla, ma mi autouppo!!
     
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  11. EmyMusic4e
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    Perdonate l' assenza!!
    Spero che il lungo capitolo vi ripaghi dell' attesa!

    Capitolo 47

    Amburgo 14 Giugno 2009 ore 20.48

    Non avere i ragazzi tra i piedi, aveva i suoi lati positivi. La calma regnava sovrana tra le mura domestiche e le giornate trascorrevano all’ insegna della più totale tranquillità. Alice, sebbene le mancasse enormemente Bill, stava ritrovando la sua pace interiore. Erano partiti da quattro giorni, ma lei si sentiva come rinata. Niente più strilli per casa, camera immersa nel caos più totale, armadi in soqquadro, scarpe ovunque, avanzi di pizza tra i cuscini del divano, capelli nel lavabo del bagno... Com’era possibile che quell’ essere fosse in grado di scatenare la terza guerra mondiale in una casa?
    Sorrise. Era innamorata di Bill anche per questo in fondo, anche se odiava il disordine.
    L’ aveva appena chiamata entusiasta per come stava procedendo la registrazione dell’ album. Quel mattino avevano registrato “ Pain of love” in poche ore e tutti erano soddisfatti del lavoro svolto. Lo aveva sentito felice, con la sua tipica loquacità da buonumore, quella che ti travolgeva e non ti lasciava parlare.
    “ Mi manchi.” Le aveva detto infine, con la voce incrinata, consapevole che il non averla vicina, era l’ unico neo di quei giorni perfetti.
    “ Anche tu mi manchi da morire, ma tornerete presto e quindi tra poco saremo di nuovo insieme...” Aveva risposto per rassicurarlo. In realtà attendeva una conferma o una smentita. Tom aveva detto a Gaby che c’era la possibilità che dovessero trattenersi per un periodo più lungo del previsto in America. Quel benedetto disco in doppia lingua si era rivelato tutt’altro che semplice da realizzare e la produzione premeva perchè venissero rispettati i tempi prefissati.
    Il silenzio che era seguito alla domanda infatti valeva più di una conferma.
    “ Bill, dimmi la verità. Tanto lo so già...” Lo incitò la ragazza.
    “ Amore mi dispiace...” Sussurrò.
    “ Bill è il vostro lavoro e non sarà la fine del mondo se dovrete trattenervi per un pò a Los Angeles...”
    “ Lo è per me. Non sopporto di starti lontano troppo a lungo...”
    “ Ma sai anche che la produzione incombe e sono stati molto categorici sul fatto che le mogli siano considerate distrazioni per il vostro lavoro, quindi meglio che ti concentri sulla musica piuttosto che pensare a me...” Bill aveva sbuffato rassegnato, affermando quanto cominciasse ad essere odioso il suo meraviglioso lavoro.
    “ Non dirlo nemmeno per scherzo!” Lo aveva redarguito la moglie, per poi scherzare sul fatto che lo avrebbe amato sicuramente meno se non fosse stato il cantante di una famosa band.
    “ Sei una scema!” L’ aveva apostrofata lui ritrovando il sorriso.
    “ E tu mi ami anche per questo, no? I simili si attraggono...” Aveva sentenziato lei, concludendo poi la telefonata.
    Avevano ritrovato la loro antica sintonia, quel filo indissolubile che solo le anime gemelle possedevano, che aveva permesso loro di superare le avversità.
    La lontananza non li avrebbe certo divisi.

    Noemi stava cullando la piccola Sophie, mentre Benedetta faceva una doccia. Da quando i ragazzi erano a Los Angeles si era praticamente stabilita a casa dell’ amica. Rimanere sola in quella grande abitazione le faceva paura, inoltre aveva colto l’ occasione per poter riversare un pò del suo amore materno su quella piccola creatura subissandola di premure. Benedetta, era stata dall’ estetista, dal parrucchiere e finalmente poteva fare lunghi bagni senza l’ angoscia del pianto improvviso della bimba o del doversela portare in bagno e comunque sbrigarsi. Non riusciva a smetter di guardare quel visino e quegli occhietti vispi che sembravano molto interessati ai suoi orecchini luccicanti, quelle manine tese a voler prendere invano una ciocca dei suoi capelli. Come poteva Georg non esser attratto da una simile creatura? Non aveva degnato di uno sguardo neppure Destiny, sembrando addirittura infastidito dalla sua innocente vivacità.
    “ Ehi, me la stai viziando troppo!” La redarguì bonariamente Benedetta, facendo la sua comparsa nel salone ancora in accappatoio.
    “ Non riesco a staccarmi da lei, è così bella!” Rispose Noemi.
    “ Capisco, ma bisognerà pure che cominci ad apprezzare anche il materasso, oltre che le braccia di chiunque! Esclamò la madre, invitandola a posarla sul dondolino.
    Noemi ubbidì, assicurandola alle cinture. La piccola si guardò intorno e fece una smorfia dispiaciuta che si trasformò immediatamente in pianto.
    “ Tesoro non piangere, zia Noemi vorrebbe tanto tenerti in braccio, ma la mamma non vuole…”
    “ Che fai trami con mia figlia alle mie spalle?” Disse, cullandola piano.
    “ Ma sta piangendo…”
    “ Aurora su fai la brava, che poi la mamma ti fa vedere la foto di papy che ti piace tanto…”
    “ La foto di papy?” Chiese Noemi incuriosita.
    “ E’ la foto di Gus a 14 anni che abbiamo nello studio. Non so se siano la maglietta rossa o i piatti della batteria che riflettono la luce dei faretti che la attraggono, ma lei starebbe in contemplazione lì davanti per ore…”
    “ Oddio, un’ altra batterista in casa Schafer?”
    “ Beh essendo donna, preferirei pianoforte o chitarra classica…”
    “ Non credo che Gustav glielo permetterebbe!” Rise Noemi, ricordando i discorsi del batterista a proposito dell’ indirizzo musicale che avrebbe dovuto intraprendere sua figlia, quando questa era ancora nella pancia della mamma.
    “ Fosse per lui tutti dovrebbero saper suonare la batteria e ascoltare musica rock! Pensa che ha riadattato Until it sleeps dei Metallica, cambiando le parole in And now you sleep e gliela canta per addormentarla!”
    “ Sul serio è arrivato a questo?” Chiese Noemi sbalordita.
    “ E ti dirò di più, funziona! E’ una delle ninne nanna più gettonate!” E se questo significava veder Aurora acquietarsi e prender sonno, benvenuto era il metal più pesante anche se questa volta erano bastate le loro voci per far addormentare la piccina. Benedetta smise di cullare il dondolino e la coprì con una copertina leggera.
    “Vado a vestirmi…” Sussurrò la bionda all’ amica, che si era seduta sul divano di fronte al tavolino su cui era posata Aurora.
    “ Ok, intanto io preparo la tavola per cena…” Mancavano due ore abbondanti alla prossima poppata e con un po’ di fortuna avrebbero potuto mangiare tranquille e senza interruzioni, anche se si trattava di una pizza surgelata. Il cellulare vibrò nella tasca posteriore dei suoi jeans. Georg le inviava sms ogni quattro ore, per non parlare delle chiamate.
    “ Ciao Amore! Abbiamo appena terminato di registrare un altro brano, ora andiamo a pranzo e poi ti chiamo. Ti amo.”
    Da quando era partito per Los Angeles era rinato, finalmente contento di poter fare ciò che sapeva far meglio. Era ritornato il Georg di sempre, non parlava più di Janira, dei dubbi che nutriva nei suoi confronti ed era sempre di buonumore.
    “ Ok, ci sentiamo dopo. Ti amo anch’ io.” Rispose, alzandosi poi per andare ad apparecchiare e mettere le pizze in forno.
    Benedetta la raggiunse sorridente. “ Mi ha appena chiamato Gus, hanno registrato un’ altra canzone e sono tutti su di giri!”
    “ Lo so, Georg mi ha appena inviato un sms…”
    “ Noe se penso a come era diversa la nostra vita un anno fa! Non avrei mai immaginato che saremo diventate le loro compagne!”
    “ Beh io un anno fa non ero messa gran chè bene! Io e Georg eravamo in alto mare e per ogni passo fatto in avanti, dieci ne facevamo indietro. Ogni volta che sembrava esserci un riavvicinamento, tutto si accaniva contro di noi!”
    “ Ma ora siete qui insieme, no?”
    “ Si, alla fine sono stata fortunata, ho visto il mio sogno diventare realtà…” Ed era vero. Lei amava da morire il suo bassista, anche se quel sordo dolorino in fondo al cuore che lei aveva deciso di non ascoltare, difficilmente si sarebbe placato.

    Janira aveva appena concluso una conversazione su Skype con il fratello. Carlos era euforico, perché Rosa aveva vinto un week end, partecipando ad un concorso su un rivista, niente meno che al SLS Hotel di Beverly Hills. Quell’ hotel, che aveva visto fino a quel momento soltanto dall’ esterno, frequentato da personaggi famosi e ricconi dal portafoglio più che gonfio, sarebbe stato per 3 interi giorni la loro dimora. Janira ricordava di aver fatto una settimana di stage in quell’ albergo ed era rimasta incantata dallo sfarzo e dal lusso che offriva ai suoi clienti: Si era congratulata per la fortuna sfacciata, augurando loro di trascorrere il week end nel migliore dei modi.
    Era rimasta ad osservare lo schermo del PC ormai spento, pensando all’ entusiasmo di Carlos di fronte a quella vincita. A dire il vero la loro vita era sempre stata più che modesta. Dopo il trasferimento dal Messico, il fratello si era dato da fare, facendo due lavori per anni, perché lei potesse finire gli studi e mantenere la sua famiglia decorosamente. Poi era rimasta incinta perdendo il lavoro e anche Rosa aveva iniziato a fare i doppi turni per permetterle di vivere serenamente la gravidanza ei primi mesi dopo il parto. Il lavoro all’ albergo era ben retribuito, ma non ce l’avrebbe mai fatta senza il loro contributo ed aiuto. Avrebbe dovuto far qualcosa per ripagare i loro sacrifici ed invece se n’era andata via.
    La mano di Sebastian si posò gentile sulla sua spalla, avevano lavorato tutto il pomeriggio anche se era domenica, per aggiornare il blog e a rispondere alle decine di domande inviate dai fans. A tutti sembrava interessare solo dove fossero in quel momento i ragazzi e se la data di uscita del nuovo album sarebbe stata rispettata. Qualcuno più attento chiedeva notizie su Tom e il suo recente incidente.
    “ Ehi che ti prende, sembri triste…”
    “ Carlos e Rosa hanno vinto un week end al SLS Hotel…” Lo informò, alzandosi dalla sedia.
    “ SLS Hotel?”
    “ E’ un hotel esclusivo a Los Angeles…”
    “ Ah! Ma non sei felice per loro?” Chiese incerto.
    “ Certo che sì, ma avrei preferito poterglielo regalare io magari…” Rispose con gli occhi lucidi. Sabastian si avvicinò e l’abbracciò, negli ultimi tempi lo faceva spesso, non che le dispiacesse, ma quel gesto che voleva esser anche di conforto, la faceva sentire a disagio.
    “ Non devi sentirti in colpa se tu ora sei qui ad Amburgo, non avevi molta scelta…” Le sussurrò tra i capelli.
    “ Potevo rimanere a Los Angeles, cercarmi un altro lavoro e restare con la mia famiglia…” Rispose sciogliendosi dall’ abbraccio, con la scusa di prendere un fazzoletto dalla borsa.
    “ Ma non sarà definitivo, oppure potrebbero trasferirsi qui…”
    “ Chi, Carlos? Già per lui allontanarsi da Culiacan in Messico è stata un’ impresa, figuriamoci se attraverserebbe l’ oceano per raggiungermi in questa fredda città!” Tentò di scherzare Janira, rivolgendo al ragazzo un tenue sorriso.
    “ E’ solo un po’ di nostalgia, vedrai che passerà presto. Ti va di andare a cena da qualche parte?” Buttò lì il ragazzo con finta nonchalanche.
    “ Meglio di no, è già tardi e Destiny è a casa con Chiara, vorrei riuscire a darle almeno il bacio della buonanotte, visto che oggi non sono praticamente stata con lei.”
    “ Ok, ho capito…” Rispose deluso, “ la famiglia prima di tutto…”
    “ Perché avevi qualche dubbio?” Esclamo lei un po’ risentita.
    “ A volte sacrificarsi può risultare inutile e si perdono altre opportunità…” Sussurrò lui, cercando di azzerare nuovamente la distanza tra di loro.
    “ Seb, per favore… “ Lo pregò, divincolandosi gentilmente.
    “ E’ per Tom vero?”
    “ No è per Destiny. Non voglio che creda che sua madre le voglia meno bene perché ha altro a cui pensare. La persona di cui mi innamorerò dovrà essere speciale per me e per lei. Non è sicuramente il momento giusto per imbarcarmi in una relazione…” Concluse infilando la giacca.
    “ Ti posso dare un passaggio almeno?” Chiese quasi disperato.
    “ Ho la macchina, Alice mi ha prestato la sua fino a quando i ragazzi non torneranno dall’ America.
    “ Sono senza speranza allora…” Ammise, scuotendo la testa.
    “ No, solo terribilmente impaziente. E io non mi sento pronta, perdonami…” Disse, uscendo dalla stanza.
    “ Ti accompagno in parcheggio!” Esclamò, correndole dietro nel corridoio.
    Janira sorrise, di certo non era il tipo che si perdeva d’animo al primo rifiuto.

    Los Angeles, 14 Giugno 2009, ore 14.46

    Tom, nell’ ufficio di Kierszenbaum con Bill e David, non credeva alle sue orecchie, evidentemente tutto ciò che era successo la volta precedente, compreso i litigi, gli incidenti e il rischio serio di mandare al diavolo band e amore fraterno, a Martin non era bastato.
    Non poteva credere che lui gli stesse chiedendo di fare delle foto con Christine…
    “ Martin, ma perché io? Non puoi trovare un altro da affiancare alla tua protetta? Io non credo sia una buona idea!”
    “ Tu non devi credere ma ubbidire, è diverso!” Aveva risposto, alzando la voce.
    “ Le vostre quotazioni sono in ribasso, la produzione dell’ album in ritardo, sei stato aggredito nel bagno di un locale, si è appena concluso il procedimento contro le stalkers e l’ album dei Forecast non è nemmeno entrato nella Top 100…” Aveva continuato, concitatamente.
    “ Cosa ti sta più a cuore Martin? La band, l’ album, i Forecast o la figura di merda che in ogni caso rimedierai?” Si era reso conto di aver appena pronunciato qualche parola di troppo, ma era stato più forte di lui. Non aveva la benchè minima intenzione di rivedere Christine, non dopo ciò che era successo tra loro.
    Vide il volto dell’ uomo tingersi di un rosso acceso, prima che questo sbottasse, facendo zittire tutti i presenti.
    “ TU FARAI QUELLE DANNATE FOTOGRAFIE CON CHRISTINE O SENNÒ TU E I TUOI AMICI POTETE TORNARVENE SEDUTA STANTE AD AMBURGO A CANTARE CON I MICROFONI GIOCATTOLO, OK?” Il tono non ammetteva repliche e anche lo sguardo lanciatogli da David. Non era proprio il caso di mettersi a discutere ulterioramente...
    “ Martin, ma perché mio fratello?” Chiese in un sussurro Bill.
    “ Vuoi farle tu?” Rispose beffardo, “ Tom è il più credibile, quello da cui ci si aspetta la scappatella, prima o poi, e TU,” continuò, indicandolo il chitarrista con il dito, “ Farai quelle cazzo di foto!! ”
    Tom si era stretto nelle spalle, contorcendosi le mani per reprimere l’ istinto di prendere a cazzotti quell’ idiota per il quale aveva la sfortuna di lavorare. Il suo pensiero andava ora a Gaby e al loro amore ritrovato, come avrebbe potuto spiegargli una cosa simile?
    “ Vorrei solo ricordarti che anche io sono sposato, e checchè tu ne dica, tengo a Gabrielle moltissimo. Cosa ti fa pensare che io sarei adatto a fare quelle foto promozionali?” Chiese, nella speranza di farlo rinsavire.
    “ Il fatto che ti sei SCOPATO Christine al Lounge è sufficiente?” Rispose con voce sprezzante. “ Tom hai combinato più casini tu in un paio di mesi che un qualunque esser umano normale in una vita intera, non saranno un paio di foto al fianco di una bella donna, che comprometteranno la tua reputazione!” Continuò, sempre più adirato.
    “ Tom si tratta solo di qualche foto e tra un mese diremo alla stampa che la vostra histoire d'amour è miseramente naufragata, ma intanto qualcosa di sarà smosso e avrà incuriosito i fans… ‘’ Intervenne David, cercando di placare gli animi, “ Cercheremo il modo più giusto per spiegare il tutto a Gaby, non temere…”
    “ Tu, sei d’accordo con lui?” Chiese esterrefatto.
    “ No, ma ragiono in altri termini e in effetti un po’ di pubblicità gioverà a tutti…”
    “ Tranne a lui! Che cazzo di figura ci farà? Lascia la moglie ad Amburgo per andare a Los Angeles e farsi beccare con una troietta! Certo che come riabilitazione è il massimo!” Esclamò Bill in sua difesa. Ne aveva sentite abbastanza per quel giorno!
    “ Bill anche se sei un inguaribile romantico, devo ricordarti quelle tue belle foto con Natalie? Alice ti ha quasi ucciso!! La gente ci sguazza in queste situazioni e Tom non sarà giudicato per aver dato un bacetto a Christine…” Spiegò Martin con finta accondiscendenza. A volte gli sembrava di parlar sul serio con degli alieni…
    “ Pure un bacio?!” Urlò stridulo Tom.
    “ Non facevi tanto il difficile un mese fa!” Gridò di rimando David ormai al limite. Non ne poteva più quanto loro di questa assurda situazione e mai come il quel momento avrebbe desiderato esser seduto alla scrivania di un modesto ufficio ad impilare inutili scartoffie.
    “ Ma un mese fa non stavo con Gabrielle, lo sai benissimo!!” Cercò di giustificarsi il chitarrista.
    “ Appunto mese più o mese meno che differenza farà?” Rispose Martin, schernendolo.
    Tom ebbe un brivido cercando di reprimere il forte senso di nausea che gli stava chiudendo la bocca dello stomaco. Non aveva via di scampo, era ovvio. Ne andava di tutta la produzione, della band. Sapeva benissimo che la buona riuscita del lavoro, la loro fama in America, dipendevano quasi totalmente da Martin e lui sembrava veramente intenzionato a mandarli al diavolo. Sospirò sconfitto, cercando conforto negli occhi del gemello che lo scrutava apprensivo. Si avvicinò a lui e si lasciò avvolgere le spalle dal suo braccio lungo e magro.
    “ Ok, lo farò, ma prima devo parlare con Gaby… Datemi tregua…” Affermò con voce strozzata.
    Uscì immediatamente dalla stanza seguito dal gemello, che ebbe cura di asciugare le sue ennesime lacrime.

    Edited by *billaly* - 8/11/2010, 19:34
     
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  13. Mondlicht
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    Che bel capitolo, Aly!
    Se io fossi stata nei panni di Tom, sarei tornata ad Amburgo seduta stante! Ma guarda questi qui se lo devono costringere a fare un servizio fotografico proprio con una vecchia conoscenza...
    Non so quanto successo invece possa avere Sebastian con Janira... Secondo me, lei sta tentanto di dimenticare Tom affogando nella solitudine. Forse uscire un po' le farebbe bene :)
     
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  14. EmyMusic4e
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    Porca vakka che capitolo!
    Commento più tardi se riesco !
     
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  15. Mondlicht
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827 replies since 10/10/2009, 18:24   12195 views
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