Tra finzione e realtà 3

Una nuova avventura

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  1. Mondlicht
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    Oh scusami, mi ero persa proprio questo passaggio!!!!
     
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    A dire il vero, tra l' occhio nero e il raffreddore che mi fa dannare forse non avrei scritto nulla comunque!
    La testa fluttua nel nulla assoluto! image
     
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  3. EmyMusic4e
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    Mannaggia!
    Occhio nero?
     
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    Si Emma mio marito mi ha dato una craniata in faccia mentre stavamo giocando con Giulia alla "tortura cinese"...
    Cioè solletico ad oltranza fino a quando non ti manca il respiro!
     
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  5. EmyMusic4e
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    Povera mamy!
    Almeno Giulia si sarà divertita! XD
     
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    Non sono per niente soddisfatta, ma ecco il capitolo...

    Capitolo 45

    Amburgo 22 Maggio 2009, ore 15.28

    Tom sgranocchiava noccioline davanti la finestra della cucina, osservando i movimenti all’ esterno della casa. Con l’ arrivo della bella stagione si intensificavano i pellegrinaggi delle fans e alcune di esse avevano addirittura montato una tenda sul campo adiacente al loro giardino. Scosse la testa rassegnato, non si sarebbero mai liberati di loro, ma tutto sommato, se si mantenevano a debita distanza e non li importunavano erano quasi piacevoli al vedersi. Ammirava in un certo senso la loro costanza e perseveranza, lui non avrebbe mai fatto una cosa del genere. Nemmeno per Jessica Alba o Megan Fox.
    L’ incontro con l’ avvocato Sodeberg era andato molto bene. Finalmente quella stronzetta e le sue compari, che nulla avevano da spartire con le ragazze là fuori, sembravano aver trovato la strada della ragione e quindi deciso di accettare il denaro e sparire dalla circolazione. Sull’ ultimo punto nutriva qualche dubbio, ma si augurava che rispettassero l’ ordinanza di mantenersi a debita distanza, pena l’ arresto con l’ accusa di molestie.
    Gabrielle sopraggiunse abbracciandolo da dietro e baciandogli il collo.
    “ Ehi ti sei già svegliata?” Chiese, girandosi verso di lei per contraccambiare il bacio.
    “ Non riuscivo a dormire, in questi giorni non ho fatto altro! E poi vorrei venire con voi da David...”
    “ Non credo sia una buona idea, il medico ha detto che devi rip-...”
    “ Sono già riposata e ho voglia di uscire un pò! E non nego che sono curiosa di conoscere la vostra amica americana e la sua splendida bambina. Alice mi ha detto che sembra un angelo!”
    “ Già Destiny è davvero carina, ma è un demonietto, altro che angelo!!”
    “ Ti si illuminano gli occhi quando ne parli…” Notò lei tristemente.
    “ Gaby, non vedere oltre ad uno sguardo divertito, è solo una bimba molto sveglia per la sua età, che ho visto un paio di volte!”
    “ Ok,ok, scusami, ma non posso far a meno di pensare che…”
    “ Gaby, io non ti amerò di meno a causa di questo…” La rassicurò, sfiorandole la ferita all’ addome da sopra la maglietta, per poi abbracciarla, stringendola a sé quasi con violenza. Si sentiva così colpevole nei suoi confronti!
    “ Ehi, mi fa male! Che ti prende? Guarda che non ho più intenzione di scappare!” Tentò di scherzare la bionda e lui si augurò che questa affermazione corrispondesse alla verità. Ancora tanto avevano da dirsi…

    Finalmente Destiny si era addormentata nel nuovo lettone della stanza degli ospiti di David e Chiara. Janira aveva coccolato a lungo la figlia prima che questa cedesse al sonno, agitata per il viaggio, il fuso orario e il bellissimo regalo ricevuto da David che ora teneva saldamente tra le braccia. Adorava i peluche, la loro casa ne era sempre stata invasa! Ora avrebbero aggiunto alla collezione anche quel tenero gattino dagli occhi cerulei e il pelo morbidissimo.
    Chiara le era piaciuta da subito. Semplice, schietta e… materna… Sì le aveva dato quella sensazione. Si era immaginata che fosse una dote necessaria per poter sopravvivere in quella grande famiglia allargata con figliocci alquanto cresciuti, ma sempre bisognosi al pari di un bambino.
    Diede un ultimo sguardo a Destiny, prima di uscire dalla stanza e socchiudere la porta. David l’ attendeva al piano di sotto per guardare le foto da lei scattate.
    La pancia di Tippy si era rivelata un ottimo nascondiglio per la scheda della digitale, tanto più che aveva superato i controlli aeroportuali tra le mani di Destiny senza problemi.
    La ragazza porse il peluche al manager, che la guardò interrogativo.
    “ Tippy ha male al pancino…” Esclamò divertita, alzando la patta del buffo vestitino che indossava e rivelando la presenza della scheda.
    “ Sei geniale Janira!”
    “ Ho visto molti polizieschi da ragazzina…” Rivelò, porgendogli anche la fotocamera e relativo cavo da connettere al computer.
    “ Non so se potremo mai usarle contro Natalie queste foto, ma sicuramente alla prossima mossa falsa, finiranno in mano alla Polizia. Non possiamo permettere che ci continui a rovinare l’ esistenza!”
    “ Non c’è nulla di peggio che una donna innamorata e tradita!” Sentenziò la ragazza, scuotendo il capo.
    “ Innamorata forse, ma tradita non penso proprio! Bill non le ha mai dato neppure una chance!!”
    “ Mi meraviglio di te, David…” Intervenne Chiara entrando in soggiorno, “ Questo varrebbe per una persona equilibrata, ma non per Natalie che ha dimostrato più di una volta di nutrire nei confronti di Bill una chiara ossessione…” Continuò, sedendo a fianco a lui.
    “ Appunto! Basta un niente, un sorriso più accentuato del solito, un gesto un po’ più intimo, una parola dolce, per far scattare la molla e far partire il filmino mentale e credo che Natalie sia proprio vittima di un’ insana passione per lui che le causa tutto questo.” Aggiunse Janira.
    “ Su questo non ci piove, anche se faccio fatica a capire ciò che la sua mente abbia elaborato, se non che è
    determinata a distruggere lui e ciò che gli sta più a cuore…” Concluse il manager aprendo la cartella immagini.
    Dodici foto in sequenza si aprirono sul desktop, colpendo favorevolmente i tre che le stavano guardando.
    “ Wow quella macchinetta è un portento!” Esclamò Janira soddisfatta del suo operato. Certo le fotografie non si potevano considerare professionali, ma le immagini erano perfettamente a fuoco anche se un po’ sbilenche e non perfettamente centrate.
    “ Ottimo lavoro J. Lo!!” Si congratulò David, mettendo in salvo il file su di una chiave USB e cancellando le tracce su scheda e PC.
    Il campanello suonò, segnalando l’ arrivo dei ragazzi.
    Janira non ebbe nemmeno il tempo di far mente locale e registrare che da lì a pochi istanti avrebbe rivisto Tom, che gli abbracci soffocanti dei gemelli e di Alice la investirono. Solo una bionda, che intuì fosse Gabrielle rimase timidamente in disparte, sorridendo tristemente davanti a quelle effusioni.
    Si staccò da loro e le andò incontro.
    “ Ciao, tu devi esser Gabrielle, piacere Janira…”
    “ P-Piacere…” Borbottò Gaby colta alla sprovvista.
    “ Come stai? Ho saputo della tua vicenda e volevo dirti che mi dispiace immensamente, per tutto…” Le disse sincera.
    Ci aveva pensato a lungo durante il volo da Los Angeles ed era arrivata alla conclusione che comunque il suo debole per Tom sarebbe rimasto un segreto chiuso nel suo cuore per sempre. E dopo aver visto sua moglie il cui sguardo, era un misto tra timore e fierezza, seppe di aver preso la decisione giusta. Tom era una tentazione forte, ma era certa che il legame con Gabrielle fosse in qualche modo indissolubile. Si sentì improvvisamente stupida per aver pensato di avere qualche possibilità con il chitarrista.
    “ Dov’è Destiny?” Chiese Alice, mettendosi comodamente seduta sul divano.
    “ Di sopra, finalmente si è addormentata. Il viaggio le ha messo una carica indescrivibile addosso, ci vorrà qualche giorno prima che riprenda il normale ritmo!”
    Il campanello suonò di nuovo, anche il resto della band era arrivato.
    I primi dieci minuti furono dedicati ad Aurora, che incurante di moine e complimenti si mise a piangere.
    “ Uffa! Da grande farà l’ attrice drammatica, me lo sento!” Sbuffò Gustav, cullandola tra le braccia per farla calmare.
    “ Sempre meglio del batterista!” Lo canzonò Georg, che da quando era entrato non aveva perso di vista la nuova arrivata ed ogni suo movimento.
    Se doveva farsela non piacere ad ogni costo e quindi considerarla un’ intrusa a tutti gli effetti, doveva trovarle qualche altro difetto. Certo che era molto bella. I capelli scuri le incorniciavano l’ ovale perfetto e i suoi occhi castani, dal taglio vagamente a mandorla e le lunghe ciglia erano stupendi. Deglutì, non che Noemi fosse meno bella, ma sembrava emanare una sorta di aura benefica. Si era presentata immediatamente a Benedetta e Gustav e congratulata con loro per la splendida bambina. Aveva teso la mano a sua moglie, che aveva risposto caldamente al saluto, e ora era davanti a lui, che altro non potè fare che stringere quelle piccole dita candide.
    “ Salve Georg, io sono Janira…Piacere di conoscerti…”
    “ Piacere mio…” Dov’ era finita tutta la freddezza che si era ripromesso di avere nei suoi confronti?
    “ Devo dire che le foto non ti rendono giustizia, sei molto meglio dal vivo…” Continuò lei con una punta di malizia.
    “ Mmh grazie… lo farò presente a mia moglie…” Rispose un po’ acido.
    “ Cos’è che mi farai presente?” L’ udito di Noemi era proverbiale.
    “ Janira mi ha appena fatto un complimento, dicendo che sono meglio dal vivo che in foto!” Esclamò, mentre le guance della ragazza di accendevano di un rosso intenso.
    “ Oh sì certo!! Però almeno le foto non parlano, non sporcano e non si fanno venire gli attacchi d’ansia!” Brontolò bonariamente. Ora toccò a Georg arrossire ed incassare il colpo. Quando le donne si coalizzavano non c’ era speranza, quindi decise di rimandare l’ offensiva.

    Il pomeriggio trascorse tranquillo tra risate e aneddoti e alla fine Janira e la sua piccola Destiny che nel frattempo si era svegliata, avevano conquistato tutti i presenti. Era impossibile rimanere indifferenti davanti a quelle due creature, constatò il bassista, mentre parcheggiava l’ auto nel garage di casa.
    “ Ehi Amore, siamo arrivati…” Sussurrò a Noemi che si era assopita durante il viaggio.
    “ Uhm… Scusa, mi sono addormentata!”
    “ Ci credo, dopo aver giocato con Destiny per quasi due ore, chiunque sarebbe distrutto!”
    “ Quella bimba è adorabile, e poi non è una fatica giocare!!”
    “ Mmh sarà…”
    “ Ci sono problemi Georg?”
    “ No, mi chiedevo quando avrai un figlio tuo, che farai!”
    “ La mamma, forse?” Ecco, la molla era scattata ed era meglio tirare i remi in barca, prima che l’ uragano avesse inizio. Per Noemi era sempre stato un tasto dolente l’ argomento bambini e non aveva certo voglia di iniziare a litigare a mezzanotte…
    “ Scusami, sono un idiota…” Ammise.
    “ Non ti servirà fare il prevenuto nei confronti di Janira e Destiny. Non credo proprio costituiscano una minaccia per nessuno di noi…” Rispose secca.
    “ Non lo sono, ma è sempre meglio stare in guardia…”
    “ Hai paura che Janira ti porti via il tuo amico Tom?” Lo canzonò la ragazza.
    “ No, ma ho paura che Tom sia anche fin troppo sensibile al suo indubbio fascino!”
    “ Beh, comunque fosse, non sarebbero cavoli nostri, non credi?”
    “ Se ciò mette in discussione la band,sì.”
    “ Ancora con questa storia Hagen?” Esclamò irritata Noemi.
    “ Ok, non parliamone più. Sono stanco e non ho voglia di trascorrere un’ altra notte insonne a fare zapping con il telecomando in cerca di un programma soporifero…”
    “ Come vuoi allora… Buonanotte…” Disse infilandosi sotto le coperte e girandosi immediatamente dal lato opposto. Se non voleva continuare il discorso , non l’avrebbero fatto. Ma era quasi certa che Georg avrebbe guardato la tv anche quella notte…
     
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  7. Mondlicht
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    Aly, sai che io sono sincera quando commento le tue storie e sarò sincera anche questa volta esprimendo la mia idea. Come ha fatto notare Emma qualche pagina indietro, ho l'impressione - magari errata - che la storia si stia arenando. I capitoli precedenti mi sono piaciuti, ma questo non tanto. Non so se questa staticità sia dovuta a carenza di tempo o mancanza di idee o quant'altro. Mi dispiace soltanto che ormai non ci sia più azione, che tutto sia diventato incredibilmente piatto! Cavoli, Aly, ho riletto TFR1 e TFR2 e ogni volta provo emozioni che non sono affatto né flebili né ovattate!. Mi sembra che tu non abbia in mente una trama precisa per TFR3 e forse scrivi dei capitoli di transizione per prendere tempo e riflettere sui fatti da narrare.
    Entrando nel merito di questo capitolo, ci sono alcune cose che mi lasciano perplessa.
    Per esempio, le quattro coppie (Bill-Alice, Tom-Gabrielle, Gustav-Benedetta, Georg-Noemi). Non si capisce cosa debbano fare, cosa vogliano fare. La figura di Janira, catapultata nella vita dei TH e che ha un debole per Tom. Mi pare che il filo che lega tutte le vicende sia diventato davvero sottilissimo.
    Sai che io ti stimo come scrittrice, perchè le tue storie mi piacciono un sacco, ma questo capitolo di TFR3 mi ha delusa un po'...
     
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    Infatti pure io l' ho detto che non mi piaceva. In effetti mi sto arenando eccome!
    Diciamo che non ci sono più motivazioni per continuare a scrivere.
    Non mi piace lasciare storie incompiute, ma in questo caso vedrò che fare.
    Grazie comunque per aver letto.
     
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  9. EmyMusic4e
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    Io arrivo come al solito in ritardo, ma volevo dirti che non devi sentirti obbligata di scrivere se poi non ti convince.
    Prenditi tutto il tempo che vuoi e se proprio devi lasciarla inconclusa, fallo, anche se mi dispiacerebbe perchè ormai mi sono affezionata a questa storia.
    Forse in effetti questo capitolo è un po' più piatto del solito, l'atmosfera che regna tra il gruppo è un po' sinistra, secondo me.
    Penso che magari tu non abbia più idee in merito perchè è da tanto che scrivi.
    Ok, mi sono spiegata male, ma non scrivere solo perchè lo senti come un dovere, scrivi perchè ti piace!
     
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    Grazie Emma.
    Ci sto pensando seriamente a lasciare la storia, anche se mi dispiace enormemente.
    Diciamo che i pochi commenti, e la scelta infelice di descrivere un periodo morto della band non aiuta certo.
    Avevo un idea in mente, ma si è dissolta nel nulla.
    Vedrò che fare.
     
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  11. EmyMusic4e
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    Io aspetto il responso ;)
    Hai mai pensato ultimamente di scrivere qualcos'altro?
    Tipo una nuova storia strafica?
     
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    Ho iniziato a scrivere un' altra storia, ma è TWC ed è agli inizi.
    Comunque credo che questa la finirò, se non altro per non andar contro ai miei principi.
     
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    Capitolo 46

    Amburgo, 5 giugno 2009, ore 15.23

    I giorni a seguirsi erano trascorsi nella più totale normalità. La buona sorte sembrava essersi finalmente accorta di loro e di conseguenza aver appianato divergenze e dissolto dubbi. Alice in una giornata come tante, osservava dalla finestra della cucina Tom e Gaby seduti sulla panchina sotto il grande pioppo del giardino. Stavano scherzando, interrompendo le loro risate solo per unire le loro labbra e suggellare il ritrovato amore con un bacio.
    Era felice per loro. Il benessere di Tom aveva un’ influenza benefica anche sul gemello e di conseguenza anche sul loro rapporto. Bill non era mai stato innamorato come in quel periodo, e lei, anche se ormai aveva imparato a dare importanza relativa agli slanci affettivi del marito, non poteva che esserne contenta. Avevano appena trascorso un week end romantico a Parigi dove il moro aveva speso una fortuna in regali. Ammirò il nuovo anello all’ anulare sinistro sopra la fede nuziale. Il diamante centrale emanava un intenso bagliore se esposto alla luce, accecante appunto, come lo era Bill. Aveva insistito perché lo accettasse, sebbene lei non ne vedesse l’esigenza. Si era augurata che mai e poi mai il loro amore si dovesse ridurre ad esser legato alle cose materiali.
    I ragazzi erano stati parecchio tempo in sala d’ incisione e avevano registrato alcune canzoni per il nuovo album che stava prendendo forma e sarebbero partiti presto alla volta di Los Angeles per registrarne altri che necessitavano di particolari tecnologie non disponibili in Europa.
    David era stato richiamato dai dirigenti dell’ Universal, che avevano dato a lui e alla band una sorta di ultimatum.
    Due mesi di tempo, non un giorno di più, sennò siete fuori…
    Quell’ avvertimento non poteva esser ignorato, non potevano certo mandare a monte tutto il lavoro svolto in quegli anni! Alice era stata categorica con il cantante.
    “ Bill datti da fare! Datevi da fare tutti! E’ tempo di lasciare alle spalle tutto ciò che riguarda il mondo esterno e concentrarvi sulla musica. Noi ce la faremo anche senza di voi!!”
    E questo corrispondeva a verità.
    Noemi aveva appena terminato gli esami alla Real Schule e anche se non con il massimo dei voti, era stata promossa e quindi si era dichiarata disponibile ad aiutare Benedetta con la piccola Aurora. Gabrielle si stava riprendendo a vista d’ occhio e sembrava fuori pericolo. Il suo sguardo aveva ritrovato l’ antica luminosità e questo grazie anche all’ aiuto di Janira che di era rivelata un’ insperata amica. Dopo il suo arrivo le era stato affidato il compito di dirigere il blog per portar avanti il lavoro di Benedetta, ormai impossibilitata dal continuare a causa della recente maternità, compito che l’ americana aveva accettato di buon grado e con sollievo. Il timore di dover far la spia a vita le stava togliendo il sonno.
    Sebastian era un ottimo collega, anche se, all’ inizio, palesemente attratto da Benedetta, non le aveva nascosto il suo disappunto quando gliel’ avevano presentato, quasi arrabbiato per la defezione della bionda, ma con il tempo avevano imparato a conoscersi ed ad apprezzarsi. Era un caro ragazzo e per di più anche molto simpatico. Erano usciti un paio di volte a cena fuori e stati bene insieme. Lei era un po’ più serena e lui aveva smesso di parlare sempre della ex collega.
    Natalie sembrava dissolta nel nulla, non che la cosa dispiacesse a qualcuno, ma il fatto di non sapere quali sarebbero state le sue mosse successive, aveva il potere di metter tutti a disagio.
    Qualche giorno prima era uscita su un giornale specializzato di musica americano un’ intervista esclusiva ai Forecast, nella quale a Christine era stato chiesto della sua presunta love story con Tom Kaulitz.
    Il chitarrista aveva tremato, rilassandosi solo ad articolo finito, dove Christine aveva speso bellissime parole nei suoi confronti, affermando che avrebbe rappresentato sì il suo uomo ideale, se non fosse che era già sposato e non con lei purtroppo.
    Era rimasto con il fiato sospeso, mentre osservava Gabrielle leggermente accigliata, che leggeva con attenzione l’ articolo.
    “ Non sarei stupita, se avessi avuto una relazione con lei… E’ veramente bella e noi un mese fa non stavamo neppure insieme…” Disse a lettura ultimata, con una nota di rammarico.
    Tom non aveva risposto subito, dilaniato dal pensiero se esser sincero o meno con la moglie.
    “ Gaby…”
    “ Shh, non dirmi nulla… Non voglio saperlo. Sono troppo egoista e non voglio rovinare il nostro ritrovato equilibrio. Siamo qui ora di nuovo insieme. Ieri è già passato…” Aveva sentito gli occhi inumidirsi mentre la abbracciava e baciava con trasporto, commosso da quelle parole e consapevole che la verità, anche se taciuta, non era sfuggita agli occhi della bionda.

    Solo Georg continuava ad esser irrequieto ed esprimere il suo disappunto nei confronti di Janira, tanto da rendersi odioso agli occhi di tutti. Non tollerava il fatto che lei e sua figlia fossero entrate così facilmente nei cuori di tutti, soggiogati dal loro fascino ammaliatore. Neppure Noemi era riuscita a dissuaderlo.
    Non era che un’ opportunista e lui l’ avrebbe smascherata.

    Amburgo 10 Giugno 2009, ore 10.05

    “ Alice dove sono le mie Rick Owens nere e bianche?” Gridò Bill dal ripostiglio delle scarpe. A dire il vero assomigliava più ad un magazzino visto le dimensioni e la quantità industriale di calzature in esso contenute.
    “Terzo ripiano a sinistra…” Rispose la ragazza dalle scale.
    “ Ma contando da sopra o sotto?” Alice alzò gli occhi al cielo. Considerato che i ripiani in totale erano cinque, non avrebbe fatto differenza se da sopra o sotto. Il terzo sarebbe stato quello centrale comunque.
    “ Da sopra…” Brontolò rassegnata.
    “ Ma sono dentro alla loro scatola originale?” Continuò, non avrebbe, come diceva sempre sua nonna, trovato un prete vestito di nero in un prato innevato.
    “ No, nella scatola della mie infradito di Hallo Kitty…”
    “ Ma non ci sono!!” Aly spalancò gli occhi interdetta. Che avesse sul serio guardato in quella microscatolina? Lo raggiunse nel ripostiglio, trovandolo ancora a fissare le ciabatte rosa decorate con la famosa gattina.
    “ Ma Bill non avrai pensato sul serio che fossero lì, vero?” Chiese, timorosa della risposta.
    “ Eri terribilmente carina la scorsa estate in Calabria con i codini e queste ciabatte ai piedi…” Sussurrò baciandole leggero le labbra. Alice sorrise, posando la mano su una scatola rossa e nera.
    “ Sono qui le tue scarpe, hai bisogno di occhiali?” Lo canzonò lei, continuando a baciarlo.
    “ E’ che non ho occhi che per te, amore mio…” Le sue mani le accarezzarono la schiena sensualmente, facendola fremere.
    “ Bill, dopo il bagno, questo è il posto più squallido di tutta la casa… E poi devi finire di preparare le valigie…”
    “ Sì, mamma…” Rispose, schioccandole un ultimo bacio sulla fronte. Tra un’ ora dovevano recarsi all’ aeroporto e lui doveva ancora chiudere quei due enormi bagagli zeppi di indumenti, scarpe e oggetti vari.
    “ Fortuna che starete via solo una decina di giorni, sennò che ti portavi?”
    “ Te…” Disse, ricercando immediatamente il contatto con le sue labbra.
    “ Ora te la cavi benissimo con l’inglese, non è più necessario che io ti segua passo per passo…”
    “ L’ ultima volta che siamo stati a Los Angeles è successo il finimondo!”
    “ Perché ti sei imbattuto in Natalie e io sono impazzita, ma ora lei non c’è e dovunque essa sia, non è in America.”
    “ E chi lo dice?”
    “ Martin Kierszenbaum…”
    “ Hai parlato con lui?”
    “ Ha chiamato David questa mattina presto, per informarlo che Natalie ha dato le dimissioni da truccatrice dei Cinema per motivi personali…”
    “ Ma potrebbe esser in America ugualmente…”
    “ Non credo, era sul volo diretto a Mosca delle 8.45…”
    “ E tu come fai a saperlo?”
    “ Ho le mie fonti…”
    “ E cioè?”
    “ David ha chiamato il suo amico all’ ambasciata a Los Angeles e risultava sulla lista passeggeri di quel volo…”
    “ Non lo facevo così intelligente…”
    “ Infatti gliel’ ha suggerito Janira.”
    “ Quella ragazza è sprecata nel nostro staff, dovrebbe fare l’ agente investigativo...”
    “ Ti assicuro che Janira è contenta così!” Rise Alice, ricordando la loro conversazione di qualche giorno prima. L’ unico desiderio della nuova amica era di stare tranquilla!
    “ Speriamo non faccia pazzie! Solo Dio sa che è in grado di combinare quella!”
    “ Tu tieniti a debita distanza da lei e tutto andrà bene! “
    “ Non sono certo io che la vado a cercare!”
    “ Lo so, ma tu evitala e io ti amerò per sempre!”
    “ In caso contrario?”
    “ Farò in modo che tu non possa avere più figli e poi la ucciderò con le mie mani...” Bill rabbrividì al pensiero. Era certo che Alice, dopo gli ultimi avvenimenti, sarebbe stata in grado di metter in atto un’ atroce vendetta nei loro confronti, ma era altrettanto sicuro che non ce ne sarebbe stato bisogno. Natalie aveva tentato in ogni modo di dividerli, di distruggere i suoi affetti invano. Le persone che amava al pari della propria vita se non di più, erano invece ancora tutte accanto a lui...
    “ Sei pronto?” Tom sulla porta li osservava divertito. Nella stanza regnava il caos, Aly avrebbe avuto il suo daffare per riordinare tutta la roba sparsa. Già la immaginava ad imprecare in italiano, perchè quella era la lingua in cui le riuscivano meglio ingiurie e parolacce, contro il marito e il suo proverbiale disordine.
    “ Si ci sono quasi...” Rispose il moro, infilando nel bagaglio già strapieno una sciarpa argentata e poi sdraiandosi praticamente sopra a questo per chiuderlo.
    “ Andiamo a Los Angeles non al Polo Nord, che te ne fai di tutti questi abiti? Considerato che poi trascorreremo i tre quarti del tempo in studio, basterebbero tre magliette e un paio di jeans!”
    “ Senti chi parla! Quello che ha una valigia solo per fasce, bandane e cappellini!” Lo prese in giro il moro.
    “ E questi che sono?” Continuò Tom, ignorando la battuta, “ Sei paia di scarpe! Sei impazzito?” Gridò ancora.
    “ Ma che te ne frega? Le porti tu le mie valigie?” Rispose stizzito, mentre chiudeva a fatica il secondo bagaglio.
    “ Certo che no! Sennò andrebbero automaticamente perse all’ aeroporto, te lo assicuro!”
    “ Ma sei stronzo, eh? Allora quella volta che hanno smarrito il mio bagaglio a Londra è stato per colpa tua!” Lo accusò incredibilmente serio, anche se lo riteneva impossibile.
    “ Sì l’ ho buttato dal finestrino, scemo!” Lo apostrofò incredulo. A volte suo fratello era così assurdo!
    Alice assisteva in disparte alla diatriba, non li avrebbe interrotti per niente al mondo, le mancavano questi divertenti battibecchi fondati sul nulla assoluto,dove Bill giocava alla diva e Tom al sottoposto paziente.
    “ E’ arrivata la macchina ragazzi... siete pronti?” Gabrielle era entrata in stanza per avvisarli e per salutare Tom e il suo isterico cognato.
    “ Chiamami appena arrivi...” Gli sussurrò la bionda abbracciandolo.
    “ Anche prima se posso... Abbi cura di te piccola, ti amo...”
    “ Lo so, ma non dimenticarlo una volta arrivato nella città degli angeli...”
    “ Non sbaglierò un’ altra volta... è una promessa...” Rispose baciando le sue labbra rosee per poi staccarsi e salutare anche Aly.
    “ Non devo dirti nulla, vero?”Bisbigliò al suo orecchio, attento che gli altri non potessero udirlo. In risposta ebbe una strizzata d’ occhio complice e soprattutto rassicurante. Gabrielle sarebbe rimasta a casa in ottime mani.
    “ Bill portami un bel regalo da Los Angeles, confido in te perchè tuo fratello ha dei pessimi gusti in fatto di moda...” gli disse la bionda, baciandolo a stampo sulle labbra.
    “ Chanel, Versace, Valentino?...” Elencò, mettendosi sulle spalle la tracolla della pesantissima Louis Vitton colma di chissà che diavoleria.
    “ Beh, tutto se si può e soprattutto con la carta di credito del mio adorato quanto tirchio marito!”
    “ Io non sono tirchio, solo oculato!” Sbuffò risentito. Ma ce l’ avevano tutti con lui?

    Rimasero sul cancello d’ ingresso fino a quando non videro l’ auto scomparire all’ incrocio, osservando i movimenti frenetici delle ragazze che da giorni stazionavano davanti casa.
    “ Andatevene, staranno fuori per un pò di giorni!” Gridò Alice, mentre il cancello automatico si richiudeva. All’ affermazione seguì qualche commento di disappunto, ma anche qualche flebile ringraziamento. In fondo le facevano tenerezza, anche se assolutamente non condivideva il loro modo di esser fan, le ammirava per la loro costanza e tenacia. Sorrise a Gabrielle che scuoteva la testa sconsolata, ma anche speranzosa, forse per qualche giorno avrebbero potuto stare in pace senza l’ assillo delle ammiratrici.
    Da un’ auto parcheggiata dall’ altra parte della strada, una figura dal volto parzialmente coperto aveva assistito alla partenza dei gemelli.
    Mise in moto e lentamente si avviò verso il crocevia. Non le interessava sapere dove fossero diretti, quanto che avessero lasciato tutte le ragazze a casa...

    Edited by *billaly* - 26/10/2010, 17:17
     
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  14. EmyMusic4e
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    Sono felice che la continui. :)
    Sbaglio, o ti stai riprendendo?
    Questo capitolo mi è piaciuto molto!
    Quando vuoi riesci a farmi ridere come un'idiota!!
    Bill mi fa morire!
    E poi Tom, NO COMMENT!XD
    Ma Nathalie deve rompere per forza??
    Ma vattene a quel paese brutta strega!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
    Guai a te se mi tocchi le ragazze!
     
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    Ho corretto gli errori ora!!
    Grazie Emma, non so se mi sono ripresa, ma spero di riuscire a portare a termine il mio compito!! **
     
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