Tra finzione e realtà 3

Una nuova avventura

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    Verranno momenti più leggeri e ridanciani, spero!

    Lo spero!
    Ma nuuu dai mamy pelcchè sei depressa???
     
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    Problemi familiari Emma...
     
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  3. EmyMusic4e
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    Mi dippiace...
     
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  4. Mondlicht
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    Capitolo 44

    Amburgo, 21 Maggio 2009 ore 20.34

    “ Ok David, domattina, alle 10.30… Grazie, ciao…” Tom chiuse le chiamata, sospirando e andò verso il letto dove Gabrielle stava riposando. Era stata una lunga giornata per lei, ma tutto sommato se l’ era cavata bene. Non avevano avuto ancora l’opportunità di parlare a quattr’ occhi, ma più il tempo passava e più il chitarrista si convinceva che il gesto compiuto dalla bionda fosse stato del tutto casuale. Gli era sembrata un po’ triste, ma abbastanza tranquilla, considerato il momento che stava attraversando. Qualsiasi donna lo sarebbe stata ad una settimana da un intervento di isterectomia.
    Non avrebbe più potuto avere figli...
    “ Avrebbero…” Si corresse sussurrando, stupendosi del fatto che avesse parlato al singolare. Gaby era e avrebbe continuato ad esser sua moglie, questo era fuori discussione. Le cose tra di loro stavano appianandosi ed era nelle sue intenzioni comportarsi da bravo marito, quindi fuori discussione che avesse cercato di fare figli con altre… Gli ritornò alla mente Christine, vergognandosi nuovamente di ciò che aveva fatto. Era divorato dal dubbio se raccontarle o meno di quel tradimento. Tutti quelli a conoscenza dell’accaduto, l’ avevano dissuaso dal farlo, ma lui non era così sicuro che fosse la cosa giusta. Certo avrebbe dovuto aspettare per parlarne con Gaby, sicuro che quello non fosse il momento adatto per confessare, ma sapeva che non avrebbe potuto continuare in eterno a tenere nascosta una scappatella del genere. La cantante avrebbe potuto rivelare in qualsiasi momento il loro incontro e piantare una grana infinita. Non voleva che Gabrielle lo scoprisse attraverso una rivista o peggio ancora su internet. Si adagiò accanto a lei ad osservare il suo profilo pallido e tirato. Il suo petto si alzava ad ogni inspirazione, le mani giunte sull’ addome come in preghiera.
    Avrebbe dovuto individuare il momento giusto per farlo, ma era tutt’ altro che facile. Non era mai tempo per confessare un tradimento. Forse avrebbero dovuto fare un viaggio. Lontano da tutti e da tutto, per recuperare l’ antica armonia, il loro amore…
    Le accarezzò piano la guancia, posandole un leggero bacio sulla tempia. La bionda si mosse, aprendo gli occhi smeraldo.
    “ Mmh… mi sono addormentata…Scusa, gli altri sono già andati via?” Tom le sorrise baciandola sulle labbra e annuendo con il capo.
    “ Sì, tutti andati. Bill e Alice sono a cena fuori e in casa c’è solamente tua madre che credo stia preparando qualcosa da mangiare…”
    “ Non ho molta fame…”
    “ Lo so, ma devi mangiare. Devi rimetterti in forze perché…”
    “ Perché?” La bionda incuriosita dall’ affermazione, si sollevò sui gomiti trattenendo a stento una smorfia di dolore. La ferita era ancora dolente ai movimenti e gli addominali ancora molto sofferenti.
    “ Ehi piano, dove credi di andare?…” Esclamò, riadagiandola sul letto.
    “ Allora?” Chiese di rimando la bionda, girandosi piano sul fianco.
    “ Allora cosa?”
    “ Continua la frase di prima…”
    “ Ecco io… Domattina ho un incontro con l’ avvocato. Sembra che quella stronza sia rinsavita e propensa ad accettare la nostra offerta. ..”
    “ Quindi?”
    “ Se tutto andrà come previsto, le darò duemilacinquecento euro e il giudice chiuderà il caso… Ovviamente non prima di aver emesso l’ ordinanza che obbliga lei e le sue degne compari a rimanere a mille metri da noi, pena l’ arresto.”
    “ Ah ok…”
    “ Non sembri molto contenta…”
    “ Tom sai quel che penso. Sono felice per te che sia finita, come sono consapevole che comunque quelle sono persone malate, ma non riuscirò mai a digerire il fatto che tu abbia picchiato una ragazza…”
    “ Beh, ragazza è una parola grossa…” Disse ammiccando.
    “ Dai non fare lo stupido! Per brutta che sia, all’ anagrafe è una femmina…” Rispose semiseria.
    “ Ok, sono un bruto picchiatore…”
    “ No eri solo esasperato… E comunque va beh,ormai non si può più tornare indietro e cancellare ciò che è successo…” Concluse, accarezzandogli la spalla.
    “ Dopo la sentenza vorrei portarti via per un week end…”
    “ Mmh, dove?”
    “ Non lo so, dipende dalle tue condizioni.”
    “ Io sto bene, ho solo bisogno di ricominciare a vivere.” Tom si avvicinò a lei e posò le labbrà sulle sue. Un’ intensa sensazione di benessere lo invase, mentre assaporava ogni millimetro di quella bocca.
    La sua Gabrielle.
    L’ aveva ritrovata.

    Amburgo 22 maggio 2009, ore 12.16

    Finalmente l’ aereo era giunto a destinazione. Janira e la piccola Destiny scesero piano dalla scaletta indolenzite dal lungo viaggio. Per fortuna che la bimba era stata tranquilla e aveva sonnecchiato gran parte del tempo, ma la ragazza non aveva chiuso occhio, preoccupata per l’incontro avvenuto al check in della Lufthansa. Era certa che quel tipo nella fila di fianco a loro fosse l’ energumeno dell’ hotel. Indossava un berretto e grandi occhiali scuri, ma dalla stazza poteva scommettere che fosse la stessa persona.
    Si era imbarcato in prima classe, ma l’idea di stare sullo stesso aereo, l’aveva inquietata e non poco. Non vedeva l’ora di raggiungere i suoi amici e rifugiarsi tra mura tranquille. A dire il vero non aveva ancora pensato ad un appartamento tutto loro e sarebbero state ospitate da David e Chiara.
    “ Mamma dove shono le noste vaigie?” La vocina della piccola, la distolse dai suoi tribolati pensieri.
    “ Adesso le andiamo a recuperare… Sei stanca amore mio?” Chiese, mentre prendeva un carrello portabagagli.
    “ Un pochino, ma andae sui aeeo mi piase tanto!!” Esclamò con gli occhioni luccicanti. Janira le scompigliò i capelli, prendendola per mano e dirigendosi verso il nastro trasportatore che avrebbe riconsegnato loro le valigie.
    Eccolo di nuovo.
    Era fermo davanti all’ uscita dei bagagli. Cercò di farsi piccola e rendersi invisibile in mezzo alla folla.
    Che ci faceva ad Amburgo e soprattutto perché?
    La valigia rossa di Destiny le passò davanti e lei l’ afferrò al volo, mettendola sul carrello. La paura la stava attanagliando, si era tolto gli occhiali dandole così certezza della propria identità.
    “Ecco la seconda valigia…” Borbottò tra sé, mentre per un attimo incrociava il suo sguardo, raggelando. Non ne era certa, ma le era parso di vedere la sua bocca contrarsi in un ghigno.
    “ Dove cazzo è l’ altra valigia!!” Imprecò tra sé in preda al panico, mentre scrutava febbrilmente il nastro e ciò che trasportava.
    “ Mamma eccoa!” Destiny indicava con il ditino l’ultimo dei loro bagagli, inconfondibile per l’ adesivo, raffigurante un cane, posto sul dorso.
    La caricò sul carrello e quasi correndo si diressero verso l’ uscita.
    “ Mamma, pecchè coiamo?”
    “ Siamo in ritardo amore!”
    “ Chi viene a pendecci?”
    Oddio! Non avevano discusso di questa cosa lei a David. Cercò il cellulare nella borsa per chiamarlo, quando sentì una mano posarsi sulla sua spalla, facendola sussultare.
    “ Signorina Lopez?” Chiese in inglese.
    “ Chi è lei? Che vuole?” Esclamò strattonandolo, mentre prendeva in braccio la figlia.
    “ Mi manda il signor Jost, non l’ ha avvertita?” Rispose contrito.
    “ No. Sono appena scesa dall’ aereo e il mio cellulare è spento.”
    “ Controlli pure…” La ragazza lo riaccese e dopo qualche secondo apparve il messaggio di David.
    "Benarrivate ad Amburgo! Mike verrà a prendervi in aeroporto…Ha una vostra foto, vi riconoscerà…”
    “ Come si chiama lei?”
    “ Mike…”
    “ E ha qualcosa che ci appartiene?” L’ uomo divertito dall’ atteggiamento sospettoso della ragazza, sorrise, estraendo dalla tasca del giubbotto, una fotografia che le ritraeva.
    “ Ok… mi scusi Mike. Sono una stupida.”
    “ Non c’è problema, immagino siate stanche e comunque di tipi strani ne circolano parecchi...” Affermò, spingendo il carrello verso l’ esterno dell’ aeroporto.
    “ Ho la macchina là, mi aspettate qui?” Continuò, indicando una vettura nera parcheggiata all’ inizio della strada.
    “ Se non le dispiace, preferiremmo venire con lei...” Rispose continuando a guardarsi intorno.
    Solo quando l’ auto partì si rilassò un pò, adagiandosi sul sedile posteriore sfinita.
    “ Mamma tai mae? “ Le chiese Destiny, avvicinando il faccino alla sua guancia.
    “ No amore, mamma è solo stanca...” Rispose, baciandole la punta del naso. Non voleva certo spaventare il suo piccolo angelo, ma quella sensazione di pericolo stentava ad abbandonarla. Magari quel soggetto viveva in Germania e il suo rientro in patria non aveva nulla a che vedere con lei e coi i ragazzi, ma di questo non ne era molto sicura. Avrebbe dovuto metterli immediatamente in guardia!
    Era stata suo malgrado coinvolta, o forse aveva fatto in modo che questo accadesse, ma la cosa stava prendendo una piega inaspettata. Non era nata per fare la detective, anche se farlo per Bill e Tom poteva esser intrigante. Non sapeva ancora esattamente di cosa si sarebbe occupata all’ interno dello staff, ma pregò vivamente che non le proponessero un’ attività di spionaggio. Sospirò chiudendo gli occhi, tra pochi minuti sarebbero giunte a casa di David e avrebbe trovato risposta ai suoi interrogativi.

    Era notte fonda quando Natalie uscì da Tegel a Berlino per salire su un’ auto presa precedentemente a nolo. Sorrise all’ autista che ricambiò, aggiustandosi il berretto sulla fronte.
    “ Hans che mi dici?” chiese la bionda impaziente.
    L’ uomo ghignò mostrando i denti aguzzi.
    “ Avevi ragione. Erano sul mio volo. Le due Lopez sono ad Amburgo...”
     
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  7. Mondlicht
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    Se Tom parla, può dire addio al suo matrimonio. Ma forse sarà inevitabilmente quella la fine che si profila all'orizzonte. Se Natalie è davvero intenzionata a vederci chiaro e, perchè no, sottrarre la prova che Janira ha con sè, potrebbe anche convincere Christine a rilasciare un'intervista decisamente compromettente. E aggiungo anche che, secondo me, la presenza di Janira ad Amburgo peggiorerà solo le cose. Il fatto che Tom pensi che Gabrielle non potrà avere figli, dimenticandosi di utilizzare il plurale, secondo me è significativo. La mia impressione è che Tom stia con Gabrielle per inerzia e compassione, temendo che un suo allontanamento definitivo la distrugga per sempre. Beh, non mi resta altro che aspettare il prossimo capitolo per risolvere i miei dubbi!!
     
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  8. EmyMusic4e
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    CITAZIONE
    La sua Gabrielle.
    L’ aveva ritrovata.

    Che flase belliccima.
    Anche se non credo che Gaby reagirà bene secondo me Tom dovrebbe dirglielo. Sicuramente lo verrebbe a sapere lo stesso.
    Che casini!
    Povera Janira, si è incasinata parecchio lavorando per i gemelli.
    CITAZIONE
    “ Avevi ragione. Erano sul mio volo. Le due Lopez sono ad Amburgo...”

    ecco, la s****a sa mannaggia!!!
    Quanto la odio!!!!!!!!
     
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  9. Mondlicht
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  10. EmyMusic4e
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  12. EmyMusic4e
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    Donne oggi avrei anche scritto, ma ho lasciato la chiavetta a casa, PorKo Kaulitz!!
     
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  14. Mondlicht
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    Aly posta :(
     
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    Non posso scrivere Fede!
    Sono al lavoro e poi anche se scrivo, ma non termino, non posso salvare il chap su word in questo PC... :(
     
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827 replies since 10/10/2009, 18:24   12195 views
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