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EmyMusic4e
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Perchè non ti convince?
E' bello come sempre.
Janira la stimo troppo!
Povera Bene è stressata. Ma sto Sebastian non mi piace per niente
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Stop Babe
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E' privo di emozione Emma.
Uff sono in crisi.... -
EmyMusic4e .
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Dai mamy non deprimerti! . -
hann92 .
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Mutty è tutto davvero bello, famiglia,amore tutto fantastico =) complimenti come sempre
kiss kiss. -
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Grazie. . -
EmyMusic4e .
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uuuuuuuuuuuuuuuuuuuuup . -
EmyMusic4e .
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Uppyuppyuppy
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Mondlicht .
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Aly, prima di tutto chiedo venia per il ritardo imperdonabile!!!
Prima di tutto, il capitolo è bello a mio parere, che cosa non ti convince??
Janira ha fatto un ottimo lavoro e la partenza per la Germania le aprirà sicuramente nuove possibilità lavorative. Il fatto che si ritrovi spesso a pensare a Tom credo sia normale. Insomma, la nostra J.Lo ha un debole per il bello e impossibile della band!!
Benedetta invece ha fatto la scelta giusta ad allontanare Sebastian. Se non lo avesse fatto, avrebbe rischiato di compromettere la sua famiglia e la sua tranquillità. Spero non abbia ripensamenti. Forse potrebbe magari lasciare Aurora per qualche giorno con le nonne e ritagliarsi un po' più di tempo per stare con lui. Vedremo come deciderai di far continuare la storia.
Io attendo!! E ti prometto che non ritarderò più!!!. -
EmyMusic4e .
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uuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuup . -
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Stop Babe
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Capitolo 43
Amburgo 21 Maggio 2009, ore 12.03
Gabrielle varcò esitante la soglia di casa accompagnata da Tom e sospirò non appena notò quell’assurdo striscione di bentornata sul camino, sicuramente opera di Alice e Bill. Sua madre sbucò dalla cucina e le andò incontro pulendosi le mani sul grembiule allacciato in vita e l’ abbracciò, baciandole entrambe le guance. Un trottare rumoroso e scomposto proveniente dalle scale annunciava l’arrivo dei suoi cognati che si unirono nell’ abbraccio, sommergendola di domande sul suo stato di salute.
Era a casa, ma stava vivendo quel momento con distacco, quasi spettatrice di se stessa. Si sentiva terribilmente in colpa per tutto ciò che era successo e ancor di più per aver fatto preoccupare le sua famiglia e i suoi amici.
“ Grazie…” Bofonchiò con un filo di voce, cercando la mano di Tom che prontamente si unì alla sua, stringendole le dita, “ Vi ho fatto preoccupare da morire e vorrei chiedere scusa a tutti, ma ora sto bene. Ho solo bisogno di riprendere le forze…” Continuò con gli occhi lucidi, cercando negli sguardi dei presenti un segnale di assenso.
“ Ti voglio bene Schwester…” Le disse Aly, accarezzandole la guancia su cui furtiva scendeva una lacrima.
“ Bentornata amica mia…” Le sussurrò il moro, mentre le cingeva le spalle con il braccio, baciandole la fronte.
Era a casa e il caldo benvenuto ricevuto forse era lo spunto per un nuovo inizio. Sorrise guardando la madre che apprensiva osservava la scena. Era invecchiata e nei suoi occhi verdi come i suoi, il dolore. L’ aveva fatta soffrire enormemente, dapprima nascondendole il suo disagio e poi vomitandole addosso colpe che non aveva. Le tornarono alla mente quelle poche parole risalenti a qualche settimana prima, dove l’aveva accusata di aver sempre manipolato la sua vita, impedendole di fare le sue scelte, anche se sbagliate. Vecchi rancori, come il nuoto, dove i genitori avevano riposto tutte le loro aspettative che lei aveva disatteso. Allenamenti estenuanti per quel corpo forte ma ancora infantile, ore in vasca tolte alla vita per nulla. La sua spalla lesionata che aveva parlato per lei ed infranto i suoi sogni di atleta. Le lacrime, il dolore fisico e dell’anima, la delusione di chi la voleva in nazionale… e Tom… La luce in fondo al tunnel buio in cui era precipitata, che l’ aveva consolata e ricondotta alla ragione.
“ Mamma mi hai preparato le frittelle di mele?” Esordì, annusando l’ aria.
“ Sì, spero ti piacciano ancora!” Rispose la donna, sorridendo timidamente.
“ Mmh… come potrei dimenticare le migliori frittelle di tutta la Germania? Grazie mamma…”
Era a casa e ora era certa che tutto sarebbe andato per il meglio e si sarebbe lasciata alle spalle quel brutto periodo della sua vita. La sua mano stretta in quella del marito le infondeva sicurezza e tranquillità. Il fondo l’ aveva toccato, ora doveva solo risalire.
“ Georg, ti muovi?” Noemi da dietro la porta del bagno, stranamente chiusa a chiave, stava chiamando per l’ ennesima volta il marito.
“ Arrivo...” Sbuffò il bassista di rimando, spegnendo la luce dello specchio. Stava cercando di prender tempo, non aveva nessunissima voglia di recarsi a casa dei gemelli per dare il bentornato a Gaby. Non che avesse nulla contro l’ amica, ma gli sembrava tutto così assurdo. Possibile che solo lui intravedesse negli ultimi eventi l’ inizio della fine? Ne aveva parlato con Gustav, senza trovarvi alcuna soluzione. L’ amico era troppo preso dalla sua famiglia per pensare anche a quella dei gemelli.
“ Ehi si può sapere che ti prende? E tutto il giorno che sei strano…” Doveva dirglielo? Forse parlare con Noemi gli sarebbe stato d’aiuto…
“ C’è che non ho molta voglia di andare a casa di Bill e Tom…”
“ Perché, non ti va di dare il bentornato a Gabrielle?”
“ Non mi va di fingere. Possibile che tutti siate lì pronti con un bel sorrisetto di circostanza stampato sulla faccia per nascondere i reali problemi?” Sbottò, lasciandosi cadere sul letto.
“ Ma… a cosa ti riferisci?” Noemi l’ aveva guardato interdetta, a volte era così complicato da capire…
“ Mi riferisco a quello che sta accadendo. Tom che si scopa quella troietta, che viene malmenato e litiga con Bill, quella Janira che è entrata all’ improvviso nelle nostre vite come unica persona in grado di salvarci dalle grinfie della malvagia Natalie e Gaby che tenta di porre fine alla sua inutile vita ingoiando pillole di antidepressivi... L’ album non va avanti e di questo passo, presto, dovrò cercarmi un'altra band o finirò in manicomio!!!” Gridò, prendendosi la testa tra le mani.
“ Amore, sei sicuro di star bene?” La ragazza non credeva alle sue orecchie. Che stesse impazzendo sul serio?!
“ No, non sto bene. Sono stanco, stanco di vivere come in una soap opera. Essere il bassista dei Tokio Hotel non è più così divertente! Bill e Tom sono un polo di attrazione per la sfiga e il gossip e comunque sia, ormai ruotiamo tutti attorno a loro come tanti piccoli satelliti che riflettono la loro luce…” Noemi rimase in silenzio immagazzinando ad una ad una le affermazioni del marito. Non credeva possibile che lui pensasse sul serio quelle cose e meno chè…
“ TU SEI SOLO GELOSO HAGEN!!!” Esclamò, puntandogli l’ indice destro contro.
“ Geloso io, sei matta?! Come puoi pensare che io possa invidiare la loro vita?”
“ Ti rendi conto di quel che dici? Hai sparato un mucchio di cazzate senza senso e fondamento. Janira ha perso il lavoro per aiutare loro e Gabrielle non ha tentato di suicidarsi, sei scemo?” Georg la guardò. Solo in quel momento si era accorto della terribile gaffe. L’ overdose di farmaci doveva rimanere un segreto. L’ aveva giurato a Tom che non l’aveva neppure confessato al fratello. Ma ormai il pasticcio era stato fatto.
“ Prometti che non lo dirai a nessuno, sul serio, nemmeno ad Aly o Bene, nel sangue di Gaby è stato trovato un alto dosaggio di Venlafaxina, il farmaco che assumeva per la depressione…” La ragazza impallidì sentendo il terreno mancarle sotto i piedi. Si sedette sul bordo del letto, scuotendo la testa.
“ Quindi voleva… morire?” Rabbrividì solo al pronunciare quella terribile parola, sperando che il marito potesse dirle che si sbagliava.
“ Non lo sappiamo, lei non ne ha mai accennato, però sicuramente ha assunto più pillole del dovuto, poche, per fortuna, per porre fine alla sua vita, ma troppe comunque per il suo fisico ancora debilitato…”
“ Dio è terribile…” Sussurrò, sentendo gli occhi inumidirsi, non poteva credere che Gabrielle Redmacher che lei aveva sempre ammirato per la sua determinazione, desiderasse la morte.
“ Non può essere vero! Ok, avrà assunto più compresse del dovuto, lei stessa ha ammesso che era molto in ansia ed agitata per Tom, ma mi rifiuto di credere al tentato suicidio! Lei ama la vita, Tom, tutti noi!! Continuò, mentre le lacrime le rigavano le guance di nero.
“ Vorrei dirti che è così, ma dobbiamo comunque tenerla d’ occhio! Ed è per questo che io credo che la venuta qui di quella Janira con la figlia sia una mossa avventata. E’ un’ intrusa e una potenziale rivale e lei non ha sicuramente bisogno di combattere per tenersi Tom in questo frangente!!! Bill mi ha detto che è molto bella…”
“ Ma perché ne parli con evidente ostilità? Tom ama Gabrielle e dopo tutto quello che è successo, non penso farà altri passi falsi…”
“ Sempre a difenderlo e giustificarlo! Lui non ha esitato a scoparsi quella Christine Paine sul divanetto di una discoteca, con il rischio di farsi paparazzare e quindi scoprire! E’ questo tutto l’ amore che nutre nei confronti di sua moglie?”
“ Gaby se n’ era andata…”
“ Gaby stava male e nessuno ha avuto testa e palle per capirlo! Ecco la verità! E a me tutta questa farsa comincia a dare il voltastomaco! Vacci da sola a darle il bentornata se pensi sia ancora il caso!” Si alzò di scatto dal letto e uscì dalla stanza sbattendo la porta, lasciando Noemi in lacrime. Non aveva l’ intenzione di litigare con lei, ma il loro discorso aveva preso una brutta piega già dalle prime parole.
“ Geloso…” Mormorò, sorridendo amaramente.
Noemi si alzò e andò alla finestra. Il sole pomeridiano era ormai velato dalle nuvole e soffiava un forte vento ancora freddo, come di consueto in quel periodo dell’ anno. All’ improvviso desiderò il caldo della sua Calabria. A maggio spesso si poteva già andare alla spiaggia e fare il bagno. Tirò su con il naso rumorosamente, cercando di calmarsi; di certo riflettere la luce del pianeta Kaulitz, non giovava al loro matrimonio, e su questo Georg aveva ragione.
Era stato duro con lei, che in fondo non aveva nessuna colpa. Era semplicemente scoppiato, non poteva continuare a tenersi sempre tutto dentro. Poteva comprendere la delicata situazione in cui si trovavano Tom e Gaby in quel momento, ma era altresì vero che non erano gli unici ad averi problemi.
Si morse il labbro inferiore indeciso sul da farsi, camminando nervosamente su e giù per il salone.
Doveva chiederle perdono? Probabilmente sì, considerato che lui odiava rimanere arrabbiato troppo a lungo con lei ed erano già trascorsi sei minuti…
Noemi uscì dal bagno dopo essersi risistemata il trucco. Le parole di Georg le vorticavano nella mente come farfalle impazzite. Anche se l’ espressione non era stata delle migliori, il concetto non cambiava e forse non aveva tutti i torti a sentirsi comunque un po’ trascurato e messo da parte, visto che al momento la band era l’ ultimo dei pensieri dei gemelli. Il nuovo CD tardava a diventare realtà, mentre il mondo del gossip si nutriva di scoop Kaulitziani e vicende spiacevoli come quella delle stalkers.
Doveva chiedergli scusa. Lei lo amava da impazzire e non sopportava rimanere in collera con lui. Aprì la porta della camera da letto e se lo trovò davanti con una rosa gialla rubata al mazzo di fiori posto sul mobile all’ ingresso, tra le mani.
“ Non c’era altro purtroppo…” Esordì, sorridendole e offrendole il fiore.
“ E’ il pensiero che conta, grazie…” Rispose, annusandolo.
“ Scusa…” Esclamarono all’ unisono, guardandosi negli occhi e poi scoppiando a ridere.
“ Prima tu…” Sussurrò Noemi, accarezzandogli la guancia.
“ Ti amo troppo per rimanere anche solo un istante arrabbiato con te…”
“ E io di più, tanto da non poter respirare senza averti accanto…”
Il bacio che ne seguì fu dolce e profondo come a suggellare un nuovo patto d’amore.
“ Io non sono geloso…” Borbottò, rimettendo per un attimo il broncio, ma senza sciogliere l’ abbraccio.
“ Nemmeno un po’?” Incalzò, guardandolo maliziosa con i suoi occhi cangianti.
“ No, il mio piccolo Paradiso privato è qui davanti a me, non ho bisogno di altro…” Rispose, sollevandola da terra.
“ Ehi, dove mi stai portando?” Tentò una buffa quanto inutile protesta, ridendo divertita.
Georg aprì la porta della loro stanza con un calcio e la depositò sul letto tempestandola di baci.
“ Mmh, ma in Paradiso è proibito fare certe cosacce!” Scherzò lei, accarezzandogli i pettorali attraverso la tshirt.
“ Allora bruceremo insieme tra le fiamme dell’ Inferno!” Rispose slacciandole i bottoni della camicetta.
“ Non c’è problema, amore mio, io adoro il caldo…”
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Mondlicht .
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La lucidità con cui Georg ha esposto le sue idee è sorprendente. Era necessaria un'esternazione simile, dopotutto ne sono successe di tutti i colori. La sua analisi non è dettata da un sentimento di gelosia alla base, a mio parere: Georg si è limitato a delineare con freddezza gli ultimi avvenimenti. E la consapevolezza che tutto ciò rapprensenti l'inizio della fine è semplicemente condivisibile dal mio punto di vista. Gabrielle ora è molto instabile e fragile sia psicologicamente che fisicamente. La presenza di Janira in Germania potrebbe causare un suo crollo definitivo. Se ai suoi occhi Janira appare come una rivale che ha un ottimo feeling con Tom, non è detto che riuscirà a reggere una situazione simile e tenere Tom al suo fianco. Dopotutto, nei capitoli precedenti è emerso tra le righe che Tom non ha lasciato Janira proprio indifferente. Ad ogni modo, tutto ciò non mi convince particolarmente, perchè i KK continueranno a brillare di luce propria, Gustav resterà impegnato (com'è ovvio che sia) per via della sua famiglia e i lavori per il nuovo album continueranno a procedere a rilento.
Detto questo, il capitolo mi è piaciuto un sacco e aspetto con impazienza il prossimo!!. -
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Stop Babe
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Grazie per la tua approfondita analisi Fede!! ** . -
Mondlicht .
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Figurati 
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EmyMusic4e .
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Alloraa...
come ha detto Fede anche io credo che Georg non sia geloso.
Ne stanno succedendo di cotte e di crude!
Sta quasi diventando un mortorio mamy...XD
No, dai che scherzo!
A me piace sempre!!!
Però è DAVVERO UN CASINO!
Sembrano cresciuti di un secolo!
Mi è piaciutoooooooooo. -
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Stop Babe
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No hai ragione è decisamente un mortorio! XD
Sarà perchè sono depressa io e mi immagino che la loro vita non sia molto migliore di questa, quando non sono in tour!
E in ogni caso sì, sono MOLTO cresciuti. l' adolescenza è finita e con lei anche la spensieratezza.
Verranno momenti più leggeri e ridanciani, spero!.
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