Tra finzione e realtà 3

Una nuova avventura

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    CITAZIONE (*billaly* @ 13/7/2010, 22:48)
    Grazie Rose!!
    Sei un raggio di sole, in una lunga giornata uggiosa!

    Thank you so much mutty =)
     
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  3. Mondlicht
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    Capitolo 37

    Los Angeles, 13 Maggio 2009, ore 14.14

    Janira fermò l’ auto nel parcheggio dell’ ospedale e si voltò verso Alice. Non avevano parlato granchè durante il tragitto, prese dai loro rispettivi pensieri. L’ ipotesi dell’ amica in effetti poteva esser vera e lei si era immischiata in un casino nel quale non era sicura di sapersi destreggiare. Quello che doveva esser un litigio tra fratelli stava assumendo toni noir imprevisti e forse avrebbe fatto bene a tirarsi indietro. In fondo lei non aveva nulla a che fare con loro...
    Sorrise tra sè, ricordando lo sguardo di Tom di un paio di sere prima. Era rimasta imprigionata da quegli occhi nocciola, inutile trovare scuse. Non sapeva come definire quel batticuore insolente, conscia del fatto che le loro strade si erano incrociate nel modo più sbagliato possibile.
    “ E’ meglio che vada da sola. Almeno eviteremo scene patetiche all’ interno del reparto...” Disse ad Alice.
    “ Ok, io aspetto qui. Spero tu riesca a convincerlo...”
    “ Dovrà se non vuole tornare a piedi!” Rise la moretta, spostando una ciocca ribelle dal viso, mentre scendeva dall’ auto. Alice contraccambiò il sorriso un pò incerta. Janira aveva un forte ascendente su Tom e non sapeva se esserne compiaciuta o meno. Una parte di lei, continuava a considerarla come una specie di minaccia per Tom che rimaneva pur sempre il marito della sua migliore amica.
    Guardò la ragazza scomparire oltre le porte scorrevoli, rimuginando sul suo ultimo pensiero. Di certo era l’ ultima persona che poteva giudicare, neppure lei era indifferente al fascino del cognato. Scacciò l’ immagine dei loro corpi abbracciati sul letto sbuffando ed imponendosi di pensare a Bill. Era lui l’ amore della sua vita, Tom solo il porto dove andarsi a riparare durante la tempesta... Li amava entrambi, quello era indiscutibile, ma avrebbe dovuto imparare ad esser più discreta, a mantenere le distanze. Ce l’ avrebbe fatta?

    “ Pensavo avessi deciso di abbandonarmi...” Tom seduto sul letto, la stava guardando smarrito. Il suo aspetto non era certo dei migliori e Janira potè scorgere sul suo viso i segni di un recente pianto.
    “ Tom sono stata trattenuta, mi dispiace...” Rispose sedendosi accanto a lui.
    “ Che ti hanno detto i medici?” Continuò, asciugandogli una lacrima imprigionata nelle lunghe ciglia con un dito.
    “ Che ho la pelle dura, gli esami sono tutti negativi...” Sussurrò, distogliendo lo sguardo.
    “ Tom... Ci sono alcune novità, di cui vorrei parlarti, ma tu devi promettermi che mi ascolterai...”
    “ Se è qualcosa che riguarda Bill, puoi risparmiare il fiato...”
    “ Ti prego, non fare il bambino. Alice pensa di sapere chi sia il mandante della tua aggressione...”
    “ Alice è la moglie di mio fratello, non lo accuserebbe mai!” Sbottò, risentito.
    “ Natalie, ti dice nulla questo nome?”
    “ Sì, Ma che c’entra?”
    “ Alice si è ricordata che la sera del suo arrivo al Thompson, la ragazza alla reception le ha rivelato che Natalie era lì in visita ad un cliente e probabilmente vi ha visto...”
    “ E va beh, allora?” Era inevitabile, gemelli in tutto per tutto...
    “ Tom proprio non ci arrivi? Lei è innamorata, non ricambiata, di Bill. L’ avete licenziata, che c’è di meglio per lei che vendicarsi del torto che ritiene di aver subito? Vi sta mettendo l’ uno contro l’ altro, vuole farvi soffrire e sta cercando di distruggere, seminando odio, tutto ciò che voi avete creato! Avendovi visto insieme, come Alice crede che sia, le avete servito l’ opportunità su un piatto d’argento. Farti credere che il mandante fosse Bill, è stata la cosa più ovvia. Tu non avresti comunque mai denunciato tuo fratello alle autorità e l’ aggressione non avrebbe mai avuto un colpevole...” Tom la fissò perplesso. Il discorso filava. In cuor suo sentiva che Bill non sarebbe mai potuto cadere così in basso e ora davanti ai suoi occhi si prospettava una nuova teoria che non faceva una grinza.
    “ Faccio fatica a credere che Natalie, sebbene abbia ampiamente dato dimostrazione dell’ essere subdolo che è diventato, possa aver architettato qualcosa del genere...”
    “ Forse non sai a cosa può arrivare una donna innamorata e piena di rancore...”
    “ Ma questa è follia pura!” Esclamò, rosso in volto.
    “ Chiamala come vuoi, ma di certo finchè lei sarà nei paraggi e libera di agire, non avrete mai pace.” La mora si alzò dal letto e gli tese entrambe le mani che lui prese intrecciando le lunghe dita alle sue esili.
    “ Mi sono chiesto se tu non fossi l’ ennesima ragazza che provava ad insinuarsi nella nostra vita, ma per la prima volta sono contento di aver dato fiducia ad una sconosciuta...” La tirò a sè abbracciandole i fianchi.
    “ So quali saranno le tue prossime parole e non mi stupirei se fuori ci fossero Bill, Alice e David ad aspettarmi...”
    “ Beh, solo Alice...” Rise la moretta, baciandogli la fronte livida.
    “ Sono stato uno stupido a pensare che Bill mi odiasse al punto da farmi picchiare...”
    “ E continuerai ad esserlo, se non andrai da lui a far pace. Avete parecchie cose da chiarire...”
    “ Grazie Janira, sei una persona speciale! Ti abbiamo creato solo casini ed invece di mandarci al diavolo continui ad aiutarci! Ciò che potremo fare per te non sarà mai abbastanza!”
    “ Comincia col muovere quelle chiappe ed usciamo di qui. Mi stupisco che Alice non abbia fatto irruzione , era agitatissima!” Tom si alzò in piedi, sorridendo. Avrebbe potuto farla assumere nello staff come portatrice di buon umore...

    Amburgo, 14 Maggio 2009 ore 00.32

    Noemi accarezzava i capelli di Georg, che teneva il capo posato sul suo petto. Finalmente si era tranquillizzato e forse anche assopito. Mai si sarebbe immaginata di dover vestire i panni di angelo consolatore del suo adorato marito, le era sempre sembrato così convinto nei confronti della band, così sicuro che avrebbero continuato a fare musica per sempre, che un niente era bastato a farlo crollare. L’ angoscia che provava era straziante e la ragazza non era certa di aver trovato le parole giuste per tirarlo su, ma almeno si era calmato. Georg non era il tipo da crisi isteriche, ma per un attimo aveva temuto il peggio, quando dalla sua bocca era uscita quella frase poco rassicurante se finiranno i Tokio Hotel, sarà la fine anche delle nostre vite… Lo aveva guardato paralizzata, sentendo il cupo presagio che si insinuava nella sua mente come la lama di un coltello affilato. Non era certo un discorso da Georg e per quel motivo quelle parole erano risuonate ancora più minacciose. L’ aveva abbracciato forte, accarezzandogli la schiena, baciandogli quegli occhi resi ancora più verdi dall’ emozione ed incredibilmente tristi.
    “ Non finirà nulla amore, io sono qui vicino a te ed impedirò con ogni mezzo che qualcosa o qualcuno faccia terminare il vostro sogno… Bill e Tom sono un’ unica anima inscindibile, vedrai che troveranno un modo per risolvere i loro problemi…”
    “ Bill e Tom sono i Tokio Hotel, io e Gus, ne facciamo solo parte…”
    “ Bill e Tom sarebbero ancora a suonare ai matrimoni senza di voi, ma è dunque questo il tuo vero problema?”
    “ Lo so è ridicolo, ma in un certo senso noi dipendiamo da loro e solo Dio sa quanto mi addoloori ammetterlo, nessuno è mai stato leader, ma è inevitabile, il motore della band sono loro…”
    “ Voi siete un gruppo e ognuno è dipendente dall’ altro. E’ solo un momento down ed alimentare il negativismo non ti aiuta di certo, come l’ opprimente e devastante opinione che hai di te stesso. E poi io ti amerei ugualmente anche se fossi un netturbino…” Gli aveva sorriso, posando le labbra sulle sue.
    “ Amore mio, sono sicura che in questo preciso momento i gemelli stiano ridendo della loro stupidità…”

    Los Angeles 13 Maggio 2009 ore 15.16

    L’ utilitaria di Janira si fermò davanti al loro albergo, facendo scendere Tom e Alice a cui era bastato uno sguardo per cancellare gli avvenimenti precedenti, si erano uniti in un abbraccio che non aveva avuto bisogno di parole ed erano rimasti a lungo stretti, consolandosi a vicenda ed in silenzio. Alice aveva solamente mormorato un flebile andiamo da Bill, che era stato recepito da Tom come una naturale esigenza.
    Li aveva salutati con un cenno della mano, dispiaciuta di non potersi trattenere oltre, ma la sua vita e Destiny richiedevano la sua presenza altrove.
    Si diresse verso la scuola materna della figlia, ansiosa di vederla e stringerla al petto. Avrebbe dovuto spiegarle che la mamma non sarebbe più andata a lavorare all’ albergo e che non le avrebbe più potuto portare a casa i dolcetti alla frutta che tanto le piacevano, ma che presto la loro vita sarebbe cambiata in meglio. O almeno si augurava. Il lavoro in quell’ hotel non le era mai piaciuto e sapere che quel posto era stato frutto della raccomandazione di Alexander, glielo aveva fatto odiare ancor di più.
    Alexander…
    Sarebbe voluta andare nel suo ufficio a sputargli in faccia tutto il suo disprezzo, ma a che pro poi? Era un uomo di una bassezza infinita, se aveva pensato di liquidare la faccenda dapprima offrendole del denaro purchè lei non avanzasse alcuna pretesa e poi raccomandandola per quel lavoro per scaricarsi la coscienza.
    Come aveva potuto essersi innamorata di un essere così spregevole?
    Il visino illuminato da un candido sorriso di Destiny che le corse incontro non appena la vide varcare il cancello, cacciò indietro ogni cattivo pensiero.
    “ Mammaaaaaaaaa!!” Gridò saltandole in braccio.
    “ Ciao Pulce!! Cosa hai fatto di bello oggi?”
    “ I diseni dei ossetti e poi ho coloati!” Rispose, indicando un foglio appeso al sole con quattro macchie indistinte di colore.
    “ Uh, che belli! Li portiamo a casa?” Una delle insegnanti le venne incontro, sorridendo.
    “ Signora Lopez sua figlia è un angelo! Devo dirle che è una bambina bravissima per la sua età.”
    “ Grazie signora Palmer, sto cercando di educarla a sani principi e…”
    “ In verità eravamo un po’ titubanti quando è arrivata qui. Sa i bambini a cui mancano uno dei genitori sono sempre problematici e ci hanno dato ogni sorta di grattacapo, invece Destiny è molto tranquilla e dolcissima…”
    “ Io credo che sia importante per loro crescere in una famiglia armoniosa e amorevole e modestamente la nostra lo è, anche se non c’è suo padre…” Rispose risentita, prendendo lo zainetto rosa che la bimba le porgeva.
    “ Mi scusi non volevo sembrarle inopportuna, ma solo complimentarmi con lei per il lavoro che sta compiendo con sua figlia…”
    “ Mi fa piacere sapere che Destiny non vi dia alcun problema, ma non comprendo questo vostro esser prevenuti nei confronti dei bambini senza una regolare famiglia. Non sono certo diversi dagli altri… Comunque le volevo anticipare che non so se Destiny continuerà a frequentare questa scuola materna…” Era stato un impulso, inspiegabile quanto irrefrenabile.
    “ Ma… Signora, non deve dar peso alle mie parole, io…”
    “ Non è certo per lei e la sua rigidità di opinione che toglierò Destiny da qui. Sto valutando un ‘offerta di lavoro che mi porterà all’ estero, tutto qui. “
    “ Sono felice per lei Signora Lopez…”
    “ Anche io moltissimo, mi creda.” Rispose sarcastica, prendendo la piccola in braccio e congedandosi con un cenno del capo.
    Non le era mai piaciuta molto quella anziana scorbutica e dopo quelle affermazioni ancor meno.
    “ Bambini problematici, ma và…” Borbottò baciando la fronte di Destiny che le aveva circondato il collo con le sue braccina paffute.
    “ Mamma cosa vol die pobematici?” E ora?
    “ Amore vuol dire che ti danno dei problemi… “ La bimba la fissò stupita.
    “ Io sono un pobema?” Oh, cavolo!
    “ Tu sei la mia unica ragione di vita, non sarai mai un problema pulce, per nessuno.” Strinse a sé la piccola, sentendosi affranta seriamente per la prima volta in tutta la giornata. Era stanchissima e gli ultimi avvenimenti l’ aveva minata e non poco. Doveva ancora riferire al fratello e alla cognata della perdita del lavoro, pregò mentalmente Dio che l’offerta di David non fossero solo parole al vento…

    Tom posò il borsone sul letto e guardò Alice.
    “ Sei pronto ad incontrare tuo fratello?” Gli chiese semplicemente.
    “ Sì…” Sussurrò, distogliendo lo sguardo.
    “ Ehi Tom Kaulitz non stai entrando nello studio del dentista!” Cercò di ironizzare la cognata, dandogli una cameratesca pacca sulla spalla.
    “ Forse è ancor peggio…” Rispose contrito.
    “ E’ solo Bill, la persona che più ti ama, riamata, al mondo…” Mormorò baciandolo su entrambe le guance.
    “ Grazie Schwag, ti voglio bene…”
    “ Anche io Schwager…” Si allontanò da lui per raggiungere la porta. “ Vado a chiamarlo, è con David…”
    Tom si diresse verso la finestra quasi imbarazzato. Era il suo fratello, la sua metà, avrebbe saputo perdonarlo?
    La porta si aprì nuovamente e sulla soglia comparve Bill, pallido, struccato, sofferente. Bastò leggere il dolore in quegli occhi identici ai suoi ed allargare le braccia per accoglierlo in abbraccio liberatorio. Alice commossa richiuse la porta alle sue spalle lasciandoli soli. Qualsiasi cosa fosse successa da quel momento in poi apparteneva esclusivamente a loro.

    Edited by *billaly* - 20/7/2010, 14:31
     
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  5. Mondlicht
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    Ma devi lasciare il cpaitolo così????????????
    Eh no, Aly, non ci siamo!!!!!!!!
    Sono troppo curiosa di sapere cosa si diranno i KK ora!!! Sembra che questa matassa si stia davvero sbrogliando, il problema sarà trovare le prove che incastrano Natalie.

    Dirti che mi piace è superfluo!
    Posta presto!

     
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    Stop Babe

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    Quello che si diranno rimarrà un segreto, ma credo si intuirà ugualmente...
    Grazie Fede!
     
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  7. Mondlicht
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    Vabbè, allora mi accontenterò del segreto!!!!!!!!!!!!!!!!!!! :D
     
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  8. EmyMusic4e
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    Ciao Aly, scusa scusa scusa se non ho risposto prima, ma sono appena tornata dalle vacanze.
    E' stata una tragedia stare 20 giorni senza le tue storie!
    CITAZIONE
    Emma che cara che sei!

    Ma figurati, faccio solo il mio dovere.
    CITAZIONE
    Ti sei presa pena di leggere anche questo mattone?

    Quale mattone? Qualcuno ha visto un mattone? :eh:
    Io ADORO i mattoni, soprattutto quelli che scrivi tu!
    Leggere è la mia droga, non per niente sono LibraryMouse.
    Comunque gli ultimi due chap sono stupendi!
    Geo che cucina fa troppo ridere! Che tenero!
    Che bello, che bello!
    Alice svela la verità!
    I gemelli fanno pace!
    Evvaaaaaaaaaaai!
    CITAZIONE
    Tom si diresse verso la finestra quasi imbarazzato. Era il suo fratello, la sua metà, avrebbe saputo perdonarlo?
    La porta si aprì nuovamente e sulla soglia comparve Bill, pallido, struccato, sofferente. Bastò leggere il dolore in quegli occhi identici ai suoi ed allargare le braccia per accoglierlo in abbraccio liberatorio. Alice commossa richiuse la porta alle sue spalle lasciandoli soli. Qualsiasi cosa fosse successa da quel momento in poi apparteneva esclusivamente a loro.

    Oh mio Dio! :cry: Che dulzi!!!!!!!!!!!!!!!
    Tu sei SUPER!
    Comunque volevo dirti che da INNAMORARSI DI UN SOGNO a ora sei migliorata secondo me, di poco visto che eri già super prima, ma un po' si perchè scrivi in modo più fluido e dettagliato.
    Insomma, mi inchino alla tua bravura.
     
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    Grazie Emma!
    Beh,all' epoca di " Innamorarsi di un sogno " avevo appena ripreso a scrivere e dovevo togliere la ruggine del tempo!
    E poi era la prima volta che mi cimentavo in un FF sui Tokio. Ora non saprei scrivere altro! *__*
     
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  10. EmyMusic4e
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    Ora devo andare forse dopo cena ci sono ciao
     
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    Ciao a dopo!
     
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  12. EmyMusic4e
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    Eccomi qui!
    ieri non ce l'ho fatta.
    Comunque volevo chiederti se è vero che fai la scrittrice
     
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  13. hann92
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    Mutty ke capitolooooo mamma mia lia doro niente da far <3 <3 <3 ** sono la fien del mondo mmm sii siiii ** <3 <3
     
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    CITAZIONE (EmyMusic4e @ 21/7/2010, 11:27)
    Eccomi qui!
    ieri non ce l'ho fatta.
    Comunque volevo chiederti se è vero che fai la scrittrice

    Certo che no, Emma!
    Io scrivo per diletto.

    Rose grazie!! <3
     
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  15. *svedishlullabies.
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    Amore scusa me l'ero perso! Ora leggo!
     
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827 replies since 10/10/2009, 18:24   12195 views
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