Tra finzione e realtà 3

Una nuova avventura

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  1. hann92
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    Beh insomma mutty proprio bene non va niente però avevo bisogno di tornare a leggere per entrare in quel piccolo mondo, che anche solo per un pò mi porta via dalla realtà...
     
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  2. Mondlicht
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    Rose mi dispiace tanto...
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    Se hai bisogno, anche solo per sfogarti un pò, conta su di me...
     
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  4. hann92
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    Grazie mutty lo farò...
     
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  5. Mondlicht
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    Donne spero di poter scrivere qualcosa quanto prima...
     
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  7. Mondlicht
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    resto in attesa, Aly!
     
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    Capitolo 35

    Amburgo 13 Maggio 2009 ore 21.05

    Chiara osservava Gabrielle che nervosa camminava nel salone, se non avesse smesso di mangiarsi le unghie, presto le sue dita avrebbero preso a sanguinare. Non se l’ era sentita di lasciarla sola, conscia di quanto la sua mente dovesse esser turbata. Poteva darla a bere ai ragazzi, ma non a lei. Poteva ingannare se stessa, raccontandosi che stava bene e che il trauma recente non fosse più fonte di disagio, ma l’ evidenza dei fatti, i comportamenti ambigui erano tutt’ altro che rassicuranti, Gabrielle era una bomba innescata, pronta ad esplodere da un momento all’ altro.
    “ Dovresti mangiare qualcosa…” Le suggerì con fare materno, aprendo il portello del frigorifero desolatamente vuoto.
    “ Ma è vuoto!” Esclamò sorpresa.
    “ Non… non ho fatto in tempo a fare la spesa e poi se andrò da Tom non mi servirà avere un frigo pieno…”
    “ Ma stasera sei qui e non hai nulla da mangiare…”
    “ Non ho fame, ma se tu vuoi puoi ordinare una pizza…”
    “ Gabrielle, tu devi mangiare! Sei pallida e sciupata e…”
    “ Sono ancora in sovrappeso, se è per questo!” Disse picchiettando l’ addome e un’ inesistente pancia.
    “ Stai scherzando vero?” Chiese timorosa la donna. Tutto le sembrava al di fuori che grassa.
    “ A Tom piacciono le ragazze magre, non è una novità!”
    “ Ma tu sei magra Gaby, di che ti lamenti?”
    “ Hai visto le foto di Christine Paine? E’ stupenda! Come pensi che io possa competere con lei se non mi do da fare?”
    “ Ma Tom è tuo marito e sono certa che non significa nulla per lui…” Il suo sguardo smarrito diceva più delle parole. Che altro si sarebbero dovuti aspettare da lei?
    “ Tesoro, tu e Tom avete sicuramente bisogno di parlare. Dovete chiarire il vostro rapporto una volte per tutte! Non potete continuare a vivere così, nell’ oblio assoluto, senza sapere cosa aspettarvi dal domani...”
    “ Chiara io ho sbagliato ed è giusto che paghi per gli errori che ho commesso. E’ la giusta punizione per averlo lasciato solo...”
    “ Stai parlando come se dovessi sottoporti ad una tortura... amare una persona non è questo...”
    “ Non mi importa di soffrire, se questo mi ricondurrà a lui...” Chiara spalancò gli occhi sorpresa. Non l’ aveva mai sentita parlare in questi termini. Per lei Gabrielle era sempre stata un esempio di forza e determinazione. Nonostante la sua giovane età, l’aveva sempre ammirata per la sua risolutezza ed infinita pazienza con Tom e i suoi piccoli colpi di testa, ma ora...”
    “ Gabrielle non ti riconosco più, le tue parole sono quelle di una persona sconfitta, voi vi amate avete solo bisogno di ritrovarvi...”
    “ Io lo amo, ma lui? Come farò a combattere ad armi pari contro tutte quelle che gli ronzano intorno?” Chiese con gli occhi lucidi, torturandosi le mani.
    “ Intanto devi smettere di pensare di avere delle rivali e concentrarti sul fatto che lui tra tante ha scelto te. Reagisci con coerenza e affronta i problemi reali che si presentano. Non lottare contro dei fantasmi. Ci sarà sempre una Christine Paine ad ogni angolo di strada, il loro mestiere comporta anche questo...”
    “ Certo e se decidesse che non vale più la pena stare con me? Se si innamorasse di un’ altra? Io non sono neppure stata capace di far nascere i suoi figli! Non valgo più niente per lui...” Era scoppiata a piangere per l’ ennesima volta nella giornata sotto gli occhi sgomenti della donna. Per Chiara fu l’ ennesimo segnale che i problemi di Gabrielle erano tutto fuorchè risolti. Lasciò che si calmasse cullandole tra le braccia e augurandosi di trovare una soluzione a questa situazione. Solo quando sentì il suo respiro farsi regolare e la presa sui suoi fianchi allentarsi, la scostò da sè per osservarla in volto. Si era addormentata sfinita dal suo stesso dolore inarrestabile. La sdraiò sul divano e la coprì con un plaid, rimanendo ad osservarla per alcuni minuti. Come poteva quella psicologa aver pensato che Gaby stesse bene? Doveva fare qualcosa. Il timore che potesse diventare pericolosa anche per se stessa si faceva sempre più strada nella sua mente. Doveva parlarne con qualcuno, assolutamente. Non poteva permettere che le succedesse qualcosa... David... Dio lui aveva già il suo bel daffare in America coi gemelli ai ferri corti e l’ aggressione... La ragazza si agitò nel sonno chiamando Tom, mentre una lacrima le rigava la guancia destra.
    “ Domattina chiamerò i suoi genitori...” Decise risolutiva. Non poteva permettere che la situazione precipitasse ulteriormente...

    Los Angeles 13 Maggio 2010, ore 12.24.

    “COSA?! E’ forse impazzito Tom? Come può pensare che io abbia mandato qualcuno a picchiarlo per vendicarmi di Alice?” Bill era furioso e gli occhi sembravano schizzargli dalle orbite. Gesticolava come un forsennato, l’arteria batteva spaventosamente sulla tempia.
    “ Calmati Bill…” Azzardò il manager, conscio dell’ imminente dramma.
    “ Mi calmo un cazzo! Mio fratello è fuori di testa! Non farei mai una cosa del genere, nemmeno se si scopasse Alice davanti ai miei occhi!!”
    “ Oh, grazie…” Farfugliò la ragazza presa in causa.
    “ Bill, Tom ha sentito distintamente le parole di quell’ uomo ed è certo che parlasse di te! Nessuno sapeva dell’ incontro tra Alice e Tom …” Tentò d spiegare Janira.
    “ E voi ovviamente credete a lui, vero? Il povero innocente Tomi che giace ferito per mano del suo malvagio gemello in un anonimo letto di ospedale solo e sconsolato!!” Tuonò sull’ orlo della crisi isterica.
    “ Bill, smettila! Non è così che risolveremo li problema!” Inveì David, battendo il pugno sul tavolo e zittendo momentaneamente il moro. Cominciava ad averne veramente abbastanza di quei due ragazzini viziati.
    “ E come pensi di risolverlo? Denunciandomi per aggressione?”
    “ Non dire cazzate e per una volta ragiona da persona adulta! Già dobbiamo ricondurre alla ragione Tom senza che ti ci metta anche tu a dare di matto!” Esclamò Alice. I suoi occhi non le avevano mai mentito ed era sicura che lui fosse estraneo alla vicenda. Voleva credergli e dargli fiducia per l’ ennesima volta, anche se, doveva ammetterlo, un po’ di strizza gli avrebbe fatto più che bene.
    “ Alice almeno tu mi credi?” Supplicò.
    “ Dovrei? I tuoi ultimi comportamenti farebbero presupporre tutt’ altro…”
    “ Stai scherzando, vero?”
    “ Tu scherzavi ieri, quando hai scoperto che Tom era stato da me? Non ci hai creduto, sapendo benissimo che Tom non ti tradirebbe mai…”
    “ E tu invece?”
    “ Invece, cosa?!”
    “ Mi tradiresti con Tom, se non fosse mio fratello? Siete così attaccati l’ uno all’ altra…” Disse sarcastico.
    “ Stronzo!” Gridò la ragazza dandogli le spalle. Le mani prudevano dalla voglia di tirargli un cazzotto sul naso.
    “ Non rispondi eh? Fa male la verità sbattuta in faccia brutalmente, vero?” Alice si voltò e solo l’ intervento tempestivo di David che le bloccò il braccio, impedì che la sua mano destra planasse sulla guancia di Bill.
    “ Sei solo un ragazzino stupido e viziato Bill. Io voglio bene a Tom, immensamente e se tu possedessi un briciolo di buon senso non apriresti nemmeno quel cazzo di boccaccia che ti ritrovi. Sei talmente preoccupato del tuo benessere che non vedi altro che te stesso. Sei solamente un piccolo presuntuoso ed arrogante bambinetto baciato dalla fortuna. Hai fama, successo e denaro. Una famiglia che ti ama, il mondo ai tuoi piedi e invece di esser grato alla sorte, trascorri il tuo tempo a fare la vittima. Tutti ce l’hanno con il povero Bill!!” Le gridò a dieci centimetri dal suo volto, in preda ad una furia cieca. Bill la prese per le spalle strattonandola.
    “ Non hai il diritto di parlarmi così, dopo che non hai esitato a cercare conforto in lui, invece che venire da me e cercare di chiarire. Ti sei lasciata sopraffare da quegli articoli del cazzo, con fotografie manipolate ad hoc per metterci in cattiva luce, hai tirato le tue conclusioni, ancor prima che io tentassi di parlare a mia discolpa!!”
    “ Che dovevi dire in tua difesa? Natalie è sempre tra le palle e visto che non sei capace di mandarla a fanculo, io ci mando te ok? Vaffanculo Bill, tu e il tuo egocentrismo di merda!!” Iniziò a buttare i suoi effetti in valigia alla rinfusa. Non aveva certo intenzione di rimanere un altro minuto in quella stanza. Bill stavolta aveva esagerato. Dov’ era finito quel tenero ragazzo che scriveva canzoni per lei?
    “ Aly, per favore…” Le sussurrò, avvicinandosi a lei con la coda tra le gambe.
    “ Non mi toccare o faccio una strage! IO. ME. NE. VADO., mi sono rotta di sottostare ai tuoi capricci! Sono venuta qui da te, perché avevo paura, paura di perderti, paura che potessero farci del male… Che stupida sono stata a non rendermi conto che noi stessi siamo gli artefici delle nostre sventure! Io non ci sto più Bill, torno a casa!”
    “ Alice ti prego…” I suoi occhi si erano riempiti di lacrime, David e Janira lasciarono immediatamente la stanza. Qualsiasi cosa fosse successa non sarebbe stata peggiore di quel che già era capitato.
    “ Smettila di piagnucolare, stavolta non attacca…” Disse atona, continuando a stipare gli abiti nel bagaglio.
    “ Scusa…”
    “ Bill, non sei un bambino che ha rubato i biscotti dalla credenza e io delle tue scuse non so che farmene! Tom è in ospedale convinto che sia stato tu a farlo picchiare per gelosia nei miei confronti, credo che dovresti raccogliere quel che rimane del tuo orgoglio e cercare almeno di aggiustare le cose con lui!”
    “ Siete le due persone che amo di più al mondo, perché vi sto perdendo?”
    “ Chiedilo alla tua coscienza! Io non sono più disposta ad aiutarti…” La voce le si incrinò nel pronunciare quell’ ultima frase. Le costava parecchio mantenere quella fredda apparenza e sentiva che stava cedendo. Almeno metà di ciò che era uscito dalla sua bocca erano parole di cui si era già pentita, ma non poteva ritornare sui suoi passi e lasciarsi abbindolare nuovamente da quei due occhi da cucciolo ferito e quel viso che così tanto amava.
    “ Rimani con me, ti prego… Io ti amo…” Alice sospirò, prendendogli il volto tra le mani.
    “ Stare lontani non potrà che giovarci, se siamo destinati ad una vita insieme ci ritroveremo…”
    “ Non puoi dire così! Dov’è finito il tuo amore nei miei confronti?”
    “ L’ hai sepolto tu e a te sta ritrovarlo… Bill io ho fatto tutto il possibile…” Si asciugò stizzita la lacrima che scendeva furtiva sulla sua guancia, mentre chiudeva la sua valigia.
    “ Chiamerò l’ aeroporto per chiedere quale sia il primo volo disponibile per l’ Italia, appena potrò verrò a prendere le mie cose dalla casa di Amburgo…”
    “ Alice, prendiamoci un po’ di tempo, ma non lasciarmi, io morirò…”
    “ No, non morirai…” Gli sussurrò, depositandogli un bacio leggero sulla guancia arrossata. Il moro le afferrò il polso tirandola a sé.
    “ Perché mi fai questo?”
    “ Non ti sto facendo nulla, ti rendi conto che stai facendo nuovamente la vittima?” Bill la lasciò andare, offeso, avviandosi a grandi passi verso l’ uscita.
    “ Vado a fare un giro, immagino che al mio ritorno non ti troverò. Tieni la tua carta è smagnetizzata...” Disse buttandogli una delle sue carte di credito sul letto.
    “ Grazie, te li rimborserò appena rientrata…” Sussurrò.
    “Non mi far ridere. Addio Alice.”
    La ragazza guardò la porta chiudersi e rimase ad ascoltare il silenzio della stanza. Dalla finestra aperta giungevano le note di uno struggente blues che ebbe il potere di abbattere definitivamente il fragile muro appena erto. Grosse lacrime solcarono il suo viso, mentre inutilmente cercava di darsi contegno.
    Pregò solo che entro sera ci fosse un volo qualsiasi che la riportasse in Italia. Lontano da quel luogo, da tutto ciò che la faceva soffrire, lontano da Bill.


     
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  9. innocence ´zla9‚
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    Il minchione del mio pc si è spento prima che postassi il commento!!

    Mh. Forse non ti è chiaro il concetto: cancella questa nuvola noir e falli tornare felici a trombare come conigli!!!
    Alice e Bill che si lasciano così è impensabile. Le teste calde del caso siamo io e l'uomo piastra! Anche se Tom e Gaby ci hanno pure superato...
    A proposito di Gabrielle. Dalle una ripigliata! Le saran crollate tutte le certezze, ha perso i gemellini... ma per favore, è sempre stata lei la forte del gruppo, falla tornare quella che era!! ;__;

    Bill è ferito nell'orgoglio -come lo tratta Alice, insomma nemmeno lei gli crede- ma soprattutto nell'amore -sono fatti per stare insieme, non possono lasciarci.

    RISOLVILA E NON FARCI PENARE!!! ;__;
     
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  10. Mondlicht
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    Bill deve crescere ma, soprattutto, deve capire che il mondo non gli ruota intorno. Deve cambiare. Forse una pausa con Alice è la cosa migliore. Lei ha avuto una pazienza incredibile, che ora è giunta al limite.
    Su Gabrielle invece non mi esprimo, sarei troppo cattiva e poi rischierei di ripetermi...

    Bravissima
     
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  11. EmyMusic4e
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    Ciao! Eccomi qua come al solito, la commentatrice ritardataria.
    Beh, devo diere che come tutto ciò che scrivi tu, finora mi è piaciuto tantissimo. image
    Mi dispiace per Gaby, ma penso che abbia sbagliato ad escludere Tom per tutto quel tempo e ora ne paga le conseguenze.
    Povero, Tom mi fa tenerezza!
    Certo, dovrebbe fidarsi di suo fratello, e questi dovrebbe smettere di pensare solo a se stesso.
    Pure Alice si è rotta!
    Ora ti prego, falli tornare tutti felici e contenti, se no piango! :cry:
    A proposito, come posso chiamarti?
     
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    Emma che cara che sei! Ti sei presa pena di leggere anche questo mattone? **

    SPOILER (click to view)
    Puoi chiamarmi Aly, Alessandra, Mamy come preferisci!

    Donne sono caduta nel baratro e non so se mi rialzerò.
    Negli avvisi c'era pure scritto Angst/Drama ma sono sorpresa pure io di ciò che esce dalla mia tastiera!
    Vedrò di ripigliarmi!
    Sennò dovrò aggiungere anche Death per come stanno andando le cose...

    Grazie dei commenti!
     
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  13. hann92
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    Concordo con Mondlicht( scusa non so il tuo nome ^^) Bill deve incominciare a crescere, perchè comportandosi così non fa altro che allontanare da lui le persone che ama...Gabry a sbagliato con Tom è vero, però mi dispiace vederla così, spero che tra loro si sistemi tutto...
    Mutty come sempre un lavoro più che ottimo!!!! <3
     
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    Grazie Rose!! <3
     
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  15. Mondlicht
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    up!!!!
     
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827 replies since 10/10/2009, 18:24   12195 views
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