Tra finzione e realtà 3

Una nuova avventura

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  1. hann92
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    Madooooo mutty che chappy madooo Tom alza il passo e scappa il albergo che altrimenti so cavoli >.< mutty cm sempre capitolo stupendooooooo **
    kiss kiss ti voglio bene
     
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  2. innocence ´zla9‚
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    UP!!!
     
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  3. il_Aria
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    CITAZIONE (*billaly* @ 9/4/2010, 21:16)
    Nuova lettrice!
    Grazie per la costanza e la pazienza di aver letto tutte le mie storie.
    Spero continuerai a leggere!! **
    SPOILER (click to view)
    Ti chiami Ilaria immagino?

    veramente sono un pò vecchiotta come lettrice.. ehehe solo che non ho mai commentato xD
    comunque si, piacere Ilaria :)

    quest ultimo capitolo è favoloso..ed inquitante mmm
    è palese che la pace fra Bill e Alice non avrà vita lunga ehehe
    mentre Tom e Gaby... mmm non sono sicura di quanto sarà felice di ritrovarla cosi a casa...ma magari ci stupirà proprio per levare di mezzo la storia con la cognata bho
    aspetto con ansia il prossimo!
     
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  4. il_Aria
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    ah..ma...non è che per caso...la tipa dell hotel..e tom ..in passato?? MMM
    non il padre della figlia vero'???
    UU
     
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    No tranquilla. Sono indecisa però se dare a Janira un ruolo di rilevo o meno...
     
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  6. il_Aria
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    fiuu meno male XD
    comunque se deciderai di darglielo..sono sicura che le farai sconvolgere qualche equilibrio già spezzato no? xDD
     
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    Chissà Ilaria, potrebbe esser un' idea...
     
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  8. innocence ´zla9‚
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  9. innocence ´zla9‚
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    Scrivi mamma :cry:
     
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  10. innocence ´zla9‚
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  11. innocence ´zla9‚
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    .. e up..
     
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  12. Erzsébet
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  13. il_Aria
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    CITAZIONE (*billaly* @ 21/4/2010, 15:17)
    Chissà Ilaria, potrebbe esser un' idea...

    ok taccio :rolleyes:
    ahahah
    però ora posta daii xDDD
     
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    Avevo bisogno di un pò di fluff...
    Mi scuso se è un pò corto, ma non ho il tempo materiale per scrivere.

    Capitolo 26

    Amburgo 12 Maggio 2009,ore 17.43

    “ Oddio, ma che cos’è questo capolavoro?” Un’ insolita e materna Dunja, teneva tra le braccia la piccola Aurora Sophie che sembrava gradire i complimenti della donna. Benedetta e Gustav si erano recati agli studi, debitori della promessa di far conoscere la loro piccola principessa a tutto lo staff. Sapevano che per i prossimi minuti sarebbe stata coccolata come non mai e passata di braccia in braccia, in un’ inesistente competizione su chi fosse il più bravo a cullarla e magari anche a strapparle un sorrisino.
    La bimba guardava con i suoi occhietti cerulei quei visi a lei sconosciuti, gustandosi quel continuo dondolamento.
    “ Benedetta sei in forma smagliante, non hai acquistato un grammo di ciccia!” Esclamò la ragazza porgendo Aurora a Sebastian che la accolse tra le sue braccia timoroso, come fosse fatta di cristallo.
    Gustav sorrise gonfio di orgoglio, in effetti la sua Bene era splendida e la maternità aveva acceso una luce nuova sul suo volto rendendola ancor più bella.
    La bionda ringraziò, arrossendo leggermente. In quel periodo, lei si sentiva tutto tranne che attraente. Tra pannolini, pianti e veglie forzate, l’ ultimo dei suoi pensieri era proprio il suo aspetto. Forse non avrebbero detto altrettanto se l’ avessero vista in uno dei momenti no, con il pigiama e i capelli ribelli puntati malamente con il mollettone…
    Osservò i movimenti goffi dell’ amico e gli si avvicinò, andandogli in soccorso.
    “ Tienile il braccio sotto la testa…” Il ragazzo la guardò grato del consiglio.
    “ E’ bella come te…” Le sussurrò, sfiorando le piccole dita della manina che la bimba alzava verso il suo volto. Benedetta ricambiò il complimento con un sorriso accennato. Quando sarebbe passata questa specie di infatuazione che il collega nutriva nei suoi confronti?
    L’ arrivo di Chiara nella stanza attirò l’ attenzione dei presenti, o meglio i grandi pacchi, dalla carta decorata e vistosi fiocchi variopinti che troneggiavano sul carrello che lei spingeva.
    “ Questi sono per la mia nipotina, bella come il sole, a nome di tutto lo staff…” Esclamò in un discreto tedesco, prendendo senza troppi complimenti la bimba dalle braccia di Sebastian per poi stringersela al petto come un oggetto prezioso.
    Gustav abbracciò la moglie e ringraziò tutti solennemente, sapeva di vivere in una grande famiglia e quella ne era l’ ennesima dimostrazione.
    “ Dobbiamo brindare all’ evento!!” Fece una delle segretarie brandendo una bottiglia di champagne in una mano e una fila di bicchieri di carta nell’ altra.
    Benedetta baciò la guancia calda del suo Gus e battè le mani felice. Il vagito di Aurora ancora nelle braccia dell’ improvvisata zia arrivò a confermare il bel momento.
    “ Ehi! Non vorrete mica festeggiare senza di me, vero?” Gaby era sulla soglia, con le mani posate sui fianchi e uno sguardo severo.
    “ Gaby sei tornata!!” Gridò la bionda, correndo verso di lei e gettandole le braccia al collo sinceramente felice.
    “ Ero passata per parlare con Dunja, scusate se ho interrotto il party…” Disse a sua discolpa.
    “ Ma và scema… Bentornata Gaby…” Disse il batterista, innalzandosi su di lei per baciarle entrambe le guance.
    “ Siete tutti pronti coi bicchieri?” Esordì uno dei tecnici audio, con la mano atta a togliere la gabbietta protettiva sul tappo di sughero, il quale immediatamente schizzò verso l’ alto finendo su uno dei
    mobili della stanza.
    “ Alla piccola Aurora Sophie!!” Gridarono tutti, facendo toccare i relativi bicchieri.
    “ Non mi farà male?” Chiese Benedetta all’ orecchio del marito.
    “ Naaa, tutt’ al più farai ubriacare Aurora alla prossima poppata!”
    “ Sei matto tu!”
    “ E tu sei la mia bellissima compagna, ti amo tanto…” Le sussurrò, baciandole le labbra rosee con trasporto.
    Gabrielle poco lontana li osservava, sperando che anche tra lei e Tom potesse tornare ad esser così.

    Amburgo 12 Maggio 2009. Ore 18.21

    La letteratura tedesca era una delle materie che più preoccupava Noemi. A parte le difficoltà evidenti con la lingua che ancora non parlava alla perfezione, trovava il programma scolastico veramente pesante. Era alle prese da più di tre ore con Goethe, Werther e tutti i suoi dolori e i dilemmi esistenziali del caso.
    Avrebbe dovuto consegnare la relazione l’ indomani e le due pagine word che a stento era riuscita a scrivere di certo non avrebbero soddisfatto i professori.
    “ Georg qual è secondo te la duplice contraddizione in cui vive il giovane Werther?”
    Il bassista sonnecchiava sulla sua poltrona preferita, oltre a non esserle di alcun aiuto era pure annoiato.
    “ GEORG! Ma ti sei addormentato?!”
    Il ragazzo sussultò spalancando gli occhi impaurito.
    “ Ma perché gridi?” Chiese, cercando di riprendere padronanza di sé.
    “ Sto cercando di studiare e invece di aiutarmi, tu dormi!” Piagnucolò la ragazza, prendendosi la testa fra le mani. “ Non ci capisco nulla ed in più questo invece che tedesco mi sembra aramaico! Che significa: Die Frage, ob es sich auch um ein sexuelles Verhältnis oder um eine reine „Seelenfreundschaft“ handelte, lässt sich nicht mit Sicherheit beantworten?
    “ Che non è certo se Charlotte gliel’ abbia data o se il loro sia stato solo un amore platonico…”
    “ Sei un porco Hagen! Mica posso scrivere una cosa del genere!” Brontolò Noemi, battendo un pugno sul tavolo. “ Cavolo, non ce la farò mai a diplomarmi!!” Le lacrime premevano per uscire e scendere sulle sue guance accaldate. La testa le stava scoppiando e lo sconforto si stava impadronendo di lei. Che le era saltato in mente quando aveva deciso di iscriversi alla Real Schule? Stava rimpiangendo e non poco il suo vecchio liceo italiano.
    “ Ehi piccola che succede? Io scherzavo!” Esclamò Georg, alzandosi dalla poltrona e correndo immediatamente ad abbracciarla. Lungi da lui anche solo il pensiero che a Noemi potesse balenare l’idea di tornare in Italia per finire gli studi.
    “ Non ce la farò mai, è troppo difficile!” Esclamò con la voce rotta dal pianto. Il bassista le accarezzò i capelli arruffati, dandole piccoli baci sulle gote rigate dalle lacrime.
    “ Non sono un mostro di cultura, ma il tedesco almeno è la mia lingua madre… Su affrontiamo Goethe e il suo amico Werther…”
    “ Grazie Hagen, scusa se ho gridato prima…”
    “ Scusa tu, sono un insensibile…”
    “ Ti amo…”
    “ Io di più…”

    Erano le due di notte, quando Georg mise il punto sull’ ultima frase della relazione. Alla fine si era lasciato prendere e aveva scritto un ottimo saggio. Goethe ne sarebbe stato orgoglioso. Noemi stremata si era addormentata sul tavolo con il capo poggiato sulle braccia. Provò un moto di tenerezza, sembrava infinitamente piccola in quel momento. La sua sposa bambina, che era in grado di farlo sentire il più felice degli uomini. Le accarezzò leggero la testa ricevendo in cambio un mugugno.
    “ Amore ho finito… Andiamo a letto?” Sussurrò reprimendo a stento uno sbadiglio.
    “ A letto? Come puoi pensare di andare a dormire! Devo finire la relazione!!” Sbottò improvvisamente sveglia.
    “ Ehi Imperitura calma!! Ho già fatto io!” Esclamò orgoglioso delle sue otto pagine word bel scritte.
    “ Fatto tu? Ma io…”
    “ Ti sei addormentata due ore fa…” La giovane fissò il monitor del portatile, scorrendo velocemente le pagine.
    “ Amore, sei il miglior marito del mondo! Grazie, grazie, grazie!” Gridò, saltellando sul posto, non prima di averlo baciato con trasporto.
    “ Merito un premio, no?”
    “ Tutto quello che vuoi…” Rispose maliziosa.
    “ Ho un terribile dolore al collo e alla schiena… massaggino?”
    “ Massaggino.”
    Spensero il computer e tenendosi per mano si avviarono verso la camera da letto, relegando Werther e tutte le sue tragiche contraddizioni, nei meandri della loro mente.


    [ Citazioni su Goethe e I dolori del giovane Werther prese dal Wikipedia italiano e tedesco ]
     
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  15. Erzsébet
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    Aly, capitolo corto. Georg l'intellettuale??? Georg il nuovo Werther??? Spero di no!!! Comunque, mi è piaciuto molto Georg nelle vesti di aiutante di Noemi! E Gustav con Bene sono davvero una bella coppia!!
     
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827 replies since 10/10/2009, 18:24   12195 views
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