Tra finzione e realtà 3

Una nuova avventura

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  1. il_Aria
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    ho letto tutte le tue storie..
    ma questa è particolarmente bella *-*
    aspetto il seguito quando potrai :)
     
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    Stop Babe

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    Nuova lettrice!
    Grazie per la costanza e la pazienza di aver letto tutte le mie storie.
    Spero continuerai a leggere!! **
    SPOILER (click to view)
    Ti chiami Ilaria immagino?
     
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  3. Erzsébet
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  4. hann92
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    Mutty scusa il ritardo però Alice nooooooooo!!! Non facciamo altri danniiiii >.< nuuuuuuuuuu, Tom pure tu porca paletta!!!>.<
    Mutty come sempre cpaitoli meravigliosi **
     
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  5. Erzsébet
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  6. innocence ´zla9‚
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    ...sto rileggendo TFER2 per farmi male
     
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    Non dovresti farlo, ma ti capisco...
     
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  8. innocence ´zla9‚
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    Ti amo tanto amore mio!!!
     
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  9. Erzsébet
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    Capitolo 25

    Amburgo, 12 Maggio 2009, ore 16.15

    Gabrielle aprì la porta della loro casa, posando il bagaglio in un angolo. Il silenzio che regnava tra quelle mura era quasi fastidioso. Georg chiuse la porta alle sue spalle. Erano passati pochi giorni, ma sembrava un’ eternità. La decisione di ritornare ad Amburgo era stata fulminea, dopo l’ ennesima discussione con Tom. Doveva smetterla di fare i capricci e comportarsi da animale ferito. Condividere il dolore e da questo trarre una nuova forza per ricominciare, ecco che avrebbe dovuto fare, invece di piangersi addosso e incolpare il marito di tutte le sventure.
    Spiegare a Udo la sua decisione era stato tutt’altro che facile ed anche su questo Tom aveva avuto ragione. Il ragazzo era innegabilmente attratto da lei e aveva reagito in malomodo, si era arreso solamente quando lei, ormai sfinita dalle parole cattive di questo, gli aveva detto che non l’ avrebbe mai amato e che non sarebbero potuti comunque stare insieme. L’ aveva visto afflosciarsi sulla poltrona per poi poco dopo balzare in piedi e raggiungere la porta senza salutarla.
    Aveva sospirato di sollievo, grata che non avesse continuato con un altro sproloquio, non l’ avrebbe proprio sopportato. Era certa di aver preso la decisione giusta e un sorriso di beatitudine aveva illuminato il suo volto mentre faceva le valigie. Ancora pochi giorni e poi Tom sarebbe ritornato a casa, avrebbe nuovamente potuto sciogliersi nel suo abbraccio, baciare quelle morbide labbra, accarezzare la sua pelle morbida… Un brivido di piacere le percorse la schiena, come aveva potuto credere di poter rinunciare a tutto questo?
    “ Dove metto questo?” Chiese Georg, destandola dal suo torpore, indicando il grosso scatolone che ancora teneva in mano.
    “ Ops, scusa Hagen, puoi posarlo sul tavolo?” Il bassista obbedì, mettendosi poi seduto su di una poltrona.
    Guardò il bel volto dell’ amica, che dopo giorni era finalmente sorridente.
    “ Mi fa piacere che tu stia meglio Gaby…” Disse distrattamente, guardandosi il palmo delle mani dalle dita callose.
    “ Grazie, ora finalmente so cosa voglio… il mio posto è qui, in questa casa accanto a Tom…”
    “ Lui sa che sei ritornata?”
    “ No, voglio fargli una sorpresa…” La mente di Georg fu percorsa dalle immagini di Christine Paine.
    “ Ah, capisco… Beh lo sarà di certo, come sarà felice di trovarti qui.”
    “ Geo non sembri molto convinto… A dire il vero nessuno di voi lo è.”
    “ Gaby, tu e Tom state passando un momento alquanto delicato e noi non possiamo aiutarvi. Sostenervi sì, ma l’aiuto concreto deve venire da voi stessi. Io sono il primo ad esser contento se potrete risolvere i vostri problemi, ma non posso far nulla perché questo accada con certezza. Voglio sperare che sappiate superare tutto questo e lasciarvelo alle spalle per ricominciare. State insieme da una vita e vi amate, sarebbe un peccato buttar tutto alle ortiche…” La bionda gli si avvicinò e l’ abbracciò teneramente.
    “Geo, credo di non aver mai sentito la tua bocca pronunciare un discorso così lungo, ma grazie davvero. Non hai idea di quanto sia importante per me il vostro sostegno…”
    “ Di nulla Gaby…” Rispose stringendole entrambe le mani.
    “ Rimani un po’ a farmi compagnia? Ti offro un caffè…”
    “ No grazie, meglio che vada. Noemi mi aspetta, deve studiare per gli esami e l’ aiuto un po’, finchè non riprenderemo l’ attività…”
    “ Ok, a domani allora e grazie di tutto…”
    “ Dovere Gaby…” La baciò rapido su una guancia e si avviò verso l’ uscita accompagnato dalla ragazza che lo salutò sulla porta e attese che salisse in auto. Certo sua moglie lo stava aspettando per ripassare Tedesco, ma la cosa più urgente era chiamare Tom. Non gli era chiaro quanto si fosse spinto con quella Chantelle, né importava, ora che Gaby era ritornata a casa. Guardò l’ orologio a cristalli liquidi dell’ auto e dopo un rapido calcolo, cercò il numero dell’ amico sulla rubrica.
    “ Mi manderà un accidente…” Disse tra sé, attendendo il segnale della linea libera. A Los Angeles erano appena le sette e trenta del mattino…

    Los Angeles, 12 Maggio 2009, ore 07.31

    Il cellulare vibrava sul comodino con un ronzio sinistro. Tom riemerse dopo un tempo indefinito dal suo profondo sonno e con la bocca impastata bofonchiò un “ Hallo “ stentato ad un cellulare ormai muto ed irrimediabilmente scarico.
    “ Che vorrà mai Hagen a quest’ ora?” Era tardissimo, tra meno di mezz’ora Janira avrebbe terminato il suo turno di lavoro e così anche la sua copertura. Si sentiva stanco e stravolto, aveva si e no dormito un paio d’ore. Osservò Alice che dormiva con una gamba intrecciata alle sue e la testa posata sul suo petto.
    Sorrise al ricordo di quella notte appena trascorsa.
    “ Le prestazioni del Sexgott sono nettamente in ribasso…” Borbottò tra sé, accarezzando la schiena della cognata e ricevendo in risposta un mugugno.
    Sarebbe stato un gioco approfittare della situazione, fare leva sulla sua fragilità, ma per nulla al mondo avrebbe potuto tradire la fiducia di Bill. Già si erano largamente spinti oltre il limite consentito e quei baci che si erano scambiati, più per consolazione che per altro, erano difficilmente spiegabili e sufficienti per incrinare il loro rapporto.
    La baciò tra i capelli e dopo qualche secondo due occhi castani lo guardarono interrogativi.
    “Devo andare Aly… se Bill mi trovasse qui mi ucciderebbe…”
    “ Ok Tomi…” Sussurrò togliendo la gamba dalle sue e il capo dal suo petto. L’ ex rasta si alzò e si sistemò alla meglio la maglia squalcita e rimise nelle tasche degli ampi jeans cellulare e portafoglio.
    “ Penseranno che tu abbia dormito in qualche stazione di autobus…” Tentò di scherzare la ragazza in evidente imbarazzo.
    “ Meglio questo che dover confessare che abbiamo condiviso il letto, nessuno crederebbe che tra noi non ci sia stato nulla…”
    “ Veramente non c’è nulla?” Incalzò lei con gli occhi lucidi.
    “ Aly tu sei una donna stupenda e sei la moglie di mio fratello, io sono sposato con la tua migliore amica e praticamente siamo un’ unica famiglia, questo è sufficiente per far desistere chiunque…”
    “ Hai ragione Schwag… Ma comunque grazie per essermi stato vicino, senza di te non so che avrei fatto…” Gli si avvicinò pericolosamente e lo baciò leggera sulle labbra.
    Tom sospirò, abbracciandola con forza.
    “ Mandami via…”
    “ Vattene…” Sussurrò sul suo petto, ma serrandogli le braccia attorno ai fianchi.
    “ Sei una scema…”
    “ E tu un adorabile cognato…”
    Tom a malincuore si sciolse dall’ abbraccio mettendole le mani sulle spalle.
    “ Aly quello che è successo stanotte, non avrà seguito e tu lo sai. Promettimi che cercherai di fare pace con Bill, è lui quello giusto…”
    “ Ok, ci proverò, ma se mi nomina Natalie lo ammazzo!”
    “ Non lo farà stanne certa, non dopo stavolta…” Concluse con un mezzo sorriso, avviandosi alla porta. Alice lo seguì, rubandogli un ultimo piccolo bacio sulla soglia.
    A volte il destino compie strani giri.
    All’ angolo del corridoio, seminascosta da una grande pianta, Nathalie gongolava alla vista della scena a cui aveva appena assistito.

    Janira ripetutamente guardava il suo orologio da polso, tra un minuto avrebbe terminato il suo turno di lavoro e di Tom nessuna traccia. La persona che davanti a lei camminava nervosa, chiamando ripetutamente al cellulare un numero che non era raggiungibile, le stava facendo saltare i nervi.
    “ Ma non ti ha detto dove sarebbe andato?” Ripetè per l’ ennesima volta.
    “ No, mi ha solo detto che voleva fare un giro…”
    “ Di notte? Mio fratello dev’esser uno scemo completo! Va a cercarsi rogne gratuitamente!” Sbottò, dando un pugno sul banco della reception.
    “ Bill mi dispiace, ma non posso aiutarti… E inoltre avrei finito il mio turno…”
    “ Ok, scusa se sono stato brusco…”
    “ Figurati. Vedrai tuo fratello si sarà infilato in qualche locale notturno…”
    “ Da solo?”
    “ Beh, Los Angeles è piena di uomini soli e anche di donne se è per questo…” Rispose, abbozzando un sorriso e sperando di esser convincente agli occhi del moro.
    “ E’ sicuramente come dici tu, grazie Janira…” Il cellulare che prese a vibrare nella tasca lo interruppe.
    Era Alice.
    Janira uscì dal retro e corse in strada, sperando di scorgere l’ arrivo di Tom.


    Scusate gli eventuali errori, ma vado di fretta!

    Edited by *billaly* - 20/6/2010, 17:30
     
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  11. innocence ´zla9‚
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    CITAZIONE
    Ancora pochi giorni e poi Tom sarebbe ritornato a casa, avrebbe nuovamente potuto sciogliersi nel suo abbraccio, baciare quelle morbide labbra, accarezzare la sua pelle morbida… Un brivido di piacere le percorse la schiena, come aveva potuto credere di poter rinunciare a tutto questo?

    Questo pezzo mi piace immensamente. Ma con te c'è da aspettarsi di tutto... e non saranno rose e fiori!

    Quando ho letto che Tom pensava che le sue qualità da SexGott sono in ribasso, m'è preso un colpo... non avevo capito il reale senso della frase. Sono felice che non sia successo nulla tra di loro, in quel senso!
    Ma... Natalie. Questo non ci voleva, merda! La situazione sarà terribile, lo so già... e chi ne uscirà malconcia, non sarà certo l'ex truccatrice.

    Spero che la telefonata di Aly a Bill faccia desistere il moro, almeno un po', dall'insistere nelle domande al fratello...
     
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  12. Erzsébet
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    Allora....
    Prima di tutto, mi chiedo se Tom accetterà di buon grado di vedere Gaby. Mmm, ho qualche dubbio ad essere sincera... Mi sembra troppo scontato.
    Ovviamente la "one-night-stand" di Tom e Alice deve restare solo questione di una notte, anche se mi chiedo se entrambi riusciranno a mantenere il segreto...
    SPOILER (click to view)
    secondo me no, anzi, prima o poi in qualche modo si scoprirà la verità

    Non lo so, ora come ora la situazione per molti aspetti non è molto chiara, nel senso che sono possibili varie soluzioni e che la storia può prendere una qualsiasi direzione, le strade aperte sono numerose!!
    Perciò, posso solo dirti di postare presto! Questa storia mi incuriosisce sempre di più e ad ogni capitolo è sempre più bella!!
     
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  13. Erzsébet
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  14. innocence ´zla9‚
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  15. innocence ´zla9‚
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    Upperò fin quando non posterai
    Filosofia può attendere
     
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827 replies since 10/10/2009, 18:24   12196 views
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