Tra finzione e realtà 3

Una nuova avventura

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    Capitolo 17

    Amburgo, 9 Maggio 2009 ore 8.27

    Georg era uscito presto quella mattina per raggiungere Gustav allo studio, da lì si sarebbero messi in contatto con Bill e Tom a Los Angeles. Odiava dover parlare con i compagni attraverso Skype o qualsiasi altro aggeggio multimediale quando sarebbe bastato rimanere tutti ad Amburgo e risolvere la situazione parlandone a tavolino, ma l’ accrescere del loro successo a livello mondiale comportava anche quel lato poco simpatico. Gustav sembrava uno zombie dall’ aria assonnata, la piccola Aurora Sophie a quanto pare Li teneva svegli anche di notte.
    Continuava a sbadigliare rumorosamente, tanto da temere che si addormentasse sul tavolo.
    “ Ehi amico, nottataccia eh?” Esclamò, battendogli la mano sulla spalla. Il batterista gli lanciò un’ occhiata bieca.
    “ Aurora ci fa la sveglia ogni 2 ore... Benedetta è a pezzi, credo che impazzirà a breve...” Rispose sconsolato.
    “ Beh crescerà, non credo continuerà a mangiare dieci volte al giorno per sempre!”
    “ Mangiare? Magari! E la colica, il ruttino, e la cacca, il rigurgito!” Il tono della sua voce era strozzato. Forse si sarebbe messo a piangere... Georg lo guardò con compassione, doveva tenersi a mente le parole dell’ amico e tirarle fuori alla prossima voglia impellente di maternità di Noemi. Lui che adorava dormire, non ce l’ avrebbe mai fatta...

    Noemi suonò alla porta di casa Schafer. Benedetta l’ aveva chiamata implorandola di venirla ad aiutare. Non le era piaciuto affatto il tono di voce dell’ amica poco prima al telefono, inoltre gli strilli della bimba avevano coperto gran parte della conversazione.
    “ Ho bisogno di dormire un pò, Gustav non c’è e...” Stava piangendo e probabilmente era sull’ orlo della crisi isterica. Noemi si era infilata in fretta una tuta e l’ aveva raggiunta.
    “ Che succede?” Aveva chiesto preoccupata, notando quanto fosse orribile l’ aspetto dell’ amica.
    “ Non ho chiuso occhio questa notte, puoi tenerla un pò?” Aurora in braccio alla madre era ancora rossa in volto per il recente pianto.
    “ Beh, che ha la nostra principessa? La mamma non ha zuccherato il latte?” La piccola emise un vagito, guardandola con i suoi occhietti cerulei.
    “ E’ una bella giornata, se vuoi la porto fuori...”
    “ Magari! Così io mi riposo un pò. Davvero lo faresti?”
    “ Certo! E non preoccuparti, io e questo diavoletto ci divertiremo un mondo al parco!”
    L’ aveva vestita di tutto punto e dopo averla posata nella carrozzina e ben coperta, erano pronte per uscire.
    “ Non potrò mai ripagarti del grande favore che mi stai facendo...” Aveva sussurrato grata.
    “ Le amiche servono anche a questo, no? Ora vai a riposarti, noi saremo di ritorno tra un paio di ore...”
    Le aveva guardate allontanarsi lungo il vialetto per poi dirigersi immediatamente in camera e buttarsi sul letto ancora sfatto. Due ore sarebbero trascorse in fretta...
    Aurora sembrava contenta della loro uscita all’ aria aperta. Il sole splendeva alto nel cielo anche se faceva ancora freddo. Noemi sistemò il parasole e la coperta. Camminò lentamente fino al parco e quando lo raggiunse, la piccola si era addormentata. Si fermò su di una panchina, cullando leggermente la carrozzina ancora per qualche minuto, fino a quando non fu sicura che non si sarebbe svegliata. Prese un libro dalla sua borsa ed iniziò a ripassare un pò di Biologia. Dio come era rimasta indietro! Presto ci sarebbero state le prove di esame e lei era quasi certa che non le avrebbe superate. Già immaginava il volto deluso di zia Chiara per esser venuta a meno alla promessa fatta. Doveva impegnarsi seriamente in quest’ ultimo mese...
    “ Ciao...” Una voce a lei conosciuta la fece sussultare sulla panchina. Di tutte le persone che avrebbe potuto incontrare quella era la più improbabile.
    “ Gaby, che ci fai qui?” La sorpresa era mista al disappunto.
    “ Sono venuta a prendere alcune cose a casa, sapendo che non c’era nessuno...”
    “ Ah...” Rispose fredda.
    “ Noemi, non mi aspetto compassione, ma almeno cerca di comprendermi...”
    “ Non sta a me farlo. Che io condivida o no il tuo comportamento è irrilevante. Io vedo solo che entrambi state soffrendo come cani e trovo la situazione assurda...”
    “ Non se tu avessi perso i bambini che portavi in grembo...”
    “ Gabrielle ti capisco, ma purtroppo non siete gli unici ad aver vissuto questo dramma...” Aurora si era svegliata e silenziosa sembrava ascoltare le due ragazze. Noemi cullò leggermente la carrozzina, nella speranza non si mettesse a piangere.
    “ La mia psicologa dice che devo esternare tutto il mio dolore per vincerlo...”
    “ Ok, ma non lo devi usare contro Tom, solo Dio sa quanto sta soffrendo...”
    “ Credi che sia un’ egoista?”
    “ Io credo che tu sia ammattita, se devo esser sincera. Tu lo ami!”
    “ Non lo so più...”
    “ Gaby non ci credo! Tu e Tom avete condiviso gran parte della vostra esistenza, fino a decidere di mettervi insieme, sposarvi e fare un figlio. Non puoi nasconderti dietro al primo vero problema e rinnegare quel c’è stato tra di voi all’ improvviso. Ti fai abbindolare dalle parole di una psicologa a cui non frega un cazzo dei tuoi problemi, sbattendo la porta in faccia a chi ti è sempre stato vicino e ti vuole bene! Per non parlare poi di quel tipo che ti sta appresso! Non lo conosco, ma già mi sta tremendamente sulle palle! Scusa la mia franchezza, ma Tom è un santo a non averti ancora mandato a quel paese!!” La bionda si era accasciata sulla panchina sull’ orlo delle lacrime. Noemi le si inginocchiò davanti prendendole le mani tra le sue.
    “ Gabrielle torna, la tua casa è qui. Hai vent’anni, vuoi finire i tuoi giorni a Loitsche, in preda al rimorso di non aver fatto nulla per te stessa? Tom ha bisogno di te, entrambi ne avete l’ uno dell’ altra...” Aurora emise un suono strano.
    “ Vedi anche la nostra principessa concorda con me!” Aggiunse con un sorriso.
    “ Posso prenderla in braccio?”
    “ Certo, ma non farle prendere freddo...” La bionda la sollevò delicatamente dal materassino avvolgendola nella coperta e se la strinse al petto. L’ odore inconfondibile di bambino le riempì le narici e gli occhi di lacrime.
    “ Sei così bella e tenera Aurora...” La bimba sembrò capire e alzò un braccino.
    “ Vedi, le piaci. Vuoi privarla di una zia?” Gabrielle le baciò una manina e poi la ripose nella carrozzina.
    “ Grazie Noemi, avevo bisogno di una scrollata...”
    “ A tua disposizione e non solo per quello. Sarò lieta di venirti ad aiutare a sistemare le tue cose quando deciderai di tornare a casa...”
    “ Potrebbe succedere, dopo quello che mi hai detto...”
    “ Deve succedere...” La bionda l’ abbracciò e dopo un ultimo saluto si congedò. Noemi dondolò la carrozzina, Aurora puntuale, aveva ripreso a piangere allo scoccare delle due ore...

    Los Angeles, 9 maggio 2009, ore 22.36

    Era stata una lunga giornata, ma soddisfacente. Avevano incontrato Martin che si era congratulato con loro per il lavoro svolto fino a quel momento, nonostante il brutto periodo che stavano attraversando. Le canzoni erano praticamente ultimate, dovevano rivederne un paio, dove la pronuncia di Bill andava migliorata. Avevano parlato con Georg e Gustav su Skype che si erano rivelati d’accordo su tutto. Sembravano piuttosto impazienti di terminare la conversazione, come se non importasse loro del futuro dell’ album . A dire il vero Bill nutriva qualche sospetto nei loro confronti. Ok, Gustav era così preso dalla venuta di Aurora che poteva ben comprendere quanto poco gli importasse che la cover del CD venisse stampata in nero o grigio topo, ma Georg non aveva scuse. L’ aveva trovato addirittura antipatico, quando ad un certo punto aveva esclamato il tono stizzito “ tanto si sa chi deciderà…”. Aveva preferito non ribattere, non voleva certo mettersi a litigare con il compagno attraverso una messaggeria, però si annotò la frase infelice sul suo taccuino mentale, ripromettendosi di chiedere spiegazioni non appena ritornati a casa. Se c’era un problema andava affrontato e anche alla svelta…
    “ Andiamo?” Disse al gemello che, seduto sul suo letto, stava sfogliando annoiato una rivista. Non avevano una grande voglia di uscire, ma Martin era stato categorico.
    “ La festa è anche in vostro onore, non potete mancare…”
    Da quando la Cherrytree dava feste in onore dei propri artisti, quando non c’era nulla da festeggiare?
    Se lo erano chiesti dubbiosi, ritornando in hotel per andarsi a preparare per la serata.
    “Domani voglio dormire tutto il giorno!” Sbuffò Tom richiudendo il giornale.
    “ Magari! Forse se ci comportiamo bene stasera il capo non ci tirerà giù del letto prima di mezzogiorno!”
    Si erano avviati verso l’ uscita secondaria dell’ albergo dove un' auto e due bodyguards della loro security li stavano attendendo. Avrebbero voluto viaggiare senza scorta, ma David gliel’ aveva assolutamente proibito dopo gli ultimi avvenimenti.
    Raggiunsero uno dei numerosi locali di Sunset Strip, gremito di gente quasi totalmente appartenente al mondo dello spettacolo. Molti gli artisti appartenenti alla casa discografica e lei
    Che ci faceva lì? Bill sentì il sangue gelare nelle vene, mentre tirava una gomitata alle coste dell’ ignaro fratello che distrattamente si guardava in giro.
    “ Cazzo fai, sei scemo?” Lo apostrofò, massaggiandosi la parte colpita.
    “ Guarda, davanti a te…” Una bionda dall’ aspetto molto familiare era seduta al bar intenta a parlare con Strify dei Cinema Bizarre.
    “ Oddio Natalie…”

    Edited by *billaly* - 5/2/2010, 01:19
     
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  2. Elisa*76
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    OOOOOHHHHH imagecapitolo nuovo.....leggo subito!!!
     
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  3. Elisa*76
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    Commentini:

    Gus papà con le occhiaie è adorabile, Georg un po' meno, sarà meglio fargli passare sta allergia ai pupi.
    Che tenera Noemi in versione tata :wub:
    Attendevo che Noemi potesse parlare con Gaby!! Era ora che le facessi incontrare.
    "Ti fai abbindolare dalle parole di una psicologa e cui non frega un cazzo dei tuoi problemi, sbattendo la porta in faccia a chi ti è sempre stato vicino e ti vuole bene! Per non parlare poi di quel tipo che ti sta appresso! Non lo conosco, ma già mi sta tremendamente sulle palle! "

    CI VOLEVA!!! EVVIVA NOEMI!!!! -_-

    E' tenerissimo il momento in cui Gaby prende in braccio Aurora :tears:

    Che ci fa Natalie, e sto Strifi chi è ??? :rolleyes: :ph34r:
     
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    Oddio Ely, mi fai morire...
    Strify è il cantante dei Cinema Bizarre...
    SPOILER (click to view)
     
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  5. hann92
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    Mutty scusa il ritardo ma purtroppo solo oggi ho avuto tempo di leggere, queste settimane tra compiti e interrogazioni sono state davvero stressanti per me, perdonami..
    Comunque evvaiiiii Gabry ritorna a casa ** jaaaaaa is beautiful, ma ciò che non mi piace è la presenza di Natalie ora che Alice e in Italia, madoooooo seriamo non ci siamo drammi, ti prego non farne accadera mutty bastano quelli tra Tom e Gabry pleaseeeeeee =(
    Georg sempre il solito, che ducia Noe con la piccola Aurora, sarebbe una mamma perfetta e poveri Bene e Gistav mi spiace per loro =)
    Mutty simply the best!!!! =))))
    Non mi stancherò mai di ripeterlo ;-)
     
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    Grazie Rose!! :wub:

    SPOILER (click to view)
    Ma Rose è il tuo vero nome?
     
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  7. Elisa*76
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    CITAZIONE (*billaly* @ 3/2/2010, 22:35)
    Oddio Ely, mi fai morire...
    Strify è il cantante dei Cinema Bizarre...
    SPOILER (click to view)

    Oddio mi ricorda vagamente la Rettore
    Be' certo che la Natalie dopo Bill è veramente scaduta

    UPPPPP

     
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  8. hann92
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    SPOILER (click to view)
    No mutty mi chiamo Rosy ^^ Rose è il nick-name
     
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    Ok, Rosy. Ti posso chiamare così?

    Comunque volevo avvisarvi che non so quando posterò! Scusatemi!!
     
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  10. hann92
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    Si certo che puoi chiamarmi così ^^ comuque tranquilla mutty noi siamo qui ^^
     
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    Capitolo 18

    Los Angeles, 9 Maggio 2009 ore 23.25

    “ Salve ragazzi...” Il saluto in tedesco da parte di un biondino dall’ aspetto femmineo, di parecchi centimetri più basso di loro li distolse dalle loro elucubrazioni.
    “ Ciao Kristian, come va?”
    “ Oh, molto bene! Immagino vi stiate chiedendo che ci fa Natalie qui...”
    “ Perchè c’è Natalie?” Chiese Bill, fingendo scarsa attenzione alla notizia.
    “ Avete l’ aspetto di chi ha appena visto un fantasma...”
    “ Ok, che cazzo ci fa qui Natalie?” Concluse Tom, inutile tirarla per le lunghe.
    “ E’ la nostra truccatrice. A dire il vero non ne avevamo bisogno, ma ci è stata per così dire... imposta...”
    “ Martin?”
    “ Già...”
    “ Beh, è un’ ottima professionista...” Convenne il moro.
    “ E perchè l’ avete licenziata allora? “ chiese malizioso.
    “ Lo sanno anche i sassi il motivo, non li leggi i giornali? “
    “ Ah, per quel motivo? Ma tu sei sposato Bill!”
    “ Anche lei lo è se è per questo e spero se ne sia resa conto...”
    “ Non parla mai di voi, anzi credo che ora il suo interesse sia per qualcun’ altro...”
    “ Strify?!” Esclamò Bill strabuzzando gli occhi.
    “ Ahahah! Sarebbe proprio tempo perso! No, penso abbia alzato proprio il tiro...”
    “ Martin?”
    “ Può essere...”
    I gemelli si guardarono attoniti, mentre il biondino, dopo averli salutati, raggiungeva il resto del suo gruppo.
    “ Facciamo presenza e poi andiamo via, non ho voglia di incontrarla e fingere di esser cortese con lei, mentre invece le darei volentieri un paio di ceffoni...” Disse Bill, rivolto al fratello.
    “ Come vuoi, tanto non c’è nessuno di interes-...”
    “ Ragazzi! Siete arrivati!” Martin in compagnia di una procace biondina, si stava dirigendo verso di loro con il sorriso delle grandi occasioni stampato in faccia.
    “ Ciao Martin...” Risposero all’ unisono i gemelli.
    “ Volevo presentarvi Christine Paine, la cantante dei Forecast, uno dei nuovi gruppi entrati da poco a far parte della nostra grande famiglia…” Esclamò cingendo il fianco della ragazza, che elargì loro un grande sorriso.
    “ Piacere Tom…” Rispose porgendole la mano.
    “ Io sono Bill! “ Intervenne il moro pronto a interrompere tempestivamente il contatto.
    “ Piacere mio, credo di conoscervi abbastanza bene, sono vostra fan!” Esordì, finalmente dando prova di saper parlare, mentre si scioglieva dalla presa lasciva del suo “capo”.
    “ Bevi qualcosa?” Chiese gentilmente Tom, mentre l’ occhiata del fratello lo inceneriva. Era perfettamente conscio di ciò che attraversava la sua mente in quel momento.
    “ Oh, grazie sì, mi andrebbe volentieri un Margarita…” L’ aveva preso a braccetto e dimentichi di Bill si erano diretti al bar.
    Il moro sbuffò, bevendo poco elegantemente un sorso di birra direttamente dalla bottiglia.
    Odiava quando il fratello lo piantava in asso alle feste, per correr dietro alle ragazze.
    Cazzo no! Non poteva farsi vedere in giro con quella bionda! Gaby l’ avrebbe scorticato vivo!! Beh,a dire il vero era stata per prima lei ad uscire con Udo palla di lardo, quindi avrebbe dovuto incassare il colpo, ma…
    Sentiva in cuor suo che comunque Gabrielle non avrebbe mai tradito Tom, mentre lui sembrava di tutt’altre intenzioni. Doveva fermarlo!
    Compì velocemente un giro su stesso andando a sbattere contro una figura si trovava dietro di lui.
    “ Ciao Bill, come stai?”
    “ Ciao… Natalie…” Bevve un altro sorso di birra e poi posò la bottiglia sul tavolo più vicino.
    “ Non mi aspettavo di vedervi qui, ti credevo in Germania appiccicato alla tua dolce mogliettina…”
    “ Nemmeno io mi aspettavo di vederti ad un party della Cherrytree, ma chissà perché non sono poi così tanto stupito, conoscendoti…”
    “ Ora sono la makeup artist dei Cinema…”
    “ Lo so, le voci corrono…” Rispose freddo. Non aveva voglia di parlare con lei, cercò con gli occhi il fratello che seduto al bancone del bar offriva da bere alla procace biondina.
    “ Il lupo perde il pelo, ma non il vizio… e ora che Gaby se ne è andata è ritornato in pista…” Sorrise maligna la donna.
    “Gaby non se ne è andata e stanno solo parlando, è un’ amica di Martin…” Per un attimo gli sembrò che la truccatrice perdesse colore.
    “ E’ la cantante dei Forecast…”
    “ Certo la giovane, bella e desiderabile Christine Paine…” Rispose ironico.
    “ Non sei divertente, Bill…”
    “ Neppure tu, se è per questo. Non so a cosa stai mirando e non mi importa a dire il vero. Gira solo alla larga da noi e tieni a freno quella tua lingua biforcuta, ok?” Fece per andarsene, ma Natalie lo trattenne per un braccio.
    “ Credi di esser migliore degli altri? Sei solo un fottuto ragazzino, baciato dalla fortuna!”
    “ Mi basta sapere che lo sono di te. Ti faccio i miei migliori auguri, Natalie…”
    “ Sei un piccolo bastardo ingrato!” Gridò strattonandolo. Più di una persona si voltò verso di loro, attirati dal battibecco.
    “ Smettila, stai dando spettacolo. E io non starò qui a farti da spalla!” Si liberò dalla stretta, incamminandosi verso il bar. Non aveva intenzione di rimanere lì un minuto di più e anche a Tom sarebbe convenuto lasciare il locale. Quella donna era una mina vagante, un pericolo incombente.
    “ Tom, andiamocene…”
    “ Ma io…”
    “ Ho appena discusso con Natalie e su tu non fossi stato così preso da lei avresti sentito le sue grida isteriche!” Chantelle spalancò gli occhioni incredula.
    “ Preso da me?” Chiese con aria sognante.
    “ Sì, domani…” Il moro scosse il capo spazientito.
    Un flash accecante squarciò la semioscurità che li circondava.
    “ Allora vieni con me, o rimani qui a farti paparazzare?”
    “ Ok, vengo… Scusami Christine… Piacere di averti conosciuto…”
    “ Ci si vede Tom, sai dove cercarmi…” Rispose ammiccante sfiorandogli la mano con la sua perfettamente curata.
    Bill lo trascinò fuori di peso, seguito da uno dei bodyguard ed attesero che l’ altro andasse a recuperare l’ auto. Non avevano nemmeno salutato Martin, ma Tom immaginava che fosse l’ ultimo dei pensieri del fratello in quel momento. Era furioso, per di più l’esser stati fotografati all’ improvviso, non aveva certo contribuito a migliorare la situazione.
    “ Comincio a capire il significato della parola odio…” Brontolò il moro, battendo il piede sul selciato.
    “ Ma che ti ha detto?”
    “ Oh, solite cose… Che io sono un fottuto bastardo, che tu perdi il pelo ma non il vizio ecc.ecc. Non sa dove attaccarsi, credendo poi di poterci ferire, quella scema…”
    “ E non l’ ha forse fatto?” Chiese timido il gemello.
    L ‘auto arrivò e il moro tirò Tom per la felpa.
    “ Non voglio più sentirla neppure nominare, ok?!”
    “ Come vuoi Billy…”
    “ E non chiamarmi Billy! Quando sono incazzato sai che odio esser chiamato così!”
    Si accomodarono sul sedile posteriore e Bill sprofondò in esso, quasi a non volersi far scorgere nonostante i vetri oscurati. Era agitato e divorato dall’ansia. Un cupo presagio si era impadronito della sua mente, e il battito del suo cuore rimbombava nelle tempie. Sentiva di non esser al sicuro,come se da un momento all’ altro la spada di Damocle dovesse planargli sul collo. Sbuffò stizzito, incapace di calmarsi. Si avvicinò al fratello e posò il capo sul suo petto. Tom lo abbracciò silenzioso, come quando da bambini si rifugiavano in cima alle scale durante il temporale, accarezzandogli la testa. Ora era agitato anche lui. Non sapeva dare un giusto significato a quello strano rimescolio nello stomaco, ma quella strana serata era sicuro fosse l’ inizio di un nuovo guaio.

    Natalie raggiunse il fotografo e gli porse una busta.
    “ Grazie…” Sorrise ammiccante, contando il denaro.
    “ Ecco la scheda della mia digitale, c’ è anche un breve filmato del tuo litigio con Bill…”
    “ Perfetto Luka, sapevo di poter contare su di te…”
    “ E’ sempre un piacere far affari con una donna bella e disponibile come te. Ci vediamo presto…”
    Lo guardò allontanarsi su una Mercedes nuova fiammante.
    “ Se la passa mica male il fotografo…” Constatò, stringendo nella mano la piccola card.
    Con un cenno fermò un taxi che transitava in quel momento, il quale si fermò facendo stridere le gomme sull’ asfalto.
    “ Al Thompson Hotel, grazie…”
    Prese il cellulare dalla borsa e cercò un numero sulla rubrica.
    “Ho le foto. Ci vediamo in albergo…” Attese che il messaggio venisse inviato e tranquillamente ripose il telefono nella borsa.
    Sul suo volto si dipinse il ghigno di chi assolutamente cercava vendetta.

    Edited by *billaly* - 20/6/2010, 17:03
     
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  12. hann92
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    Porca eva, scusate il termine, ma quella è davvero una s*****a per non dire altro. ora ci saranno altri guai tra Tom e Gabry e tra Bill e Alice, per colpa di chi? Di quella strega, stupida donna 40enne e dei fotografi che i santi c***i loro non sanno dove stanno di casa...
    Mado mutty bel capitolo come sempre, ma fa che i problemi si chiariscono subito plaeseeeee =(
    Sei grande come sempre ;-)
     
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    Piano con le stupide donne 40enni! Sono molto sensibile!! :lol:
     
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  14. hann92
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    Mutty ma tu sei unica e poi sei Alice, non quella strega di Natalie!!! U.U
    E poi tu sei grande!!!! xD
     
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  15.     +1   -1
     
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    Oddio adesso mi emoziono!!
     
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