Tra finzione e realtà 3

Una nuova avventura

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    Vergognati amò.
    Sono ufficilamente arrabbiata con te!

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    Ho bisogno di sfogarmi un pò... :(


     
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  2. hann92
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    upup fur mutty
     
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    Sto scrivendo...
     
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  4. hann92
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  5. Elisa*76
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    Quando riuscirò a scrivere qualcosa volentieri...
     
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    Riconosco che non è un granchè, ma mi serviva scrivere un capitolo di transizione.

    Capitolo 16

    Bologna, 8 Maggio 2009 ore 12.06

    Fece uno strano effetto ad Alice rimettere piede in Italia dopo mesi. Sentire la gente parlare con quel simpatico accento emiliano che assurdamente le era tanto mancato. Stupidamente al controllo documenti aveva salutato in tedesco e solo dopo aver mosso qualche passo in direzione dell’uscita, si era resa conto della gaffe.
    “ Avranno pensato che fossi scema, visto il passaporto italiano…” Disse a se stessa, sorridendo.
    “ Alice!!” Una voce a lei conosciuta la chiamò tra la folla.
    “ Papà!!” Gridò, correndo incontro a Luca.
    “ Tesoro sei magnifica!! Tutto bene il viaggio?”
    “ Certo che sì! Mamma? Andrea?”
    “ Sono a casa che ci aspettano! Sai quanto tua madre odi gli addii e i bentornati!”
    “ Già, il giorno della vostra partenza dopo il matrimonio è stato uno strazio!”
    “ Non me lo ricordare! Ha pianto per tre giorni consecutivi! ‘La mia bambina si è sposata con quel capellone rock’…”
    “ Davvero ha detto così?”
    “ Mmh-mmh…” Confermò serio.
    “ Non ci credo!”
    “ Ti giuro!”
    “ Ma dai! Mamma adora Bill!!”
    “ Tutta facciata, in realtà è addoloratissima…” Un silenzio imbarazzante cadde tra i due, seguito poi dalla sonora risata di Luca.
    “ Ahahah! Ci sei cascata!”
    “ Papà! Non ti ricordavo così spiritoso!”
    “ Come no? Ti hanno fatto il lavaggio del cervello ad Amburgo?”
    “ Ma smettila!”
    Salirono in auto ed imboccarono rapidamente la tangenziale. A quell’ ora il traffico era molto intenso ed in effetti ci misero un secolo a percorrere cinquanta chilometri.
    “ Tua madre brontolerà per il pasto che ormai si sarà raffreddato…” Borbottò Luca, parcheggiando sotto casa.
    “ Io non ho neppure fame…” Rispose Alice.
    “Però devi sforzarti e mangiare, sennò chi la sente Manuela? Si è presa una giornata di ferie per cucinare e stare con te, non la puoi deludere!”
    “ Ok! Mi sforzerò, allora. Credo che il viaggio in aereo mi abbia messo sotto sopra lo stomaco.” In realtà non era nemmeno quello il punto. Da quando aveva lasciato la loro casa qualche ora prima, aveva avvertito un senso di inquietudine profonda. Come se fosse sentore di uno spiacevole avvenimento. Lei e Bill si erano salutati il mattino presto, dopo una notte praticamente insonne. Avevano dormito un paio d’ore. Erano rimasti fino a tardi a parlare con Tom e poi ad ultimare i bagagli. Non c’era stato quasi il tempo di coccolarsi, anche se a loro bastava un abbraccio per esser vicini e rinnovarsi il loro amore, però… Sentiva un languore strano alla bocca dello stomaco, un vago senso di ansia…
    “ Devo smetterla di somatizzare tutti i problemi del mondo…” Si disse, cercando di scacciare il malumore improvviso, era a casa e per 5 giorni non avrebbe più pensato a nulla che non fosse la sua famiglia.
    “ Mamma!!!” Gridò entrando in casa e buttando la valigia in un angolo.
    Manuela e Andrea fecero capolino sulla porta di cucina per poi andarle incontro.
    “ Alice, finalmente!!” Esclamò aprendo le braccia per accoglierla.
    “ Sei dimagrita.” Affermò, prima di tutto, guardandola accigliata.
    “ Un paio di chili, ma non è un dramma! Con le tue lasagne, ne prenderò sicuramente 4!!” Rispose sorridendo.
    “ Mmh… Non mi convinci, figlia mia. E’ tutto ok?”
    “ Certo mamma! Io e Bill siamo felici. Anche se ultimamente, non è che sia un bel periodo…”
    “ Già, Tom e Gabrielle…” Intervenne Luca.
    “ E’ una gran brutta storia. Entrambi sono ad un bivio, Gaby dopo la perdita dei gemellini è fuori di testa e Tom non sa più che fare, senza contare la denuncia per aggressione di quelle 4 pazze… E poi c’è l’ album, la casa discografica che alita loro sul collo, gli incontri con il giudice…” Elencò infervorandosi e chiedendosi come il cognato non fosse ancora definitivamente crollato.
    “ Respira tesoro…” Le disse il padre, abbracciandola. Sapeva quanto lei fosse legata al gemello di Bill e all’ amica. La sua preoccupazione era dolorosa.
    “ Porrò il divieto all’ ingresso dei cattivi pensieri, per questi pochi giorni in cui ti tratterrai. Capisco che non sia facile, ma vedo che l’ abitudine di farti carico dei problemi degli altri è rimasta inalterata nel tempo!” Continuò, sciogliendola dall’ abbraccio per guardarla in volto. La sua splendida figlia, era cresciuta ed era una diventata una donna. Forse sì, aveva ragione Manuela, era un po’ troppo magra, ma bellissima.
    “ Forza a tavola! Mi sta venendo fame!” Esclamò prendendo a braccetto il fratellino che fino a quel momento era rimasto in disparte.
    “ Allora Andrea, hai trovato la morosa?” Il ragazzino arrossì violentemente, non era abituato a parlare dei fatti suoi, se non a suo padre.
    “ N-no che dici, non ci penso neanche! Le femmine della mia classe sono tutte pazze per tuo marito e i Tokio Hotel!”
    “ A dire il vero lui è famosissimo, ma credo che gli stiano dietro solo perché è il cognato di Bill Kaulitz…” Le sussurrò il padre all’ orecchio.
    “ Così giovani e già così opportuniste…” Constatò Alice, mentre si recavano verso il bagno per lavarsi le mani.
    “ Beh Andrea, se ti piace qualcuna in particolare, posso sempre farvi avere il pass per i concerti, quando verranno in Italia…” Gli disse schizzandolo con l’ acqua.
    Il fratello sorrise timido, le era mancata la sua sorellona…
    “ Beh, a dire il vero ce n’è una, si chiama Valentina e sta in terza D…”
    “ Uh… e com’è?” Chiese complice.
    “ Credo carina, ma non le piacciono i Tokio Hotel…”
    “ Menomale!” Esclamò sollevata, di certo una cognata innamorata di suo marito non era il massimo!!
    “ Domani sera, dovevamo andare al cinema insieme, ma sei arrivata tu e ho rimandato…”
    “ Ma non devi Andrea! Te lo proibisco, anzi, quasi quasi vengo con voi!”
    “ Eh? No dai, è lo stesso!” si affrettò a dire.
    “ Ehi, sto scherzando! Però tu ci devi andare al cinema con la tua Valentina!”
    “ Non è la mia Valentina!” Brontolò a voce alta.
    “ Shh, vuoi che ti senta la mamma? Sai che palle, dopo?!” Il ragazzino si mise la mano davanti alla bocca, strabuzzando gli occhi per poi ridere insieme alla sorella.
    “ Su a tavola sono già le due passate! La sentirono brontolare dalla cucina. Sempre la solita, fintamente severa ed austera.
    Era bello esser a casa.

    Amburgo, 8 Maggio 2009 ore 15.23

    Noemi uscì dal bagno saltellando e sistemandosi la maglietta sui jeans. Nonostante i dolori all’ addome e alla schiena era incredibilmente su di giri. Le era venuto il ciclo! Quel fottuto bastardo aveva fatto la sua ricomparsa con notevole ritardo, tanto da essersi già recata in farmacia ad acquistare un test di gravidanza.
    Raggiunse Georg che stravaccato sul divano, faceva distrattamente zapping con il telecomando. Bill e Tom erano in America, Gus era totalmente preso dalla sua famiglia e lui era a terra e maledettamente noioso.. .
    Decisa a festeggiare lo scampato pericolo versò del vino in due bicchieri e ne porse uno al marito.
    “Che si festeggia? Chiese distratto.
    “ Indovina…”
    “ Hanno arrestato le stalker?”
    “ No.”
    “ Hai trovato un portafogli con diecimila euro all’ interno?”
    “ No.”
    “ Sei miracolosamente rientrata nei jeans che ti ha regalato Bill?”
    “ No, scemo.”
    “……”
    “ Mi è venuto il ciclo!”
    “Ah…”
    “ Come ah?”
    “ Non vedo che ci sia da festeggiare, anzi…” Disse, assumendo un’ espressione afflitta.
    “ Significa che non sono incinta. Ero in ritardo di una decina di giorni e dopo le nostre discussioni, devo dire che tutto sommato non dispiace neppure a me aspettare un altro po’ di tempo…”
    “ Questione di buon senso…” affermò bevendo un sorso di vino, per poi posare bicchiere e piedi sul tavolo davanti al divano.
    Certo che Georg e la sua poca sensibilità riuscivano sempre a spiazzarla. In lui è come se vivessero due persone differenti. L’ amante passionale e il pezzo di ghiaccio. Due sentimenti opposti che convivevano l’ uno complementare all’ altro.
    “ Ti ricordo che i bambini si fanno in due e se anche io metterò in stand by il mio istinto materno, tu dovrai metterci il tuo pisello, visto che non mi sembra il caso di vivere con l’ incubo perenne di una gravidanza indesiderata…”
    “ Ok, troveremo qualcosa…” Quel documentario alla TV sulla riproduzione delle marmotte era diventato ad un tratto molto interessante.
    “ Non stai cercando la maglietta da abbinare ai pantaloni Hagen! E quando ti parlo vorrei che tu almeno mi guardassi in faccia.” Gli si parò davanti, oscurando la visuale.
    “ Non ho voglia di discutere, Noe…”
    “ Ok, non discuteremo. Bene, vado a godermi questo momento di euforia fuori di qui… “
    “ Dove vai?”
    “ Ovunque, lontano da te e dalla tua indifferenza.”
    Si diresse verso la camera da letto per prendere giacca e borsa. Se voleva evitare lo scontro era meglio levare le tende e farsi un giro. Era una bella giornata, una passeggiata avrebbe giovato sicuramente a lei e ai suoi pensieri.
    Georg la raggiunse. No,non ci sarebbe cascato nuovamente.
    “ Mai lasciare nulla in sospeso…” Borbottò tra sé.
    “ Ok, scusa. Ho la testa da un’ altra parte.”
    “E dove, se non sono indiscreta?”
    “ Bill e Tom sono andati a Los Angeles, mi chiedo quando termineremo questo benedetto album. Ci sono sempre idee nuove, Bill non smette di comporre un attimo. Di questo passo a Natale saremo ancora qui…”
    “ Ma le canzoni non sono già ultimate?”
    “ Dovrebbero, ma tutte le porte sono ancora aperte… In realtà credo stiano aspettando il pezzo bomba dalla mente eccelsa di Bill, quello che decreterà il nostro successo planetario…” Nei suoi occhi poteva leggere lo sconforto totale. Le era sempre sembrato che a Georg e Gustav importasse poco questo lato dell’ essere famosi, ma forse si sbagliava. Rimanere nell’ ombra, oscurati dai gemelli, non era poi così esaltante.
    “ Georg se non ti conoscessi penserei che tu sia un po’ geloso…”
    “ Geloso! Non farmi ridere! Scocciato è il termine giusto, e non vedo la necessità di volare a Los Angeles ogni tre settimane per vedere Martin! Possiamo benissimo registrare qui!”
    “ Non ti è simpatico vero?”
    “ Diciamo che mi è indifferente, come io e Gus lo siamo per lui…” Noemi lo abbracciò, buttando a terra borsa e giacca. Con il broncio, sembrava un bimbo a cui era appena stato tolto il giocattolo preferito dalle mani.
    “ Sei geloso Hagen, ammettilo!” Gli sussurrò, baciandogli le labbra.
    “ Ok un po’, e so che non dovrei. Noi siamo una squadra…”
    “ Appunto. Lascia che siano Bill e Tom a sbrigare questa parte di lavoro. E poi pensa che così abbiamo più tempo per stare insieme…” Gli accarezzò le spalle fino a scendere sul torace.
    Il bassista chiuse gli occhi per assaporare al meglio quel leggero tocco. Si avvicinò al suo volto, trovando immediatamente la sua bocca che bramava esser baciata.
    Noemi aveva il potere di fargli dimenticare ogni cattivo pensiero. Le sfiorò il collo con le dita facendola rabbrividire. Scese verso i suoi seni pieni e con un abile gesto le tolse la maglietta.
    “ Georg non possiamo…”
    “ Lo so, fammi stare vicino a te. Voglio solo tenerti stretta tra le mie braccia…” Noemi si lasciò cullare da quel dolce abbraccio e si abbandonò alle carezze languide del suo bassista.
    Si sentiva comunque fortunata a non aver sposato un frontman…

    Edited by *billaly* - 26/1/2010, 14:55
     
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  8. Elisa*76
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    Evviva!!!!
    Leggo e commento! -_-

    "‘La mia bambina si è sposata con quel capellone rock..."


    "“ Alice, finalmente!!” Esclamò aprendo le braccia per accoglierla.
    “ Sei dimagrita.” Affermò, prima di tutto, guardandola accigliata.

    E' tipico di una mamma rendersi conto subito del cambiamento dell'aspetto fisico di una figlia.

    Mi piace molto questa parte dove Alice ritrova la sua famiglia e il clima a cui era abituata quando viveva ancora con loro.
    Non c'è niente di più bello della propria casa al quale è bello far ritorno ogni tanto.

    Situazione rientrata per Noemi, niente pupetto in vista per ora
    Georg però ha bisogno urgentemente di un corso di bon-ton

    Ali che ha strane sensazioni, Georg che si sente messo un po' da parte....uhm qua gatta ci cova....cosa ci stai preparando?????

    UUUPPPPPPPPPP

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    Grazie per aver scritto!!!
     
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    Grazie Ely per aver letto e commentato! **
     
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    Noemi che fine hai fatto???????????????
     
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    Indaffarata altrove, credo...
     
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  12. Elisa*76
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    Una 18enne indaffarata!!!

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  13. Elisa*76
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    Ormai mi rimani solo tu Ely...

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    che bella la frese che hai in firma!
     
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  15. Elisa*76
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    CITAZIONE (*billaly* @ 29/1/2010, 16:01)
    Ormai mi rimani solo tu Ely...

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    che bella la frese che hai in firma!

    Ste donzelle sono tutte occupate altrove... :shifty: vedrai che torneranno, si torna sempre all'ovile
    Quando posti???? :ops:

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    grazie, la frase fa figo e non impegna :lol: , no va be' mi piace molto questo scrittore e questa frase rispecchia il mio pensiero


    UPPPP :agitato2:
     
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827 replies since 10/10/2009, 18:24   12196 views
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