Tra finzione e realtà 3

*billaly*

Posted on 11/1/2010, 15:48

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Non coniarne delle nuove, queste vanno benissimo! **
*Gongola*

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hann92

Posted on 11/1/2010, 17:28

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^^ ihihihih ooookkeeeey

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hann92

Posted on 13/1/2010, 13:25

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uppyy

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*billaly*

Posted on 15/1/2010, 03:40

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Capitolo 15

Amburgo, 7 Maggio 2009 ore 10.32

Gabrielle entro nell' ufficio del Giudice con al seguito Bernhard e Udo Listrid. Anche se la sua presenza non era necessaria, il ragazzo aveva insistito molto per accompagnare il padre ad Amburgo.
" Gaby avrà bisogno di un amico..." Aveva argomentato con il genitore, il quale aveva scosso la testa sconsolato. Quando avrebbe smesso suo figlio di giocare al Principe Azzurro? Che Gabrielle Redmacher tenesse ancora molto al marito era stato appurato, perchè quindi continuare a nutrire false speranze? Possibile che a ventiquattro anni fosse ancora così ingenuo?
Tom posò lo sguardo sulla bionda, accennando un sorriso. Non si erano più sentiti dal sabato precedente. A dire il vero lui l' aveva chiamata più volte, senza ottenere risposta. La moglie fece un cenno con la mano prima di sedersi dalla parte opposta alla sua. Le mani in grembo, gli occhi bassi.
I rispettivi avvocati si strinsero la mano per poi sedersi a loro volta al fianco dei loro assistiti. David e Udo furono invitati ad accomodarsi all' esterno. Il giovane sbuffò spazientito, Tom non gli era piaciuto al liceo e ora ancor meno. Nonostante avesse cercato di indossare un abbigliamento semidecente, aveva comunque l' aspetto di un rapper di strada. Si era chiesto più volte come una ragazza come Gabrielle potesse essersi innamorata di un soggetto del genere. Un teppista senza talento che aveva la fortuna di far parte di una delle band più famose del mondo. Se lo ricordava come un piccolo seduttore senza sentimento, che ci trovavano le donne in uno come lui?
Fissò il loro manager, che nervoso sfogliava una vecchia rivista. Osservò il suo modo di girare le pagine. Era sicuro che non stesse leggendo una riga di ciò c'era scritto.
" Brutta faccenda eh? " Cominciò. David alzò lo sguardo, posando occhi indagatori su di lui.
" Come scusa?" Chi cavolo era quel damerino?
" Ho detto che è una gran brutta faccenda quella di Tom..." Ripetè, scandendo le parole ad una ad una, come stesse parlando ad un anziano sordo.
" Ho capito, mica sono scemo! E anche un allocco capirebbe che Tom è nei guai."
Udo gli lanciò uno sguardo bieco. Non gli piaceva Tom, e il manager era suo degno compare. Come si permetteva di dargli dell' allocco?
" Certo che il fatto di andare in giro vestito come un delinquente e suonare in una rock band, non l' aiuterà di certo..." Constatò serio.
" In effetti sarebbe meglio fosse un perfetto idiota e indossasse abiti da necroforo..." Rispose David, ammiccando verso di lui.
" Che vorresti dire?" Chiese sulla difensiva.
" Senti ragazzino, io non so cosa tu ci faccia qui, nè cosa voglia da me. Io ho altro a cui pensare che rispondere alle tue frecciatine. Tom è il chitarrista dei Tokio Hotel, ha sicuramente sbagliato ad aggredire la stalker, ma ciò che tu devi sapere è quanto.
Non mi interessa se tu sei innamorato di Gabrielle da quando andavi all' asilo. Sta di fatto che lei è la moglie di Tom, e faresti quindi meglio a levarti dalle palle e lasciare che risolvano i loro problemi da soli." Si era messo tra le labbra una sigaretta e voltandogli le spalle si era diretto verso l' esterno dell' edificio. Bella idea decidere di smetter di fumare proprio in quel periodo...
Udo con un moto di stizza, gettò un giornale a terra. " Che stronzo!" Disse tra sè, mentre un languore acido si impadroniva del suo stomaco.
Come faceva Gaby a vivere con persone del genere? Avrebbe dovuto fare qualcosa in proposito. Dopotutto lei in più di un' occasione gli aveva dimostrato di gradire la sua compagnia, quindi i giochi erano ancora più che aperti. Era certo che un paio di sedute dalla dottoressa Keller, l' avrebbero rimessa in sesto e che quindi avrebbe potuto parlargli più tranquillamente dei sentimenti che lui provava nei suoi confronti. Avrebbero potuto costruire un bellissimo rapporto, una volta che Gabrielle avesse preso atto che Tom non era affatto l' uomo adatto a lei.

" Gabrielle non sia titubante. Non sta subendo un processo. Vorrei soltanto che lei mi raccontasse per filo e per segno ciò che successe con le stalkers quel pomeriggio..." Il giudice incrociò le mani davanti a sè e attese che la bionda iniziasse a parlare. Gaby lanciò un' occhiata a Tom e sospirò: " Stavo rientrando da una passeggiata, quando davanti al cancello di casa sono stata circondata da quattro ragazze col viso coperto che mi hanno sbarrato la strada. Alla mia richiesta di farmi passare, mi hanno spintonato chiamandomi "puttana in calore". In quel periodo ero ancora gravida e per me è stato istintivo cercare di proteggere le mie creature e non reagire. D'altronde è risaputo che la violenza non paga. Non ho pensato di difendermi diversamente, se non intimando loro di andarsene. Allorchè la più minuta delle quattro ha iniziato a ridere e ha cercato di sferrarmi un calcio. Ho schivato il colpo, urlando di smetterla e le mie grida hanno per fortuna attirato l' attenzione di uno dei bodyguard che sorvegliava sempre la casa che è immediatamente accorso in mio aiuto... "
" Perchè era uscita da sola?"
" Fortunatamente la gente non mi riconosce ancora per strada e poi non sopporto esser sorvegliata ventiquattrore al giorno..."
" Che significa per lei che la violenza non paga?"
" Usarla non è la soluzione..."
" Quindi lei giudica il comportamento di suo marito sbagliato?" Dove stava parando?
" Certo non lo condivido affatto! Anche se capisco che l' esasperazione possa portare a compiere gesti inconsulti..."
" E' mai stato violento con lei il signor Kaulitz?"
" Certo che no!" Il suo volto si era infiammato. A quel punto non capiva più dove il giudice volesse arrivare. Guardò il suo avvocato che assisteva all' interrogatorio attento ed in silenzio.
" Crede che le donne che hanno aggredito lei siano le stesse della stazione di benzina?"
" Penso di sì... Oddio, erano con il volto coperto, ma dalla corporatura direi fossero le stesse!"
" Crede che la ragazza che è stata aggredita fosse una semplice fan?"
" Fan? Ma ci perseguitavano da mesi!"
" Allora sono le stesse persone, non crede?" Quell' uomo la stava gettando nella confusione più assurda.
" Mi scusi, ma le sue domande mi mettono in confusione! Quelle sono delle mentecatte e Tom anche se è condannabile per come ha reagito, era ormai al limite della sopportazione. Non sarebbe stato l' unico forse a reagire in quel modo!"
" Ma lei quando è stata aggredita, non ha reagito violentemente..."
" Ero incinta di cinque mesi con due gemelli in grembo, che avrei dovuto fare secondo lei? Mosse di kung-fù?"
Il volto dell' uomo di legge si distese, mentre la bocca si piegava in un amabile sorriso.
" Signora Kaulitz so che pensa di aver davanti a lei un pazzo, ma se si arriverà al processo e lei sarà chiamata a testimoniare è indispensabile sapere se sarà in grado di reggere l' interrogatorio o meno. Questa raffica di domande a cui è appena stata sottoposta non sarà nulla al confronto di ciò che le verrà chiesto dal loro avvocato. Poichè gli elementi a loro favore sono dannatamente scarsi, cercherà di mettere in confusione il test per screditare la difesa..."
" Quindi era solo una specie di prova generale?"
" Diciamo di sì... Io vi credo, come credo che quelle quattro siano da curare, ma purtroppo non sarò io che deciderò. Questo caso ormai è sulla bocca di tutti e si sentono forti di questo. Il loro avvocato sta facendo di tutto per farle apparire come giovani ed indifese ragazze maltrattate dall' ennesima star capricciosa. Avvocato Sodeberg faccia di tutto per arrivare al patteggiamento e lei avvocato Listrid faccia il possibile e istruisca la sua cliente a dovere. Non dovrà esserci nessuna falla, o la nave affonderà alla svelta..."
La schiena di Tom fu attraversata da un brivido gelido. Affondare? Quel vocabolo non esisteva più da tempo nel suo dizionario.
A dire il vero poco gli importava. Gaby l' aveva a malapena degnato di uno sguardo e fuori c'era niente di meno che Udo palla di lardo, promosso al ruolo di accompagnatore ufficiale.
Se fosse stato condannato, forse il senso di colpa l' avrebbe fatta ritornare in sè, pensò con stizza.
" Bene, con lei Tom, ho già parlato la volta scorsa, quindi penso che per il momento questo sia tutto... Ci aggiorneremo non appena ci saranno novità."

" Sono stata un disastro, scusami..." Sussurrò la bionda a Tom, non appena fuori dall' ufficio del Giudice.
Il chitarrista la guardò con infinita dolcezza. Era pallida ed aveva un aspetto stanco e provato.
" Non importa, avremo tempo di affinare la nostra difesa." Rispose con un mesto sorriso. Lottava con la necessità impellente di stringerla tra le braccia e l' impulso di prendere a cazzotti lo spasimante che si stava avvicinando a loro.
" Gabrielle, andiamo? Mio padre vorrebbe fermarsi a pranzo da qualche parte e poi tornare subito a Magdeburgo..."
" Posso riaccompagnarti io..." azzardò titubante e al tempo stesso speranzoso.
" Non se ne parla neanche!" Esclamò il giovane avvocato.
" Udo, per favore..." Implorò Gaby. Le iridi smeraldo si incupirono, mentre sul suo volto appariva una nota di disappunto.
" Ma..." Borbottò Listrid.
" Ma un cazzo! Credo che sappia rispondere da sola e nel caso te lo fossi accidentalmente dimenticato, Gaby è ancora mia moglie, quindi levati dalle palle!"
" Kaulitz, se uscisse ora il Giudice da quella stanza non ci faresti una grande figura! Noto che non sei cambiato, sempre arrogante e sulla difensiva!"
Tom si avvicinò pericolosamente a lui, sfiorando il corpo con in suo e prendendolo per il bavero della giacca.
" Listrid sei una mezza sega, non ti spacco la faccia perchè non voglio imbrattare il pavimento di merda!"
" Smettetela! siete impazziti?!" Il grido di Gabrielle fece girare tutti verso i due.
" Tom, Udo che fate?!" Tuonò Bernhard andando immediatamente a dividere i due litiganti. Il chitarrista strattonò la giacca, lanciando un' occhiata bieca a tutto il gruppo.
" Me ne vado. Ci vediamo Gabrielle..."
" Tom aspetta!" La bionda gli andò dietro. Perchè quel saluto le era sembrato così sprezzante?
Il chitarrista si fermò solo una volta all' esterno dell 'edificio per accendersi una sigaretta. Attese che la moglie attaccasse con l' ennesima filippica sulle buone maniere.
" Tom, io non so che gli ha preso..."
" Sei cieca? E' così evidentemente innamorato di te, che mi ritiene solo un odioso ostacolo al coronamento del suo sogno!"
" Se anche fosse, io non l' ho mai incoraggiato. Per me è solo un amico..."
" Gabrielle sei così ingenua! Non ti rendi conto di quanto sei bella ed affascinante? Qualsiasi uomo rimarrebbe ammaliato da te!"
" Non credo..."
" Svegliati! Udo sta cercando di metterti contro di me." Gaby abbassò lo sguardo verso i suoi piedi.
" La dottoressa Keller mi ha consigliato di parlare con te della perdita dei bambini..." Disse cambiando repentinamente discorso.
" E perchè non lo fai allora?" Rispose, spegnendo il mozzicone sul marciapiedi.
" Non si imbrattano le strade, Tom..." Lo rimproverò.
L' ex rasta, ormai spazientito, lo raccolse da terra e lo buttò nel cestino.
" Allora, perchè non rispondi?" Incalzò.
" Non..non ci riesco. Mi sento una nullità, e non riesco a smettere di incolparci per ciò che è accaduto..."
" Incolparci?" Chiese confuso.
"Non riesco a togliermi dalla testa che la litigata di quella sera abbia contribuito in maniera disastrosa a..."
" Il medico l' ha escluso categoricamente, sei ammattita?"
" Forse sì... " Sussurrò sconfitta.
" Gabrielle ti prego, torna a casa. Non ce la farai mai da sola..."
" Non sono sola..."
" Ah dimenticavo, il tuo amico Udo..."
" Tom, smettila..."
" Io non so più che dirti, davvero! Io ti amo, ti voglio aiutare, ma tu continui ad escludermi dalla tua vita! Se ci fosse un modo per entrare nella tua testa e farti cambiare idea, lo farei all' istante! Perchè sei così testarda?"
" Io devo risolvere questo problema...da sola..." Mormorò quasi a se stessa.
Tom sbuffò, chiudendo gli occhi.
" Domani partirò con Bill per Los Angeles, credo che per almeno una settimana ci tratterremo là. Sai come trovarmi comunque..." Non l' avrebbe più implorata, basta.
" Ok, Tom..."
" Addio Gabrielle..." Guardò quelle spalle curve che conosceva ormai così bene, allontanarsi da lei, mentre Udo apparve al suo fianco come un fantasma.
" Stai bene Gabrielle? " Chiese premuroso.
" Sì, vorrei solo tornare a casa al più presto..." Solo lì avrebbe potuto dar sfogo a quel nuovo dolore.

Note finali: Visto l' orario, scusate gli errori!

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Elisa*76

Posted on 15/1/2010, 12:53

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Capitolo nuovo, capitolo nuovo

SPOILER (click to view)

preso!!! commento domenica che sono a casa... ancora non ci credo :tears:

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hann92

Posted on 15/1/2010, 19:02

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Che capitolo mutty, uffy Gabry ascolta il consiglio forza e parti con Tom, io penso ti farà bene, speriamo forza mutty questa situazione non mi piace tanto, però tu sei un genio come sempre ^^

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*billaly*

Posted on 15/1/2010, 21:54

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Fai pure con calma Ely e riposati!!

Rose grazie per il genio!! **

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hann92

Posted on 18/1/2010, 16:37

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Bitte mutty ^^

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Elisa*76

Posted on 18/1/2010, 18:08

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Eccomi, scusa ma ieri mi sono proprio RIPOSATA!!!

Io ODIO Udo, ma mi sta proprio sulle bolle....ha un modo di fare che proprio non mi piace.
Ho adorato David per come gli ha risposto, è la prima volta che il manager mi sta simpatico e fa una sparata mitica!

Gabrielle è la donna del mistero...in questa nuova serie, non riesco a comprenderla.
Tom è l'uomo incazzato che non riesce a concludere, tutto è in sospeso, la situazione con le stalker, la situazione con la moglie, la produzione dell'album....
Ma adesso che va a Los Angeles incontrerà chi penso io???

UUUUUUUPPPPPPPPPPPP

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*billaly*

Posted on 18/1/2010, 18:55

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