Tra finzione e realtà 3

Una nuova avventura

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  1. Ely76
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    Vogliamo uno spoilerone!!!




    SPOILERONE








    SPOILERONE









    SPOILERONE



    :woot:
    Buon fine settimana
     
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    Grazie! Anche a te!! <3
     
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  3. Ely76
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  5. .brilliantINNOCENCE ´zla9,
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    Uff!
     
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  6. hann92
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    upupupup for Mutty!!!!!!! =)
     
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    Donne sono un pò indietro, portate pazienza!!
     
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  8. Ely76
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    CITAZIONE (*billaly* @ 21/11/2009, 17:42)
    Donne sono un pò indietro, portate pazienza!!

    ok, però SPOILERONE
    SPOILER (click to view)
    Gioggio-Noemi :agitato2:


    buona domenica!


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  9. _*°Chanel°*_
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    Non ci sta lo spoilerone!
    Mi piace di più che voi lavoriate con la fantasia!

    Capitolo 9

    Amburgo 29 Aprile 2009, ore 18.27

    Bill si tolse le cuffie, finalmente lieto di aver terminato di registrare per quel giorno. Bevve una quantità notevole di acqua direttamente dalla bottiglia, la gola doleva un po’, forse avrebbe dovuto fare un aerosol quella sera. Registrare in inglese richiedeva doppio sforzo, la paura di sbagliare la pronuncia era sempre in agguato e la tensione si faceva sentire. Aveva passato il pomeriggio su “ Dogs Unleashed“ sbagliando per tre volte consecutive la parte finale. Era nervoso, aveva intravisto Briegmann aggirarsi negli studi, cosa che succedeva di rado. Si era chiesto cosa lo avesse mai portato lì, oltre a fiatare sul collo di tutti per il considerevole ritardo nella preparazione dell’album e quel pensiero era stato in grado di fargli perdere la concentrazione. Tom era tornato da Loitsche e seduto davanti al mixer accanto ad Alice, lo stava osservando serio. Aveva scambiato alcune parole con il presidente dell’ Universal tedesca e nonostante la stima reciproca, Briegmann non era stato molto tenero nei suoi confronti, definendo gli ultimi avvenimenti, “ frutto di una sovraesposizione mediatica”. Doveva ammettere che in parte purtroppo aveva ragione. Le fan difficilmente avrebbero ritirato la mano dal sacchetto di caramelle a loro offerto, le stalkers si sentivano in pieno diritto di pedinarli e perseguitarli. Fossero stati una band più riservata, probabilmente non avrebbero sfondato in America, ma avrebbero avuto ancora una vita. Sospirò rumorosamente e rivolgendo alla cognata un timido sorriso, finalmente rispose alla domanda precedentemente formulata dalla stessa.
    “ Oggi è una perfetta giornata di merda. Gaby non tornerà.”
    Alice portò un ciuffo di capelli color miele dietro l’ orecchio,mentre posava la mano sull’ avambraccio di Tom.
    “ Non può essere. Dalle tempo, è ancora molto scossa. E’ successo tutto così in fretta che ancora non ha realizzato…”
    “ Ha realizzato eccome. E mi ha, ci ha escluso dalla sua vita…” Lo stomaco della ragazza fece una capriola. Tom così sicuro di sé sembrava un cane bastonato. Non aveva più nulla del ragazzo spavaldo che aveva conosciuto anni prima.
    “ Non puoi smettere di amare una persona dall’ oggi al domani. Neppure se ti ha fatto un torto così grave da non poterlo perdonare… Una parte di te rimarrà sempre legata a chi nel bene o nel male ha condiviso con te momenti così importanti. Lei ti ama ancora Tomi, ne sono sicura…”
    L’ ex rasta la guardò con gli occhi lucidi. Da quanto tempo non si rivolgeva a lui usando quel vezzeggiativo? All’ improvviso provò un’ immensa invidia per il gemello. Alice era una donna unica. Sentì l’ impulso di abbracciarla e incurante di Bill che li stava guardando attraverso il vetro, si avvicinò a lei cingendola con le braccia.
    “ Grazie…” le soffiò sul suo collo con la voce tremante.
    Lei si staccò, ricomponendosi. Sentiva gli occhi del marito puntati addosso e un leggero disagio le impedì di abbandonarsi a quel momento di dolcezza.
    “ Smettila di fare così, o mi metterò a piangere…” Disse, stringendogli le mani. Si alzò dalla sedia per accogliere il marito che nel frattempo era entrato in cabina deciso a ottenere spiegazioni su quell‘ abbraccio.
    Guardò entrambi interrogativo alzando il sopracciglio. Gesto che non sfuggì al fratello.
    “ Non ti fotterò la moglie, se è questo che pensi. Ma lei è l’ unica donna che mi può illuminare sull’ inverosimile mondo femminile. Gaby non vuole più tornare e io sono… disperato?...”
    Il moro si rilassò immediatamente, cinse le spalle di Alice con il braccio e rimase in silenzio come se dovesse elaborare una risposta.
    “ La mamma mi ha detto che hai visto Gabrielle in compagnia di Udo Listrid…”
    “ Già, ma lei mi ha giurato che si sono incontrati per caso a Magdeburgo. Lei è rimasta in panne con l’auto e lui si è offerto di riaccompagnarla a casa…”
    “ E tu le hai creduto?”
    “ Non lo so Bill. Non posso nemmeno pensare che lei baci un altro uomo…”
    “ Chiama Andreas. Lui è un suo buon amico, forse sa qualcosa in proposito…” Suggerì Alice.
    “ E’ a Berlino, impegnato fino al collo con l’ Università, non credo ne sappia più di noi…” Rispose sconsolato Tom.
    “ L’ hai già chiamato?” Incalzò La ragazza.
    “ No, non lo sento da un paio di giorni e se anche lui sapesse non cambierebbe nulla. La realtà è che Gabrielle mi ha lasciato.”
    “ Smettila…” Borbottò il moro, dandogli una leggera spinta.
    “ Tornerà, devi solo aver pazienza…”
    “ Sono stanco di sentirmelo ripetere. Lei sembra invece molto decisa sui suoi sentimenti e io ho già abbastanza problemi con cui combattere. E’ finita? Ok, me ne farò una ragione…” Quelle ultima parole erano state precedute da una lacrima che furtiva gli aveva bagnato la guancia e che rabbiosamente era stata spazzata via con il dorso della mano.
    “ Andiamo a casa, è stata una lunga giornata per tutti…” Sentenziò Alice, prendendo le mani di entrambi.
    Uscirono dagli studi e salirono ognuno sulla propria auto.
    Stupidamente Alice pensò che la sua Yaris non sarebbe stata adatta al nuovo lavoro di Berlino. Doveva trovare un modo per dirlo a Bill e la prospettiva non era tra le più rosee. Sentiva che la notizia l’ avrebbe fatto arrabbiare moltissimo, da quando si erano sposati non si erano mai allontanati l’ uno dall’ altra per più di 24 ore e lui aveva preteso che lo seguisse ovunque. Ora lei doveva comunicargli che avrebbe lavorato a 3 ore da Amburgo dal lunedì al venerdì, che avrebbe dovuto prendere casa a Berlino per evitare di far avanti e indietro tutti o giorni e che si sarebbero visti solo il fine settimana, per non parlare poi di quando sarebbero stati in giro per il mondo in tournèe…
    “ Mi farà una piazzata degna di una donnetta in piena crisi isterica…” Disse tra sé sospirando, mentre un brivido freddo le attraversava la schiena.
    Quando attraversò il cancello di casa le due Audi erano già parcheggiate nel box, insieme alla Cadillac.
    “ Potrei chiedere a Tom se me la presta… almeno sarei più sicura…” Pensò scendendo dall’ auto e facendo poi calare il portellone del garage con il telecomando. Rise poi a quell’ affermazione. Il concetto di prestito era proprio plebeo, sarebbe bastato chiedere e Bill le avrebbe fatto recapitare a casa qualsiasi auto lei desiderasse. Fece una smorfia, mentre mentalmente raccoglieva le idee e decideva quale linea adottare.
    Entrò in casa e vi trovò Tom spaparanzato sul divano davanti alla TV.
    “ Bill?...”
    “ E’ a farsi la doccia…”
    “ Uhm… capito…”
    “ Aly. Sei strana che hai?”
    “ Niente, perché?”
    “ Puoi prendere per il culo mio fratello, ma non me…” Tom aveva ragione. Lui riusciva a cogliere i suoi malumori meglio di chiunque altro. Si sedette accanto a lui, incrociando le gambe sul divano.
    “ Tom, oggi ho incontrato Briegmann…”
    “ Ah, l’ hai visto pure tu? E’ venuto a spiare il nostro lavoro…”
    “ No, è venuto per me.” Il ragazzo strabuzzò gli occhi.
    “ Per te? Scusa, ma non capisco…”
    “ Mi ha offerto un lavoro all’ Universal…”
    “ Ehh?”
    “ Sì, in pratica farei le stesse cose di ora, appuntamenti, traduzioni di interviste, contatti, pubbliche relazioni in genere e lavorerei al fianco di Frank…”
    “ Per conto nostro?”
    “ No, per tutti gli artisti sotto contratto con la casa discografica!”
    “ Aly… io sono senza parole… E’ fantastico suppongo!”
    “Lo è, ma io non so se voglio e posso accettare… Bill non lo sa ancora e temo che non la prenderà molto bene!”
    “ E’ una grande opportunità per te, perché dovrebbe ostacolarti?”
    “ Non so, però ho sinceramente paura della sua reazione…”
    “ Non temere, ti aiuterò io…” Rispose accarezzandole una guancia con il dorso della mano.
    “ Grazie Schwager…” Sussurrò baciandogli il palmo della mano.
    Si alzò e si diresse verso il bagno.
    Sapeva come metterlo di buon umore e sperava che questo durasse anche dopo avergli dato la notizia.

    Amburgo 29 aprile 2009 ore 19.31

    Georg entrò in cucina e si avventò letteralmente sul collo di Noemi intenta a preparare un dessert. Quando era preoccupata lo faceva sempre e più il suo cruccio era grande, più il dolce era elaborato.
    Si leccò le dita sporche di polvere di cacao e si girò verso il marito.
    “ Ciao Amore…” sussurrò lui sulle sue labbra.
    “ Ciao, finalmente sei arrivato…”
    “ Abbiamo finito tardi e poi sono passato a fare un saluto a Gus…”
    “ Tutto a posto?”
    “Aurora piangeva come una dannata! Non so come facciano a sopportarla!”
    “ Ma Georg i bambini appena nati piangono! Oltre a succhiare il latte e dormire al momento non è che sappia far molto altro!” Esclamò Noemi allontanandosi un poco da lui.
    Georg la guardò accigliato, tutte le volte che parlavano di bambini, Noemi si alterava. La osservò mentre terminava il suo tirami su dall’ aspetto più che invitante.
    “ Che si festeggia stasera?”
    “ La tua sensibilità da elefante?” Azzardò la ragazza senza distogliere lo sguardo dalla barretta di cioccolato che si apprestava a sminuzzare e poi spargere sul dolce.
    Georg le prese il coltello dalle mani e lo posò sul ripiano. La fece girare verso di lui, cingendole la vita.
    “ So a cosa pensi, ma non è colpa mia se al momento non ho molto senso paterno. Ho solo 22 anni!”
    “ Io non penso nulla, però potresti esser un po’ più… carino nel tuo modo di esprimerti…”
    “ E che avrò detto mai? I neonati non mi piacciono!”
    “ Spera allora che tuo figlio, semmai ne vorrai uno, nasca già maggiorenne o non credo che potrai sopportare di vederlo crescere...” Si lavò le mani al lavello e poi uscì dalla grande cucina, lasciando il bassista lì con un tirami su da terminare, la cena in forno e qualche centinaio di interrogativi irrisolti.
    “ Noemi! Si può sapere che ti prende?” Gridò, uscendo anch’ egli dalla cucina per andarle dietro. Non aveva intenzione di continuare a litigare, ma ormai era risaputo che non si poteva andare a dormire con il broncio e lo stomaco vuoto.
    “ Non ho nulla, mi fai solo incazzare quando ti mostri così insensibile! Gus e Bene sono nostri amici e da come li descrivi sembrano gli esseri più sfortunati della Terra ad esser diventati genitori, senza pensare minimamente, neppure per un momento, a quanto sia grande la loro gioia quando tengono tra le braccia la piccola Aurora!!” Il volto di Noemi era livido per la rabbia, gli occhi colmi di lacrime.
    “ Noe scusa, non avevo idea che questa cosa ti toccasse così tanto! Un figlio lo vorrò anche io magari tra 10 anni, ma siamo ancora troppo giovani per pensarci ora, non credi?”
    “ Ma nulla ti vieta di immaginare come sarà, anche se con te l’impresa è ardua!”
    “ Io non voglio immaginare nulla. Voglio solo godermi il presente e vivere tutto ciò che la vita mi offre.”
    Noemi scosse la testa e senza più dargli risposta si chiuse in camera.
    “ Noemi apri questa cazzo di porta! Perché dobbiamo litigare a tutti i costi?”
    “ Perché sei uno stronzo?” Inveì lei da dietro il legno.
    Un leggero scampanelliò avvisò che ciò che stava cuocendo nel forno era pronto.
    “Noemi esci, la cena è pronta.”
    “ Mangiatela tu, a me è passato l’appetito.”
    “ Amore per favore…” piagnucolò lui mettendosi seduto contro la porta.
    “ Scusami, sono uno stronzo, ok, hai ragione…”
    “ E poi?”
    “ Un elefante insensibile…”
    “ E poi?”
    “ Ti amo.”
    Noemi spalancò la porta facendolo planare in mezzo alla stanza.
    “ Anche io ti amo, buzzurro…”
    “ Abbiamo tutto il tempo che vogliamo per pensare ad un bambino. Io ora voglio godermi un po’ la vita con te, con i ragazzi, cavalcare l’onda del successo. Arriverà il momento in cui tutto si calmerà e prenderà una piega diversa e allora sì, quello sarà il momento di allargare la famiglia. Non voglio un bambino che sia costretto a crescere in un backstage…”
    Doveva convenire che il discorso filava, anche troppo. Il bassista ancora una volta aveva dimostrato di avere sale in zucca e testa sulle spalle.
    “ Ti ho già detto che ti amo?” Disse lei sorridendogli maliziosamente.
    “ Sì, circa un minuto fa, ma ripetilo all’ infinito se vuoi. E’ un discorso che non mi annoierà mai…”
    Si avvicinò a lei e l’ abbracciò, baciandole dolcemente le labbra che sapevano ancora di cioccolato.
    “ Mmh, sei molto appetitosa stasera, mi sta venendo una gran fame…”
    “ Ma la cena è in forno…”
    “ Saltiamo al dolce allora…”
    “ Devo ancora finire di prepararlo…”
    “ Mangerò te…” sussurrò togliendole la maglietta per poi baciarle il seno languidamente.
    “ Georg…”
    Si spogliarono in fretta ansiosi di calmare una nuova urgenza.
    La cena avrebbe aspettato.

    Edited by *billaly* - 27/11/2009, 21:54
     
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  11. _*°Chanel°*_
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    Aly complimenti!!! capitolo strepitoso!!!! dunque... Bill troppo sospettoso!!! Non ha ancora pensato di mettere un antifurto addosso ad Alice?? Bene o male, sa in che situazione si trova Tom. Parlando proprio di quest'ultimo, ecco, per me dovrebbe reagire. capisco che sia difficile, ma per esempio io, conoscendomi, non accoglierei a braccia aperte una persona come Gabrielle che ti butta fuori di colpo dalla sua vita e che in fin dei conti dimostra di essere egoista e insensibile, perchè anche Tom sta soffrendo. Georg e Noemi invece... Beh, Georg è proprio un elefante quando si esprime, rende i concetti inequivocabili! Però alla fine il suo ragionamento non faceva una grinza! Noemi, invece, è capibile: probabilmente il suo desiderio di diventare mamma inizia a nascere in lei.
    Ancora una volta, bravissimaa!!
     
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    Stop Babe

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    Grazie Fede!!
     
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  13. _*°Chanel°*_
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    niente, aly! figurati, è un piacere leggere le tue storie! sono sempre favolose!
     
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  14. Ely76
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    Devo ancora leggere, domani, stasera sono stanca.
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  15. hann92
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    Wooooooooooooooooooooooooow Mutty che capitolo stupendissimoooooo ** dio che teneri Noe & Georg, però non voglio che Alice vada a Berlino anche se lo ammetto è una grnadissima opportunità, però la scrittrice sei tu e rispetto la tua scelta mutty, su Tom fatti forza =)
    Mutty sei e resterai sempre una GRANDE =)
     
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827 replies since 10/10/2009, 18:24   12196 views
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