Tra finzione e realtà 3

*billaly*

Posted on 8/11/2009, 19:57

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Capitolo 7

Loitsche, 28 Aprile 2009 ore 20.42

“ Ok, Tom rimani pure, non c’è problema… Saluta la mamma e dille che la amo…”
Simone prese il cellulare dalle mani del figlio, non le sarebbe bastato certo un saluto mandato tramite Tom.
“ Amore, perché snobbi la tua mamma?”
“ Ma non è vero! Pensavo che tu stessi facendo qualcosa!”
“ Che potrei mai fare quando ho la fortuna di avere uno di voi nei paraggi? A parte coccolarvi, voglio dire…”
“ Mi fai venir voglia di raggiungerti!”
“ Domani, stasera sono impegnata con tuo fratello…”
“ E’ andata male eh?”
“ Di più… ma non posso ora…”
“ Capisco, ci sentiamo domani allora… Per favore abbraccia Tom da parte mia… Ah, Alice ti manda i suoi saluti!”
“ Ricambiala. Non vedo l’ora di trasferirmi ad Amburgo, almeno vi potrò vedere quando siete a casa…”
“ Simone, ti voglio bene!!” Sentì gridare dall’ altra parte, prima che lui chiudesse la chiamata. Alice sembrava su di giri e già immaginava il volto sorridente del figlio. Quella ragazza, era il tassello che mancava nella sua vita. L’ anello mancante finalmente trovato. Era forte, caparbia, per nulla intimorita dalla fama del marito e soprattutto innamorata.
Ciò di cui aveva sicuramente bisogno il figlio, per rafforzare ulteriormente il suo ego. L’ appiglio giusto a cui aggrapparsi nei momenti tristi, la musa ispiratrice per un nuovo brano, una compagna per la vita. Mentalmente si augurò che la loro unione fosse più fortunata di quella tra Tom e Gabrielle.
Non avrebbe mai immaginato che potesse finire un giorno. Le sembrava ieri che Gaby bussava timidamente alla sua porta per chiederle di poter dormire nel letto di Tom per ovviare alla malinconia della lontananza. Quante chiacchierate davanti ad una tazza di cioccolato fumante… Frequentava la loro casa da sempre, era una sorta di figlia acquisita prima ancora che moglie di uno dei suoi figli. Aveva vissuto il suo dramma quando l’ infortunio alla spalla aveva distrutto i suoi sogni sportivi per sempre, ed ora non era in grado di trovare le parole giuste per cercare di consolarla alla perdita dei piccoli. Un evento che aveva sconvolto tutti per la velocità con cui aveva segnato le loro esistenze.
Non riusciva a capacitarsi, era irrimediabilmente impotente verso quel dolore che stava devastando le loro vite. Tom non sembrava più neppure la stessa persona. Non sorrideva, parlava poco, due profonde occhiaie circondavano i suoi occhi di ambra. Era sicura che negli ultimi giorni avesse saltato anche più di un pasto.
“ Amore, ci ordiniamo una pizza? Gordon è fuori e non so a che ora tornerà…”
“ Non ho fame, ma prendila pure per te…”
“ Tom devi mangiare. Per te, nessuno ha diritto di farti sentire così. Neppure Gabrielle. E’ stata una sua scelta quella di allontanarsi, non tua. Tu la ami…”
“A che serve, se lei non vuole più stare con me?”
“ Lasciala riflettere, si accorgerà che tu le sei indispensabile…”
“ Vorrei poterti credere mamma, ma non penso sia così…”
“ Udo non significa nulla per lei…”
“ E chi stava pensando a lui? Sarei in grado di annientarlo in un attimo! Devo porre rimedio al suo cuore spezzato e non è semplice…”
“ E’ sempre stata una testarda…”
“ Ma mai come ora. Non ha volontà di pensare a noi due come ad una coppia. Mi ha escluso dalla sua vita e io non ho idea di come rientrarvi…”
“ Non farlo allora. Aspetta che sia lei a tornare…”
“ Già, è l’ unica cosa da fare…”
“ Anche se non credo che la lascerai andare…” Gli accarezzò il capo coperto da ciò che rimaneva dei suoi defunti rasta.
“ Che pensi di fare coi tuoi capelli?” Chiese ancora, abbozzando un sorriso.
“ Cornrows…”
“ E come?” Chiese stupita.
“ Extension. Dieci anni di dreadlocks, sono stati deleteri per i miei capelli. E poi li tingerò di nero. Bill mi ha convinto…”
“ Amore, sarai sicuramente stupendo anche così…”
“ Mamma non mi importa un cazzo di esser stupendo a dire il vero… Fosse per me li avrei lasciati anche così, ma a David è venuto quasi un infarto…”
Simone abbracciò nuovamente il figlio, riuscendo a stento a trattenere le lacrime. Raramente lo aveva visto così provato e il suo compito di consolatrice si era esaurito parecchio tempo fa, quando i suoi figli avevano cominciato a rimanere lontani da casa per lunghi periodi. Era terminato il tempo delle sbucciature sulle ginocchia, delle prese in giro dei compagni, dei brutti voti a scuola… Erano cresciuti e sebbene privilegiati, erano alle prese coi problemi di tutti gli adulti.
“ Un pezzetto solo, ma devi mangiare…” Gli disse baciandolo su una guancia. E poi ci guardiamo un bel film. Solo tu ed io senza quel rompipalle di tuo fratello che ci raccontava sempre il finale prima del tempo…” Tom abbozzò un sorriso. Sua madre era veramente una donna speciale. Ricambiò l’ abbraccio felice di esser a casa, poco importava che fosse nell’ odiata Loitsche.
La pizza era squisita e alla fine il suo stomaco vuoto ebbe il sopravvento e Simone fu felice di doversi andare a cercare qualcosa nel frigorifero per terminare la cena.
Il film era spassoso, ma Tom si addormentò quasi immediatamente con il capo posato sulle sue gambe. Peccato fosse così grande e grosso, lo avrebbe volentieri portato a letto in braccio. Si accontentò invece di stendere una coperta su quel corpo rannicchiato in quel divano diventato troppo corto per lui.
“ Dovremo comperarne uno più grande per la nuova casa…” Pensò tra sé, sorridendo. Osservò il volto finalmente disteso del figlio prima di salire in camera.
L’ indomani forse il sole avrebbe ripreso a splendere.

Amburgo, 28 Aprile 2009 ore 23.56

“ Gus, ma secondo te che ha?” Chiese Benedetta, in apprensione totale.
Il batterista la stava cullando tra le braccia da circa quindici minuti senza che la piccola accennasse a smetter di piangere.
“ L’ hai allattata?”
“ Certo che sì! Mi è rimasta attaccata al seno per un’ ora!!” Esclamò risentita.
“ Ma la puericultrice non ti ha detto che fare in questi casi?”
“ Si, ma ho già fatto tutto! L’ ho allattata, tenuta sulla spalla per un po’, l’ ho cambiata… Non è che sta male?” Chiese con gli occhi sbarrati, maledendo se stessa per aver mandato genitori e suoceri a cena fuori.
“ Che facciamo?” Gustav era ancor più affranto di lei. Lui non ci capiva nulla di bambini, forse avrebbe fatto bene a leggere quel libro che gli aveva regalato Bill. “ Il mestiere del genitore “, sembrava una presa in giro bella e buona ed invece forse sarebbe potuto essergli d’ aiuto.
La porta di ingresso della loro grande casa si aprì, rivelando alla loro vista i genitori.
“ Beh, che ci fate ancora in piedi?” Esordì la madre di Benedetta.
“ Mamma, Aurora piange e io e Gus non sappiamo che fare…” Rispose sull’ orlo delle lacrime.
La donna si avvicinò a loro e prese la piccola dalle braccia del padre.
“ Che succede principessa, ti fa male il pancino?” Sussurrò dolcemente. Se l’adagiò sulle braccia prona, cullandola piano. La piccola distese i tratti del viso e smise di piangere immediatamente.
“ Come hai fatto?” Chiese sbalordito Gustav.
“ Esperienze passate. Non sai quante notti insonni abbiamo trascorso a causa delle sue coliche gassose!! E tenerla in braccio a pancia in giù era l’ unica cosa che funzionava!!"
“ Ti pareva che non c’entrassi io?” Esclamò la bionda, visibilmente sollevata dal silenzio che era finalmente calato nella casa. Ben presto la piccola creatura chiuse gi occhietti e si addormentò sulle braccia della nonna.
“ Che facciamo ora?” Chiesero i neo genitori.
“ La tengo ancora qui per un po’, poi la metterò nella culla. Andate pure se volete…”
“ Mamma grazie…” Sussurrò Benedetta, baciando la madre sulla guancia.

“ Fiuu!! Pericolo scampato!” Esclamò il batterista lanciando le scarpe in mezzo alla stanza.
“ Mia madre non starà qui per sempre! E quante volte devo dirti di non lasciare le scarpe ovunque?”
“ Bene, non fare così…” Raccolse le scarpe e poi le si avvicinò abbracciandola dolcemente.
“ Sono stanca, scusami…” Borbottò nascondendo volto e lacrime nell’ incavo del suo collo.
“ Ci abitueremo e diventeremo due genitori modello. Credo che tutti la prima volta si siano trovati a disagio, senza sapere cosa fare…”
“ Per come sono fatta io, ogni lacrima è una sconfitta…”
“ Amore, sarai una madre stupenda e Aurora una bimba fortunata…”
“ Ti amo Gus…” disse, ritrovando il sorriso.
“ Mai quanto me…” Le sussurrò sulle labbra.
Si sdraiò sul letto e la fece adagiare vicino a lui, accarezzandole i capelli. Ben presto il suo respiro regolare lo avvisò del sopraggiunto sonno. Poche ore prima della poppata successiva. Sorrise. Lui e Benedetta avevano dato vita ad una nuova stupenda creatura con il loro amore. Non sarebbero certo stati un paio di pianti a farli pentire.

Web

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_*°Chanel°*_

Posted on 8/11/2009, 21:38

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Capitolo bellissimo!! Mi dispiace un sacco vedere Tom che soffre come un cane e che deve aspettare che Gabrielle risolva il "suo" problema! Mentre Bene e Gus sono troppo teneri insieme, per non parlare della bimba!! Capitolo magnifico, complimenti!!

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katarina stratford

Posted on 8/11/2009, 22:19

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CITAZIONE (*billaly* @ 8/11/2009, 19:57)

“ Ci abitueremo e diventeremo due genitori modello. Credo che tutti la prima volta si siano trovati a disagio, senza sapere cosa fare…”
“ Per come sono fatta io, ogni lacrima è una sconfitta…”
“ Amore, sarai una madre stupenda e Aurora una bimba fortunata…”
“ Ti amo Gus…” disse, ritrovando il sorriso.
“ Mai quanto me…” Le sussurrò sulle labbra.

Anche io voglio un marito così

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*billaly*

Posted on 9/11/2009, 00:22

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Stop Babe

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Location: dalla città che i TH hanno scelto per lasciare un segno indelebile: Modena!

Status: Anonymous

Non credo sia possibile un marito così in questa vita terrena. Magari nella prossima...

Web

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Ely76

Posted on 9/11/2009, 12:28

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CITAZIONE (*billaly* @ 9/11/2009, 00:22)

Non credo sia possibile un marito così in questa vita terrena. Magari nella prossima...

dopo pranzo posto commentino

UP

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~Automatisch ;

Posted on 9/11/2009, 15:21

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Che bel capitolo, menomale che c'è la super mamma Simone!
Altrimenti chi salverebbe Tom dal suo destino? xD No sul serio, molto bello.
Mi dispiace un casino vedere Tom così distrutto, ma sono convinta che le cose si sistemeranno e i pezzi del puzzle torneranno al loro posto. Bene e Gus sono... teneri, perfetti. All'inizio è difficoltoso per tutti... ma chi non vorrebbe avere due genitori così?
Bravissima, come sempre :wub:

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Ely76

Posted on 10/11/2009, 15:27

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Aah ieri poi non sono riuscita a commentare, scusa Aly, sono scappata a babysitterare.

Viva mamma Simone
"Udo non significa nulla per lei..." prima dogma Kaulitz :ehsì:

Il film era spassoso, ma Tom si addormentò quasi immediatamente con il capo posato sulle sue gambe. Peccato fosse così grande e grosso, lo avrebbe volentieri portato a letto in braccio. bella quest'immagine

Gus e Bene alle prese con la pupa :agitato2:

teneramente sprovveduti
le colichine non perdonano.

Ottio questa frase è stupenda:
"Lui e Benedetta avevano dato vita ad una nuova stupenda creatura con il loro amore. "

SPOILER (click to view)

mi sa che prima che se fanno un'altra trombata sti due ...Aurora Sophie andrà all'asilo :sweatdrop:

UP!!!

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~Vabi

Posted on 10/11/2009, 15:40

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Che bella l'unione tra Gustav e Benedetta, lui è molto dolce..
Un marito perfetto, che si hai ragione è raro da trovare.

Mi dispiace vedere Tom in questo stato :tears: