Atmest mich

Capitolo 23

L’ intervista ebbe inizio.
Era incredibile l’ abilità con cui tutti avevamo indossato la maschera delle grandi occasioni.
Persino io che non ero avvezza ai meccanismi mediatici e mi muovevo ancora con difficoltà in quel mondo effimero, privo di fondamenta.
Stavo seduta su quel piccolo divanetto, divenuto per caso scenografia, tra Bill e Tom. Fortunatamente eravamo di corporatura esile, altrimenti l' avremmo ridotto a brandelli, quel pezzo di arredamento. Le cosce dei gemelli si sfregavano contro le mie gambe nude ad ogni loro movimento, costringendomi ad un sussulto dopo l’ altro. Inconsciamente, mentre parlava, Bill mi aveva posato la mano sul ginocchio lasciandovela per alcuni secondi. Notai lo sguardo bieco di Tom che a sua volta mi prese la mano, adulandomi sulle mie capacità.
“Eine Welt aus Papier, è un capolavoro e noi siamo onorati di averla nel nostro singolo. Aryanne è una cantante e una compositrice notevole…” disse il rasta al giornalista.
“ Tra qualche giorno inizieremo le riprese del video…” Aggiunse Bill.
“ Volete dire che la versione cantata da entrambi, verrà supportata da un video? I fan gioiranno alla notizia! Insieme formate una coppia esplosiva!”
“ Esplosiva…” Ripetei piano, sicura di esser udita solo dai miei vicini, che infatti incurvarono le labbra in un amaro sorriso.
“ Aryanne, Georg, la vostra storia a che punto sta?”
” Mai farsi i cazzi suoi sto qui?” Brontolai tra me e me, incendiando con lo sguardo il giornalista di RTL, che accortosi della mia reticenza, cerco di modificare la domanda invano.
“ Io e Ary, non abbiamo una storia. Siamo amici e i paparazzi ci hanno fotografato in un momento di tenerezza. Chi è che non ha mai baciato un’ amica?” Cercò di giustificarsi Georg, mentre osservava Kat cercando comprensione.
“ Ah, capisco i soliti paparazzi…” Disse il giornalista in evidente imbarazzo.
“ Diciamo persecutori…” Aggiunse Tom.
“ Aryanne com’è esser considerata il quinto Tokio Hotel?”
“ Lusingata, ma decisamente fuori luogo. Trovo stupido esser etichettata come il quinto membro, solo per aver collaborato con loro. Rimaniamo due entità ben distinte, con carriere e obiettivi diversi…”
Sentii gli sguardi dei ragazzi puntati su di me, forse mi ero spinta troppo in là, ma non volevo che mi considerassero un’ oca alle dipendenza della casa discografica.
Il giornalista cambiò argomento deciso, lanciandomi un’ occhiata gelida. Non dovevo stargli sicuramente simpatica.
“ Bill quando uscirà l’ album?”
“ Tra tre settimane. Rimarrete stupiti!”
“ Già ne abbiamo avuto un assaggio con il singolo! E’ veramente innovativo!”
“ Grazie e il disco lo sarà ancora di più!”
“ Influenze americane?”
“ Diciamo che siamo maturati…” Replicò Tom.
“ Aryanne il tuo invece?”
“ Uscirà tra un mese circa… Onore ai grandi prima!” Risposi sorridendo, prendendo in giro i gemelli che mi stavano serrando in una morsa.
“ Farete promozione insieme?”
“ Può darsi, sempre che questa signorina non ci rubi la scena! E’ veramente talentuosa e attualmente il suo singolo è al primo posto in classifica!”
“ Conquisterò il mondo e oscurerò la stella Tokio Hotel!” Esclamai pavoneggiandomi, sapendo benissimo quanto risultasse inverosimile la mia affermazione.
L’ intervista continuò ancora per parecchio tempo. Il giornalista non sembrava aver fretta di concludere, interessato alle nostre simpatiche scaramucce. Avevamo cercato di sembrare un gruppo affiatato, avevamo risposto diligentemente a tutte le domande, ma io cominciavo ad averne abbastanza.
Inoltre i gemelli sembravano decisi a volermi schiacciare tra i loro bacini.
Per un attimo la mia mente fu invasa dalle parole di Kat: “ Se vuoi continuare a vivere, devi lasciarli…”Quel contatto era eccitante, come avrei potuto fare?
Finalmente il giornalista di RTL decise di terminare la sua intervista.
Mi alzai con un balzo dal divanetto non appena la luce rossa delle telecamere si spense e i presenti presero a parlare indisturbati.
“ Ary non scappare, dobbiamo parlare…” Mi sussurrò Tom all’ orecchio.
“ Ora?” Chiesi, sicura che non avrei retto un altro sproloquio.
“ Stasera a cena?”
“ Non credo sia una buona idea…”
“ Aryanne che ti prende?”
“ Poco fa tu mi hai detto di aver fatto la più grande cazzata della tua vita e io sinceramente non ho voglia di esser scaricata stasera…”
“ Ma io… io non mi riferivo a te!” Si difese.
“ E a cosa allora?”
“ Di aver ascoltato mio fratello! Di aver creduto che potesse esser possibile amare due persone contemporaneamente…”
“ Credo di non capire…”
“ Io credo di essermi innamorato di te Ary…”
Sentii lo stomaco scendermi nei piedi.
“ Tom… non puoi! Tu ami tuo fratello!”
Avrei mandato la lingua a far compagnia allo stomaco per la stupidità delle mie parole. Tom Kaulitz mi stava dichiarando il suo amore e io lo spingevo tra le braccia del suo ambiguo, quanto affascinante gemello?
“ Tom tu stai vivendo l’emozione di un nuovo sentimento, ma credimi non puoi amarmi!” Continuai ormai al punto del non ritorno.
“ E perché no?” Lentamente il suo bel viso stava perdendo colore.
“ Perché l’ amore che tu provi per Bill è fortissimo e il legame che c’è fra di voi indissolubile.”
“ Tu non mi ami, è questa la verità. Bill non c’entra un cazzo.”
I suoi occhi erano diventati freddi e distaccati. L’ avevo ferito, ma all’ improvviso la verità mi era apparsa davanti.
Ero molto attratta da lui, ma non lo amavo. Almeno non nel vero senso della parola. Era un ottimo amante, un amico, un giocatore, ma non era lui che desideravo avere al mio fianco per sempre.
“ Tom…” Allungai una mano verso la sua guancia.
“ Non mi toccare, non ho bisogno della tua commiserazione…”
Girò su se stesso e si allontanò rapidamente dallo studio, seguito dal gemello che aveva assistito da lontano alla scena.
Probabilmente mi stava mentalmente ringraziando di avergli lasciato finalmente il campo libero.
Aspettavo che le lacrime riempissero i miei dotti lacrimali per così cominciare a piangere senza ritegno in mezzo a tutti.
Invece nulla.
Lo stomaco giaceva ancora lì accanto alle mie scarpe e forse sarebbero occorsi giorni prima che ritornasse nella sua sede abituale.
La mano gentile di Gus, si posò sulla mia spalla.
Non ci fu bisogno di parlare, quel ragazzo taciturno agli occhi dei più, possedeva un raro dono, quello di saper ascoltare e leggere nel cuore della gente.
“ Ary, vieni ti accompagno…”
Mi lasciai condurre alla sua auto, parcheggiata a fianco di quella di Tom, come un automa.
Sull’ R8 potei scorgere le figure dei due gemelli, abbracciate, incuranti di chi avrebbe potuto vederli.
Ma forse non c’era nulla di male in quel gesto.
“ Gus ho fatto una cazzata?” Chiesi salendo in macchina, distogliendo lo sguardo da quella visione, convinta che lui sapesse perfettamente a cosa mi stessi riferendo.
“ Non lo so. Hai turbato un equilibrio, questo sì. Bill e Tom sono speciali. Il loro rapporto è speciale…”
“ Tu approvi?”
“ Io non sono nessuno per giudicare. Loro sono i miei amici e suoniamo nella stessa band. Voglio loro bene e sinceramente non mi interessa se stanno insieme…”
“ Sei ammirevole Gus…” Dissi, mentre una lacrima mi scendeva sulla guancia destra.
Il batterista mise in moto, allontanandosi dal parcheggio in silenzio. Arrivati all’ incrocio, riprese a parlare:
“ Sono solo coerente. A me dispiace vedervi così, ma è un bene che sia successo. Avete bisogno di riflettere tutti e tre…”
“ La cosa riguarda solo me e Tom…”
“ E Bill no?” Incalzò.
Abbassai lo sguardo sulle mie mani che si agitavano nervose e tirai su con il naso.
La sua domanda giunse come un lampo a ciel sereno.
“Aryanne sei innamorata di Bill?”