Atmest mich

Finita

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  1. NeideLunare
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    Quando posti?ù.ù
     
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    Stop Babe

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    Non so.
    Sono in fase down al momento...
     
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  3. jandira
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    ?????????? vogliamo il chapi ihih
     
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    Domani bellezze...domani...
     
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  5. NeideLunare
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    Mamy non ti permetto di essere down per tusaicosa!
     
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  6. musettino
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    UP!
     
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    Ok, ora sono UP!!
    Ho portato mia figlia al Luna Park!!

    Non cercare di sapere, interrogando le stelle, che cosa Dio ha in mente di fare: quello che decide su di te, lo decide sempre senza di te. Lucio Anneo Seneca

    Capitolo 9

    Erano trascorsi dieci giorni, diciassette ore e trentasette minuti dall’ ultima volta in cui avevo visto Tom.
    Trovavo estremamente sciocco e al tempo stesso divertente contare i minuti trascorsi in sua assenza.
    “Esattamente 895560.”
    Mi aspettavo che facesse la mossa successiva, invece nulla.
    Volatilizzato, lui e il suo gemello erano stati inghiottiti dal vuoto assoluto.
    La borsa dimenticata mi era stata recapitata a casa da un commesso della casa discografica.
    Avevano terminato di registrare, per cui non li incrociai nemmeno più agli studi.
    Anche Georg era sparito.
    Mi rimaneva solo Gustav, rimasto ad Amburgo perché la sua famiglia era in vacanza.
    Ero uscita con lui e stavamo mangiando una pizza nel nostro ristorante.
    Mi piaceva stare in sua compagnia, sapeva dosare i silenzi e lasciare gli spazi per pensare.
    Era in ansia per l’ imminente uscita del singolo, ma altrettanto sicuro che con la mia canzone sarebbe stato un successo.
    Sorrisi.
    Della mia originale idea c’era rimasto ben poco. Anche la tonalità era stata cambiata per renderla più adatta alla voce di Bill.
    “Quando uscirà in tedesco con il tuo singolo, sono sicuro che il primo posto in classifica sarà tuo!” Esclamò, mentre addentava uno spicchio di pizza alle verdure ustionante.
    Lo vidi diventare paonazzo e poi bere di corsa mezzo litro di Coca-cola.
    Scoppiai a ridere asciugandogli i lacrimoni che gli scendevano dagli occhi, col tovagliolo.
    “Sei impazzito?” Gli dissi, mentre un attacco di ridarella, mi stava scuotendo.
    Si unì a me nella risata, per poi tornare immediatamente serio.
    “ Oh, cazzo! Mi si è spostata una lente a contatto!”
    “ E dov’è ora?” Chiesi in apprensione.
    Lo vidi trafficare con un dito dentro al suo occhio destro, come solo i portatori di lenti sanno fare.
    “ Eccoti bastarda… Scusami… vado in bagno un attimo…”
    Si allontanò, tenendo la lente sul palmo della mano.
    “ Che matto che sei Gus!” Dissi a me stessa, scuotendo il capo.
    In quel momento il mio cellulare vibrò nella borsetta.
    Con timore lo tirai fuori, indecisa se leggere o meno il contenuto del messaggio.
    “ Ti va di uscire?”
    Poche parole, tipico di Tom.
    Con che diritto tornava a turbare la mia vita? Entrava ed usciva a suo piacimento.
    E dopo quella sera…
    Un brivido mi percorse la schiena.
    “ Mi dispiace, sono già impegnata…”
    “ Con chi?”
    “ Amici…”
    “ Capisco…”
    Gustav ritornò. Aveva messo gli occhiali. Evidentemente aveva perso la battaglia con la lente a contatto ribelle.
    Terminammo di cenare e poi mi riaccompagnò a casa.
    Lo invitai ad entrare, ma lui quasi fosse consapevole del confine che non andava varcato, declinò gentilmente l’ invito.
    Attese che oltrepassassi il cancello e mise in moto, dileguandosi nella notte.
    Mi gettai sul divano, lanciando le scarpe in mezzo alla stanza.
    Le scarpe col tacco erano un supplizio, ma le sneakers una fornace.
    Sentii la necessità di rinfrescare i piedi.
    Guardai l’ orologio. Era quasi mezzanotte.
    Spirava un vento caldo quella notte.
    Insolito per il clima di Amburgo.
    Aprii la porta finestra che dava sul giardino ed uscii a piedi nudi sull’ erba del mio curato prato inglese.
    “ Fa caldo eh? Ci vorrebbe un bel bagno…”
    Quella voce proveniente da dietro la siepe di lauroceraso, mi fece sobbalzare.
    “ Come sei entrato?”
    La luna illuminava il suo volto.
    Hai lasciato il cancello aperto signorina… Dovresti fare più attenzione…”
    Una folata di vento gli scompigliò i capelli.
    Certo non mi sarei mai aspettata la sua visita…
    Che ci faceva Bill nel mio giardino?

    “Ho visto Gustav andare via…” Continuò imperterrito.
    “ Esci anche con lui?” La sua domanda era volutamente provocatoria.
    “ Gus è un amico…”
    “ Allora era lui ‘gli amici’ di cui hai parlato a Tom prima?”
    “ E se anche fosse? Non posso uscire a cena con un amico?”
    Possibile che Tom gli avesse fatto leggere anche i suoi sms?
    “ Oh, certo che sì, ma non dovresti mentire…”
    “ Io non ho mentito. Ho solo omesso il nome del mio accompagnatore…”
    “Tom ci è rimasto male…”
    “ Mi dispiace. Ma lui, tutti e due siete spariti senza dare notizie di voi per giorni…”
    “ Potevi chiedere a Gus. Lui sapeva dove eravamo…Potevi chiamare…”
    “ Non mi sembrava il caso, visto le circostanze…”
    “ Siamo stati a Loitsche, a casa. Nostra madre non è stata molto bene in questo periodo…”
    “ Nulla di grave, spero…”
    “No per fortuna, ora è tutto risolto…”
    “ Dov’è Tom, ora?”
    “ All’ Indochine… Lui adora quel locale…”
    “ Tu no?”
    “ Stasera avevo altro per la testa…”
    Rimasi a fissarlo per una manciata di secondi. Che intendeva dire con quell’affermazione?
    “ Tra tre giorni uscirà il nostro singolo…”
    Si mise seduto sull’ erba e mi invitò ad imitarlo.
    “ Lo so, Stephen mi ha informato…”
    “E la settimana prossima uscirà il tuo…”
    “ Sì, è un problema?”
    Le sue labbra si aprirono in un sorriso disarmante.
    “ Non lo sarà, se accetterai di duettare con me in una versione in tedesco che comparirà come bonus track in entrambi gli album…”
    Mi prese una mano tra le sue.
    “ Dimmi di sì, ti prego…”
    In quella notte calda e ventosa, rischiarata da una luna imponente ed incredibilmente bianca, mi cacciai nell’ ennesimo guaio.
    Non mi aveva parlato di quella sera, di ciò che era successo, di ciò che mi avevano chiesto.
    Forse per non imbarazzarmi o più semplicemente nella speranza di una mia ritirata.
    “ Perché ci tieni così tanto?…” Gli chiesi incuriosita.
    “ Perché è una bella canzone e l’ inglese non le rende giustizia…”
    E pensare che avevo creduto fosse stato lui l’ artefice di questa volontà di cambiare lingua…
    “ E anche perché da giorni Tom sta massacrando tutti con questa idea…” aggiunse scoppiando a ridere.
    “ E’ testardo eh?”
    “Più di un mulo…Ne ha parlato con David, con Stephen, con tutti…Penso che sarebbe disposto a cantare lui stesso…”
    Toccò ora a me ridere.
    “ Tom che canta? Sarebbe uno scoop!”
    “ E lo fa pure bene. Solo che non è nato per fare il vocalist.”
    Mi sdraiai sull’ erba ed intrecciai le mani dietro la nuca, chiudendo gli occhi.
    Alla luce dei fatti, era per me un onore duettare con Bill e per di più su una canzone mia.
    Questo avrebbe fatto accrescere la mia fama.
    Ma ciò avrebbe significato nuovamente rivederli tutti i giorni.
    Riportare la mia mente a quelle immagini.
    Non che ce ne fosse bisogno.
    Quella sera occupava una buona parte della mia scatola dei ricordi, con sensazioni e brividi connessi.
    “ Ci aspettano allo studio domattina, ci sarai?”
    Aprii gli occhi e ritrovai il suo viso a pochi centimetri dal mio.
    Potevo sentire il suo profumo.
    Seducente, da maschio.
    Mi schiarii la voce, imbarazzata.
    “ Non so Bill, dovrei?”
    La mia domanda in quel momento, risuonò sincera.
    “ Sì…” Mi sussurrò, prima di sfiorarmi la fronte con un bacio e rialzarsi.
    Io feci altrettanto, aggrappandomi alla mano che lui mi aveva teso.
    Rimanemmo a guardarci in silenzio per alcuni secondi.
    Una folata di vento scompigliò i capelli di entrambi, coprendoci il viso.
    “ Strano clima per esser Amburgo…” Constatò, lasciando gentilmente la mia mano.
    Mi accarezzò la guancia.
    “ A domattina Aryanne…”

    Era già sicuro che avrei accettato…



     
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  8. jandira
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    oddio oddio bill???????????????' che fai ci provi tu ora?non ci capsico pià un cazzus posta presto please
     
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    Adoro confondervi le idee...
     
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  10. §babyblu§
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    CITAZIONE (*billaly* @ 15/5/2009, 01:45)
    Adoro confondervi le idee...

    ... siccome io già non le ho confuse da sola, vero??? :agitato:
    Muaaaaaaaaaaaaaa che bello però, Tom - Bill - Ary ....
    Mi piace sto terzetto, sì sì :applauso:
    Capitolo soft, questo....
    Mh, ho idea che la tua mente stia già progettando qualcosa di estremamente "perverso" (nel senso buono!!) per il prox chap.... :sìsì:
    Hi hi aspetto con ansia, eh!!!
     
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  11. katarina stratford
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    CITAZIONE (*billaly* @ 15/5/2009, 00:55)
    Lo invitai ad entrare, ma lui quasi fosse consapevole del confine che non andava varcato, declinò gentilmente l’ invito.

    Quesa frase mi ha mandata in crisi :addict:
    La adoro.
    Gustavo è così...Gustavo!
    :tet:

    Troppa confusione mettono questi ragazzini Kaulitz, vorrei propri capire quanto sinceri siano :sospettoso:
     
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    CITAZIONE
    Mh, ho idea che la tua mente stia già progettando qualcosa di estremamente "perverso" (nel senso buono!!) per il prox chap....

    No, per un pò non succederà nulla di perverso.
    Mi dispiace...
    Si stanno studiando, per il momento.
    Spero che questo non mi faccia perdere le lettrici.


    CITAZIONE
    Gustavo è così...Gustavo!

    L' orsacchiotto non si smentisce mai.
     
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  13. jandira
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    OK COSA è SONO A SCUOLA CHE DEVONO STUDIARSI???????' INSOMMA LA PERVERSIONE PUò ASPETTARE COSì MI CHIARISCI LE IDEE SPERANDO CHE NON MI CONFONDERAI DI PIù
     
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  14. .:+[F]ottutamente~Stefy[89]
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    Bill ò________ò
    anche lui preda dei bllenti spiriti?
    O lo fasolo per convincerla in modo da accontentare il suo tomi? O__o
    mah mah mah

    Bravaaaaaa kuss
     
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  15. NeideLunare
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    E vaiiiiii xD
    Se la stanno passando tipo palla sta povera Ary xD
     
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1369 replies since 1/5/2009, 14:37   35326 views
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