Atmest mich

Finita

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    Grazie moje mia!!
    E grazie a tutte!!
     
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    Povera piccola creatura, up!!
     
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  3. -TheLadyOfShalott-
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    Uber!
     
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    Scusate, ma al momento non sono molto motivata a scrivere.
     
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  5. musettino
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  6. -TheLadyOfShalott-
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    CITAZIONE (-TheLadyOfShalott- @ 14/12/2009, 11:54)
    CITAZIONE (*billaly* @ 13/12/2009, 22:51)
    Eva lo sberluccichio natalizio mi sta mandando in depressione...

    Ma noi siamo donne forti e sopravviveremo anche quest'anno fino al 6 gennaio, la nostra festa! XD

    EDIT: Per quanto mi riguarda, Aly, non ci metto più la mano sul fuoco: questo Natale mi è passato sopra come uno schiacciasassi... Ed è appena iniziata... :alienff:
     
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    SPOILER (click to view)
    Che è successo Eva?
     
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  8. -TheLadyOfShalott-
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    CITAZIONE (*billaly* @ 25/12/2009, 19:45)
    SPOILER (click to view)
    Che è successo Eva?

    Ma... Niente di davvero tragico, Aly, non preoccuparti... Solo che...
    Ora sono troppo a pezzi, ma nei prossimi giorni ti mando mp e ti spiego.

    Grazie per il tuo interessamento... :tears:
     
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    Ok, attendo tue notizie.
     
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  10. -TheLadyOfShalott-
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    Capitolo 50


    Atterrammo al La Guardia Airport ovviamente in ritardo. Il viaggio era stato un vero calvario. La notizia dell’ imminente contratto con l’ Interscope era stato un semplice palliativo dal beneficio momentaneo. Tom aveva informato i presenti che ci eravamo ufficialmente lasciati e che avremo approfittato dell’ intervista fissata per il giorno successivo per comunicarlo ai media. Nessun rancore, semplicemente le nostre vite si dividevano per cercare strade diverse.
    Bill ci aveva fissato per tutto il tempo accigliato senza proferire parola, Kat e Gus non vedevano invece l’ ora di potermi parlare. Era bastato loro guardarmi per capire il mio disagio malcelato. Sapevano perfettamente che questa decisione non era stata presa di comune accordo, come sapevano che in quel momento il mio cuore era in tumulto. La separazione da loro sarebbe stata più dolorosa del previsto.
    Karl aveva posato la sua mano sulla mia in un gesto di conforto, sussurrando un ‘Mi dispiace Ary…’. Parole di convenienza forse, ma sempre meglio che un ostinato quanto imbarazzato silenzio da parte degli altri. Chi sapeva del loro legame poteva sicuramente capirne il motivo, ma chi ne era all’oscuro stava traendo chissà quali conclusioni. Ero sicura che nella mente di qualcuno ora passassero i termini giocattolino, sexgott, bella scopata e via di seguito, potevo intuirlo dalle loro espressioni e dalle occhiate a me indirizzate.
    Ero bella e piacente, ma in quel momento i loro sguardi mi davano il voltastomaco.
    Puah! Uomini…

    Il nostro albergo, era in zona Broadway, il consueto lusso e ogni genere di confort ovviamente lo caratterizzavano. Io e Stephen eravamo attesi per le ventuno nell’ ufficio di Stewart. Un breve incontro informale, prima del party che si sarebbe tenuto al Club Shelter, uno dei locali più in della città. Non che io fossi a conoscenza di tutte queste nozioni, ma Kat era una vera miniera in fatto di notizie. Non c’era persona, città o locale che lei non conoscesse personalmente o ne avesse sentito parlare dettagliatamente. Faceva parte del suo lavoro esser informata, ma era un vero data base umano.
    Era seduta sul mio letto in stanza e stava osservando i due abiti che le stavo mostrando.
    “ Questo decisamente.” Aveva risposto, indicando con il dito smaltato di un viola acceso, in abitino in lurex nero.
    “ Con quei sandali argento che mi fanno impazzire, starà d’ incanto…”
    “ Ma non sarà troppo… audace?”
    “ Aryanne Schell è una donna libera ora, deve esser audace!”
    “ Se è per questo, sai che mi frega? Metterei un pigiama di flanella e babbucce a forma di coniglio…” La rossa mi aveva sorriso timidamente.
    “ Ti capisco, non dev’esser facile…”
    “ Kat, io ho mentito spudoratamente e non riuscire a reggere il gioco è il mio timore più grande. Quanto credi ci metterà Tom a capire che sono follemente innamorata di Bill?”
    “ Non lo capirà. Devi esser forte e sperare che questi ultimi giorni passino in fretta.”
    “ Domani sera ci sarà l’ ultimo concerto e già mi sento male…” Sentivo un groppo salirmi alla gola, mentre gli occhi si inumidivano di lacrime fin troppo trattenute.
    “ Ary, è meglio che sia andata così, credimi. Aspettare ancora significava uscirne ancor più distrutta. Bill non sarebbe stato mai tuo purtroppo e lui non avrebbe mai potuto condividere Tom con te…” Mi soffiai vigorosamente il naso, scuotendo il capo. Aveva ragione, ma non era semplice ammetterlo. Una parte di me ancora sperava di veder all’ improvviso il moro varcare la soglia della mia stanza, prendermi tra le braccia e giurarmi eterno amore.
    “ Sono solo una sciocca illusa…”
    “ No sei solo una ragazza che si è innamorata della persona sbagliata. Succede più spesso di quello che pensi tu…” Sbuffai, riavviandomi i capelli che mi cadevano sulla schiena nuda in morbide ciocche. Mi guardai allo specchio, fortunatamente l’abito mi calzava a pennello e io non avevo pianto tanto da ridurmi una maschera sfatta dal dolore. Gli occhi erano leggermente arrossati, come la punta del naso. Un trucco sapiente avrebbe celato tutto.
    Dinah entrò nella stanza, guardandomi immediatamente con sospetto. Era abbastanza adulta da capire la natura del mio sconforto appena percettibile e pratica nella cura di depressioni acute.
    “ Ary, in questo albergo c’è una pasticceria deliziosa, non ho saputo resistere!” Tolse dalla borsa una scatola di metallo colma di cioccolatini ripieni.
    “Mancano ancora un paio d’ore all’ inizio del party e non abbiamo mangiato nulla, a parte quel vomitevole tramezzino sull’ aereo…”
    “ Già…” Convenne Kat prendendo dalla scatola che le veniva porta dalla mia assistente, una pralina bicolore.
    “ Mmh è una goduria!! Ary devi assaggiarli! Al diavolo la linea!”
    Portai alla bocca un boero ripieno di liquore e poi un cremino. Certo come cena non era un gran chè, ma il cioccolato mi mise un po’ di buonumore.
    Kat si congedò per andare a prepararsi. Ci saremo riviste al party dove io e Stephen li avremo raggiunti. L’ incontro con Stewart era decisamente passato in secondo piano. La mia carriera era diventata meno importante dell’ amore?

    Nigel Stewart ci attendeva nel suo elegante studio al ventitreesimo piano della Bloomberg Tower in Lexington Avenue nel cuore di Manhattan.
    “ Benvenuti. Avete fatto buon viaggio?”
    “ Uhm, ottimo… A parte un leggero ritardo…” Rispose Stephen facendomi cortesemente sedere su una delle poltroncine poste davanti la scrivania e sedendosi a sua volta accanto a me.
    “ Gradite qualcosa da bere?” Aprì un mobile bar altamente fornito di ogni genere di bevanda.
    “ Per me nulla, grazie…” Dissi timidamente. Volevo che il dolce sapore del cioccolato rimanesse ancora per qualche minuto nella mia bocca.
    L’ uomo mi sorrise, indugiando per un attimo con lo sguardo sulle mie gambe scoperte.
    “ Tom è un ragazzo fortunato…” Esclamò porgendo un bicchiere di analcolico al mio manager.
    “ Come scusi?”
    “ Tom Kaulitz, il tuo ragazzo…”
    “ Ehm, non è più il mio ragazzo. Ci siamo lasciati ieri…”
    “ Mi dispiace Aryanne, eravate una bella coppia…”
    “ Così è la vita, succede…” Risposi sconsolata.
    “ Beh, spero che ciò che sto per dirti ti risollevi un po’ il morale. Stephen ti avrà già accennato qualcosa suppongo…”
    “ Certo, ma non nei dettagli…” Senza indugi mi porse il contratto.
    “ Vorrei che tu leggessi attentamente ed esprimessi il tuo parere. Se c’è qualcosa che non ti aggrada, raggiungeremo un compromesso, ma ci terrei veramente che tu entrassi a far parte del nostro team. Sei una cantante di talento e per nulla al mondo vorrei che tu mi sfuggissi.
    Era diretto e apprezzavo il fatto che non facesse strani giri di parole. Mi spiegò brevemente quale fosse la sua proposta. Sensata e pratica.
    Non ci sarebbero stati cambiamenti nei miei attuali programmi. Io sarei ritornata in Germania per il mio tour europeo, mentre un team di produttori avrebbe lavorato e tradotto il mio album in inglese. Sarebbe stata necessaria la mia supervisione per quando riguardava i testi, ma lo potevo benissimo fare anche se non ero presente fisicamente. Terminato il tour, sarebbero iniziate le prove e la registrazione. Per praticità avrei dovuto trasferirmi a Los Angeles per il tempo necessario all’ incisione e alla successiva promozione. Se non avessimo sforato coi tempi Stewart prevedeva che in primavera sarei già potuta partire con un piccolo tour…
    “ Sono senza parole…” Riuscii solo a dire, soggiogata da quell’ uomo che mi stava offrendo un’ opportunità immensa.
    “ Devi firmare, e tutto questo si avvererà.” Mi aveva guardato con una luce benevola negli occhi. Decisi di fidarmi, avevo bisogno di credere fermamente in qualcosa.
    Andammo insieme alla festa a bordo della sua limousine. Voleva esser il primo a dare la notizia a festeggiare il nostro accordo.
    Stephen mi teneva la mano, quasi a non voler perdere di vista la sua gallina dalle uova d’oro, ma capivo che in quel suo gesto non c’era interesse. Era un uomo buono, che mi voleva bene sul serio e teneva a me. Una persona come pochi in quel mondo dove il denaro e il successo la facevano da padroni. Mi sentii all’ improvviso colpevole di avergli taciuto gli ultimi avvenimenti, ma non ero sicura che in questo caso avrebbe saputo esser comprensivo coi gemelli.
    Mi stampai sul volto il sorriso delle grandi occasioni mentre entravo nel locale. Sentivo lo sguardo compiaciuto degli uomini presenti all’ingresso sulla mia schiena e sulle mie gambe scoperte. Un fotografo mi chiamò per nome implorando uno scatto esclusivo. Gli sorrisi, mettendomi in suo favore e lasciai che una scarica di flash mi abbagliasse per qualche secondo.
    Bill e Tom erano seduti con gli altri su dei divanetti in un angolo un po’ appartato. Mi trattenni doverosamente con Stephen e Stewart che mi presentò ad altri membri del suo team, mostrandomi affabile ed elargendo sorrisi a destra e a manca. Più di un uomo si era complimentato con me e non solo per la mia musica e ressi a quegli apprezzamenti che a tratti erano così poco professionali a stento. Possibile che tutto alla fine ruotasse intorno al sesso? Che anche questi pensassero che ero solo una bella bambola da esibire?
    Mi voltai verso di loro, incrociando lo sguardo di Tom che chissà da quanto tempo mi stava osservando. Sembrò cogliere la mia muta richiesta d’ aiuto, perché lo vidi sussurrare qualcosa all’ orecchio del gemello e poi alzarsi per dirigersi verso di me. Il tocco leggero della sua mano sul mio fianco, mi scaldò il cuore.
    “ Salve Peter…” Esordì, salutando l’uomo che mi stava parlando.
    “ Salve Tom, ti vedo in forma!”
    “ Dev’esser il tour e il clima americano!” Rispose, non troppo convinto.
    “ O piuttosto questo splendore che ti rimbocca le coperte ogni notte!” Incalzò a sua volta, dandomi un’ occhiata lasciva.
    “Le coperte rimboccate sono l’ultimo dei nostri pensieri, ti assicuro!” Esclamò stringendomi la mano come a volermi zittire.
    “ Scusa anzi se te la rubo, ma sono in crisi di astinenza!” Continuò strizzandogli l’ occhio in gesto di intesa.
    Mi lasciai trascinare via senza batter ciglio. Gli ero grata per esser accorso in mio aiuto, non mi sarei mai abituata a quell’ ambiente…
    Mi misi seduta accanto a Gustav che mi guardava perplesso, mentre Tom andò a rimettersi a fianco del fratello.
    “ Credo che dovremo brindare…” Esclamò ad un tratto Kat, ansiosa di animare la serata, ma la voce di Nigel Stewart ci interruppe.
    “ Signori e Signore, come tutti ben sapete questa è una serata particolarmente importante per tutti noi…
    Oltre ad esser riuscito a riunire qui molti artisti nonostante i loro impegni, ho l’ onore di annunciarvi che Aryanne Schell questa sera ha firmato il contratto con l’ Interscope,quindi diamo il benvenuto alla nuova Dea del rock!!”
    Gli applausi scoppiarono fragorosi, una mano mi fece alzare e solo quando gli fui accanto mi resi conto che Christian Wernon apparso dal nulla, mi stava conducendo sorridente, verso il capo dell’ Interscope, nonché suo suocero.
    “ Fai finta di nulla…” Sibilò al mio orecchio, continuando a sorridere. Gli altri si erano alzati e come pietrificati seguivano i nostri movimenti. Con il cuore impazzito nel petto, riuscii a blaterare qualche parola confusa di ringraziamento, ansiosa di ritornarmene al mio posto e soprattutto andarmene dal locale. La presenza di Wernon era tutto fuorchè rassicurante.
    Terminato il mio discorso ritornai a sedere con le gambe tremanti. Mi aveva sorriso candidamente mentre da perfetto cavaliere mi aiutava a scendere i gradini del palco. Ero certa che tutta quella messa in scena avesse un secondo scopo, che per una volta tanto la mia curiosità non bramava di scoprire.
    Avevo bisogno di aria, di riprendermi.
    “ Vado un attimo in bagno…” Sussurrai all’ orecchio di Kat che mi guardò perplessa.
    “ Ti senti bene Ary?”
    “ Certo, ho solo bisogno di un attimo per riprendere fiato…”
    “ Ti accompagno?”
    “ No, tranquilla. Se tra cinque minuti non sarò di ritorno, avvisa la Guardia Nazionale!” Risposi, sforzandomi di apparire tranquilla.
    La toilette era deserta e fredda.
    Mi appoggiai al lavandino con le mani, guardando la mia immagine riflessa nello specchio, prima di chiudere gli occhi e sospirare.
    La porta si aprì facendomi sussultare.
    Wernon era a pochi centimetri da me e mi stava guardando beffardo.
    “ Allora piccola Aryanne ce l’ hai fatta a convincere il vecchio…”
    “ Non ho convinto nessuno io…”
    “ Nigel è ancora della vecchia guardia. Crede nel talento delle persone, metterebbe sotto contratto chiunque se avesse una bella voce…” Si era avvicinato spaventosamente a me, spingendomi verso una delle porte dei bagni.
    “ Piccola Aryanne, non devi aver paura. Hai vinto, non sei contenta?” Non capivo il senso del suo discorso, a dire il vero la mia mente sperava solo che entrasse qualcuno.
    “ C-come vinto?”
    “ Non sono così pazzo da mettermi contro Stewart. Sono ambizioso, ma so riconoscere quando è meglio desistere. Dovresti esser lusingata dal fatto che lui in persona ti abbia offerto un contratto, non sono tanti gli artisti che mi ha ‘soffiato’… A dire il vero solo tu e quei quattro frocetti…” Mi aveva preso il volto tra le mani e posato la sua bocca schifosa sulla mia.
    Gli avevo assestato una ginocchiata sull’ inguine, così forte che si era piegato in due per il dolore. Approfittai di quell’ attimo di distrazione per allontanarmi da lui e guadagnare l’uscita, ma sentii la sua mano chiudersi sul mio polso strattonandomi e facendomi quasi cadere.
    “ Lasciami, bastardo!” Avevo gridato con rinnovato vigore cercando di divincolarmi. Si era alzato e barcollando leggermente mi aveva buttato contro la parete.
    “ Mi piacciono le cagne in calore! Quel finocchio di Kaulitz non ti scopa così bene quanto lo fa con il suo bel fratellino?”
    “ Stronzo smettila e lasciami!!” Le mie grida possibile che non attirassero l’ attenzione di nessuno?” Mi tornò alla mente l’ ultima frase detta a Kat: “Se tra cinque minuti non sarò di ritorno, avvisa la Guardia Nazionale…”
    La porta si spalancò nuovamente e apparve Tom.
    “ Lasciala.” Una sola parola prima di vedere il suo destro che colpiva in pieno volto Wernon che cadde rovinosamente a terra.
    “ Alzati, o ti piace prendertela solo con chi non può difendersi?”
    Un rivolo di sangue gli scendeva dal naso, imbrattando la camicia bianca.
    “ Non mi sporcherò le mani a picchiare una lurida checca come te!” Si era alzato e senza aggiungere altro era uscito.
    Cercai l’ abbraccio di Tom nella speranza potesse placare il tremore del mio corpo.
    “ Ary è tutto finito…” Aveva sussurrato, accarezzandomi i capelli.
    Ci avevano raggiunto anche gli altri e a Bill non era sfuggito quel tenero gesto.
    “ Oddio Aryanne, ma che è successo?” Gridò Kat, preoccupatissima.
    Spiegai brevemente ciò che era accaduto, tra gli sguardi allibiti e le esclamazioni incredule dei presenti.
    Quell’ essere immondo doveva pagare prima o poi, questo sembrava metterci tutti d’accordo.
    Ce ne andammo dal party quasi immediatamente, scusandoci con Stewart e ringraziandolo ancora per l’opportunità a me data, anche se in realtà in quel momento l’ idea di dover poi ritornare in America non è che mi entusiasmasse un gran chè.
    Wernon sarebbe sempre stata una presenza oscura, pronta a fare la sua comparsa all’ improvviso, in qualunque momento e non ci sarebbe sempre stato Tom Kaulitz a difendermi…



    Edited by *billaly* - 1/1/2010, 23:52
     
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  12. PinaKaulitz88
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    1. Finalmente Ary ha ammesso apertamente con se stessa che è follemente innamorata di Bill.
    2. Tom *_______________________________*
    3. Sono ancora più curiosa di prima di leggere il seguito!!!

    Baci!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
     
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  13. -TheLadyOfShalott-
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    CITAZIONE (*billaly* @ 27/12/2009, 01:44)
    Puah! Uomini…



    <3

     
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    Causa PC agonizzante, non so quando potrò postare.
     
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