•_Diverso.}*

Immobile.
Di fronte a me, non c’è altro che qualcuno che mi somiglia..
Ma quello non sono io!
No, assolutamente.
E invece sì, lui è solo ciò che sono diventato.
E’ un’immagine quella: un’immagine che potrebbe tranquillamente sparire.
…Se solo io lo volessi.
In realtà, mi fa comodo vedere qualcuno che mi somiglia, adulato da tutte le ragazze del mondo.
Mi fa comodo vedere qualcuno pieno di soldi, auto costose e belle donne.
Mi fa comodo vedere che quella persona sono io.
Però, non tutti la pensano come me.
Sarà che sono rimasto solo, sarà che forse è il contrario.

Stai cambiando Tom, stai cambiando.
Visto? Te ne accorgi da solo. Allora, torna com’eri.
Semplicemente il Tom Kaulitz poco considerato e spesso preso in giro.
No, vero?
Lo immaginavo.
La bella vita, talvolta, aiuta.
Ne sei consapevole, oltretutto.
Ma ti stai uccidendo con le tue stesse mani.
Stai prendendo strade che forse mai nessuno ti avrebbe fatto imboccare.
E perché? Perché sei solo.

Il mio monologo interiore mi spaventa.
A volte credo di esser diventato pazzo.
E se fosse sul serio così?
No, sono solo cambiato.
E’ l’unica spiegazione plausibile, se consideriamo la situazione.
E’ cambiata la mia vita, è cambiato tutto dentro me.
Sono cambiato io.
Mi sto uccidendo, mi sto lentamente frantumando.
E’ evidente a tutti.
A volte mi ritrovo a pensare, come adesso per esempio, cosa mai sarebbe potuto succedere se oggi non fossi ciò che sono.
Sarei diventato un avvocato, un famoso designer, credo.
Sarei andato tutte le mattine in ufficio tranquillamente in giacca e cravatta, dopo aver salutato mia moglie e miei tre bambini.
E i rasta? Ma anche quelli sarebbero scomparsi.
Il classico taglio da imprenditore forse, qualcosa che mi avrebbe fatto sembrare.. Uguale agli altri.
Perché sono diverso.
Perché tanta gente mi considera diverso.
Io.. Io sono un ragazzo normale, un ragazzo qualunque.
Fama e successo non sono tutto.
Fama e successo sono comunque parte di una comune persona.
No. No, non è così.
Che stupido che sono!
Come se poi lo specchio mi ascoltasse..
Come se parlando potessi mai risolvere qualcosa.
Come se adesso, voltandomi, troverei un bimbo che mi corre incontro chiamandomi “papà”.
Sarò anche il classico donnaiolo, ma anche io vorrei ricevere affetto. Tanto.
Ho miliardi di fan che per me piangono, che arriverebbero in cima al mondo o a toccare la luna.
Ma semmai fossi stato una persona qualunque, non credo sarebbe stato lo stesso.
Sarei stato il Tom Kaulitz delle scuole medie, ignorato da tutte e, ripeto, ancora una volta, preso in giro.
Sarei stato totalmente diverso; avrei migliorato il mio aspetto estetico, sarei diventato di gran lunga più carino di com’ero.
Ma la cosa non sarebbe cambiata di una virgola soltanto.
Sì, Tom Kaulitz: una persona qualunque.
Mi fa strano dirlo, cavolo.
Ci sono tante ragazze che, per me, sarebbero disposte anche ad aspettare notti e notti sotto il mio albergo solo per ricevere un autografo.
Altre, come quelle di oggi, che mi avrebbero aspettato sotto casa.
Ed io, ancora come oggi, avrei di sicuro reagito male.
No che non sono nessuno.
Perché? Chi ha detto che faccio musica?
Non è stata una scelta mia, eppure mi piace.
Se tutto ciò non fosse mai successo, mi sarei risparmiato un’infinità di cose.
E se ancora penso che ci sono ragazze che diventano una parte di me per una sola notte, che mi cedono un gran posto nel loro cuore perché dicono di amarmi, mi viene la pelle d’oca.
Solo perché penso a quanto sono diventato lurido con il successo.
Anzi, non è questione dell’essere luridi, il problema è che quasi me ne vergogno.
O meglio, forse me ne vergogno del tutto.
- Tom, dai, sbrigati. David dice che mancano pochi secondi…-
- Arrivo, Bill.-
Sì, ci siamo.
Uscito da questa stanza svanirà tutto ciò che in questo momento sto pensando. E’ ovvio.
Lì fuori urla, strepiti e pianti.
Pianti, strepiti e urla.
La stessa routine si ripeterà all’infinito.
Stasera di nuovo qualcuna, al di fuori di questa stanza, diventerà mia.
Mia intendo.. Mia.
E domani piangerà, e dopo domani, e il giorno dopo ancora…
Perché?
Rispondo io: se tutto ciò non fosse successo, io sarei stato diverso.