»BodyGuard_

Questo/a opera è pubblicato sotto una Licenza Creative Commons.

»BodyGuard_

I Capitolo_

- Uhmm.. voglio cambiare Staff. – Una ragazza dai capelli nero corvino, poco cotonati alla radice, scrutava il posto che la circondava, colmo di persone che indaffarate non facevano altro che camminare senza mai fermarsi. Magari con un piccolo microfono poggiato all’orecchio, un palmare fra le mani, o semplicemente dei moduli da compilare.
I suoi occhi viaggiavano attenti e decisi per la grande sala, mentre un ragazzo dinanzi lei, la fissava con aria preoccupata, mentre fra le mani aveva una piccola trousse di trucchi.
- Tesoro, cosa dici? – Chiese questo, sbattendo poco le ciglia, come per cercare di capire meglio il senso di quel discorso iniziato e terminato a metà.
- Dico che mi sono scocciata di vedere le solite facce. – Rispose schietta, posando il suo sguardo azzurro cristallino, negli occhi nocciola del moretto che ancora inerme e preso alla sprovvista, la fissava senza accennare o fare nulla, con i suoi attrezzi di lavoro fra le mani.
- Ma.. non puoi mandarmi in mezzo ad una strada. Io, il tuo artista di moda, trucco e tutto ciò che riguarda la bellezza. – Continuò costui cambiando finalmente posizione, ma non espressione.
- Mmmh.. Tesoro, ma cosa hai capito. Tu resti dove sei, sono gli altri che sbarcano da un’altra parte. – Puntualizzò subito dopo la ragazza, accavallando la gamba sinistra su quella destra e accennando con la mano al moretto di continuare il proprio lavoro.
- Bill, sei troppo un caca sotto per questo lavoro. – ‘Sta volta a prendere parola, fu una ragazza dai lunghi capelli biondo platino, decorati da una striscia rosa che ricadeva esattamente al centro della piatta frangia che ricopriva la sua fronte, ma che comunque lasciava intravedere i suoi occhi blu cobalto, circondati da una dose eccessiva di matita nera e mascara.
- Heila, io devo solo finire l’opera d’arte a questa stupenda ragazza qui di fronte a me. – Disse il ragazzo, girandosi per un nano secondo verso questa ragazza dallo stile un po’ particolare, ma ugualmente attraente per il suo modo di fare e di pensare.
- Sei un gran lecca cu*o. – Aggiunse quest’ultima, accomodandosi sul piano trucco, facendosi spazio fra le miriadi di cose che servivano per un lavoro professionale di truccatore e parrucchiere a quel ragazzo che in quel momento fissava con aria cagnesca Heila, intenta a provarsi gli occhiali da sole, firmati Gucci dello stesso ragazzo.
- Bada a come parli, ossigenata. – Disse Bill, girandosi però nuovamente verso la moretta, che ancora seduta, era di nuovo intenta a fissarsi accuratamente intorno, osservando con attenzione ogni minimo gesto che compiva la gente che lavorava solo e soltanto per lei.
- Checca senza cervello. – Sussurrò a denti stretti la biondina, girandosi poi verso l’amica, per attirare così la sua attenzione: - Elèna, ‘sta volta i Bodyguard scegliili tu, questi scimmioni non si possono guardare. –
Così la moretta si girò e per un primo istante non capì a cosa si riferisse Heila, ma facendo un piccolo riepilogo mentale, ricollegò quella frase al discorso iniziato poco prima.
- Ovvio, non voglio che altri vecchiacci mi mettano le mani addosso. Escludendo Georg, tutti gli altri arrivano ai 35 anni. – Sintetizzò Elèna gesticolando enormemente, mentre al contempo, Bill cercava di terminare il proprio lavoro, con scarsi risultati.
- Insomma, ti stai ferma o no? Questo video deve finire per il meglio. – Urlò improvvisamente quest’ultimo, allontanandosi di poco dall’amica, che improvvisamente ammutolì e lasciò finire la sua “opera d’arte” al moretto, per poi riprendere a parlare con Heila, non appena Bill ebbe finito con il viso.
- Bene. – Disse Elèna alzandosi. – Gente, ascoltatemi! – Affermò urlando e attirando così l’attenzione di tutti i presenti. – Sino a quando il video non sarà finito, vi voglio tutti presenti e attenti, dopo di che sparite, non voglio più vedervi in vita mia. – Continuò poi, incamminandosi ai camerini e lasciando la parola all’amica che prima di seguirla urlò anch’essa: - In poche parole, se non vi è chiaro, siete licenziati. – E dopo ciò, s’incamminò anch’essa seguita da Bill, che affrettando un po’ il passo incastrò le proprie braccia sotto quelli delle due ragazze.
- Ritornando al discorso di prima… Ci sarebbe mio fratello che lavora per un’agenzia di Bodyguard; ha lavorato per Avril Lavigne, Hilary Duff, Miley Cyrus, Jonas Brothers e tutti questi artisti.. che ne dici se te lo presento? – Chiese il moretto “affacciandosi” ad Elèna e guardandola curioso.
- Se è come te non le conviene. Con una spinta cade a terra! – Affermò intromettendosi Heila, assumendo un’espressione disinvolta e senza alcuna preoccupazione.
- Sta zitta ragazza multicolore. – Si difese il ragazzo, guardando la biondina di sottecchi che cercava di nascondere il volto per un sorriso.
- Si, domani pomeriggio portalo al servizio fotografico. Ora scusate, ma devo mettermi quel misero vestito trasparente per la fine del video, quindi.. a dopooo! – E con quest’ultima frase, Elèna sparì dietro una porta bianca, con su una stella e all’interno scritto in caratteri cubitali: Electra. - E’ così maledettamente viziata. – Disse Bill sbuffando e portandosi le mani ai fianchi, guardando scocciato il volto di Heila, che prontamente rispose: - Ricordati che è per questo che l’amiamo. –
- Si, ma non pensare che tu non sia come lei, anzi.. – Disse il ragazzo alzando un sopracciglio e prendendo a camminare, dando così di spalle alla biondina, che non appena fu decisa, saltò sulla schiena di Bill, avvolgendo attentamente il suo collo e schioccandogli così un bacio sulla guancia.
- Ricordati però che tu porti la bandiera! – E urlando ciò, scese giù e prese a correre verso l’uscita, seguita dal ragazzo che ridente evitava abilmente tutti gli ostacoli presenti.