Catch me, if you can....

*billaly*

Posted on 25/5/2009, 21:51

.

Stop Babe

Group: Administrator

Posts: 54,318

Location: dalla città che i TH hanno scelto per lasciare un segno indelebile: Modena!

Status: Anonymous

Non ci ca*a più nessuno....

Web

.

*billaly*

Posted on 25/5/2009, 23:14

.

Stop Babe

Group: Administrator

Posts: 54,318

Location: dalla città che i TH hanno scelto per lasciare un segno indelebile: Modena!

Status: Anonymous

Scusate il ritardo, ma è un periodo molto pieno e non ho tempo di scrivere.

Capitolo 102

Il dottor Norberg si congedò dopo aver consegnato la lettera di dimissione a Gail e spiegato come avrebbe dovuto comportarsi una volta a casa.
Mise nella sacca i suoi effetti personali ed attese che l’ infermiera le dicesse quando il suo taxi sarebbe giunto per condurla a casa.
Aveva preferito così, nonostante Markus si fosse offerto di venirla a prendere, per dar la possibilità a tutti di partecipare al funerale di Barbara, se non altro per conforto e rispetto ad Helmut.
Era una giornata grigia, di quelle che tutto sommato piacevano molto a lei e che si addicevano al suo umore.
Un leggero bussare alla porta la distolse dai suoi pensieri.
Il volto di Adam ancora emaciato, fece capolino al suo ‘avanti’.
“ Ciao, e tu che ci fai qui?”
“ Ho saputo che ti dimettevano. Ho pensato bene di passare a vedere se ti occorreva un passaggio visto che oggi c’è il funerale…”
“ Non dovevi disturbarti, ho fatto chiamare un taxi…”
“ Sono io il tuo taxi. Teresa ha annullato la chiamata appena in tempo.”
“ Ma io volevo passare al cimitero…”
“ Ti ci accompagno io. Me ne starò in disparte e il tuo Tom non mi vedrà neppure…”
“ Non è il mio Tom…”
“ Meglio così. Allora non c’è nessun problema. Possiamo andare.”
“Devo andare a salutare Angie. Aspettami qui.”
Era una scusa bella e buona, ma doveva prender tempo. Si incamminò svelta verso il lungo corridoio che conduceva al reparto Chirurgia. Angie l’ aveva già salutata qualche ora prima, ma doveva trovare il modo per liberarsi di lui.
La sua nuova vita non doveva certo cominciare lasciando Tom per lui!
Trovò l’ amica assorta davanti alla finestra.
“ Angie?...”
“ Mmh? Gail, che fai qui? Credevo ti avessero già dimessa!”
“ Si infatti… Adam è passato a prendermi…”
“ E perché?”
“ Ha pensato mi servisse un passaggio, visto che tutti sono al funerale di Barbara…”
“ Non si arrende, eh?”
“ Che ci posso fare? Tutti i peggiori trovo io!” Rispose abbozzando un sorriso.
“ Beh, un passaggio non sarà la fine del mondo.”
Gail si avvicinò ad Angie e con il braccio libero l’ abbracciò.
“ Se posso passo domani, altrimenti ti chiamo.”
“ Non preoccuparti, io sto bene.”
“ Ok…Vado allora…” Le diede un lieve bacio sulla guancia ed uscì dalla stanza.
Si incamminò senza fretta verso Traumatologia, dove Adam la stava aspettando con una sedia a rotelle.
“ Teresa mi ha detto che deve accompagnarti fino all’ uscita su questa…”
“ Perché?”
“ Hai presente i film americani? Beh, uguale…”
“ Ma io sto bene!”
“ Su non far storie, monta in carrozza…”
Gail sbuffò e si mise seduta sulla sedia al sopraggiungere della bionda e corpulenta infermiera.
“ Vedo che è riuscito a convincerla! Diceva che non saresti mai salita qui sopra!”
“ Ho un notevole potere persuasivo su questa ragazza…” Si vantò, facendole l’ occhietto.
“ Beh, non posso biasimarla…” Rispose sorridendo.
Il volto di Gail si incupì improvvisamente e la donna fece immediatamente cadere il discorso.
“ In bocca al lupo, Gail. Ci vediamo lunedì prossimo per la visita di controllo. Mi raccomando riposo assoluto!”
“ Che mai potrei fare?” Brontolò guardando i fissatori.
L’ aria fredda all’ uscita dall’ ospedale la investì, costringendola a piccoli tremiti. Il suo abbigliamento purtroppo non era dei più adatti. Jess le aveva prestato una mantella, ma sotto indossava solo una maglietta e mazze maniche, considerato che non riusciva a far passare altro, su quelle barre metalliche.
Salì sull’ auto di Adam senza aprire bocca.
Fu lui a parlare per lei. “ Vuoi che ti accompagno al cimitero?”
“ Sì, se non ti scoccia…”
“ No, ma sei sicura di voler vedere Tom?”
“ Io voglio solo dare un ultimo saluto a Barbara.”
“ Ok. Ma dovresti allora coprirti di più.” Tolse da una busta una felpa con una manica tagliata e munita di zip. “ Questa l’ ha fatta Hanna, la costumista. Mi ha pregato di dartela. Se ti è comoda ne può fare altre…”
Il volto di Gail si illuminò in un sorriso grato. Quella donna le era risultata simpatica da subito.
Tolse la mantella di lana ed aiutata dal ragazzo infilò l’ indumento. La manica completamete aperta e corta passò agevolmente e il tepore del tessuto la scaldò immediatamente.
“ E’ perfetta! Grazie!” Esclamò quasi commossa.

Giunsero al cimitero, a cerimonia quasi ultimata. Barbara era già stata tumulata. Rimase un po’ in disparte non vista, fino a quando non incrociò lo sguardo del rasta che evidentemente aveva avvertito la sua presenza.
Senza fiatare girò su se stessa e si avviò verso l’ uscita.
La mano di Tom toccò leggero la sua spalla.
“ Non andartene…” Un disperato appello.
Si voltò per incontrare e perdersi in quegli occhi da cerbiatto.
“ Devo Tom, ti prego lasciami andare…” La sua voce tremava.
Sarebbe stato meraviglioso lasciarsi cullare ancora una volta in quell’ abbraccio, ma stupido.
Lo sguardo di Tom passò oltre la sua testa e fu in quel momento che scorse Adam appoggiato all’ auto, che l’ attendeva oltre il cancello.
“ Ho capito. Vai da lui. Addio Gail.” Si allontanò sconfitto senza aggiungere altro, lasciandola sola sotto quel cielo cupo che minacciava pioggia. Una goccia infatti bagnò immediatamente la sua mano tremante. Guardò verso l’ alto e lasciò che altre gocce le cadessero sul volto. Si sarebbero confuse con le lacrime che avevano preso a scendere.

Spero che il periodo cupo sia finito.

Edited by *billaly* - 26/5/2009, 07:15