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_Libra Eyre;
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Up!!!
Io mi sto rileggendo tutta la storia...
Posso mettere una frase del capitolo 77 in firma?
E' una frase sciocca, cioè: non è di certo la mia citazione preferita.
Bomi ne ha dette tante di cose dolci a Gail, questa non rientra tra quelle.
Però boh... Mi piace.
Posso?
Sì, posso, la metto in firma.
Ciaaaao.
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Certo che puoi Glò.
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Bimbe scusate dovrei scrivere, ma non ho vena creativa... . -
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Figurati amò, è normale... . -
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Capitolo 95
“ Andiamo da Angie...” Disse Marie Holtzer una volta usciti dall’ obitorio.
Non era concesso rimanere, in quanto il corpo di Gabriel era a disposizione dell’ autorità giudiziaria.
“ Zia, non è meglio che andiate a riposarvi un pò?” Chiese Vanessa preoccupata.
“ No, voglio vederla. Quella povera ragazza avrà bisogno di aiuto...”
Il commissario Peters aveva convocato i gemelli.
Uscirono immediatamente dalle stanze delle ragazze ed entrarono in un ambulatorio medico, lasciato a loro a disposizione.
Il poliziotto, alla finestra, stava scrutando il cielo che si stava oscurando.
“ Verrà presto a piovere...” Borbottò girandosi verso di loro.
“ Ragazzi, dalle prime indagini svolte, posso già affermare che il colpevole sia Ingerman. Non ci sono dubbi. Era uscito di galera 10 giorni fa, in libertà vigilata con obbligo di firma. Sembrava seriamente pentito ed invece per tutti questi mesi aveva meditato solo vendetta. Mi dispiace aver dubitato di voi...nel suo appartamento sono state ritrovate, varie fotografie di Angeline Becker, scattate ovunque...non si era mai accorta di esser pedinata...”
“ Pedinata?”
“ Sì in alcune c’era anche lei Bill...”
Il moro spalancò gli occhi incredulo.
“ Non ci posso credere...”
“Ingerman era pazzo...”
“ E ora?” Chiese Tom sicuro che ci fosse dell’ altro.
L ‘uomo accennò un debole sorriso.
“ Anche se è morto, ci sarà un’indagine. La signorina Becker potrebbe esser accusata di omicidio...”
“ Cosa?” Tuonò Bill.
“ Ingerman è morto per le ferite da arma da taglio riportate. In Germania tutti hanno diritto ad esser difesi fino a prova contraria...”
“ Ma... è assurdo!! E’ lui l’ assassino!! Ha ucciso due persone e ne ha ferite altre due!!” Gli occhi del moro mandavano lampi di rabbia e sdegno.
“Crede che anche io non la pensi così? Farò di tutto perche ne esca pulita. E’ lampante che abbia agito per legittima difesa! Ma la legge deve assicurare i colpevoli alla giustizia, in caso ce ne siano...”
“ Ma non potrebbe esser stata Barbara ad ucciderlo?” disse Tom posando la mano sulla spalla del fratello.
“ Certo, è quello che appureremo...”
“ Non avrà mai fine questo incubo! Quel pezzo di merda voleva ucciderla! Come fate ad esser così ciechi?! Angie si è solo difesa!” Ringhiò Bill ormai privo di controllo.
“ Si calmi. Io non credo ci sarà alcuna sentenza in sfavore della sua ragazza. Le giurie popolari non si sono mai espresse contro le parti lese. Ingerman era uno psicopatico, già questo sarebbe sufficiente per far decadere le accuse. Parlerò con il procuratore...”
“ Grazie commissario...” Sussurrò Tom.
L’ uomo guardò i due ragazzi con la morte nel cuore. E rivisse dopo tanti anni la sua vicenda come in un deja-vu.
Erano trascorsi già 18 anni da quel giorno nefasto.
Karen... 22 anni. La sua giovane moglie uccisa in casa da uno squilibrato, che si era poi suicidato.
Era giunto il momento di riscattare la sua morte. Avrebbe fatto di tutto per aiutarli.
“ Vi terrò informati ragazzi...” disse posando la mano sul braccio di Bill.
“ Andate da Angie e Gail, in questo momento hanno bisogno più che mai di un conforto...” Aggiunse prima di uscire dalla stanza.
Il volto di Monika Schenker seguita da Madia e Adam, fece capolino sulla porta della stanza di Gail.
Era nel frattempo stata trasferita in Traumatologia e messa finalmente seduta su di una comoda poltrona. Era tutta dolorante, ora che l’ effetto degli antidolorifici stava svanendo.
“ Piccola...” Sussurrò Adam, inginocchiandosi ai suoi piedi.
“ Ciao...” Sussurrò a fatica. Anche muovere i muscoli della faccia richiedeva uno sforzo notevole.
“ Siamo venuti, appena abbiamo saputo... David mi ha chiamato poco fa... Eravamo così in ansia non avendoti vista arrivare alle prove stamane...” disse Monika.
“ Mi dispiace...” Per quanto tempo avrebbe potuto tener a freno le lacrime?
Prima o poi le avrebbero detto che sarebbe stata rimpiazzata, tanto valeva togliersi il dente subito.
Si voltò verso il coreografo che la guardava serio.
“ Non me la prenderò se mi sostituirete...” disse abbozzando un mesto sorriso.
“ Non pensare a questo ora. Sforniamo un musical dietro l’ altro! E io non mi lascerò scappare la più brava ballerina del mondo!” Tentò di scherzare l’ uomo per alleggerire la situazione.
Adam le aveva preso la mano ed intrecciato le dita alle sue. Non c’era bisogno di parole tra loro.
Quell’antica sensazione di benessere la pervase per un attimo, facendola ritornare bambina.
Strinse forte quelle dita, come prima di ogni saggio e gli sorrise.Lui si portò la mano alla bocca e le sfiorò il dorso della stessa con le labbra. Monika e Giorgio si congedarono quasi subito lasciandoli soli.
“ Hai bisogno di qualcosa?” Le chiese premuroso, senza lasciarle la mano.
“ Solo di un braccio nuovo...” Scherzò lei, ma il tentativo di ridere le provocò una fitta al torace.
“ Che succede?”
“ Ho una costola rotta, meglio evitare ogni tipo di sforzo...”
“ Ti rimetterai presto, te lo assicuro e ritorneremo a danzare insieme...”
“ Io voglio solo lasciarmi alle spalle più in fretta possibile, questo orrore...In questo momento non mi importa più di nulla...”
“ Permettimi di aiutarti Gail...” Disse avvicinandosi al suo volto pericolosamente.
Lasciò che lui le accarezzasse il volto tumefatto e depositasse un leggero bacio sulle sue labbra arse.
La porta della stanza si spalancò con un tonfo.
“ Che cazzo ci fai tu qui? Gridò Tom dimentico di esser in un ospedale.
“ Potrei farti la stessa domanda Kaulitz...”
“ Lasciala in pace, cosa vuoi da lei, da noi?”
“ Non esiste più un ‘noi’, o ti sei dimenticato che l’hai tradita e vi siete lasciati?”
“ Se è per questo, tu l’hai fatto prima ancora di me, se non sbaglio... Saresti così gentile quindi da toglierti dalle palle e ritornare a teatro a ballare sulle punte?”
Gail incapace di reagire osservava con occhi sgranati i due che litigavano come se lei fosse invisibile.
“ Tu devi andartene! Guarda che è successo! Se tu l’ avessi amata sul serio, l’ avresti protetta! Sarebbe rimasta a quel cazzo di festa con te e non sarebbe successo nulla!”
“ Vaffanculo Steinberg!” Gridò, prendendo il ballerino per il bavero della giacca e sbattendolo contro la parete.
“ BASTA, SMETTETELA!! SIETE DUE IDIOTI!! ANDATEVENE TUTTI E DUE!!” Gail si era messa in piedi e fortemente instabile sulle gambe, li guardava stravolta.
I due la fissarono stupiti, come se avesse detto chissà che eresia.
Tom si precipitò verso di lei per sostenerla.
“ Non mi toccare, stupido! Vattene! E vattene anche tu Adam. Voglio rimanere da sola.”
“ Ma Gail...” tentò di dire l’ amico.
“ SIETE SORDI? VI HO DETTO DI ANDARE FUORI DI QUI!! NON VI IMPORTA UN CAZZO SE SONO MORTE DELLE PERSONE, SE ANGIE È IN PERICOLO DI VITA! SEMBRATE DUE BAMBINI IMMATURI CHE LITIGANO PER UN GIOCATTOLO! E IO NON LO SONO! FUORI!!” Gail era impallidita vistosamente e sentiva le forze venirle a meno.
Andò verso il letto e vi si buttò sopra, mentre nel suo torace si scatenava l’ inferno.
Non riusciva quasi più a respirare tanto era il dolore.
La porta si aprì nuovamente e sulla porta comparve Markus.
“ Fuori o tutti e due ve la dovrete vedere con me...”
E' un pò così...
Commenti...
Edited by *billaly* - 21/4/2009, 22:14. -
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CITAZIONEAdam le aveva preso la mano ed intrecciato le dita alle sue.
Non c’era bisogno di parole tra loro.
Quell’antica sensazione di benessere la pervase per un attimo, facendola ritornare bambina.
Strinse forte quelle dita, come prima di ogni saggio e gli sorrise.
Lui si portò la mano alla bocca e le sfiorò il dorso della mano con le labbra.
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Mi hai quotato un pezzo con un e(o)rrore... . -
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Per carità, chiedo scusa. . -
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Non volevo mica riprenderti eh?
E' che rileggendo ho visto che ho scritto mano 2 volte nella stessa frase....
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