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_Libra Eyre;
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SPOILER (click to view)Mi è tornata la curiosità di prima...
Mi è tornata la voglia di leggere che avevo prima...
Credo sia un buon segno, no?
Sì, secondo me sì.
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SPOILER (click to view)Certo che sì, Pepitona mia!!
Hai cambiato firma di nuovo!!. -
_Libra Eyre; .
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SPOILER (click to view)Qualche tempo fa ho eliminato dal mio pc tutte le sue foto.
Ieri mi sono messa a cercarne alcune...
Ne ho trovato certe che sono davvero stupende, sai?
Per lo più in bianco e nero.
Le ho anche messe sull'iPod, dove sono anche ritornate le loro canzoni.
Grande festaaaaa. *Fa trenino*. -
*innocence; [brokenDOLL] .
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Anche se sono stanchissima... Io uppo! . -
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SPOILER (click to view)Peppy non bisognerebbe buttare mai nulla!. -
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Up ^^ . -
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Sto scrivendo... . -
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Capitolo 94
Tom bussò alla porta e senza attendere risposta, entrò nella stanza di Gail.
Teneva gli occhi chiusi, ma due lacrime recenti le rigavano ancora il volto.
“ Gail…” Chiamò piano il rasta. Lei aprì gli occhi e girò il viso dal lato opposto.
“ Gail ti prego, non fare così…” Le si avvicinò e si sedette sul letto accarezzando la mano “ sana”.
“ Barbara e Gabriel sono morti…Angie è ancora priva di conoscenza…potevo morire anche io…”
“ Sì, ma non è successo…”
“ E’ stato lui, quel bastardo schifoso, che sia dannato per sempre!!”
“ E’ morto Gail…”
Sul suo viso si dipinse un’ espressione di sollievo.
“ Il mio braccio è rotto in due punti, ne avrò almeno per 60 giorni…”
“ Passeranno in fretta e tu tornerai più in forma di prima…” Cercò di consolarla Tom.
“ Non mi importa che passino o meno. La mia vita è comunque finita…Addio Staatsballet, addio Tresor, addio tutto…”
Poteva capire come si doveva sentire. Schiacciata dalla tragicità degli eventi, andata in frantumi come un fragile bicchiere di cristallo.
“ Devi solo pensare a guarire ora, il resto poi…” Disse il rasta, abbozzando un sorriso.
“ Sembri quasi contento, che io sia qui in questo letto…”
In effetti un lato positivo c’era. Non avrebbe più ballato con Adam. Si meravigliò di quel pensiero fin troppo malvagio.
“ Sono contento perché tu sei viva…”
“ E a che pro? Guarda che il colpo in testa l’ ho preso io! Non ricordi che io e te ci siamo lasciati?” Le lacrime intanto avevano ripreso a scendere.
“ Questo non vuol dire che non mi importi più di te…” Rispose Tom alzandosi dal letto per darle le spalle. Non voleva che lei vedesse i suoi occhi lucidi. Guardò attraverso la vetrata e scorse il fratello al capezzale di Angie. Le teneva la mano e parlava ininterrottamente a quel corpo che giaceva inerme tra quelle lenzuola bianche.
Poi all’ improvviso un grido.
Bill si alzò dalla sedia e accese il campanello di chiamata.
Angie aveva aperto gli occhi.
I minuti successivi, furono piuttosto confusi. Arrivarono il commissario Peters, il medico e gli infermieri e il moro venne fatto uscire dalla stanza. Tom scusandosi con Gail, che incuriosita cercava invano di sollevarsi sul letto, uscì anch’ esso per raggiungere il fratello.
“ Ha aperto gli occhi Tom!!” Esclamò abbracciandolo.
Nel frattenpo anche gli altri li avevano raggiunti e tutti attesero con trepidazione l’ aggiornamento sulle condizioni di Angie. Il dottore uscì e chiese di parlare solo con Bill.
“ Signor Kaulitz, la signorina Becker ha ripreso conoscenza e non ha, da un primo esame, lacune mnemoniche. Ricorda tutto ciò che è successo e ci ha confermato che Ingerman è stato il suo aggressore…”
“ Quindi lei e suo fratello Tom, siete automaticamente liberi da ogni accusa…” Concluse il poliziotto, giunto alle spalle del medico.
“ Grazie commissario…Ma come sta Angie?” chiese rivolgendosi di nuovo al medico.
“ Al momento è stazionaria, ma ora la dovremo sottoporre nuovamente ad una risonanza magnetica cerebrale, per escludere che non ci siamo ematomi e emorragie in atto…”
Bill spalancò gli occhi. “ E…morragie?!”
“ E’ solo un normale controllo. Però necessario per escluderlo… Non si preoccupi, è la prassi…”
“ Ok…Posso ritornare dentro?”
“ Sì, ma non l’ affatichi. E’ ancora molto debole…”
“ Per favore Tom! Visto che sei deciso a rimanere qui e torturarmi fino alla fine dei miei giorni, puoi andare a chiedere se posso alzarmi?”
“ Non ci penso nemmeno! Il medico è stato categorico. Riposo a letto per almeno 48 ore!!”
“ Ma non devo fare la maratona di New York! Voglio solo andare a salutare Angie!!”
Il rasta sbuffò e uscì dalla stanza. Non ricordava che Gail fosse così testarda…”
Ritornò dopo pochi minuti con una sedia a rotelle. “L’ infermiera mi ha detto che puoi stare alzata per poco… Ah, nel pomeriggio ti trasferiranno in Traumatologia…”
“ Uhm…” Gail non accennava a muoversi.
“ Che c’è?” Chiese Tom in apprensione.
“ C’è Lara fuori?”
“ No è andata a casa a riposare… tutti se ne sono andati a dir la verità, sono rimasti in ospedale tutta la notte…”
“ Ah…è che sono completamente nuda sotto il camice…” Tom alzò il sopracciglio e abbozzò un sorriso.
“ Ti sembra questo il momento di pensare a quelle cose?” Sbottò stizzita.
“ Chiamo l’ infermiera allora, anche se era piuttosto impegnata…”
“ Aspetterò…”
“ Gail, non fare l’ ipocrita! Posso benissimo aiutarti io a vestire, senza per questo saltarti addosso, di che hai paura?”
“ Di non resisterti?” Sussurrò una vocina all’ interno del suo cervello.
“ Ok… La mia roba dev’esser da qualche parte…”
“ Si, Jess ti ha portato i tuoi effetti personali… Eccoli!” esclamò prendendo un borsone dall’ armadio.
“ Chiuse la vetrata, tirando le tende e lentamente tolse il camice a Gail, dopo averla fatta sedere sul letto. Il suo corpo minuto era pieno di ematomi, conseguenza della caduta. La ragazza sbiancò, in preda ad una violenta fitta al costato.
“ Piano, non aver fretta…” Le disse con premura il rasta, facendo passare la manica di una sua maglietta oversize lasciata in ricordo alla ragazza, sui fissatori metallici badando a non farla impigliare. Poi fu il momento degli slip.
“ Mmh… carine le mutande della nonna…” Cercò di scherzare, per strapparle un sorriso, ma la sua espressione sofferente non accennava a cambiare.
L’ aiutò ad infilarle, era così difficile fare tutto con una sola mano!!
Cercò di mettersi in piedi, ma il dolore ed un capogiro, la costrinsero a stringersi a Tom che prontamente la sorresse.
“ Ce la fai, am…” Si rimangiò quest’ ultima parola, vedendo l’ espressione smarrita della ragazza.
I loro volti erano vicinissimi.
Potevano sentire i propri respiri…
“ No, non ce la faccio…” Sussurrò abbandonandosi tra le sue braccia sfinita.
Tom la adagiò sul letto nuovamente con molta delicatezza.
Aprì le tende e Gail si accontentò di salutare l’ amica attraverso il vetro, che rispose con un cenno della mano.
Vanessa, Nicky e Georg erano rimasti all’ obitorio. Erano in attesa dei genitori di Gabriel. Non era ciò che il ragazzo avrebbe voluto, visto che i loro rapporti si erano bruscamente interrotti tempo prima, ma le ragazze non se l’ erano sentita di non avvertirli. Era estremamente ingiusto non poter dare l’ultimo saluto ad un figlio…
Georg si meravigliò della freddezza con cui Vanessa stava affrontando la situazione. Dopo un primo momento di sconcerto la sera prima, era stata lei a prendere in mano le redini e a gestire il tutto. Aveva chiamato i parenti, parlato con la polizia, risposto all’ interrogatorio del Commissario, quasi senza scomporsi. Non una lacrima, non un segno di debolezza, al contrario di Nicky che era completamente nel pallone.
Quando sopraggiunsero, arrivò anche Peters. Aveva il potere di materializzarsi dal nulla e apparire nei momenti più impensati.
Ancor prima che potessero avvicinarsi alle nipoti, si parò loro davanti.
Marie ed Johannes Holtzer lo guardarono con occhi spenti.
“ Mi dispiace per vostro figlio…” Disse sinceramente dispiaciuto, tendendo loro le mani.
Era uno strano uomo, pensò Georg, inflessibile, ma al tempo stesso umano. Un incredibile osservatore, dal fiuto infallibile. Era sicuro che nella sua mente fosse già stato scritto l’ epilogo di questa indagine.
“ Possiamo vederlo?” Chiese il padre con voce rotta dall’ emozione.
“ Certo… venite, vi accompagno…”
Solo in quel momento le gemelle si avvicinarono alla zia e poterono unirsi al suo dolore.
E non ci fu bisogno di alcuna parola, in quella stanza fin troppo silenziosa, si levò il muto grido di due genitori straziati, che non potevano più chiedere perdono al loro unico figlio…
Commenti...
Scusate non doveva esser così, ma le mani scrivevano da sole sulla tastiera...
Edited by *billaly* - 14/4/2009, 22:47. -
;Reden™ .
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CITAZIONE“ Ce la fai, am…” Si rimangiò quest’ ultima parola, vedendo l’ espressione smarrita della ragazza.
I loro volti erano vicinissimi.
Potevano sentire i propri respiri…
“ No, non ce la faccio…” Sussurrò abbandonandosi tra le sue braccia sfinita.
...CITAZIONEGeorg si meravigliò della freddezza con cui Vanessa stava affrontando la situazione. Dopo un primo momento di sconcerto la sera prima, era stata lei a prendere in mano le redini e a gestire il tutto. Aveva chiamato i parenti, parlato con la polizia, risposto all’ interrogatorio del Commissario, quasi senza scomporsi. Non una lacrima, non un segno di debolezza, al contrario di Nicky che era completamente nel pallone.
Ugualmente opposte, direi...CITAZIONEE non ci fu bisogno di alcuna parola, in quella stanza fin troppo silenziosa, si levò il muto grido di due genitori straziati, che non potevano più chiedere perdono al loro unico figlio…
Dio, questa frase è stata straziante...
Mi sono persa due capitoli, uno più bellodell'altro.
L'ho sempre detto che hai del talento, e mi piace sempre di più la Fic...
Aspetto con ansia il prossimo!. -
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Vale in questo chap, ci sono un pò di cose che non c'entrano un ca*zo con la FF.
Doveva esser tutto diverso, poi boh, sarà stato l' umore tetro di questi giorni a far riemergere alcuni ricordi.... -
*innocence; [brokenDOLL] .
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CITAZIONEDio, questa frase è stata straziante...
Ho le lacrime, giuro...
Non preoccuparti se non è come volevi inizialmente... Evidentemente doveva essere scritto così.... -
_Libra Eyre; .
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CITAZIONEI loro volti erano vicinissimi.
Potevano sentire i propri respiri…
Non so come commentare, onestamente.
Mi sento solo fuori posto ora.
Sarà per la prossima volta magari.. -
;Reden™ .
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CITAZIONENon preoccuparti se non è come volevi inizialmente... Evidentemente doveva essere scritto così...
Concordo...
Anche se ora mi sono incuriosita per sapere come doveva essere xD. -
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Molto meno drammatico... . -
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DOBBINA ''FONDATRICE ''ADULTE MALATE DI TOKIOHOTELLITE''
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ALE BELLISSIMO IL CAPITOLO E STASERA MI SONO AFFACCIATA PER CASO PERCHé ULTIMAMENTE SONO MOLTO IN FORUM ADULTH e ho tante cosette da fare
COMUNQUE tutto il pezzo di tom con gail é di una dolcezza.....
adoro....
la prossima volta mandami un mp se non mi vedi arrivare eh? ci tengo a leggerti.un bacio.
adesso dovrei continuare l'altra ,mi sono fermata alla fine delle vacanze alle maldive-.... appena posso ti commento.
Catch me, if you can....Una nuova impresa! |
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