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CITAZIONE (*billaly* @ 27/3/2009, 22:56)Buona notte alla mia disattenta scema preferita...
Ecco.
Così va già leggermente meglio.
Up. xD!
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SPOILER (click to view)chi è sto bimbo?. -
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Continuiamo coi capitoli forti...
Capitolo 91
Finalmente Bill si era liberato dei giornalisti. Un senso di angoscia non lo aveva più abbandonato da quando Angie se n’era andata dal locale. Non lo tranquillizzava minimamente il fatto che ci fosse Barbara con lei, anzi…
Si avvicinò a Tom che stava conversando con Vanessa.
“ Devi venire con me a casa di Angie…”
“ E perché mai? Hai paura che si siano ammazzate di botte?”
“ Non fare il cretino! Muoviti! Sento che è successo qualcosa!”
“ Uffa, Che palle Bruder!! Brontolò infilandosi il giaccone.
“ Posso venire con voi?” Chiese timidamente la ragazza.
I timori di Bill preoccupavano anche lei.
Si incamminarono con uno dei bodyguard verso l’ abitazione di Angie.
Davanti al portone scorsero macchie di sangue.
Si guardarono con il terrore negli occhi, incapaci di entrare nell ‘androne.
“ Forza ragazzi…” Disse la guardia del corpo facendo strada.
Con una spinta spalancò la porta.
Il buio pesto certo non li aiutava.
Vanessa allungò una mano cercando a tentoni l’ interruttore della luce. Sebbene fosse a casa sua, l’ agitazione la stava gettando nel panico assoluto.
Ciò che si rivelò ai loro occhi era degno di un film dell’ orrore.
Gail era in fondo alle scale, priva di sensi.
La sua tempia destra sanguinava. Il suo braccio sinistro era in una posizione alquanto strana. Sicuramente era fratturato.
Tom era pietrificato, incapace di muoversi, sentiva il sangue defluire dalle vene come se volesse uscire dalle sue scarpe.
Nonostante tutto avanzò verso di lei correndo, gridando il suo nome. Si inginocchiò accanto a lei prendendola tra le braccia mentre grosse lacrime gli bagnavano il viso.
Il polso era debole, ma presente…
“ Non la muovere!” Gridò il bodyguard, correndo su per le scale insieme a Bill e Vanessa.
Il terribile presagio si era rivelato fondato.
La porta era aperta e la scena che si svelò ai loro occhi agghiacciante.
La stanza era semidistrutta e c’era sangue ovunque. I corpi di Angie e Barbara a poca distanza l’ uno dall’ altro. Da dietro al divano sbucavano le gambe di Gabriel. A terra un coltello da cucina.
Le grida dei ragazzi squarciarono il silenzio.
Il body guard chiamò il pronto intervento.
Bill corse verso Angie.
Il suo volto era una maschera di sangue e su ciò che rimaneva dell’ abito strappato, una chiazza rossa si espandeva a vista d’occhio all’altezza del fianco sinistro.
Era viva.
Al tocco delle mani di Bill, tentò di muovere le labbra.
“ Zitta, amore mio, sta arrivando l’ ambulanza…
“ Ho…ho…f..freddo…” Sussurrò quasi impercettibilmente.
Bill la coprì con la propria giacca a vento, accarezzandole la fronte.
Vanessa piangeva accanto al corpo privo di vita del cugino, mentre la guardia del corpo scuotendo la testa annunciava che Barbara non ce l’ aveva fatta.
Dagli occhi di Angie sgorgarono due grosse lacrime che lasciarono una scia di pulito sulle sue guance.
“ Tranquilla Angie…”
“ E’… morta… per salvare…me…da quella… bestia…”
“ Quale bestia?” Chiese il moro ormai isterico.
Perchè l’ ambulanza ci metteva così tanto?
“ In..Ingerman…”
Chi era costui?
“ Chi è?” Chiese gridando.
Ma Angie non rispondeva più. Aveva perso i sensi.
Il grido di Bill si levò straziante.
“ Non morire Angie, ti prego!!
Le sirene squarciarono quel silenzio assurdo.
Il vocio concitato che seguì il loro arrivo, ebbe il potere di tranquillizzarlo un po’.
Quattro operatori entrarono nell’ appartamento con l’ occorrente per il primo soccorso e la scena che si parò davanti ai loro occhi li fece vacillare.
Uno di loro parlò alla radio e dopo alcuni istanti altre due persone arrivarono in loro aiuto. Angie fu la prima ad esser portata via. Per Barbara e Gabriel purtroppo non c’era tutta questa urgenza.
Bill la seguì in ambulanza nonostante la guardia del corpo non fosse d’accordo e così fece anche Tom con Gail, che non l’aveva abbandonata neppure per un secondo, distrutto dal senso di colpa e dalla preoccupazione per il suo stato di salute.
Markus nel suo ufficio, osservava ancora incredulo il lampeggiare delle ambulanze davanti al portone di Angie.
Immediatamente nella sua mente si fece strada quel pensiero. Quell’ unico pensiero che da mesi cercava di accantonare nelle aree più recondite della sua mente.
“ Mio Dio, fa che non sia tornato…” Disse a se stesso prima di correre dagli altri.
Fortunatemente quasi tutti i rappresentanti dei media se ne erano andati.
Si avvicinò a David e lo prese in disparte.
“ E’ successo qualcosa a casa di Angie, ho visto le ambulanza ferme in strada…”
“ Cazzo i ragazzi! Sono andati là…”
Nel giro di un secondo tutti erano fuori e stavano correndo verso l’ abitazione della ragazza.
“ State lontani!” Gridarono gli agenti di Polizia che nel frattempo erano sopraggiunti e stavano ora transennando il luogo.
“ E’ casa mia!! Gridò Nicky cercando di farsi largo tra la folla che si era radunata curiosa.
Un uomo sulla quarantina si girò verso di lei.
“ Lei abita qui?”
“ Sì…”
“ Il suo nome?”
“ Nicky… Nicole Holtzer…”
“ E chi ci abita oltre a lei?
“ Mia sorella Vanessa, la nostra amica Angeline Becker e fino a poco tempo fa mio cugino Gabriel Holtzer…”
L’ uomo, che si presentò come il commissario Peters, scosse la testa e le prese una mano tra le sue.
Un gesto fin troppo intimo, considerato che non era il momento di fare avances e che si vedevano per la prima volta.
“ Mi dispiace signorina Holtzer, ho brutte notizie: suo cugino è deceduto, mentre la sua amica è gravemente ferita…”
La testa di Nicky prese a vorticare paurosamente. Georg la sorresse, mentre lei imponeva al suo corpo di non cedere. Non c’era tempo per questo.
Markus si avvicinò al commissario che immediatamente lo riconobbe.
“ Signor Weissner, ci incontriamo sempre in circostanze dolorose…”
“ Già… ma che è successo?”
“ Non lo sappiamo ancora…che legami avete con Gail Menscher e Barbara Kellermann?
Il volto di Markus sbiancò.
“ Gail è una delle mie ragazze e Barbara è una famosa attrice, nostra amica, nonché figlia di Helmut Kellermann il regista…”
“ Era è più corretto dire. E’ stata trovata morta.”
Markus deglutì sorreggendosi a David che nel frattempo si era avvicinato.
“ E Gail?”
“ Gail è ferita, ma non sembra che c’entrasse con il massacro avvenuto nell’appartamento…”
“ Andiamo all’ ospedale, presto…” Suggerì il manager all’ amico.
“Commissario se ha bisogno di noi ci troverà là…”
“ Mia sorella dov’è?” Chiese sconvolta Nicky, tra le lacrime.
“ E’ qui…” Rispose un uomo con la divisa del soccorso, che la sorreggeva, mentre uscivano dal portone.
Si gettò tra le braccia della gemella riprendendo a piangere disperatamente.
“ Gabri… Angie… Gail… Barbara…” ripeteva tra i singhiozzi che le scuotevano il petto.
Si guardò le mani e gli abiti sporchi di sangue.
“ Non hanno nemmeno voluto che mi cambiassi…”
“ Non preoccuparti…Ho degli abiti in albergo, vuoi andarti cambiare?” Chiese la sorella.
Il commissario ascoltando la conversazione intervenne:
“ Signorina Holtzer se toglie quei vestiti li consegni a noi, dobbiamo analizzarli… come pure il sangue che ha sulle mani…”
“ Schmidt, vieni a prendere un campione dalle mani della signorina e seguila in albergo, ti darà i suoi vestiti.”
“ Andiamo subito così poi andremo in ospedale…” Le sussurrò Georg abbracciandola forte a sé.
“ Bisognerà avvertire Kellermann…” Disse Markus a David.
“ Commissario è stata avvertita la famiglia di Barbara?”
“ Non ancora, lo faremo non appena i corpi saranno portati all’obitorio…”
Vanessa si tolse gli abiti e li consegnò all’ agente. Poco importava che fosse rimasta in intimo davanti ad uno sconosciuto che la scrutava con occhio critico.
“ Bene Agente Schmidt, se ha finito vorrei fare una doccia, se non le spiace…” Disse con ritrovata energia.
“ Ah… Beh sì… certo, mi scusi…”
“ Se ne vada!” Gridò prima di chiuderlo fuori dalla porta del bagno.
Come si permetteva dopo ciò che era successo?
Si buttò sotto il caldo getto della doccia ed immediatamente l’ acqua si tinse di rosso. Era il sangue di Gabriel che lentamente veniva lavato via dalle sue mani. Si pulì le unghie e si strofinò il corpo con violenza, nel tentativo di togliersi di dosso quel sordo dolore che le mozzava il respiro.
E così era anche per Nicky che non la smetteva più di piangere per quei tragici eventi che avevano macchiato indelebilmente la loro esistenza…
Commenti.... -
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Di leggere questo capitolo forte con mia madre vicino che sventola in aria una ciabatta per tirarmela in testa non mi pare il caso.
Leggerò.... -
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Ok Peppy, prima risolvi il problema della ciabatta.
Che è più importante.... -
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Gnè, gnè, gnè.
Ora, anche se sono riuscita ad ottenere il pc, per dispetto non leggo.. -
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Fa come vuoi Gloria... . -
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...Tanto lo so che non ci sai stare senza i miei commenti. SPOILER (click to view)Ti voglio bene, Zuccona.... -
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SPOILER (click to view)Anche io Pepita del mi corazon!. -
*innocence; [brokenDOLL] .
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... Forse non è il caso che legga più capitoli del genere, e vada a ripescare un libro di fiabe... . -
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E' terrificante... . -
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No, è realista!!
Mai fatto pronto soccorso?
Tranquille altri 2-3 chap e non vi assillerò più.... -
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DOBBINA ''FONDATRICE ''ADULTE MALATE DI TOKIOHOTELLITE''
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ammazza che tragedia?,e poi dici a me?
magari ora tommino ci ripensa? gli é venuto una paura..... -
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Lou, ho scoperto che le disgrazie mi fanno effetto solo se non sono io a descriverle...
Anzi, sarà colpa del mio lavoro, ma non faccio nemmeno fatica a scriverle...
Mi sto trasformando in un mostro!.
Catch me, if you can....Una nuova impresa! |
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