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Devo scrivere? . -
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Non è un'imposizione... . -
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Lo so era una domanda retorica. . -
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UP! . -
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CITAZIONELo so era una domanda retorica.
Scusa, eh.
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Venice; .
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Ecco lo skifo chap.
Capitolo 86
Georg abbracciò i fianchi di Nicky che, seduta sul letto si teneva la testa fra le mani.
La bottiglia capovolta nel secchiello era colpevole della sua emicrania.
Georg aveva insistito per festeggiare a champagne il loro incontro e la loro futura vita insieme.
Nicole non aveva saputo resistere a quei due laghetti verdi imploranti e aveva accettato di buon grado di brindare con lui alla nuova vita che li aspettava.
Era felice di essersi riappacificata con Vanessa, non avrebbe sopportato di partire per l’ America senza aver chiarito.
Vanessa si era scusata per la sua reazione impulsiva e le aveva alla fine augurato ogni bene.
A Nicky dispiaceva da morire che la gemella soffrisse così, ma d’altro canto nessuno poteva obbligare il proprio cuore ad amare. Con Tom non era scoccata la scintilla e lentamente se ne sarebbe fatta una ragione. Era una ragazza dal carattere forte, pronta a superare ogni difficoltà. E poi lei non sarebbe comunque stata lontana a lungo.
Si voltò verso il bassista e con un abile contorsione lo baciò sulla bocca.
“ Buongiorno amore...” Gli sussurrò a fior di labbra.
“ ‘Giorno...ho un mal di testa pazzesco...”
Georg si issò sui gomiti, scoprendo il torace muscoloso.
Nicky fu percorsa da un brivido.
La prese per le spalle e la fece sedere di fronte a lui. Iniziò a massaggiarle le tempie e la fronte lentamente. Nicky non era certa che questo rimedio funzionasse contro l’emicrania ma l’ effetto era piacevole. Chiuse gli occhi cercando di rilassarsi. Il bassista si inginocchiò davanti a lei appoggiando la fronte alla sua e continuando il suo massaggio sulla nuca e sul collo.
“ Come ti senti?” Chiese in un sussurro.
“ B-bene credo....”
“ Continua a parlare allora.. E’ un vecchio rimedio post sbornia che mi ha insegnato mia nonna..”
“ Parlare?”
“ Si, così trasferisci l’ energia a me...”
“ Tu sei matto Georg...”
“ Su parla! Raccontami qualcosa del Tresor, di tua sorella, una favola, quello che vuoi....”
“ Mi sei mancato Georg. Non vedo l’ ora di partire. Ho trascorso giorni d’inferno dopo che avevo litigato con Vanessa, chiedendomi se era la cosa più giusta da fare. Ma ora che le cose sono state sistemate sono impaziente di venire via con te..”
“ Continua..” la esortò.
“ Ti amo...”
Il bassista sorrise baciandola a stampo.
“ Come va?”
Nicky aprì gli occhi e scosse il capo per controllare.
“ E’ sparito il dolore!! Come hai fatto?”
“ Te l’ ho detto un rimedio di mia nonna..”
“ Ti adoro!! Grazie!!”
Si buttò su di lui, per poi arrestarsi di colpo.
“ Non è che ora viene a te?”
Lui rise e la strinse a sè, facendola aderire al proprio corpo.
Decisamente no, non le sembrava che avesse l’ emicrania...
Tom era andato a casa di Gail.
Aveva suonato ripetutamente il campanello, tanto che la vicina era uscita per rimproverarlo.
“ Mi scusi giovanotto, ma lei chi cerca? E un quarto d’ora che suona! E a meno che non ci sia qualcuno morto dentro, mi pare che non ci sia nessuno in casa, lei che dice?”
Tom se n’ era andato borbottando qualcosa, senza degnare di risposta la donna che l’ aveva apostrofato con un “ maleducato” urlato per le scale.
Probabilmente era già uscita e andata in teatro.
“ Coraggio Tom ora o mai più! Dovete chiarire e perdonarvi..” Gli aveva detto il fratello qualche ora prima. Ma Gail avrebbe perdonato il suo tradimento? Non era da lui avere reazioni così impulsive..
Entrò in teatro, c’era un grande andirivieni. Il musical era una grande produzione e prevedeva un sacco di personaggi e comparse. Nessuno sembrava far caso a lui. Arrivò senza problemi in platea e si avvicinò al palco per osservare i ballerini che stavano provando una scena.
Di Gail nessuna traccia.
Si diresse verso le quinte in direzione degli spogliatoi. Camminò piano attento a non far rumore, mentre il battito del suo cuore gli rimbombava nelle orecchie. Gli parve di sentir delle voci provenienti dallo spogliatoio in fondo al corridoio.
La porta era socchiusa. Al suo interno Gail in lacrime era abbracciata ad Adam. Lui le accarezzava il capo dandole piccoli baci sulla fronte.
“ Calmati Tom, la sta solo consolando....” Cercò di convincersi.
“ Io non so più che fare...” continuava a ripetere la ragazza piangendo.
Tom sentì un groppo salirgli in gola.
Era stato un infame e ora lei stava soffrendo come un cane.
Rimase però lì immobile a guardare, invece di entrare e implorare perdono.
Era come se una forza lo guidasse e gli impedisse di muoversi.
Continuò quindi ad osservare quelle due figure allacciate.
Vide le mani del ballerino prendere il volto di Gail e sollevarlo all’ altezza del suo.
Vide la bocca di Adam posarsi su quella di Gail.
Vide le labbra di Gail schiudersi per accogliere la sua lingua.
“ Che ci fa lei qui?” Una voce lo fece sussultare.
Giorgio Madia alle sue spalle gli intimò di andarsene.
Gail e Adam si staccarono immediatamente come colpiti da una scossa elettrica e fu allora che la ragazza, pietrificata, notò Tom.
Girò sui tacchi ed iniziò a correre lungo il corridoio.
Aveva visto abbastanza per quel mattino...
Non ci sarebbe stato più perdono.
Non ci sarebbe stato più domani.
Non ci sarebbe stato più nessun Tom e Gail.
E' corto, brutto e senza senso... -
;Reden™ .
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Quindi per te sarebbe senza senso, una cosa di questo tipo: CITAZIONEAveva visto abbastanza per quel mattino...
Non ci sarebbe stato più perdono.
Non ci sarebbe stato più domani.
Non ci sarebbe stato più nessun Tom e Gail.
Tu non ti rendi conto u.u
Di un'altra volta le parole "brutto e senza senso" allacciate a un capitolo e ti strozzo u.u
<3. -
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Vale non era quello che volevo scrivere... . -
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DOBBINA ''FONDATRICE ''ADULTE MALATE DI TOKIOHOTELLITE''
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be il senso c'é...ma tommino pero?
lui la ferita con i suoi dubbi le sue accuse.lei fragile,adam se ne approfitta.e poi caxxo lui che alla prima occasione se ne fa un'altra?
secondo me é solo corto il chap
vedo che con i chap siamo in due nei dubbi?
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Lou il chap è corto, sì ma vedrò di rifarmi con il prossimo..
Ho in mente una roba...... -
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UP!! .
Catch me, if you can....Una nuova impresa! |
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