Catch me, if you can....

Si avvicinò a lui e audacemente le infilò entrambe le mani sotto la maglietta extralarge che gli arrivava a metà coscia. Sentì i suoi addominali contrarsi e il torace si alzò in un respiro un po’ rotto. Il rasta nascose il volto tra i suoi capelli, accarezzandole la schiena, armeggiò con la zip dei suoi jeans e senza tanti preamboli glieli fece sfilare. Stessa sorte tocco alle rispettive maglie. Una nuova urgenza si era impossessata delle sue parti intime. La giornalista avrebbe aspettato….
Si buttarono sul letto e Tom la penetrò immediatamente, facendole provare dolore. Non era come le altre volte, percepiva quasi rabbia da parte sua. Le spinte erano vigorose, le sensazioni vive, ma era solo sesso…..Un bisogno impellente, puramente fisico che necessitava di esser soddisfatto immediatamente..
“ Allarga le gambe….” Le disse roco mentre le passava la lingue sul lobo dell’ orecchio, facendola rabbrividire. Gail ubbidì, pregando che ciò finisse presto, non stava provando nulla che avesse a che fare con la parola amore…
Il cuore di Tom batteva all’ impazzata, mentre il respiro si faceva leggermente affannato, sentiva le spinte aumentare… Doveva fermarlo…
“ Tom….mi fai male….”
Il rasta spalancò gli occhi, arrestando i suoi movimenti di botto.
Sentì l’ energia scemare all’ improvviso. Si accasciò su di lei, colpevole.
Anche senza guardarlo, poteva leggere i suoi pensieri.
Gli accarezzò il capo, insinuando la mano tra i suoi biondi tentacoli.
“ Amore, non sarà l’ ultima volta che ci vediamo…” Gli sussurrò all’orecchio, baciandolo poi languidamente sul collo. Lo sentì rilassarsi su di lei e poi spostarsi di lato, per accarezzarla, leggero.
Posò le labbra sulle sue cercando il contatto con la sua lingua. La mano destra arrivò al suo inguine, cominciando a stuzzicarlo. Una ondata di calore le invase l’ addome. La sua bocca di spostò verso i seni piccoli, ma perfetti. La sentì sospirare e fremere, mentre un lieve sorriso di dipingeva sulle sue labbra.
“ Stupido. Come aveva potuto pensare di fare solo sesso con lei?”
Rientrò in lei, piano, scivolando nel suo umore. Le unghie di Gail si conficcarono nella sua schiena, quasi a voler strappare la carne. Le gambe si allacciarono attorno ai suoi fianchi per annullare quel piccolo “spazio morto” tra i loro corpi. Affondò una spinta, ma questa volta Gail non protestò. Cercò la sua bocca, avida di esser baciata, come solo lui sapeva fare.
Raggiunsero l’orgasmo nel medesimo istante, gridando i loro rispettivi nomi nel silenzio della stanza.