Catch me, if you can....

CAPITOLO 76
Il tam-tam telefonico aveva funzionato. Era stato sufficiente avvisare qualche ragazza che aveva partecipato al video per ritrovare il locale gremito di gente, anche se la riapertura era stata decisa all’ improvviso.
Markus osservava soddisfatto la pista piena di gente dalla cabina del DJ. I ragazzi erano già arrivati e si erano accomodati come al solito nel priveè. Anche Gabriel aveva fatto la sua ricomparsa, nonostante avesse detto all’ amico che probabilmente si sarebbe cercato un altro lavoro. Ma il senso dell’ amicizia alla fine aveva prevalso. Già era stato doloroso lasciare l’ appartamento e con esso tutti i ricordi. Rivedere Angie insieme a Bill era stato lacerante. Ma doveva guardare avanti.
Avrebbe trovato anche lui la sua anima gemella prima o poi…
Anzi quelle tre ragazze sedute al bar gli stavano lanciando occhiate ammiccanti e una era decisamente carina…
Le luci si spensero e la musica improvvisamente cessò. L’ occhio di bue illuminò Markus. Avevano provato tutto il pomeriggio non potevano fallire…..
“ Stasera abbiamo parecchi saluti e ringraziamenti da fare…. Innanzitutto vorrei ringraziare tutti i presenti… gran parte di voi hanno partecipato alle riprese del nuovo video dei Tokio Hotel…che stasera sono qui con noi!!!! Un grande applauso a questo 4 fantastici ragazzi che stanno portando la musica tedesca in tutto il mondo!!!!”
Un unico grande grido si levò verso di loro mentre il priveè veniva improvvisamente illuminato, seguito da un applauso.
Bill si ritrovò magicamente un microfono tra le mani ed iniziò a parlare:
“ Volevo ringraziare tutti quanti, è stato fantastico girare il video con voi…”
“ Soprattutto con quelle che ci hanno palpato durante le riprese…” aggiunse Tom, scatenando l’ ilarità tra i presenti. Un gruppetto di ragazze iniziò a sbraitare e a sbracciarsi dal centro della pista.
“ Ecco le colpevoli!!” Gridò Markus.
“ Ehi, Andy, Gabri un giro di camomilla per le ragazze, offre la casa!!!”
“ Grazie, ancora a tutti di cuore.. Sapevamo di aver poco tempo a disposizione e voi siete stati grandiosi e avete reso tutto possibile!! Inoltre vorrei ringraziare Markus per averci messo a disposizione il suo locale e le sue sette meravigliose ballerine!!!
Una serie di faretti colorati illuminò le ragazze che durante il loro scambio di battute avevano preso posto sulle loro postazioni. La protagonista della serata sarebbe stata Gail. La sua ultima serata al Tresor…. Sentiva gli occhi inumidirsi, mentre Markus appunto informava i presenti che avrebbe lasciato il locale, in quanto prima ballerina dell’ ‘Alice nel paese delle meraviglie’ allo Staatsballet.
Il pesante trucco non bastava a nascondere l’ emozione. Era trascorso poco più di un anno dal suo arrivo a Berlino e si era accorta solamente in quel momento, di quanto fosse diventata per lei importante la sua nuova famiglia. Volse lo sguardo a Tom che in piedi serio, ma forse emozionato, a braccia conserte la osservava. In quel momento non le era certo di aiuto.

Le luci si spensero nuovamente lasciando al buio il locale per qualche secondo. Poi la musica altissima e una cascata di luci violacee invase la pista. Era stata una scelta quasi ovvia da parte loro Durch den Monsun in versione Techno. Sia per omaggiare i ragazzi che rimanere in linea con la musica che regnava sovrana al Tresor.
La luce sui loro abiti succinti e sulle labbra creava un magico effetto riflettendo colori fluorescenti. Macchie di colore che danzavano sinuose e sensuali. Ma ciò che rendeva ancor di piu il tutto surreale erano le grandi ali fatte di specchietti che Gail muoveva, mentre ballava che inondavano tutto il locale di piccole stelle luccicanti e nervose. Molti dei presenti avevano smesso di muoversi e osservavano le ragazze fermi in mezzo alla pista.
Bill si avvicinò a Tom cingendogli le spalle con il braccio.
“ Non fartela scappare.. è bellissima Gail.. sembra un angelo….”
“ Un angelo in procinto di spiccare il volo….”
Il moro lo guardò serio.
“ Tu mi hai aiutato molte volte Tomi, posso fare qualcosa per te?”
“ Uccidere Adam e occultare il cadavere? Guarda è appena entrato….”
Bill seguì le sue mosse fino al bar dove si sedette sempre al suo angolo, vicino al cubo dove solitamente ballava Gail.
Lo vide vagare con lo sguardo in cerca probabilmente di lei che per l’ occasione era invece su quello centrale.
Vide il suo volto illuminarsi con un sorriso soddisfatto, mentre chiedeva ad Andy un drink.
Avrebbe voluto dire al gemello che non rappresentava una minaccia, ma lui stesso faceva fatica a negare quanto fosse bello ed affascinante quel ragazzo…
“ Gail non è una stupida, ed è innamorata di te!!”
“ Si ma ora lei ballerà ogni giorno con lui, mentre io, noi, saremo in giro per il mondo…. Lontano dagli occhi lontano dal cuore….”
“ Ma…. Questo lo dici nei suoi riguardi o a te stesso?”
“ Tu che dici?”
“ Tom non devi lasciar perdere, cazzo è la tua donna!! Devi lottare per tenertela stretta. Dimostrale che la ami. Non lasciarle tregua.. Se lei si sentirà messa in secondo piano, la prima cosa che farà sarà andare a farsi consolare dal suo amico d’ infanzia!!!”
Tom si morse il labbro.
Doveva lottare.
E come se tra una settimana sarebbe nuovamente partito per un breve tour in Europa per poi volare a metà aprile in America e rimanerci per quasi altri 2 mesi?
Però doveva tentare, se Gail avesse scelto di non stare più con lui, almeno non gliel’avrebbe servita su un piatto d’argento… Doveva farle capire cosa avrebbe perso se non avesse scelto di stare con Tom Kaulitz, il Sexgott.
Uscì dal priveè e incurante delle occhiate estasiate che le ragazze presenti gli lanciavano, andò a mettersi sotto il suo cubo. Dirk, il bodyguard, leggermente più indietro lo teneva d’occhio.
Gail lo vide e gli sorrise leggermente.
“ Sono qui Gail, non andartene..” Sembrava che dicessero i suoi occhi da cerbiatto.
L’ emozione la stava sopraffacendo. Continuava a chiedersi se quello fosse veramente il suo desiderio più grande. Era davvero importante esser la prima ballerina di un musical, piuttosto che una cubista e magari perdere l’ amore di Tom? Ma era altrettanto vero che se avesse deciso di seguirlo, lui si sarebbe presto stufato di lei, o magari no…. Queste incertezze le stavano facendo scoppiare il cuore.
Vagò con lo sguardo nel vuoto cercando di ricacciare indietro le lacrime e fu così che vide Adam.
La gola si serrò ulteriormente quasi a farle mancare l’aria.
Improvvisamente le ali erano diventate incredibilmente pesanti e le luci viola mandavano lampi fastidiosissimi. Un rivolo di sudore freddo le percorse la schiena.
Doveva farcela, non poteva svenire lì davanti a tutti.
Tolse le ali che posate riflettevano sul soffitto macchie statiche argentate.
Si appoggiò alla ringhiera di protezione con le mani.
Non ce la faceva più. Prima che tutto diventasse di un unico colore scuro, avvertì solo la presenza di qualcuno vicino a sé che tentava di sollevarla da terra….

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Edited by *billaly* - 25/1/2009, 16:26

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