Catch me, if you can....

*billaly*

Posted on 4/1/2009, 19:17

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Stop Babe

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Sto così...

CAPITOLO 71

The Nobodies - Marilyn Manson

Bill lentamente si avvicinò ad Angie.
“ Odiami per la mia stupidità, ma non per ciò che provi per me…”
La mora guardò in quegli occhi gianduia e vi lesse un grande dolore che sicuramente non poteva fingere.
“ Bill come hai potuto farti questo?”
Il moro si strinse nelle spalle e ritornò a sedere accanto al fratello, che riprese il racconto.
“Rimanemmo a Long Island un paio di giorni e poi ritornammo a New York. La loro idea era di andare in California… Bill era sempre più preso da Barbara, non condividevo la sua scelta di far uso di droghe, ma confidavo nel suo buon senso. Mi aveva giurato di aver fumato solo spinelli…”
“ Ed è stato veramente così!! Non ho mai assunto altre sostanze stupefacenti!! A me piace esser lucido e attento!!”
“ Arrivammo a Beverly Hills e Barbara ci portò nella sua villa, in collina.
Ci viveva saltuariamente il fratello Michael, medico di Medici senza Frontiere, che in quel periodo era tornato a casa dopo 6 mesi in Africa. Ci spiegò brevemente e senza interesse che a parte lo stesso padre, null’ altro avevano in comune. Viveva nella depandance, per cui la casa era tutta per noi. Mai visto nulla di così sontuoso e dannatamente vistoso. Tutto era spinto all’ eccesso, dai mobili, alle sdraio che circondavano la piscina olimpionica, con tanto di trampolino alto ben 5 metri….”
Bill, notò Vanessa, rabbrividì a quell’ ultima frase pronunciata da Tom.

La piscina, il suo corpo in acqua…..

“Già da quella prima sera in California, capimmo come sarebbero trascorse le nostre vacanze…
Alla villa c’era un continuo andirivieni di persone, più o meno sconosciute…Attori, cantanti, gente di spettacolo in genere…Fummo anche riconosciuti da qualche ragazza, loro amica…”
“ Giravano liberamente fiumi di alcool e ogni genere di droga….Ci stupimmo di come ciò fosse possibile… Pensavamo ci fosse comunque più controllo….”
“ Barbara era costantemente su di giri, ma non la vedevo mai perdere il controllo… Eravamo sempre insieme e più di una volta mi era capitato vederla ingoiare pilloline colorate e tirare di coca. Ma era furba, non assumeva mai dosi tali da perdere il controllo. Avrebbe dovuto farmi schifo, ma invece ne ero totalmente affascinato.. Credo che se non ci fosse stato Tom a farmi da freno…..”
Guardò il fratello, riversando su di lui uno sguardo colmo di gratitudine. Il rasta gli posò la mano sulla spalla esortandolo a continuare. Parlarne per la prima volta, dopo tanto tempo lo avrebbe aiutato ad esorcizzare le proprie paure..
"Quella sera era il compleanno di Megan. Già dal primo pomeriggio c’era parecchia gente in casa e in piscina.
Avevamo trascorso il pomeriggio in camera, incuranti di ciò che succedeva all’ esterno della casa. Non la turbava minimamente il fatto che tutta questa gente girovagasse liberamente nella sua abitazione.
Sentivamo voci lungo il corridoio, musica proveniente dalla piscina.
Qualcuno stava organizzando la festa…
Arrivò un sms sul suo cellulare. Annoiata si alzò dal letto per cercare il telefono nel caos della stanza. Il suo volto si fece serio all’ improvviso. Scusandosi per l’ imprevisto entrò in bagno per poi uscire dopo alcuni minuti vestita e truccata. Devo vedere una persona, è importante… Puoi aspettarmi qui per favore? Mi disse con un grande sorriso. Io non so come, obbedii docilmente, mi feci una doccia e poi rimasi in stanza a guardare la TV, mentre cercavo di far un po’ di ordine in quella baraonda di abiti ed effetti personali gettati in ogni angolo alla rinfusa. Per me non era la consuetudine avere chi mi riordinava le cose….Erano trascorse più di due ore e di Barbara nessuna traccia… Al cellulare non rispondeva…
Mi vestii per la serata ed uscii. Mi ero stancato di aspettarla. Andai in piscina, dove incontrai Tom e Megan. Chiesi loro se avessero visto Barbara. Megan impallidì, maledicendosi per non aver detto al mio fratellino di tacere. L’ avevano vista entrare in casa con un tipo un’ ora prima…Percorsi il lungo corridoio del primo piano…. C’erano numerose stanze, più o meno occupate.. Entrai in tutte, bussando e scalciando alle porte di quelle chiuse a chiave. Finalmente la trovai… Era a letto con uno….Fatta e finalmente sfatta… La guardai con orrore. Di chi o meglio di cosa mi ero innamorato? Dovevo andarmene da lì immediatamente…. Lei mi rincorse nel corridoio, tirandomi per un braccio, blaterando frasi sconnesse, dal suo naso scendeva un rivolo di sangue. Sei solo una puttana drogata!! Le urlai, cercando di liberarmi dalla sua stretta. Avevo la nausea. Entrai nella stanza e cominciai a riempire la valigia. Lei mi implorava di rimanere, cercava di spiegarmi che quello, era Chris, il suo ragazzo, o meglio ex con cui era rimasta in contatto…Ricordo che risi a quella stupida affermazione, una bella scopata in nome dei vecchi tempi allora!! Non andartene non conta nulla… Continuava a ripetere tra le lacrime e io non so perché mi sono seduto sul letto e l’ ho guardata. Ora ricordo perfettamente, l’ ho guardata in faccia e ho visto per la prima volta la persona fragile che era…Rimanemmo in silenzio per alcuni minuti continuando a fissarci. Presi un fazzoletto e le tolsi quella mistura di trucco, sangue e lacrime dal viso. Le mani mi tremavano, la rabbia non era svanita, ma assomigliava più ad un sordo dolore. Andò verso il mobile bar che aveva in stanza e versò da bere in due bicchieri, porgendomene poi uno. Era cognac mi sembra di ricordare, o comunque qualcosa di abbastanza dolce e non troppo forte…
Mi svegliai in preda al panico, come dal peggiore degli incubi. La stanza era buia. Lei non c’era più.. Provai a mettermi seduto, ma la testa girava all’ inverosimile. Sentivo la bocca impastata, i movimenti erano rallentati. Ad ogni passo la situazione peggiorava, ma non era una sensazione spiacevole, mi sembrava di camminare sulle nuvole. Ripassai per caso davanti a quella porta che era socchiusa… la stanza era avvolta dalla penombra, ma la luce offerta dalla lampada fu sufficiente per rivelarmi i loro corpi allacciati nel letto.. Oddio che idiota completo ero stato!! Mi ero fatto abbindolare nuovamente!! Uscii dalla casa, sentivo il desiderio di urlare… la testa pulsava, il respiro mi mancava, ma nonostante tutto mi sembrava di vivere in terza persona… Vedevo come sdoppiato cosa mi stava succedendo.. Sei solo una puttana! Continuavo a ripetere, cercando Tom tra la gente che si stava divertendo. Poi non so come l’ alto trampolino della piscina esercitò su di me un’ attrazione particolare. Ok, basta piangersi addosso, ora voglio divertirmi anche io!!! Salii la scala barcollando, fino ad arrivare in cima……”
Alzò lo sguardò posando gli occhi arrossati dalle lacrime, che avevano preso a scendere, su Angie e Vanessa pietrificate da quel racconto fin troppo lucido e denso di particolari.
“ Io ero con Megan e casualmente lei mi indicò Bill sul trampolino. Il sangue mi si gelò nelle vene. Corsi verso la piscina, pregandolo, gridando di non buttarsi, non sapendo nuotare…Lui continuava ad urlare chi fosse in tedesco. Alcuni lo guardavano incuriositi, pensando all’ ennesima bravata. Ma non lo era. Bill si gettò nel vuoto, producendo un tonfo incredibile a contatto con l’ acqua. Mi tuffai immediatamente rendendomi conto che non sarebbe tornato in superficie. Stava sul fondo, il corpo inerte, privo di sensi…Riemersi a fatica tenendolo per la vita, nessuno mi aiutava, nonostante le mie grida affannate. Poi finalmente due forti braccia lo tirarono su di peso e lo posarono sul bordo della piscina.
Michael era apparso come un angelo, per fortuna…….”

Yesterday I was dirty
wanted to be pretty
I know now that I'm forever dirt

We are the nobodies
we wanna be somebodies
when we're dead,
they'll know just who we are

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Edited by *billaly* - 5/1/2009, 10:39