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;Reden™ .
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uuuuuuuuuuuuuuppi . -
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Bisognerebbe anche che trovassi il tempo di scrivere.. . -
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Via seconda pagina... . -
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Che bici scassata, nemmeno le sue ff si uppa più '_' . -
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Perchè so che ci pensi te, amore mio.... . -
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E me no?! 
Offesa xD. -
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CAZZO ALY DOVE SEIIIIIIIII . -
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Amò sò qua, in fase di scrittura!!!!
Tochter non ti offendere, ti amo lo sai!
Mi sono fatta un regalo, scusate...SPOILER (click to view)
CAPITOLO 63
Quando Angie si svegliò il suo letto era già vuoto.
Durante la notte si era accorta della presenza di Gabry affianco a lei, ma non aveva osato protestare. E lentamente si era riaddormentata con il braccio di lui che le circondava i fianchi.
Un addio silenzioso ma che le parole non avrebbero mai potuto spiegare.
La casa era immersa nel silenzio. Del ragazzo nessuna traccia. Vanessa dormiva ancora.
Andò in bagno e guardando la sua figura riflessa nello specchio, ricordò il sogno fatto.
Non poteva attendere oltre.
Fece una rapida doccia e in fretta si vestì indossando una morbida tuta bianca e nera. Raccolse i capelli in una coda di cavallo e uscì.
Un freddo polare la investì, facendola rabbrividire all’ interno del suo piumino. Si incamminò a passo sveltò lungo il marciapiedi, mentre il sole ormai alto in cielo cercava invano di riscaldarla.
Entrò nella hall del Ritz Carlton e si diresse verso la reception. Il portiere alzò lo sguardo e le sorrise.
“ Vorrei salire da Bill Kaulitz…”
“ Stanza?”
“ Veramente non so. E’ all’ ultimo piano….”
“ Molte ragazze vorrebbero salire da lui sa?”
“ Non lo può chiamare e dirgli che Angie è qui?”
“ Come no! Signorina di solito lui ci avvisa se aspetta visite….”
“ Ma non sa che io sono qui!” Quel tipo era veramente odioso.
Prese il telefono e cercò il suo numero nella rubrica, ma il cellulare risultava non raggiungibile.
“ E’ spento…” Mormorò sconsolata.
Il portiere la guardò. Forse se aveva il suo numero poteva crederci….
“ Signorina mi dispiace, ma è contro il regolamento. Non posso farla salire se lei non è attesa…”
“ Ma se sapesse che sono qui, mi verrebbe a prendere lui stesso!!” Le lacrime le inumidirono gli occhi.
Ingoiò la rabbia, cercando di mantenere la calma.
Le porte di uno degli ascensori di aprirono rivelando alla sua vista Gustav e Jess.
“ Angie, che ci fai qui?” Esclamarono contemporaneamente.
“ Signore ti ringrazio…”
“ Devo andare su da Bill, ma questo signore non mi fa salire…”
“ E’ tutto a posto Dick…. Lei è una nostra amica…”
L’ uomo la guardò di traverso, sospirando.
“ Ok, stanza 1610…si trattiene per molto?”
“ Non so..” Rispose evasivamente, mettendo sul bancone il suo documento di identità.
“ Tenga, così se vi sparirà l’ argenteria saprà chi incolpare!!” Continuò con un sorriso malizioso.
“ Grazie ragazzi, a dopo!!” Disse abbracciando Gus e Jess che assistevano divertiti alla scena.
Si diresse agli ascensori quasi correndo.
Dick a malavoglia prese il telefono per avvisare il proprio cliente dell’ imminente visita.
Bill rapidamente calcolò il tempo che l’ ascensore avrebbe impiegato ad arrivare al 16° piano.
Giusto il tempo per infilarsi una tuta, lavarsi il viso e i denti. I capelli avrebbero richiesto troppo tempo. Stava legandoli in una coda scomposta, quando senti bussare alla porta.
A piedi nudi andò ad aprire. Il cuore gli batteva furiosamente nel petto.
“ Ciao Angie…” La salutò non troppo sorpreso.
“ Ciao Bill….il portiere ti ha avvisato che stavo arrivando?”
“ Sì… Signor Kaulitz, sta salendo da lei la signorina Angeline Becker, mi scuso se non era attesa da lei, ma è stata parecchio insistente…” Esclamò, scimmiottandolo con un grande sorriso.
“ Beh, veramente se non avessi incontrato Gustav e Jess nella hall, sarei ancora lì a cercare di corromperlo….” Rispose appoggiandosi allo stipite della porta.
Era bellissima e i suoi occhi viola ora gli stavano sorridendo.
La tirò dentro alla stanza e richiuse la porta con un calcio.
Lo sapeva, ne era certo. Ora stavano provando il medesimo sentimento e avevano un’ acuta necessità di stare vicino l’ uno all’ altra.
“ A che devo l’onore di questa visita?” Chiese imprigionandola tra le braccia contro la parete alla quale lei si era appoggiata leggermente affannata. Le punte dei loro nasi si toccarono, un attimo prima che le loro bocche le imitassero. Angie gli cinse il collo con le braccia. Era parecchio più alto di lei e dovette alzarsi sulla punta dei piedi per arrivare alle sue labbra.
Un bacio lunghissimo, dolce, inebriante.
Il moro si staccò da lei, per guardarla negli occhi.
“ C’ è un perché in tutto questo?”
“ Io non posso continuare a perdere le persone a cui voglio bene….”
Bill la prese per mano e la condusse verso il divano.
“ Non mi perderai, se era a me che ti riferivi. Non mi avresti perso nemmeno se avessi continuato ad evitarmi….”
Lo baciò nuovamente mettendosi a cavalcioni su di lui. Aveva il bisogno di quel contatto, per la prima volta in vita sua non aveva paura.SPOILER (click to view)Lasciò che lui le slacciasse la zip della giacca ed indugiasse leggero con le dita sui suoi seni coperti da un minuscolo reggiseno di pizzo bianco, lasciò che le accarezzasse piano la schiena, lasciò che la portasse verso il letto sfatto.
“ Io ti desidero da impazzire, ma non voglio che tu lo faccia se non sei convinta…” Le sussurrò tra i capelli.
“ Non ho pensato ad altro questa notte….” Ammise con un sorriso che illuminò la stanza in penombra, al pari della luce del sole.
Lo tirò verso di sé riprendendolo a baciare con foga. Con le mani si accarezzavano, studiando le reazioni reciproche. Era un gioco altamente erotico per entrambi. Sentivano l’ eccitazione crescere, il respiro farsi affannato. Si tolsero i vestiti, senza smettere di toccarsi. Bill la guardò interrogativo ed Angie chiuse gli occhi, cercando nuovamente le sue labbra.
La penetrò e lentamente cominciò a muoversi dentro di lei, poteva sentire il suo corpo bellissimo fremere ad ogni spinta. Le baciò il seno inumidendo i capezzoli con la lingua. Lei affondò le unghie nelle sue natiche, invitandolo ad accelerare il ritmo. Si abbassò per baciarle le labbra semiaperte e stuzzicarle il piercing sul labbro. Angie sorrise circondando i suoi fianchi con le gambe, le spalle con le braccia. Sentì quel corpo magro aderire al suo. Accarezzò la sua schiena, così incredibilmente liscia, glabra e morbida per appartenere ad un ragazzo. Aprì gli occhi e si tuffò in quella distesa color gianduia che teneramente la stava avvolgendo, così come quel calore che avvertiva al basso ventre che urgentemente chiedeva di esser spento.
Il cuore martellante nei loro petti, il respiro affannato, i sospiri e i gemiti erano gli unici rumori in quella stanza.
Bill frastornato, cercava di riprendere fiato. Era stato ancor meglio di come se l’ era immaginato.
Quell’ esile corpo ancora sotto di lui era di una vitalità incredibile.
Quel viso, quegli occhi, quelle labbra socchiuse e più che mai invitanti….
La baciò piano sul collo, facendola rabbrividire.
Angie sorrise, imitandolo.
Rimasero allacciati sul letto, facendosi coccole e scherzi fino a quando il telefono non squillò.
Era Tom. “ Ehi Bruder, che fai ancora a letto? Non scendi per far colazione?”
“ Ehm…Sì… Ma che ore sono?”
“ Le 10.15…”
“ Boh, adesso vedo se scendere o meno….”
“ Fai tu, allora..ci vediamo dopo…ricordati che alle 11.30 ci aspettano tutti in sala trucco..”
“ Certo, come potrei dimenticarlo? A dopo Tom…”
Si voltò verso Angie che aveva ascoltato in silenzio la conversazione.
“ Non gli hai detto che ero qui con te….”
“ Non sono affari suoi…”
“ Ma Gustav e Jessika mi hanno visto…”
“ Non credo sia un problema….”
Il telefono squillò nuovamente.
“ Benedetto fratello….”
“ BILL, MA SEI CON ANGIE?!”
Il moro scoppiò in una sonora risata.
“ Non, con sua nonna…..” Rispose baciando la ragazza sulla fronte.
“ Brutto maiale e non mi dici nulla?”
“ Mica sono come te, che sputtani le tue conquiste al mondo intero!!”
“ E allora com’ è?”
“ Ciao Tom….”
“ Bill, cazzo non tenermi sulle spine!!”
“ Ciaooooo!!!”
Si sporse dal letto per staccare la presa dell’ apparecchio dal muro.
“ Se conosco mio fratello, non ci darà tregua fino a quando non scendiamo…A proposito ora lo sa anche lui, come hai potuto notare…..”
Angie lo abbracciò.
“ Non mi importa che tutti lo sappiano. Sono troppo felice in questo momento….”
“ Anche io, non sai che regalo mi hai fatto, stamattina….Anche se dobbiamo ancora parlare io e te….”
“ E’ vero…. Abbiamo iniziato tutto partendo dal lieto fine. Almeno così se i nostri discorsi ci faranno ancora litigare o allontanare, ci culleremo in questo magnifico ricordo….”
“ Io non voglio che sia un ricordo, per me è uno splendido inizio…”
Gli occhi ametista della ragazza erano incredibilmente luminosi alla tenue luce della lampada.
Si strinse a lui, nascondendo il volto nell’ incavo del suo collo.
Sì, quella era stata la scelta giusta…..
COMMENTI!!!!. -
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Mi avete riempito di commenti!! Grazie!!!!! SPOILER (click to view)Ok, non posto più! Adios.. -
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FINALMENTE!
FINALMENTE, FINALMENTE, FINALMENTE!
Angie, adesso sì che è da stimare!.
Catch me, if you can....Una nuova impresa! |
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