Catch me, if you can....

CAPITOLO 43

“ Ehi Jess, avete mai pensato di cantare sul serio?” Chiese Gustav, accarezzando la schiena nuda della rossa.
“ Mi stai prendendo in giro?” disse lei di rimando, avvicinandosi a lui per baciargli il collo.
“ Oggi vi ho sentito al locale e testo a parte, non eravate proprio niente male!
“ Beh, è Vanessa quella che ha la voce da usignolo! Io e Cyl siamo due batterie viventi!!” Sorrise lei continuando a stuzzicarlo.
“ Non è che per cantare l’ hip hop occorra una voce da soprano, l’ importante è esser intonati.”
“ Come no, una sorta di Samy Deluxe in gonnella! Però, non ci abbiamo mai pensato, a dir la verità!
Noi abbiamo sempre preso in considerazione solo il ballo! Magari potremo provarci e voi ci potreste produrre!” disse lei prima di scoppiare in una sonora risata.
“ Che c’ è di così divertente?” Chiese il batterista, non capendo il lato ilare del discorso.
“ Gus, per me è quasi ancora incredibile esser qui con te, non chiediamo troppo al destino! Potrei svegliarmi e trovarti solo come immagine sul desktop del mio portatile!!”
Ora toccò a lui ridere.
“ Hai la mia foto sul PC?”
“ Certo per non parlare dello screen saver!” Rispose, girandosi in posizione supina, rivelando così al batterista le sue nudità.
“ Anche io vorrei una tua foto da mettere sul desktop!” Disse baciandole il seno.
“ Una in questa posizione sarebbe bellissima….” Continuò scendendo verso l’ addome.
“ Non penserai mica di scattarmi una foto così, vero?” Chiese agitandosi sotto le sue labbra.
“ Perché no? Sei bellissima!” esclamò prendendo il cellulare e mettendolo su “ fotocamera”.
“ Non ci provare Gustav, o ti butto giù dal letto!” Disse lei di rimando facendo il broncio.
“ Ok, come non detto….” Le accarezzò il fianco e continuò il suo sensuale percorso orale.
Jess sospirò, inarcando la schiena ed accarezzandolo a sua volta.
“ La foto può benissimo aspettare….”

Il suono insistente del cellulare di David, che lui aveva dimenticato di spegnere, interruppe la loro intimità. Maledicendo la tecnologia, si alzò dal letto con riluttanza e prese il telefono dalla tasca dei jeans appoggiati su di una sedia.
Doveva esser molto importante era la terza volta che chiamavano nel giro di pochi minuti e lui non aveva inserito la segreteria, preso com’ era da ben altro. Guardò Lara sdraiata sul letto, nuda, bellissima.

SPOILER (click to view)

Non aveva saputo resistere e il loro approccio era addirittura iniziato in ascensore. La suite era all’ ultimo piano del Ritz Carlton e il manager aveva iniziato a spogliarla appena si erano richiuse le porte, pregando che nessuno avesse premuto il tasto dalla chiamata al piano. Sarebbe stato molto imbarazzante….. Aveva benedetto Baby, le gonne e le autoreggenti. Fu facile per lui arrivare al suo inguine e sentire la sua voglia. Le scostò le mutandine e la accarezzò, baciandola avidamente.
“ Non posso aspettare…” Le aveva sussurrato roco, slacciandosi la patta dei jeans.
“ Ma se l’ ascensore si ferma?” chiese lei con un sorriso malizioso sulla bocca.
“ Non mi importa…”
Lara si appoggiò alla parete argentata e sollevò una gamba che David prontamente sorresse.
La penetrò con un deciso colpo di reni e cominciò a muoversi in lei freneticamente tenendo d’ occhio lo scorrere dei piani…. 4°…7°…10°…13°… Una sfida contro il tempo che lo eccitava ancora di più. Il piacere pulsava ancora in lui quando al 16° piano le porte si aprirono con un dolce scampanellio che li riportò alla realtà.
Per fortuna non c’ era nessuno. David mise la testa fuori e si guardò intorno sorridendo.
Lara lo guardava inebetita. Quell’ uomo era pazzo! E lei lo amava da morire.

“ Salve David sono Helmut Kellermann..Ti disturbo?” Il manager alzò gli occhi al cielo e andò in un’ altra stanza. Lara non poteva ascoltare la loro conversazione.
“ Io sono pronto. Possiamo iniziare con le riprese quando vuoi. Hai parlato con quel tuo amico per il locale e le ragazze?”
“ Sì ed è d’ accordo, ma le ragazze ancora non lo sanno… prima aspettavo te…. Tua figlia?”
“E’ ritornata una settimana fa dall’ Africa, è stata in missione umanitaria col fratello….è felice di rimettersi in pista anche se non sarà un film da premio oscar..”
“ Non sapevo che Barbara facesse questo tipo di volontariato…”
“ E’ stato Michael a convincerla, ha passato mesi d’ inferno ed entrare in contatto con una realtà opposta all’effimero hollywoodiano le ha sicuramente giovato…. “
“ Brutta storia Helmut, mi dispiace…”
“ Preferirei non parlarne, per me e Hilary rappresenta un fallimento su tutti i fronti…”
Hilary era la sua seconda moglie, più giovane di lui di 10 anni si erano conosciuti sul set di uno dei numerosi film da lui diretti. Lei era una bellissima e giovane promessa del cinema americano, che aveva poi rinunciato alla carriera per accudire personalmente Barbara e riversare su di lei la rinuncia fatta.
Barbara aveva esordito su Disney Channel all’età di 10 anni. Il suo viso dolce, incorniciato da una cascata di riccioli castani, aveva conquistato l’ America e non solo. A 14 anni aveva girato il suo primo film al di fuori del circuito disneyano e a 17 vinto il primo oscar. Erano trascorsi solo 9 anni da allora, ma al padre erano sembrati secoli….
Un talento bruciato da alcool e droga.
“ …Come vuoi Helmut, anzi scusa..”
“ Non preoccuparti David, tu sei uno dei pochi a conoscenza di questa storia e soprattutto a sapere che Barbara è mia figlia, apprezzo le tue parole.
Ma ora la mia bambina sta decisamente meglio, ha riscoperto il piacere di vivere, di avere un fratello più vecchio di lei di 15 anni che le ha fatto conoscere l’ altra faccia della medaglia. Il Sudan è un paese scomodo, ma ‘Medici senza frontiere’ opera dove c’è più bisogno…Ora però parliamo di altro, se non ti dispiace…”
“ Certo. Allora quando cominceremo?”
“ Per girare gli esterni occorreranno dei permessi, ma visto che il Tiergarden è un parco di sera solitamente poco frequentato e i cortili di Sophienstrasse sono praticamente deserti in inverno…..sarà un gioco da ragazzi! Un paio di giorni al massimo, ho amicizie influenti..E poi non dovremo chiudere al traffico per giorni vie affollate o creare un set cinematografico in centro città!!”
“ Ok, stasera ne parlerò con le ragazze. Ci sentiamo domattina..o se vuoi addirittura incontrarci…”
“Si potrebbe fare….”
“ A pranzo al Ritz Carlton, sarete miei ospiti….”
“ Ok, a domani allora…”

Ritornò in camera da letto, dove Lara stava facendo zapping con il telecomando, in cerca di un programma interessante.
“ Credevo che lo stare al telefono per ore fosse una prerogativa femminile…” disse annoiata.
“ Era una telefonata di lavoro….” Rispose sdraiandosi nuovamente accanto a lei.
“ Con chi ti devi incontrare domani?” chiese evitando di guardare quel corpo nudo che già la stava eccitando.
“ Lo scoprirai presto, visto che, mi auguro, ci sarai anche tu…”
“ Come anche io? Non vorrai trascinarmi in un pallosissimo incontro di lavoro vero?”
“ Sì, e sarà molto interessante…”
“ No, no, non mi freghi signor Jost…” disse ridendo.
“ Ma io non voglio fregarti…” Sussurrò lui baciandole un seno.
“ Mi vuoi corrompere?”
“ Non ce ne sarà bisogno, credo….”
“ Dove eravamo rimasti?” Mormorò lei, accoccolandosi sulla sua spalla.
“ A questo..” La mano di lui scivolò tra le sue gambe, muovendosi lentamente.
Un gioco erotico che non avrebbe mai avuto fine.

Spero di averti fatto felice Lu!!!!!

KOMMENTIEREN BITTE!!

Edited by *billaly* - 30/9/2008, 22:27

Web

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*Alleine;

Posted on 30/9/2008, 11:59

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CITAZIONE

i cortili di Sophienstrasse sono praticamente deserti in inverno

Capitolo 13, Nicky trascina Georg all'interno dei cortili di Sophienstrasse, numero 21.
Che memoria, eh?!

Fantastico il pezzo della Lu con David...
Ops, Lara!
xD

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Lela Kaulitz™ [ Reden ]

Posted on 30/9/2008, 13:14

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Ma che bello!!
E cazzu, Gus maniaco mi mancava!! ihihih
aspetto il capitolo del pranzo! :1:

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Catch me, if you can....

Una nuova impresa!