7 NIGHTS

FF scritta a 4 mani da billaly & Lela Kaulitz™ [ Reden ]

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    Capitolo 117

    “ Immagino di doverti ringraziare…” La voce di Alex era ridotta ad un sussurro.
    Bill le si avvicinò, facendole segno di passargli il cellulare. La donna con un cenno di diniego del capo, si allontanò insofferente. Jorg le stava facendo perdere la pazienza e lei era troppo stanca per arrabbiarsi.
    “ …Non capisco allora perché tu l’ abbia fatto, ma ti ringrazio per non aver gettato fango su di noi…”
    “ Non credere che non mi sia costato, ma dopotutto il nostro non è un giornaletto scandalistico, anche se non approvo la vostra relazione…”
    “ Non credo che stia a te giudicare. Considerato che poi non ci conosciamo neppure…”
    “ Tu sei una bellissima donna e di successo anche. Non riesco a capire il perché tu stia con quel ragazzino, sapendo che potresti avere tutti gli uomini che desideri ai tuoi piedi…”
    “ Uh, come no. Prima di lui, davanti a casa mia non c’erano le stalker, ma orde di uomini! Hai mai sentito parlare di amore?” Era sicura che alla prossima sua battuta l’ avrebbe preso a male parole.
    “ Amore? Bill Kaulitz è l’ idolo delle ragazzine, che mai potrà aver da spartire con una donna che potrebbe esser sua madre?”
    Alexandra si accasciò sulla poltroncina della sala d’attesa. Il giorno precedente era stato da sfinimento e quello successivo si presentava di certo non migliore. Quell’ uomo era urticante, come aveva potuto pensare anche solamente per un secondo che potesse esserle simpatico?
    “ Ti sei mai chiesto perché mi sono innamorata di lui? Hai fatto molto male, dovresti pensarci. In lui ho trovato tutto quello che in te e negli uomini della tua età non c’è. L’ innocenza, la giovinezza, l’ ingenuità, la spavalderia, la capacità di emozionarsi e un’ altra serie infinita di qualità che tu pagheresti oro per avere. A questo punto puoi scrivere quello che ti pare sul tuo intelligentissimo giornale, visto che la notizia era già trapelata dopo appena tre ore… Non è un giornaletto scandalistico il tuo… Tu sei scandaloso Jorg, tu e la tua ipocrisia. Se io mi fossi data a te, immagino mi avresti fatto Santa…”
    “ Non sai quello che dici, Alex!”
    “ Tu si invece. Te lo dico per l’ ultima volta Jorg. Scrivi quello che ti pare, a questo punto non ha più importanza. Noi ci amiamo ed è l’ unica cosa che conta…” Il silenzio che ne seguì, spiazzò il giornalista e lo stesso Bill. Era la prima volta che sentiva Alex parlare del loro rapporto in questi termini. E il fatto che avesse abbandonato la sua riservatezza faceva ben sperare. Certo non sarebbe stato facile convincere i media che il loro era vero amore, ma sempre meglio che doversi nascondere e vivere nel terrore di esser scoperti.

    Terminò quella telefonata chilometrica, massaggiandosi l’ orecchio arrossato. Bill le fu immediatamente accanto per abbracciarla con tenerezza.
    “ Sei stata fantastica, amore mio. Dovevi lasciarlo a me però, io non sarei stato così diplomatico…”
    “ Appunto per questo che ci ho parlato io. Tu non sei avvezzo a questo genere di trattative. Qui si tratta di prendere o lasciare. Io ho preso te e ho lasciato a lui un pugno di mosche. Che scriva ciò che gli pare, quel cafone. Pensa non mi ha neppure chiesto di Valery…”
    “ Valery. A proposito dovremo andare da lei. Tom sarà stanchissimo è rimasto qui tutta la notte…” Disse il moro in un moto di tenerezza fraterna.
    “ Ok…” Rispose reprimendo uno sbadiglio. Da qualche giorno aveva sempre un sonno tremendo.
    Entrarono in stanza, ma non trovarono nessuno.
    “ Saranno da Christine…” Sussurrò il moro.
    Li trovarono infatti davanti al nido con la fronte appiccicata al vetro. Vale sostenuta da Tom, aveva le lacrime agli occhi. Il ferita le doleva, ma nulla al confronto del groppo in gola provato nel vedere la sua piccola bimba ancora così piccola e indifesa, che comunque sgambettava all’ interno dell’ incubatrice.
    Alex le si avvicinò e Tom la lasciò tra le sue braccia.
    Solo allora la ragazza potè abbandonarsi alle lacrime che solo una donna poteva capire.
    “ Hanno detto che forse oggi me la faranno prendere in braccio per un po’…” Sussurrò con voce rotta.
    “ Andrà tutto bene, piccola mia. Chris deve solo crescere un po’ di peso, ma è sana…”
    “ Ho paura. E se poi non fosse così?”
    “ A 7 mesi i bimbi sono già formati completamente, non preoccuparti, anche tu e Julia siete nate prima del tempo…”
    La madre prese un fazzoletto dalla borsa e le asciugò le guance pallide.
    “ Dovresti tornare a letto…” Le consigliò indicando la sedia a rotelle sulla quale Tom l’ aveva accompagnata.
    I quattro si avviarono lentamente verso la stanza.
    “ Tom dovresti andare a riposare un po’, sei sveglio da oltre 24 ore!”
    “ Non sono stanco e stanotte ho addirittura dormito un po’. Le infermiere sono state molto gentili e mi hanno concesso di stendermi qui sul letto a fianco…”
    “ Non sapevo avessi chiesto il permesso alle infermiere…” Esclamò Vale in un moto di gelosia.
    “ Tu dormivi e io sono uscito per andare a prendere un caffè. Sono passato davanti alla loro guardiola e loro gentilmente, in cambio di un autografo, lo ammetto, mi hanno detto che potevo stendermi sul letto a fianco al tuo anche se di norma è vietato dal regolamento…”
    “ Autografo?” Alex scosse la testa, ridendo. Ma in fondo era plausibile. La notorietà non contemplava momenti privati a cui portare rispetto.

    Vera e Simone erano atterrate praticamente allo stesso momento all’aeroporto di Bruxelles. La notizia del parto prematuro di Vale, aveva gettato nel panico le due donne che investite all’ improvviso di questa nuova carica rispettivamente di bisnonna e nonna, le aveva fatte accorrere al capezzale della ragazza senza pensarci due volte.
    Si erano trovare affiancate al ritiro bagagli ancor prima di sentirsi per telefono.
    “ Vera!” Aveva gridato Simone dall’ altra parte del nastro trasportatore e senza badare alle valigie che passavano le era andata incontro.
    “ Simone dobbiamo sbrigarci! La mia bambina, oddio sono bisnonna!” Aveva detto istericamente, suscitando l’ ilarità della donna.
    “ Tu sei quasi abituata! Sono io che non mi capacito. Come si fa ad accudire un nipote?”
    “ Hai tirato su due splendidi figli, ed è esattamente così che dovrai fare e ti dirò che l’ amore che dedicherai ai tuoi nipoti sarà anche maggiore di quello che hai donato ai tuoi figli. E’ il tuo sangue che perpetuamente continua a scorrere nelle vene dei tuoi discendenti… Verrà da sé, non preoccuparti… nonnina!” Rise infine Vera.
    “ La prima cosa che insegnerò a Christine, sarà il mio nome!” Esclamò schernendosi, proprio non le andava giù quella parola!
    “Andiamo, la nostra principessa ci aspetta!” Disse in tono solenne la donna più anziana.

    “ Carol, dov’è la mamma?” Julia saltò giù dal letto e a piedi nudi andò verso la ragazza che seduta al tavolo con Georg stava facendo colazione.
    “ E’ andata da Vale, Juju…”
    “ Anche noi ci andiamo?”
    “ Certo ma prima devi prepararti e fare colazione, tua mamma si è raccomandata.
    Un leggero rumore alla porta fece alzare il bassista che andò ad aprire.
    Gustav apparve con un sacchetto della pasticceria e una pila di giornali tra le mani.
    “ Ragazzi si sono sbizzarriti! E ho pensato che è meglio cominciare con dei croissant ancora caldi e dolcissimi, prima di leggere tutta questa merda…”
    “ Zio Gus, non si dicono le parolacce!” Lo redarguì la bimba, mentre si arrampicava su una sedia per raggiungere il centro del tavolo e prendere i biscotti.
    “ Perdonami principessa, mi è sfuggito…” Si scusò il batterista, gettando i giornali sul divano. Uno di questi si aprì a caso proprio sull’ articolo a loro dedicato.
    La tournèe dei Tokio Hotel terminata con due colpi di scena: La giovane fidanzata di Tom, Valery Ulrich, ricoverata d’urgenza in un ospedale cittadino, ha partorito con due mesi di anticipo una della bambina di nome Christine, mentre la madre, la famosa fotografa delle stelle, Alexandra Mayer, esorcizzava il terrore di diventare nonna, avvinghiata all’ androgino vocalist del gruppo, il bellissimo e alquanto giovane Bill Kaulitz.
    Questo corredato da scatti rubati che li ritraevano in vari momenti.
    “ Che bastardi!” Ringhiò Georg, “ Non hanno più rispetto per nulla e nessuno!”
    “ Alex andrà su tutte le furie! Lei che ci teneva così tanto a non far trapelare nulla!” Disse Carol visibilmente scossa.
    “ E tutto per un abbraccio. Guardate e che sarà mai questa foto?! E’ stata scattata ieri nel back stage! Fa schifo, scommetto che è stata fatta da uno degli addetti!” Continuò Gustav.
    “ E’ bella la mia mamma che abbraccia il mio papino!” Si intromise, Julia prendendo tra le manine la rivista di gossip.
    “ Io non so perché la gente fa le foto brutte. Se lo chiedevano a me gliela davo io una bella foto!”
    “ Ju queste persone sono cattive e scrivono delle brutte cose. Dicono che la tua mamma non deve voler bene a Bill perché è troppo giovane…” Cercò di spiegare Carol alla bimba, che ora aveva gli occhi lucidi.
    “ Ma io voglio che la mamma e Bill stiano insieme e si vogliano bene! Così anche lui me ne vorrà e io avrò un papà!”
    Gustav prese in braccio la bimba e la strinse forte a sé. La sua ingenuità era disarmante ma il suo ragionamento non faceva una piega.
    “ Juju, l’ importante è che lo sappiamo noi. Bill ti vuole tanto bene, tutti te ne vogliamo…”
    “ Anche se adesso è arrivata Christine?”
    “ Certo! E ricordati che tu sei sua zia, e come tale avrai un ruolo fondamentale!” Cercò di aggiustare il tiro Georg, prima che la piccola potesse pensare di esser messa un disparte.
    “ Le devo insegnare delle cose?”
    “ Sicuro! Tu dovrai farla giocare, e soprattutto insegnarle a fare la ruota!” Intervenne Carol sorridendo.
    “ Ma è piccola adesso! E quando lei sarà come me io avrò già il ragazzo!” Disse solenne, suscitando l’ ilarità generale.
    Le lacrime e la tristezza erano state scacciate per il momento. Julia guardò i tre mentre mangiava un croissant e convenne che la sua era proprio un’insolita famiglia…

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  10. agatareale1991
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    Bellissimo questo capitolo simone che non vuole essere chiamata nonna proprio comica e poi i giornalisti dovrebbero imparare a farsi gli affari loro beh comunque continua presto
     
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  11. katarina stratford
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    CITAZIONE (*billaly* @ 24/6/2009, 15:46)
    “ Ti sei mai chiesto perché mi sono innamorata di lui? Hai fatto molto male, dovresti pensarci. In lui ho trovato tutto quello che in te e negli uomini della tua età non c’è. L’ innocenza, la giovinezza, l’ ingenuità, la spavalderia, la capacità di emozionarsi e un’ altra serie infinita di qualità che tu pagheresti oro per avere.

    Fantastico.
    Ecco peché tutto questo ha un senso.
    Un bellissimo senso....
     
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  12. 89*MoCy*89
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    quanto è caruccia valeeeeee**
    Tommolo... ehehehe ricatti le infermiere di la veritààààà...xD
    Coooomunque io tifo Alex&Bill tiè xD
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    Stop Babe

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    Kat perchè tu centri sempre il fulcro del problema?
    In realtà dietro a questa frase c'è molto di me stessa...
     
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  14. ;Reden™
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    Il realtà è tutto un pò di noi stesse mamy...
    Il capitolo, ogni vocale, ogni consonante del capitolo cela un pizzico d'amore e timore, ed è una combinazione che adoro...
    E questo accade perchè in ogni capitolo c'è un pò di te stessa; un pò di noi...
    Ed è questo il modo di scrivere =)
     
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    DOBBINA ''FONDATRICE ''ADULTE MALATE DI TOKIOHOTELLITE''

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    dai forte alex a buttargli in facia le varie qualità del suo giovane amante...
    aaaaarrrrrrrgggggggggg
    sta rosicando jorg. e bill sta alle stelle...
    poi tutta la scena all'ospedale,bel quadro di famiglia
     
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3746 replies since 1/5/2008, 08:29   40644 views
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