7 NIGHTS

FF scritta a 4 mani da billaly & Lela Kaulitz™ [ Reden ]

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  1. katarina stratford
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    Su!
     
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  2. ;Reden™
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    Buahahh siamo tutti una grande famiglia!
     
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    *Stritola Tochter!

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    Amò finita bene la scuola?
     
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  4. ;Reden™
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    *Stritola too

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    Si, bene...Aspetto le pagelle, e sono già in ansia per la maturità del prossimo anno =(
    e tu, come stai?
     
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    'Na mmerd!
     
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  6. 89*MoCy*89
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    evviva anche babbo natale è di questa famiglia..
    non sono più costretto a scoparmi le renne Dasher, Dancer, Prancer, Vixen, Comet, Cupid, Donder, Blitzen e Rudolph

     
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  7. ;Reden™
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    Ahahaha!!
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    Amò, se hai bisogno di parlare lo sai che ci sono sempre...
     
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    Cierto che lo so! Devo scrivere mannagg!!!
     
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  9. ;Reden™
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    Vai tranquilla!
    Io vi ho fatte dannare xD
     
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  10. ;Reden™
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    Up, amore di mamma!
     
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  11. ..FroZen.TeMpTaTiOn..
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    Ragazzeeeeeeeeeeee!!!!!
    Mi siete mancate un sacco (anche se Ale l'ho sentita di più) :)
    e sono rimasta indietrissimo, perdonatemi.
    L'elenco dei capitoli è aggiornato?? così almeno non faccio fatica ad andare a leggere ^_^
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    ragazzuole, comunque al raduno di firenze dovrei esserci ;)
    Vale, anche io sono in ansia terribilmente per l'anno prossimo, non mi sento all'altezza! tutto bene?
     
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    Capitolo 115



    Alle ore 21,44 le diciottomila persone presenti al Novi Sad, smisero di respirare simultaneamente.
    La luna proiettata sui maxischermo e la batteria di Gustav diedero inizio ad un nuovo sogno.
    Alex letteralmente appollaiata davanti al palco attendeva la comparsa di Bill per immortalarlo negli ennesimi scatti fotografici che avrebbero fatto il giro del mondo.
    “Tanto valeva unire l’ utile al dilettevole…” Si era detta quando le era giunta la proposta di fare un servizio per varie testate giornalistiche del settore.
    Erano fantastici con gli occhiali da sole e il volto di Bill radioso. Era orgogliosa dell’ accoglienza a loro riservata dai fan italiani.
    Valery e Carol come di consueto nelle quinte si godevano il concerto. Julia sulle spalle di Saki batteva festosa le sue manine paffute.
    La figlia ogni tanto si teneva il pancione ormai più che vistoso. Di sicuro le vibrazioni della musica altissima disturbavano Christine. Tom ogni tanto le lanciava tenere occhiate.
    Carol era corsa dall’ altra parte del palco per osservare più da vicino Georg.
    Alex sapeva che il sorriso di Bill indirizzato alla folla, comprendeva finalmente anche lei.
    Dopo Roma avevano trascorso giorni burrascosi.
    Si erano fermati a Pisa dove avevano trascorso 4 giorni blindati in casa.
    E dove Bill le aveva tenuto il muso per gran parte del tempo.
    Proprio non digeriva il fatto che quel Jorg Mezner avesse posato lo sguardo su di lei. Nonostante avesse ribadito insistentemente che non le importava nulla dell’ uomo, il moro non poteva far a meno di continuare ad esser arrabbiato.
    A nulla erano valsi i tentativi di riappacificazione, fino a quando la donna non lo aveva minacciato di buttarlo fuori di casa e di troncare seriamente la loro relazione.
    Bill era rimasto interdetto. Non l’ aveva mai vista quell’ espressione sul suo volto, neppure quella volta che aveva avuto l’ insana idea di farla incontrare con Matthias.
    I suoi occhi color cioccolato erano in fiamme, al pari del suo viso.
    “ Vattene Bill, non sto scherzando. Se non vuoi credermi, non ha senso che tu stia qui. Se devi continuare a sfogare la tua rabbia, lo farai lontano da questa casa.”
    Poche parole decise. Quel tanto che era bastato per sgonfiare il moro e farlo accasciare stanco sul letto.
    “ Io ti amo troppo Alex…”
    “ Appunto. Se allora mi ami, smettila di fare il bambino sospettoso. Non lo sopporto. Io non ho nulla da nasconderti e soprattutto non ho intenzione di farmi trattare male da te. Quindi se non ti sta bene questa situazione quella è la porta!”
    “ Ma io non voglio andarmene!” Le aveva gridato ritrovando vigore.
    “ Ok, allora mi devi delle scuse, signorino!” Quel termine, uscito fuori così a caso, l’ aveva fatta sorridere per una frazione di secondo. Tossicchio per riprendere contegno. Doveva sembrare più che seria, se voleva che Bill capitolasse.
    “ Scusami, sono un idiota…” Le sussurrò avvicinandosi a lei per abbracciarla.
    Alex lo lasciò fare godendo di quelle lunghe braccia che l’ avvolgevano.
    “ Ma ciò non toglie che quel Mezner sia un testa di cazzo! Con che coraggio ti fa avances in pubblico e per di più sotto i miei occhi?”
    “ Lui non sa che stiamo insieme e poi ci aiuterà con la faccenda delle stalkers…”
    “ Non se ne parla nemmeno, lo voglio fuori dai piedi e lontanissimo da te. Non voglio dividerti con nessun’altro!”
    “ Bill, ricominci?” Esclamò scostandosi da lui.
    “ No, vieni qui… ti prego…”
    Alex ubbidì, quello sguardo la faceva impazzire.
    “ Perdonami, è la prima volta che mi trovo a far fronte a questo genere di sentimenti. Fatico a controllarmi…”
    Non era poi tanto male sentirsi così desiderata in fondo…

    Come in quel momento. Sapeva che le parole di ‘Sacred’ erano tutte per lei. Si fermò un attimo di fare foto per guardarlo mentre si muoveva sicuro sul palco ammaliando le migliaia di fan per poi imprigionarle in un sogno.
    Le era parso addirittura che si fosse voltato verso di lei e per qualche secondo l’ avesse fissata.

    Remember
    To me you'll be forever sacred
    I'm dying but I know our love will live
    Your hand above like a dove
    Over me…


    Si era girata per vedere i volti delle ragazze che nelle prime file, lo guardavano rapite. Prese la macchina e scattò loro qualche foto. Valeva la pena immortalare quegli occhi incantati, quelle bocche, che gridavano e cantavano con lui, quelle mani alzate che si agitavano nell’ aria, come a voler catturare ogni singola nota.
    All’ improvviso le tornò alla mente il pezzo di un articolo comparso su una rivista qualche tempo prima: “ I Tokio Hotel sono un fenomeno inspiegabile, ma certo è che hanno fatto riscoprire il significato delle parole odio e amore. Non ci sono mezze misure o li vorresti al rogo o come fidanzati…” Sorrise a quelle parole. Lei era stata molto fortunata: era il suo fidanzato e poteva bruciare di passione per lui. Fidanzato… che parolona! Ma era proprio così! Si sentì immensamente orgogliosa di quel ragazzino che si agitava sul palco incitando il pubblico con “Raise your Hands”. Vale, Carol e Julia, saldamente ancora ferma sulle spalle del bodyguard, battevano le mani cantando a sguarciagola ed esultando quando Tom e Georg facevano i cori.
    Sperava solo che la figlia non si strapazzasse troppo. Di certo non le faceva bene quel trambusto.
    La vide infatti sedersi su una cassa per riprendere fiato, tenendosi la pancia. Per un attimo il cuore perse il battito, ma potè immediatamente riprendere il respiro, quando la vide continuare a batter le mani, seppur rimanendo seduta.
    Saki le si era prontamente avvicinato. Sotto quella corazza austera si racchiudeva un animo da chioccia. Si era affezionato a tutte loro anche se si lasciava andare solamente con Julia che l’ aveva conquistato da subito e se lo rigirava come un pupazzetto. Lo vide metterle una mano sulla spalla e lei di rimando sorridergli felice.
    I ragazzi erano corsi nel backstage, mentre sul palco preparavano per l’ acustico. Non c’era tempo se non per un bacio veloce, tra sudore e bottiglie d’acqua tracannate a velocità supersonica. Bill si cambiò d’abito aiutato da Nathalie che nel frattempo gli tamponava il viso e sistemava il trucco.
    Momenti frenetici, l’ adrenalina non scendeva mai fino a quando l’ ultima luce non si spegneva.
    “ Sei stato fantastico…” Riuscì a sussurragli, mentre posava leggera le labbra alle sue.
    “ Anche tu. Avrai fatto 10000 foto! Potremo fare altri 100 book!” Rispose ridendo, prendendole una mano per portarsela sul cuore.
    “ Senti, questo battito è solo per te…”
    “ Mi hai dedicato Sacred?”
    “ Speravo te ne accorgessi…” Corse via, richiamato da Tom.
    Non le fu possibile scattare foto durante l’ acustico, in quanto i ragazzi stavano sulla passerella, ma li immortalò durante l’esecuzione di “ By your side”.
    Modena ebbe i suoi coriandoli e un ricordo indelebile marchiato a fuoco nel cuore dei presenti.

    Era poi stata la volta di Ginevra e del Werchter Boutique Festival ultima data del tour.
    I ragazzi erano amareggiati per non aver potuto suonare l’ encore. Purtroppo i tempi erano ristretti. Tom diede un calcio ad uno scatolone di cartone.
    “ Che stronzi!” Borbottò, guardando Valery che si abbracciava il pancione. Christine sembrava un anguilla, non era stata ferma un secondo, in più ogni 5 minuti le veniva da andare in bagno. Si sentiva stanchissima e non vedeva l’ ora di distendersi e magari dormire. I piedi erano gonfi e dolenti. Di certo il mancato encore era l’ultimo dei suoi pensieri in quel momento.
    Sbuffò, cercando qualcosa su cui sedersi.
    “ Amore, tutto bene?” Finalmente Tom si era accorto di lei.
    “ Credo di sì… Sono solo stanca.” Il rasta si avvicinò per accarezzarle il pancione. Chris al contatto con la mano tirò l’ ennesimo calcio.
    “ E’ da stamattina che fa così. Ho addirittura provato a sgridarla!”
    “ E’ una Kaulitz, già abituata a fare di testa sua!” Scherzò Tom abbracciandola.
    “ Forse è meglio che vada in albergo a riposare un po’ non vorrei trovarmi un’ amara sorpresa…”
    “ Come?”
    “ Non lo so, ha cambiato come posizione e ogni 5 minuti devo andare a far pipì…”
    “ Non dirai che…è troppo presto mancano 2 mesi!” Esclamò agitato.
    “ Tom che devo dirti! Su stai tranquillo, sono solo stanca. Vado a cercare mamma e chiedo consiglio…”
    Alex cercava di tranquillizzare Bill, visibilmente alterato per il concerto non portato a termine, anche se da un lato ne era sollevato. La sua voce era uno schifo, la gola bruciava leggermente. Modena e Ginevra lo avevano sfinito. Fortuna che era l’ ultima data del tour. Ora avrebbe potuto riposarsi per due settimane abbondanti, prima di partire per l’ America e farsi coccolare da Alex. Sorrise a quest’ ultimo pensiero. La guardò mentre sistemava le macchine fotografiche nel borsone. Il bordo dei jeans a vita bassa lasciava intravedere il pizzo bianco del perizoma, mentre lei piegata sulle ginocchia, chiudeva la cerniera. Nel backstage c’era un via e vai concitato di persone, ma lui sentì l’irrefrenabile desiderio di baciarla. Si avvicinò alla donna e si inginocchiò accanto a lei, prendendola per le spalle e posando la sua bocca alle sue labbra.
    “ Bill che fai, potrebbero vederci…” Protestò però senza staccarsi da quel dolce contatto.
    “ Non mi importa, voglio solo baciare la mia donna…”
    Alex gli gettò le braccia al collo e approfondì il bacio. Forse tutte quelle persone prese dal loro daffare non avrebbero badato a loro. Tutte tranne una: Jorg Mezner che, con un bel pass rosso fuoco appeso al collo, li stava osservando con gli occhi fuori dalle orbite.
    Era giunto a Bruxelles dopo un interminabile viaggio, non trovando un volo diretto disponibile, ma Alex le era entrata nel sangue e voleva rivederla. Non l’ aveva chiamata desideroso di farle una sorpresa ed invece era stata lei a fargliene una. Abbastanza spiacevole. Si sentì lacerato dalla mortificazione e dall’ invidia, diviso tra andarsene all’ istante e spaccare la faccia a quella specie di travestito. Optò per una soluzione intermedia. La sua poca razionalità rimastagli esigeva una spiegazione.
    “ Alex…” La chiamò abbastanza forte da costringere più di una persona a voltarsi nella loro direzione.
    La donna si staccò da Bill, girandosi verso quella voce.
    Cazzo, no…
    “ Ehm, Jorg… ciao… che ci fai qui?” Borbottò con il viso in fiamme, cercando di darsi contegno.
    “ Ero venuto per vederti, ma non è stata una grande idea…”
    “ Non mi hai avvisato. Ti avrei comunque detto di non farlo.”
    “ Stai con lui?”
    “ Non sono affari tuoi, Jorg…”
    “ Perché mi hai preso in giro, Alex?” Questo era pazzo.
    “ Io non ti ho preso in giro, non ti ho promesso nulla…”
    “ E’ un ragazzino…” Lo sapeva, ora le avrebbe sputato in faccia chissà quale sentenza.
    Ma Bill lo precedette.
    “ Alex e io stiamo insieme e ci amiamo da mesi ormai. E ora vai a scrivere il tuo dannato articolo, sputtanando la notizia al mondo intero, ma lasciaci in pace…” Esclamò il moro, scuro in volto.
    Strinse a sé Alex che, sulle prime riluttante, si arrese poi all’ abbraccio.
    “ Perché non me lo hai detto subito? Io non sono un giornalista di gossip.”
    “ Io dovevo proteggere me stessa e la mia famiglia…”
    “ E sarebbe lui la tua futura famiglia?” Chiese schernendolo.
    Bill fece per muoversi, ma Alex lo trattenne per la maglietta.
    “ Vattene Jorg, stai esagerando.”
    Il giornalista senza ribattere girò su se stesso e si allontanò. Lo videro gettare il pass nel cestino dell’ immondizia.
    “E ora che succederà?” Chiese Alex preoccupata.
    “ Non lo so amore, ma comunque vada io mi sono liberato di un peso…”
    La strinse nuovamente a sé, baciandola, con ritrovato vigore.
    Nel backstage nessuno parve sorpreso da tale effusione.
    Forse non sarebbe caduto il mondo, di fronte ad una simile notizia...

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  13. ..FroZen.TeMpTaTiOn..
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    aleeeee hai letto su?
     
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  14. katarina stratford
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    Questo è matto!
    Si sono parlati due volte a malapena e in un contesto professionale, cosa si aspettava? :pazzoide:

    Piccola Valery ha bisogno di un attimo di tregua sennò ci fa qualche scherzetto :patpat:

    Adesso mi viene l'angoscia di cosa farà il tipo :sospettoso:
     
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  15.     +1   -1
     
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    Carol ho letto ora!
    sì è aggiornato!
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    Vieni a Firenze? Wunderbar!! Hai sentito la Noemi delle radunare? voleva venire anche lei!
     
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