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Farò di più posteggio!!
CAPITOLO 110:
Per chi, Parigi non è la città dell’amore?
Ogni singola strada, vicolo e monumento risplendeva di quella luce innaturale scaturita dal sentimento più potente del mondo. Parigi era da sempre vista come la città degli innamorati. Lì, non c’era scampo: sentimenti nascosti venivano riportati a galla, sentimenti repressi a fatica emergevano con forza.
A Parigi si amava, e si veniva amati.
Questa era l’idea di tutte le ragazze che, dal Tour Bus stavano ammirando la bellissima città scorrere davanti ai loro occhi.
Carol non poteva credere di esser a Parigi…La città che lei adorava più di tutte; la sua meraviglia personale. E ora stava attraversando le sue vie con la migliore amica seduta al suo fianco, e un ragazzo bellissimo che la stava guardando senza nascondere le sue intenzioni.
Vale diede una gomitata all’amica, sperando che si riprendesse dal suo stato di trance. Per giorni interminabili aveva dovuto osservare il suo sguardo perso in quegli occhi verdi magnetici. Ed evidentemente la trance era irreversibile, dato che Carol continuava a parlare di Georg giorno e notte!
“E’ bellissima…” sussurrò Alex, intrecciando la sua mano con quella di Bill. Lui sorrise fiero come un re, di aver potuto portare con sé la donna che amava.
Nessuno rispose alla sua affermazione, ma tutti sapevano che era vero. Quella città aveva un qualcosa di magico…
Naturalmente, una volta arrivati all’albergo, non si poteva certo dire che le stanze dove alloggiavano erano bellissime: sarebbe stata una blasfemia.
I Tokio Hotel non avevano badato a spese, prenotando tutto il piano dell’hotel più in voga di Parigi; naturalmente, il piano più lussuoso.
Nelle suite, non mancavano certo vasche idromassaggio, letti morbidissimi, e comode poltroncine in pelle.
Julia aveva gli occhi spalancati per lo stupore, quando entrò nella sua camera con Vera.
“Woooow!!” Gli occhioni cioccolato danzavano da una parte all’altra, registrando ogni minimo dettaglio di quella casa in miniatura.
“Ti piace, July?” domandò Gustav, inginocchiandosi vicino la bimba.
Lei annuì: “Non vedo l’ora di diventare famosa!”
L’affermazione scatenò le risate generali del gruppo, il quale aveva atteso fin dal mattino la reazione della piccola Julia alla vista della camera.
Tom abbracciò Valery e la piccola Christine protetta nell’addome di sua madre, e sorrise: “Stasera voglio portarvi in un posto.”
La ragazza sorrise, e si voltò verso il rasta per baciarlo. Un bacio dolce, molto diverso da quello che si erano scambiati alle Maldive. Sembravano passati anni, invece che pochi mesi. Ora i loro baci erano più maturi, seppur colmi d’amore.
Carol sorrise alla vista dei due innamorati. Non si era accorta che gli occhi di Georg si erano appena illuminati.
“Beh, sono andati via tutti…E Julia non ha la chiave della nostra stanza.” Bill fece un sorriso furbetto, circondando Alex in un abbraccio, la quale sorrise posandogli la testa sul petto.
“Così pare…”
“Allora nessuno ci disturberà…” La voce andò scemando, pian piano che Bill si avvicinava al volto della donna. Dal contatto scaturì elettricità come da un fulmine scagliato contro il mare, e non ci fu abbastanza tempo per rendersi conto di cosa stesse succedendo. Bill aveva infilato le mani curate nella maglia di Alex, e le stava accarezzando la schiena, provocandole brividi di ghiacciato fuoco.
Lei si scostò di poco, tentando di riprendere fiato quel tanto che bastava per mantenerla in vita.
“Ho un’idea, ragazzino.” Mormorò sulle sue labbra.
Gli occhi di Bill si acceserò di curiosità. Levò la mano da sotto la T-shirt, sapendo che le famose idee della sua donna non potevano far altro se non farlo impazzire.
E alla fine Alex leniva sempre quel doloroso piacere.
Con un sorrisetto malizioso Alex prese la sua macchina fotografica e la posò sul tavolino lì vicino. Si avvicinò a Bill con fare suadente, spingendolo sul letto. Scattò subito una foto, ammirando lo sguardo eccitato e al contempo incuriosito.
Intuendo l’idea della sua musa, Bill si tolse la maglia con una lentezza esasperante, captando comunque i click della macchina fotografica.
Flash.
Alex era muta, presente come non mai interiormente e fisicamente. Si avvicinò al moro, accarezzandogli piano i capelli, dedicando la sua attenzione poco dopo alle labbra, sospirandovi sopra senza sfiorarle.
Bill le bloccò il polso con le sue mani, ma non fece pressione. Quasi come se si aspettasse che lei avrebbe scattato un’altra foto, socchiuse gli occhi con fare sognante, conscio di aver intrapreso un atteggiamento sexy e provocante.
Flash.
Intrappolò fra i denti il piercing sulla lingua, provocando un fremito ad Alex, e un altro sexy scatto.
Rise leggermente quando notò la pelle d’oca sull’esile corpo della donna.
Flash.
Ora era Bill il cocchiere di quel cavallo ribelle. Surfista di quelle onde pericolose e affascinanti.
Si inginocchiò sul letto, afferrando la cintura e tirandola.
“Sei insopportabilmente bello…”
Flash.
“Amo solo te.”
La cintura cadde a terra sospinta dalle unghie laccate di nero. Alex aveva gli occhi spalancati, nello sforzo di non lasciarsi prendere da quella passione che si rimescolava nel suo ventre.
Flash.
L’ennesimo, quando Bill afferrò con due dita il primo dei tre bottoni sui pantaloni, intenzionato a slacciarli.
Alex si portò la macchina fotografica all’occhio, pronta a scattare.
Niente flash. “Questo è solo per te.”
Bill si era avvicinato alla donna, e presa la macchina fotografica dalle sue mani la posò nuovamente sul tavolino.
Non aspettò il suo consenso, poiché Alex era totalmente succube di quel ragazzino.
E iniziarono i loro scatti preferiti. Gli scatti d’amore.
“Dio, lo stadio è immenso.”
Carol fece un giro su se stessa, ammirando il Parco dei Principi, inesorabilmente vuoto.
“Già, è spettacolare.” La voce che giunse al suo orecchio la fece sobbalzare. Si aspettava di sentire quella minuta e leggera di Valery, che l’aveva accompagnata e che si era assentata un attimo, ma non di certo quella.
Si girò, incontrando il viso illuminato da due occhi verdi accesi.
“Georg…” mormorò, incapace di accoglierlo con altre parole più sensate che non fossero il suo nome.
Lui sorrise, muovendo un saluto nei confronti della ragazza.
Carol era rimasta paralizzata. Non erano mai stati soli prima di allora, e non di certo al Parco dei Principi!
Valery le aveva giocato un brutto tiro,e gliel’avrebbe fatta pagare di certo…Portarla lì e far entrare di soppiatto il ragazzo che popolava la sua testa da quando era arrivata in Germania, e poi partita per la tournee con i ragazzi e la sua amica.
…Magari l’avrebbe uccisa, ma quando guardò la figura possente e bellissima di Georg ci ripensò.
Gli avrebbe sicuramente costruito una statua.
“Beh, hai perso la lingua?” Georg sorrise rassicurante, prendendo per i fianchi Carol, che sembrava veramente minuta al suo confronto.
“Oh no, stavo solo prendendo in considerazione l’idea di uccidere Vale..”
Una risata riecheggiò nello stadio vuoto. La risata che Carol aspettava di sentire da troppo tempo: quella che l’avrebbe rapita solo per il suono che aveva.
“Credo che invece io la ringrazierò! Sono giorni che tento di rimanere solo con te…”
La schiettezza delle sue parole fece arrossire Carol, che non osò guardarlo negli occhi. Sorrise illuminando il suo volto, lusingata comunque dalle sue dolci parole.
Sentì Georg sedersi in mezzo al campo verde, e dopo un po’ lo imitò.
Non appena si fu seduta, lui si avvicinò impercettibilmente. “Hai degli occhi bellissimi…”
Carol alzò il volto. “Grazie.”
Quel ragazzo aveva il potere di farla sentire al di sopra delle nuvole con una semplice affermazione.
E allora si chiese se era davvero quello il brivido del primo amore.
Se era quello il sentimento che provavano le persone che lei vedeva felici, e con una nuova luce negli occhi.
Specchiandosi negli occhi di Georg sempre più vicini, si disse che sì, probabilmente stava vivendo il brivido del primo amore.
E non le dispiacque per nulla saperlo, nel momento in cui il bassista della band che adorava, e il ragazzo per il quale aveva perso la testa, posò le labbra calde e accoglienti sulle proprie.
"Ehi Cupido, possiamo andare? Mi sa che quei due non hanno più bisogno di noi..." Sussurrò Tom all' orecchio della sua amata.
" Già d' ora in poi dovranno cavarsela da soli!" Sghignazzò compiaciuta.
" Penso non avranno problemi..." Rispose il rasta accarezzandole la pancia e ricevendo un leggero calcetto in cambio.
"Anche Christine la pensa così!" Rise, dandole ora un bacio sul naso.
La sua Valery. Era così bella, con le guance leggermente arrossate e quella luce fantastica negli occhi che continuò a tenerlo incatenato al suo sguardo anche durante la cena.
" Mmh, questo posto è fantastico!" Esclamò Vale, non riuscendo a trattenere l' entusiasmo.
Dalla Torre Eiffel, Parigi era un grande lago colorato, pieno di luci sfavillanti.
" Parigi è ai tuoi piedi, Vale. Non ho trovato nulla di meglio che la città dell' amore per esprimere quanto tu sia importante per me..."
"Non avevi bisogno di portarmi fin quassù perchè io lo capissi, ma fa sempre piacere sentirselo rammentare..."
Si può esser felici anche per una sola parola detta al momento giusto. E Valery sapeva che Tom stava parlando col cuore e nei suoi occhi si poteva scorgere solo amore.
Un amore che non aveva più esitazioni, nè incertezze...
L' ho postato io, ma l' ha scritto Vale!
Edited by *billaly* - 11/5/2009, 01:10. -
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grazie allora vale......
tu non lo sai ma parigi per me é una città scalfita nel cuore .....e infatti mi piace parlarne e descriverla nei miei racconti anche.
una città piena di luce e colori.l'amore ,e l'aria che si respira vicino alla senna e magari passando davanti ad una boulangerie per comprare un croissant.questo per dire che l'hai descritta bene e mi hai trasportata con te ,tra le strade della ville lumière.
direi che la città dell'amore sta usando del suo charme pour envouter les gens....(lo charme per stregare la gente). -
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La mia Vale è una boss! SPOILER (click to view)Quella scena tra Bill e Alex non potevi descriverla in un modo migliore!! Q________________. -
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se se capirai te........
privilegiata...
...SPOILER (click to view)adesso ho tante cose in atto ma un giorno forse dobbiamo scriverla sta cosa insieme. ...e magari ci azzufferemo nel fango per chi avrà bill 
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Ja non vedo l' ora!! SPOILER (click to view)Di scrivere, non di azzuffarci, si intende! E poi io sono di bocca buona, mi accontento anche di Tom!
Me piase con il look da rapinatore!. -
katarina stratford .
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CITAZIONE (*billaly* @ 10/5/2009, 23:12)La risata che Carol aspettava di sentire da troppo tempo: quella che l’avrebbe rapita solo per il suono che aveva.
......
*prima di sprofondare nell'abisso manda a Vale e Aly un enorme applauso*. -
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Grazie Kat!
Ci inchiniamo all'applauso!. -
Juls;PornoMuffin .
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Ahhh mamyyyyyyyyyy >________________________________<
tu e Bill siete due vecchi porci -.-
Rocco Siffredi e Cicciolina in confronto fanno film d'amore u_u
Wale *w*
La pantegana puccia ç_ç Gott datemi un cappioooo ç____ç
Hahahaha u_u Alla faccia tua Cicci u_u
Io scrivo gli spoiler con Giorgio, tu lo disprezzi e alla facciaccia tua adesso ci fai fichi fichi u_u
Gnè ù.u. -
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Juls lo mandi anche da me il tuo spacciatore? . -
;Reden™ .
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Wow!
Mi mancavano i commenti!
Ihihih mamy, di la verità...l'ultima parte del capitolo è stata una sorpresa anche per me!
Valery e Tom è stata un'aggiunta della mia amata mamy ^^
Comunque grazie dei complimenti =). -
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Un regalino per la mia Tochter! . -
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Ti amo
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Auch ich! . -
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QUOTE (*billaly* @ 11/5/2009, 01:30)Ja non vedo l' ora!!SPOILER (click to view)Di scrivere, non di azzuffarci, si intende! E poi io sono di bocca buona, mi accontento anche di Tom!
Me piase con il look da rapinatore!SPOILER (click to view)ti piace cattivello? a me tommino mi fa tenerezza ,te lo lascio senza problemi....invece il gemello mi scatena violenza ....preparo il frustino.
7 NIGHTSFF scritta a 4 mani da billaly & Lela Kaulitz™ [ Reden ] |
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