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UP!! 
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Juls;PornoMuffin .
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Up da appena sveglia u.u
Madunnin ho sonno ç_ç. -
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DOBBINA ''FONDATRICE ''ADULTE MALATE DI TOKIOHOTELLITE''
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allora? sto capitolo? SPOILER (click to view)ciao come va? io un po' da schifo,poi con quelle stro...di slakers le pigliassi e le truciderei,hai presente il film '''massacro (cavolo in francese tronceuneuse,insomma quello che taglia gli alberi...ecco.........)pero meglio non dirlo troppo forte,da adulte dobbiamo dare l'esempio...hihi
manco per sogno!quando mi girano mi girano....un bacione ale. -
Juls;PornoMuffin .
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Io ti appoggio u.u
Sanguinaria è bello u_u. -
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QUOTE (Juls;PornoMuffin @ 27/4/2009, 15:24)Io ti appoggio u.u
Sanguinaria è bello u_u
ecco lo sapevo che sono un brutto esempio
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Ma la Juls non fa testo... 
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mah... . -
Juls;PornoMuffin .
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Si che faccio testo ç_ç . -
•Jëss¡kå_» .
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up . -
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Capitolo 109
Le grida del pubblico impazzito di Dortmund, rimbombavano nelle orecchie, quanto nell’ addome di Vale. Accanto a lei Julia, seduta su una cassa si teneva le mani sui timpani, mentre una smorfia si dipingeva sul suo visino. Carol poco più avanti sembrava ipnotizzata e già da vari minuti non rispondeva più ad alcuno stimolo verbale.
Alex le aveva lasciate in parcheggio nel back stage e si era posizionata davanti al palco per fotografare i ragazzi durante il concerto.
La batteria di Gustav nell’ intro Di Ich brech aus, fece sussultare la piccola Christine che scalciò poi per tutta la durata del concerto.
Valery cercò di ignorare quei piccoli movimenti all’ interno della sua pancia e si alzò fino ad arrivare al limite consentito dalle quinte.
Tom a pochi metri da lei, le indirizzò uno sguardo fiero, sorridendole.
Era stupendo e concentratissimo, tanto che non guardò più nella sua direzione fino al momento in cui non corsero dietro al palco prima del’ encore.
“ Allora come sono dal vivo?” Le disse, baciandole la fronte, mentre prendeva al volo l’ asciugamani che gli aveva lanciato Georg.
“ Mmh…sudato?” Disse con indifferenza.
Il rasta la guardò serio. Dietro di lui Bill scoppiò in una sonora risata, mentre si cambiava in fretta per il finale.
“Le zip erano una grande invenzione. Non c’era neppure bisogno di togliersi le scarpe…” Pensò, mentre si tirava su i pantaloni dell’ Adidas. Un flash illuminò il gruppo disordinato.
Bill fece una linguaccia in direzione di Alex, che continuava imperterrita a scattare foto ovunque.
“ Papino canterai In die Nacht ora?”
“ Sì Juju… Ma non chiamarmi papino, non si sa mai…” Le disse accarezzandole il volto arrossato.
“ Ci sono le persone cattive?”Chiese preoccupata.
“ Non lo so, ma non lo escludo!”
“ Ok Bill, canterai In die Nacht solo per me?”
“ Certo Tesoro mio…”
“ Non chiamarmi Tesoro mio, non si sa mai…” Gli fece eco la bimba…
“ Hai ragione Ju che sbadato!!” Rispose con un sorriso.
“ Ragazzi forza!!” Gridò David.
I 4 scattarono nuovamente verso il palco, per il finale.
“ Carol?”
“…CAROL!!!”
“ Eh?” Sussultò l’amica, come risvegliata bruscamente da un bellissimo sogno.
“ Vale chiama Carol!! Neuroni mi sentite?”
La ragazza rise senza distogliere lo sguardo dai gemelli.
Julia al loro fianco si dondolava sulle gambe cantando il ritornello della canzone decretata come sua preferita.
Georg e Gustav attendevano sull’altro lato, di salire sul palco per Rette mich.
A Valery non erano sfuggite le occhiate che per tutta la giornata il bassista aveva rivolto all’ amica.
Era arrivata soltanto due giorni prima da Pisa e avrebbero trascorso tutta l’ estate insieme. Era stato semplice convincere i genitori e la presenza costante di Alex e Vera era risultata determinante.
“ Georg ti sta guardando…” La prese in giro Vale.
“ Lo so… ed è piuttosto imbarazzante…”
“ Perche?”
“ Perché è… carino… dannatamente carino!!”
“ Non mi dirai che ti piace sul serio!”
“ I Tokio Hotel mi piacciono da un paio di anni!!”
“ Sì ma non in quel senso!!”
“ Mi ha invitato ad uscire con lui una di queste sere…”
“ Non perde tempo Hagen! Carol sarebbe meraviglioso se tu e Georg…”
“ Non correre Vale!! Ci conosciamo da 24 ore!!”
“Prevedo scintille!!” Esclamò accarezzandosi l’ addome rigonfio.
“ Sì perché presto prenderò fuoco!!” Scherzò la ragazza.
Alex appostata davanti ai ragazzi aveva immortalato le espressioni interrogative di Bill e i suoi strani movimenti all’ inizio di Vergessen Kinder.
Qualcosa era andato storto, il sincrono era andato a farsi fottere e Bill continuava impercettibilmente a segnare il suo ear monitor. Bill e Georg si guardavano accigliati. La base con le voci aggiunte era stata fatta partire al momento sbagliato.
La donna già immaginava la scenata isterica del moro a fine concerto.
Una magra figura che sarebbe stata oggetto di critiche, proprio a Dortmund, nella loro Germania.
Cercò di lanciargli un’ occhiata dai mille significati, mentre incrociava il suo sguardo serio all’ atto di inginocchiarsi sul palco.
Scattò numerose foto, facendo primi piani del suo volto che seppur sudato e col trucco leggermente sfatto era comunque meraviglioso.
Il suo piccolo Bill.
Le tornò alla mente il giorno dell’arrivo a Berlino.
Dopo un’estenuante viaggio con le loro due auto, avendo deciso di tenerle per il momento, erano arrivate a notte fonda.
Le luci in entrambe le case erano qui e là accese. Che stavano combinando quei due?
Alex scese dall’ auto e prese in braccio Julia che da ore dormiva sul sedile posteriore.
Vera sostenendo Vale un po’ intorpidita dalle ore trascorse seduta, erano dietro di loro.
“ Mamma hai tu le chiavi?” Sussurrò Alex.
“ Sì, apro io…”
Entrarono nel salone buio, guidate solo da un leggero bagliore proveniente da una delle stanze in fondo al corridoio.
“ Ehi!! Chi c’è in casa?”
La luce si accese all’ improvviso e comparvero i gemelli, Hans e Simone.
“ Ben arrivate!!” Esclamò Bill, battendo le mani.
Uno striscione di benvenuto era stato appeso sopra il camino.
Julia aprì gli occhi e realizzando di esser arrivata a destinazione, cacciò un urlo che assordò la madre!!
“ PAPINO!!!” Gridò, divincolandosi dall’ abbraccio di Alex per arrampicarsi su Bill e riempirlo di bacini, per poi passare a Tom e fare altrettanto, scansando letteralmente la sorella.
“ Dove sono tutti i miei giocattoli?” Chiese guardandosi attorno, non notando alcun scatolone a lei familiare.
“ Già il camion non è arrivato? Domandò Alex accigliata.
“ Sì. Stamattina. Abbiamo pensato di far portare le scatole nelle rispettive stanze, per fare un po’ di ordine…” Rispose Hans.
“ Graaazieee!!!” Esclamo la donna sollevata automaticamente da quell’ incombenza, mandando un bacio al suo agente.
“ Io avrò la mia stanza?” Chiese Julia.
“ Certo, anche se per il momento non è ancora pronta.”
“ Ehm… veramente lo è…” Bisbigliò Bill al suo orecchio.
“ Come?” Disse incredula.
“ Hans e Simone si sono dati parecchio da fare in questi giorni…”
“ Ma dove avete trovato il posto?”
“ Il tuo studio…”
“ Il mio studio? Ma non è possibile! E io?” Come si era permesso? Un moto di rabbia le salì nello stomaco.
“Calmati Amore… Ne hai uno nuovo di zecca…”
“ E dove scusa? Avete forse fatto allargare la casa?”
Bill rise accarezzandole il volto arrossato.
“ Ti ricordi della nostra idea di fare un piccolo studio di registrazione sotterraneo? Beh, l’ idea è andata in porto con qualche piccola variante…”
“ Tu sei matto Bill… tutti voi lo siete!!” Esclamò, finalmente sorridendo.
Julia si fiondò nel corridoio seguita da Simone e Vera.
Si fermò, spalancando gli occhi, sulla soglia di quella che prima era una camera oscura.
Pareti rosa e bianche con altrettanto mobilio in tinta era ciò che aveva preso il suo posto.
Parecchi giocattoli erano già stati sistemati sulle mensole e un grande pacco decorato con un enorme fiocco rosso era stato depositato sul letto.
La bimba cominciò a gridare, ridere e piangere al contempo, facendo accorrere tutti.
Saltellava per la stanza, come posseduta da forze occulte e urlava frasi sconnesse di felicità estrema. Strappò la carta che copriva il pacco, per rivelarle poi il contenuto.
“ Una bicicletta nuova!!! Grazie, grazie, grazie!!” gridò abbracciando nuovamente tutti.
“ E voi avete fatto tutto questo in meno di una settimana?” chiese Vale, risvegliata come da una catalessi.
“ Volere è potere, amore mio… e non hai visto il resto…” Rispose Tom.
“ Devo sedermi? Immagino già a che ti riferisci…” disse con un sorriso.
“ No è solo un’ idea per il momento, voglio anche il tuo benestare! Ma vedere tutto questo rosa, mi ha scaldato il cuore!!” Rise, scrollando i dread.
“ Posso vedere il mio studio?” Chiese timidamente Alex.
Bill la prese per mano e la condusse verso la scala interna che conduceva ai garages.
“ Sistemeremo anche questa ‘uscita’ poi…” Disse con un sorriso malizioso.
Alex si lasciò guidare fino ad una porta a lei sconosciuta.
Lui prese la chiave dalla tasca dei jeans e l’aprì.
“ Benvenuta nella ‘zona franca’…” Esclamò con enfasi accendendo le luci in un piccolo corridoio con altre 3 porte.
“ Quella di sinistra è il nostro studio, quella di destra il tuo e quella in fondo porta a casa mia… Non dimenticarlo mai...” Le sussurrò baciandole il collo.
“ Fammi vedere…”La curiosità aveva ormai preso il sopravvento. Aprì la porta di destra e accese la luce nella stanza. Tutto era perfetto, sistemato nell’ identico modo, rispetto al suo precedente studio, con l’ aggiunta di qualche piccolo particolare e un bellissimo divano in pelle rossa.
“ E questo?” Chiese maliziosa avvicinandosi al moro per baciarlo.
“ Indovinato…” Le rispose spingendola delicatamente, fino a farla cadere all’ indietro sullo stesso.
“ Qua nessuno ci disturberà e ci verrà a cercare…” Continuò tracciando sul suo collo un sentiero di languidi baci.
“ Mamma!!!” La voce di Julia li riportò bruscamente alla realtà.
“ Nessuno eh?” Rise Alex, al balzare in piedi di scatto di Bill.
“ Non avrebbero mai avuto un angolo loro, questo era certo.
Il concerto era terminato e lentamente il Westfalen Halle si stava svuotando. I tecnici e lo staff stavano già smontando il palco e le attrezzature.
Bill era silenzioso, tutti ne conoscevano il motivo e quindi nessuno fece domande a sproposito.
Era stanco e neppure le coccole di Julia lo avevano risollevato.
Ora li attendeva un viaggio in tourbus fino a Nijmegen.
David irruppe nel camerino e si guardò intorno, incuriosito da quella calma insolita post-concerto.
“ Ragazzi è tutto sistemato. Ok, Vergessen Kinder è stata un disastro, ma le prime impressioni sono state molto positive, ho parlato con dei giornalisti e spiegato loro dell’ incidente. Nessuno penserà che tu stessi cantando in playback, Bill.”
“ Anche perché non è vero!” Sbottò il moro stringendo i pugni.
“ Non voglio più cantare con la base! I cori possono farli i ragazzi!” Continuò stizzito.
“ Ok, Ok… Ne riparleremo, quando sarai meno stanco… Appena siete pronti partiamo. Prima arriviamo a destinazione, meglio è!”
“ Sei stato fantastico, amore… Ho fatto delle foto bellissime…” Le sussurrò Alex accarezzando il suo volto tirato. Aveva fatto una doccia e ora completamente struccato, con i capelli lisci, sembrava veramente un ragazzino.
“ Uff, odio sbagliare…”
“ Uff, odio vederti così…” Disse di rimando la donna, dandogli un buffetto sulla guancia.
Lo abbracciò cullandoselo tra le braccia, una scenetta un po’ ridicola, considerato che la sovrastava di parecchi centimetri, che suscitò l’ilarità generale.
Ma Alex sapeva che di quello aveva bisogno e lo strinse a sé ancor di più…
Scritto ma non riletto...
Perdonate lo scempio...
Edited by *billaly* - 30/4/2009, 00:45. -
Juls;PornoMuffin .
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Mamy ç_ç
è bellissimo dico davvero ç_ç
Così avrai il tuo angolino per porcheggiare con il riccio ç______ç
E la bimba? *_______________*
Quando nasce? Quando nasce? *______*. -
harvardgirl515 .
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Nono,tranquilla,è veramente molto bello questo capitolo:
scorrevole,divertente,ed esplicativo!
...Complimenti,continuate sempre così! ...Baci <3. -
katarina stratford .
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Cavoli!
Tutto mi aspettavo tranne che Carol e Giorgio
Vai Aly, raccontami come continua la storia
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Kat mi dispiace se ti ho deluso...
La bimba nasce a settembre Juls!!
Grazie Sara..
7 NIGHTSFF scritta a 4 mani da billaly & Lela Kaulitz™ [ Reden ] |
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