7 NIGHTS

~†Psychopath_Diva™•

Posted on 9/2/2009, 13:17

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uppi

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*billaly*

Posted on 9/2/2009, 14:05

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Stop Babe

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Location: dalla città che i TH hanno scelto per lasciare un segno indelebile: Modena!

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E la Jess ha aperto pagina 200!!!
Tutte a fare il trenino!!!!!

Web

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~†Psychopath_Diva™•

Posted on 9/2/2009, 14:11

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*_________* non me ne ero accorta

pe pe pe pe pe pe pe pe pe pe pe pe pe pe pe pe pe pe

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;Reden™

Posted on 9/2/2009, 14:25

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Treninooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo!

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~†Psychopath_Diva™•

Posted on 9/2/2009, 14:26

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il trenino a tre huahuahauahuah XD

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;Reden™

Posted on 9/2/2009, 17:51

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Come il menageeeee ahahahhaaha

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*billaly*

Posted on 9/2/2009, 18:08

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Stop Babe

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Alla pagina 200 occorre un tocco di classe....
Quindi chap!!!!

Capitolo 95

Finalmente i 10 famigerati giorni in silenzio erano terminati.
Bill si svegliò di soprassalto ancor prima che il suono della sveglia interrompesse bruscamente il suo sonno.
Il posto accanto a lui era vuoto.
Aprì la finestra e lasciò che il sole primaverile in una Berlino ancora molto fredda entrasse nella stanza.
Tra poche ore l’ appuntamento con il medico e il verdetto. Sentì il suo cuore mancare di un battito per poi accelerare il ritmo.
“ Stai calmo Bill... andrà tutto bene...” Disse la vocina nella sua testa.
Si tirò su i pantaloni del pigiama che lasciavano scoperto mezzo sedere e sfoderata l’ espressione delle grandi occasioni si diresse in cucina, dove sua madre ed Alex, complice un libro di cucina, si stavano cimentando in un intruglio dall’ odore invitante.
Spostò una sedia per attirare l’ attenzione delle due donne.
“ Buongiorno Bill!!” Cinguettò Simone andandogli incontro.
“ Alex mi stava insegnando a preparare i cannelloni al ragù….”
Il moro rivolse il suo sguardo di velluto verso di lei, sorridendo.
Prese il quaderno sul mobile e scarabocchiò veloce. “ Questo in previsione dei festeggiamenti?”
“ Beh, anche…. Ma dobbiamo pur mangiare, no?”
“ Ingozzarci vorrai dire! Sono ingrassato di almeno 5 chili in 10 giorni!!”
“ Esagerato!” Esclamò Alex, toccandogli l’ addome piatto con la mano.
“ Sei pelle e ossa! Un po’ di ciccia non guasterebbe!!” continuò la donna.
“ Vuoi che mi vengano le maniglie dell’ amore?” chiese sempre scrivendo, divertito dal color rosso porpora che assunsero le sue guance alla lettura di quelle parole.
“ Cancella sciocco…” Gli sussurrò all’ orecchio approfittando del fatto che Simone si fosse voltata a rigirare il ragù di carne che stava lentamente cuocendo.
Fino a quando si sarebbe sentita una stupida ragazzinia in presenza di Simone?
Tom ad occhi ancora semichiusi, raggiunse il gruppetto guidato dal profumino.
“ Beh, che c’è per colazione? Lasagne?”Chiese sedendosi a tavola, continuando praticamente a dormire.
“ Alex ed io stiamo cucinando i cannelloni al ragù… “
“ Si può avere un po’ di caffè?” Borbottò con la testa posata sulle braccia.
“ Certo, è nel bricco…”
“ Grazie, non mi va la pasta al mattino presto….”
“ Tom, ma che ti succede?” Chiese la madre preoccupata.
“ Non ho dormito molto, questa notte…Sono stato al telefono con Vale fino alle 2, e poi non sono riuscito a prender sonno se non verso le 4…”
“ Vale starà dormendo in classe allora….” Constatò Alex ritornando seria..
“ Pure lei non riusciva a dormire ed è per questo che l’ ho chiamata…”
“ Non le fa bene strapazzarsi…” Scrisse il moro.
“ Sei tu la fonte della nostra insonnia..” Rispose il rasta.
“ Ecco ti pareva che non fosse colpa mia? Continuò a scarabocchiare veloce.
“ Ehi, bruder calmati! Noi siamo preoccupati per te e questo è il giorno della verità!”
“ Già oggi alle 15, sapremo cosa ne sarà stato della mia voce…”
“ Andrà tutto bene amore mio…” Disse Alex abbracciandolo, incurante finalmente dei presenti.
Simone sorrise distogliendo lo sguardo dai due.
Che suo figlio fosse un ragazzo originale lo aveva sempre saputo, ma che stesse d’incanto vicino ad una donna che poteva esser sua madre, non se lo sarebbe mai immaginato. Eppure Alex non aveva nulla a che invidiare alle ragazze ventenni. Se non fosse stata per qualche ruga che faceva capolino appena agli angoli dei suoi caldi occhi color del cioccolato, poteva benissimo confondersi tra le migliaia di ragazzine urlanti che combattevano per la prima fila ad un concerto ed un sorriso dei suoi due figli.
Era una donna matura, ma conservava un chè di fanciullesco nei suoi modi. Sapeva esser una madre severa con le sue figlie e una teen ager scatenata al tempo stesso.
Forse non sarebbero rimasti insieme in eterno, ma lei al momento non poteva fare a meno di approvare questa unione.
“ Dobbiamo fare la sfoglia..” Disse Alex sciogliendosi dall’ abbraccio di Bill..
“ C’è un po’ di latte?” Chiese Tom, intristito dalla scarsa considerazione che le due donne avevano nei suoi confronti.
“ Sì, nel frigorifero..” Rispose la madre distratta.
“ Uffa, devo farmi venire un infarto, perchè mi degnate di un po’ di attenzione voi due?”
“ E’sufficiente che perdi la voce…” Lo e si prese in giro il fratello. “ Almeno sono costrette a guardarti in faccia…”
“ Su non siete più due bambini! Vivete praticamente soli da 3 anni e non riuscite a prendere dal frigo il latte?” Li rimproverò La fotografa, mentre con un sorriso complice porgeva l’agognata bevanda a Tom.
“ Grazie mamma…”
“ Ehi, tu ce l’hai già una mamma..”
“ Sì, ma mi alleno per quando sposerò Vale e ti potrò così chiamare “ Mamma”!”
“ Provaci e ti faccio fuori!” Scherzò lei.

Il resto della mattinata trascorse tra risate e preparativi per il pranzo. A questo si aggiunse la chiamata di Hans che informava Alex delle vendite strepitose del book in tutta Europa, tanto da pensare l’esportazione anche nel mercato americano… E poi la casa di Berlino a fianco alla sua era stata messa in vendita…Se i gemelli volevano farci un pensierino….
Tutto pur di non pensare alla visita del pomeriggio.
Bill sentiva però che tutto sarebbe andato per il meglio. “La sua gola gli mandava vibrazioni positive..” Aveva scritto prima di uscire per recarsi dal medico e tutti speravano che avesse ragione.

Il dottor Bendel accolse Bill con un caldo sorriso.
“ Allora signor Kaulitz, come sta? Suo fratello mi ha detto che è stato un malato modello!! Non ha proferito parola in questi 10 giorni!”
“ Mi ha così spaventato che non ho proprio pensato neppure per un minuto di disubbidire alle sue prescrizioni!!” Scrisse il moro in fretta sulla sua lavagnetta.
“ Bene ora la visiterò e se tutto è a posto, proveremo a parlare…..Se volete scusarci..” Disse rivolto ai familiari, ad Alex e a David che immediatamente uscirono dall’ ambulatorio.
“ Ok, Bill è tutto a posto… Se la sente di provare?”
“ Certo!!” Scarabocchiò veloce.
“Bene allora ripeta quello che dico io, scandendo bene le parole…”
“ Ein-, zwei-, drei-, Prüf-...” La sua voce uscì un po’ flebile, ma era la sua. Le sue orecchie la riconoscevano, era la sua di voce, cazzo!! Niente tono grave o raucedine! Gli occhi gli si riempirono di lacrime. Il medico gli posò la mano sulla spalla.
“ Dobbiamo fare un po’ di rieducazione vocale, ma direi che l’ intervento è più che riuscito!!”
“ Grazie, dottore..” Soffiò il moro un po’ a fatica.
“ Non deve strafare, Bill…. La ripresa dovrà esser graduale e la riabilitazione durerà almeno tre settimane…”
“ Non mi importa, dottore, tutto pur di poter ritornare a cantare…Posso far rientrare gli altri?”
“ Certo, immagino che non vedano l’ ora di risentire la sua voce….Ma mi raccomando! Solo due parole!”

“ Devo chiamare Vale..” Disse Tom abbracciando il fratello. Non gli pareva vero che il suo gemello logorroico da lì a breve avrebbe ricominciato a perforargli i timpani giorno e notte.
Compose il numero della ragazza che rispose dopo nemmeno uno squillo. “Doveva aver il cellulare tra le mani..” Pensò il rasta sorridendo.
“ Vale, amore.. ciao..”
“ Tom!! Allora?” Chiese impaziente.
“ Ciao Vale…” la salutò una vocina.
“ OH MIO DIO BILL!!! MA SEI DAVVERO TU?”
“ Certo chi vuoi che sia, Dio in persona?” Scherzò il chitarrista.
“ Non ci posso credere, la tua bellissima voce!!” Continuò tra le lacrime, che avevano preso a scendere senza ritegno.
“ Vale, è tutto ok!! Ma non piangere non ti fa bene!!” Disse preoccupato Tom.
“ Sono così felice!! Nonna, Julia!!! Bill ha parlato!!!” Gridò, assordando il ragazzo che allontanò il telefono dall’ orecchio.

Il peggio era davvero passato.
Bill aveva riacquistato la sua voce.
Ora si trattava solo di fare un po’ di rieducazione.
Il dottor Bendel gli aveva spiegato che esisteva un ottimo centro logopedico a Berlino.. l’ ideale per loro, considerato il desiderio di acquistare la casa a fianco a quella di Alex in quell’ elegante quartiere cittadino.
Dopo giorni cupi e dal destino incerto, ora il mondo si stava tornando a dipingere di rosa.
Alex abbracciò con enfasi il suo ragazzo, una volta finalmente rimasti soli.
“ Ce l’ abbiamo fatta Bill!”
“ Sì, e ora posso dirti quanto sia grande l’ amore che provo per te!” Sussurrò con il tono ancora un po’ incerto, ma riempiendo il suo volto di piccoli baci.
“ Non sforzarti… Non ho bisogno di parole per capirlo….” La sua mano percorse il suo braccio, fino ad accarezzargli sinuosa l’ incavo del collo, la linea del mento, le sue labbra rosee….I suoi occhi si incatenarono ai suoi, pieni di languide promesse…
In effetti le parole a volte erano proprio inutili….

COMMENTI!

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..FroZen.TeMpTaTiOn..

Posted on 9/2/2009, 20:05

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Oh Mio Dio! Aleeee!
Ti sei superata, davvero! Mi piace tantissimo questo capitolo.
Adoro l'immagine che hai dato a Tom e la piega che sta prendendo il rapporto tra Alex e Simone! Complimenti...

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harvardgirl515

Posted on 9/2/2009, 21:57

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Bellissimo!
Come al solito!
Aspetto con ansia il prossimo!