7 NIGHTS

FF scritta a 4 mani da billaly & Lela Kaulitz™ [ Reden ]

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  1. | Chop;
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    Ancora un Up solidale <3.
     
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  2. Jùls_Morphìne}
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    Up.
    SPOILER (click to view)
    Mi dimetto ufficialmente da VACCA U.U
    Bovinacce u.u
    Sappiate che sono parecchio mafiosa e mi conviene che io tenga la bocca parecchio chiusa ù.ù
     
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  3. ;Reden™
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    O.O
     
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    dalla città che i TH hanno scelto per lasciare un segno indelebile: Modena!

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    Juls, minacci pure?
    Bufala ti dimetti anche tu?
     
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  5. ;Reden™
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    Nono, sto scrivendo xD
     
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  6. •*..Diva™
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  7. ;Reden™
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    Inviato il chap alla Mutty
     
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  8. ;Reden™
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    Ecco.

    CAPITOLO 88:



    BILL KAULITZ MINACCIATO DA UNA CISTI!


    LE CORDE VOCALI DEL VOCALIST IN PERICOLO!

    PANICO FRA LE FAN. KAULITZ IN OSPEDALE.

    Tutti i giornali del mondo portavano titoli di quel genere. Ogni singola fan era assaltata dalla paura per il vocalist dei Tokio Hotel.
    Cisti alle corde vocali, questa era la vera diagnosi, fatta ad Amburgo, da un medico che ne capiva davvero.
    “Signor Kaulitz, questa cisti dovrà essere asportata il prima possibile. Faremo le analisi adeguate, e poi dovrà operarsi.” Queste, le parole fuoriuscite dalla bocca dello specialista di Bill, che l’aveva guardato con gli occhi granati.
    Il moro aprì la bocca per dir qualcosa, ma non uscì nulla. Era totalmente afono. E non era preoccupato solo della sua voce –immaginava perfettamente a quante fan avrebbe spezzato il cuore se non si fosse curato davvero- ma la cosa che gli faceva davvero male era l’aver dovuto annullare i concerti del tour europeo.
    “Bill, le fan non sono arrabbiate con te. Lo saranno se ti ostini a non voler farti ricoverare.” Lo rimproverò piano Gustav, seduto vicino a lui sul divanetto della clinica privata nella quale si trovavano.
    Bill sospirò piano, per poi prendere la sua lavagnetta, che da ben due giorni portava sempre con lui, e scrisse: ”Non voglio deluderle…”
    “Le deluderai se non ti fai asportare quella maledetta cisti. Bill, guarda fuori dalla finestra…” Lui si alzò, per raggiungere il gemello, affacciato alla grande finestra del secondo piano.
    Al di sotto, grappoli di fan esibivano il loro conforto con cartelloni e frasi di speranza. Volevano che il loro Bill tornasse come prima.
    ”Va bene. Facciamo queste analisi, e vediamo.”
    “Grazie Bill.” Disse Georg, abbracciando l’amico.
    David, sollevato, uscì dalla saletta, per andar a chiamare il medico.

    “MAMMA! MAMMA!” Valery strillò così forte, entrando in casa dopo la scuola, che Vera uscì dalla cucina spaventatissima.
    “Cos’è successo? Il bambino?”
    “Sto bene! Cioè, no! MAMMA!” Vera sgranò gli occhi, poi, notando le riviste che la nipote teneva in mano, comprese tutto.
    “Vale…”
    “Non ho tempo nonna, scusa. Dov’è la mamma?”
    “E’ andata a prender July a scuola. Tesoro, ti va di parlare con me?”
    Vale si girò verso la nonna, rivelando gli occhi cioccolato inondati dalle lacrime. “Cosa c’è da dire? Il mio migliore amico ha una cisti alle corde vocali, non si sa se andrà tutto bene, ed è troppo lontano perché io possa raggiungerlo. Il mio ragazzo, dal quale aspetto un bambino, è con lui, e non mi posso muovere da questa cazzo di città perché ho perso troppi giorni di scuola! E mi ritrovo a piangere, perché ho paura! Ho una fottuta paura. Voglio la mamma…”
    Vale scappò nella sua camera, sperando di rimanerci sepolta a vita. Si stava complicando ogni cosa, e di certo non poteva resistere.
    Lei, che aveva visto sua madre piangere e disprezzare le cose che non la legavano a Bill, come poteva minimamente pensare di riuscire ad alzarsi, se il suo modello stava precipitando?
    Vale sospirò, pregando che Alex tornasse presto. Aveva bisogno di lei, come madre. Aveva bisogno di sentirsi dire cosa fare.
    E aveva bisogno di lei come amica, per poterla consolare e stringere a se, incitandola a non mollare.
    La porta di casa si aprì e i passi saltellanti di Julia arrivarono chiari alle orecchie della ragazza. Alex chiuse la porta, sperando che nessuno le desse ancora brutte notizie.
    Era stato già abbastanza devastante camminare per la città leggendo quegli orribili titoli di giornali e sentire tutti quelli che conosceva chiedere come stesse Bill, senza però un minimo di vero interesse.
    La cortesia mirata era la cosa che Alex odiava di più.
    “Tesoro..” Vera uscì dalla cucina pulendosi le mani rugose al grembiule. Invitò Julia ad andarsi a lavare le mani, e poi si rivolse alla figlia. “Vale è in camera sua. Vai…” Non era un ordine, né tanto meno un invito. Era la voglia di far capire all’altro la presenza di un’anima amica.
    Era voglia di piangere e consolarsi insieme.
    Alex annuì, prima di lasciare con un sorriso tirato la madre.
    Bussò alla porta della figlia maggiore, sperando di non essere cacciata. Vale, ultimamente, aveva sbalzi d’umore molto estremisti.
    Però, appena sollevata la mano dalla porta, la vide aprirsi velocemente, per poi ritrovarsi le braccia della figlia al collo, e le sue lacrime sulle guance.
    “Mamy…” mormorò soltanto, prima di ricominciare a piangere.
    Alex ingoiò, cercando di eliminare quel groppo in gola che le bloccava la respirazione, senza risultato.
    Pianse con la figlia, entrambe abbracciate.
    Per quanto a volte si creda ad un utopia, la vita non è sempre rose e fiori.
    C’è sempre qualcosa che incendia i fiori, ed elimina il loro profumo.
    C’è sempre qualcosa che distrugge l’animo nel profondo, creando crepe che sarà difficilissimo ricostruire.
    C’è sempre qualcosa che complica il cammino da fare, riempiendolo di sassolini che, dispettosi, entrano nelle scarpe.
    E, in quei momenti, si spera che ci sia qualcuno che aiuti a togliere la scarpa, e a cacciare quei sassolini tanto fastidiosi. Qualcuno che spenga l’incendio.
    Qualcuno che eviti che l’utopia costruita si sgretoli come una statua colpita in anni e anni dagli agenti atmosferici.
    E qualcuno, in quel momento, c’era.
    “Le ragazze Ullrich-Mayer non si dividono mai.”

    Alex tirò su col naso, coprendo Vale, che dormiva sonni agitati.
    Si diresse in camera sua con il telefono in mano, meravigliandosi di quanto tempo aveva passato a piangere con la figlia. La notte serpeggiava silenziosa nelle camere della casa.
    Passò nella camera di Julia, con l’intento di darle il bacio della buonanotte, come ogni sera faceva, da quando era nata.
    La piccola dormiva abbracciata al suo amato Nemo, e sembrava tranquilla.
    “Almeno tu, amore mio…”
    Attaccato sopra il suo letto, con quattro patafix, il disegno fatto tempo prima, con la scritta “papà”, sopra Bill, brillava in modo innaturale.

    Non riusciva a dormire.
    Nulla da fare, l’agitazione che gli perforava lo stomaco. Controllò l’orario, sapendo che Alex stava dormendo. Non voleva una risposta, voleva solo sfogarsi. E poi sarebbe stato impossibile parlar al telefono in quelle condizioni.
    Si issò sulle esili braccia e prese il telefono.
    “Scusa. Avrei dovuto ascoltarti prima di tutto questo. Ho paura, ma resisto. Per le fan, per te… Per la nostra famiglia. Ti amo.”
    Inviò il messaggio con un sospiro che faticava ad uscire.
    Non si accorse che il ticchettio delle dita sui tasti del cellulare avesse svegliato Tom.
    “Andrà tutto bene.” Sussurrò il fratello al suo fianco nel letto...
    ”Lo spero…” scrisse frenetico sulla lavagnetta.
    La risposta all’sms poco prima inviato fece crescere un po’ di più la speranza in lui.
    “Tranquillo, amore mio. Pensiamo a te. <3”
    Sorrise piano, sdraiandosi nuovamente, vicino a Tom, e poi chiuse gli occhi.
    Il rasta a quel punto potè sfiorarsi l’angolo dell’occhio sinistro, dove aleggiava una minuscola lacrima. Doveva farsi forza.
    Anche lui, come il gemello poco prima, prese il telefono e digitò un messaggio.
    “Ho paura.”
    La risposta arrivò fulminea. Quella notte nessuno dormiva.
    “Anche io. Ti amo.”
     
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    Non se ne è accorto nessuno Vale....
    Pazienza!!
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  10. •*..Diva™
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    ç.ç

    oddio tornare indietro ç.ç

    ç______________________________________ç

    *sospiro*
     
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  11. ;Reden™
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  12. •*..Diva™
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    ù-ù Ora sta bene u.u
     
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    Ave a Jess nostra unica commentatrice!!!
     
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  14. ;Reden™
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    Ava anche lei la Jess xD
     
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  15. •*..Diva™
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    Ave mie scrittrici *__________*
     
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3746 replies since 1/5/2008, 08:29   40646 views
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