7 NIGHTS

FF scritta a 4 mani da billaly & Lela Kaulitz™ [ Reden ]

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    La mia tochter è scomparsa.....
     
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    Meine Tochter è viva e vegeta....
    Però è impegnatissima e non scrive... image
     
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    A ri-up!!!
     
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  10. ;Reden™
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    Io l'avevo quasi finito il chap, dovevo solo correggerlo xD
    Comunque te l'ho mandato Mutty..
    Se non sono connessa quando rispondi, puoi tranquillamente postarlo tu ^^
     
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    Letto e rispedito....
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  12. ;Reden™
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    Eccomi, e mi scuso per il ritardo!



    CAPITOLO 86:

    “Ehi Jujù …” Valery accarezzò il capo riccioluto della sorellina, tentando di svegliarla.
    Si era appisolata sul divano, subito dopo che Alexandra e Vera erano uscite a far la spesa.
    Vale la scosse ancora un po’, sperando di non ricevere dei calci da parte della bambina. Lei si mosse sul divano, miagolando qualcosa di incomprensibile con la testa immersa nel corpicino di peluche di Nemo.
    Quel pupazzo lo portava dovunque ormai!
    “Jujù, sveglia, devo dirti una cosa importante…”
    A quel nome, la piccola aprì gli occhioni. “Come mi hai chiamata?” guardò la sorella a metà fra il lusingato e l’arrabbiato.
    Vale si sentì a disagio. Fino a quel momento solo Bill l’aveva chiamata in quel modo, ma le era venuto naturale pronunciare il suo soprannome. “Ehm… Jujù… Scusa, non…”
    “Ohhh!” Julia si perse in un sospiro enorme, colmo di gratitudine. “Mi piace quando mi chiami così! Mi piace quasi quanto mi piace sentirlo da Bill!”
    La bionda rise a quel giro di parole, poi si sedette vicino a lei. “Tu vuoi essere trattata da adulta, vero?” Julia annuì vigorosamente.
    Per quanto tempo avrebbe potuto nascondere la notizia, ancora? Per quanto tempo la pancia non si sarebbe notata, ad di là dei vestiti larghi che avrebbe iniziato a portare, in cambio di quelli che portava di solito, i quali si adagiavano al suo corpo come una seconda pelle?
    Vale scosse la testa. Decisamente troppo poco. Doveva dirlo a sua sorella, adesso.
    “Allora, ascoltami. Ti ricordi quando alle Maldive mi hai parlato di come la tua maestra ha spiegato come nascono i bambini?”
    “Si, la storia dei fiorellini!”
    Valery sospirò. Senz’altro sarebbe stata una lunga e ardua conversazione.
    “Esatto. Alle Maldive mi hai detto che sembrava che io e Tom avevamo intenzione di piantare i fiorellini… Ecco, July, a te piacerebbe avere un fiorellino da annaffiare?”
    Gli occhi di Julia si fecero enormi, e la bambina si rizzò a sedere. “Non lo so. Ma Vale, tu e Tom non siete troppo piccoli per volere dei fiorellini? La maestra ha detto che due persone possono prendere i fiorellini solo quando si sposano e dormono nello stesso letto!”
    “Beh, di solito è così. Ma a volte la vita ci riserva delle sorprese, e così si ci ritrova ad annaffiare un fiorellino che è cresciuto inaspettatamente.”
    “Vuoi dire che tu e Tom avete piantato un fiorellino?”
    Colpita e affondata.
    Valery di certo non si aspettava quella schiettezza, ma era di sua sorella che si parlava. Di quella bambina di soli sei anni perspicace come una di dieci.
    Intanto Julia le aveva evitato spiegazioni imbarazzanti. Sapeva perfettamente, però, che se avrebbe risposto solo di sì sua sorella minore si sarebbe fatta strane idee.
    Con un sospiro, si preparò a spiegare tutto alla piccola, sperando di rendere il discorso meno imbarazzante possibile.
    “Consolati, Vale.” Si disse. “Questo discorso dovrai riaffrontarlo fra qualche anno, quando il bimbo sarà nato. E a quel punto tu sarai pronta… Ma Tom no!” Con quel pensiero sorrise, e iniziò a parlare.

    "Che sta succedendo?” Tom si avvicinò al gemello, nel fracasso assordante, guardandolo in quegli occhi così simili ai suoi.
    “Non lo so. Non mi sento tanto bene, non riesco più a cantare… Mi brucia la gola, e la sento gonfia.”
    Aveva fatto cantare Vergessen kinder praticamente al pubblico..
    Il concerto era così stato sospeso. Marsiglia, la dannazione.
    Gustav si avvicinò all’amico, preoccupato. “Hai misurato la febbre? Magari è solo un virus…”
    “No, oltre alla gola sto bene…” A fine frase la sua voce si incrinò, lasciando l’ultima parola ridotta ad un sussurro.
    “Ok, la cosa si mette male.” Georg batté la mano sulla spalla di Bill, cercando di consolarlo. David fece la sua comparsa nel camerino. Guardò Bill in cerca di una spiegazione. Il moro iniziò a parlare, ma a metà del suo brillante discorso la voce sparì completamente.
    “Bill, per favore, dimmi che è solo mal di gola!”
    Il moro si sbracciò per far fuoriuscire dai gesti una risposta esauriente, ma a quel punto David aveva già capito.
    “Dategli una lavagnetta, lo portiamo in ospedale.”
    Georg strabuzzò gli occhi, al nome della grande struttura che conteneva molta, moltissima gente. “Sarà meglio una clinica, David. Non vorrai farci assalire?!”
    “Sì. Andiamo. Merda, non bastava il chitarrista padre. Adesso anche il vocalist senza voce… Ci tocca annullare i prossimi concerti fin quando non starai meglio.”
    Tom non rispose alla frecciatina, ma Bill mugolò contro il fratello e Gustav, che lo stavano esaminando.
    Prese la lavagnetta e iniziò a scrivere: “Ma fra poco c’è l’Italia! Non possiamo annullare i concerti!”
    “Bill, non fare storie! Come pensi di cantare, senza voce?!” Con quella domanda, Gustav guardò l’amico, arresosi all’evidenza dei fatti.

    “Sì July… Possiamo dire che io e Tom abbiamo piantato un fiorellino, ma aspetta! Non era nei nostri piani. E’ arrivato all’improvviso..”
    Julia guardò la sorella, che aveva istintivamente portato la mano al grembo. “Vuoi dire che l’avete piantato per sbaglio?”
    “Non è stato un errore.” Rispose Valery sulla difensiva.
    La sorella minore sbuffò, e mise le mani contro i fianchi. “Io non ci sto capendo niente! Un fiorellino non si può piantare per sbaglio! Vale, tu hai un bimbo nella pancia?”
    “Sì. Si dice ‘essere incinta’. Io aspetto un bambino.”
    “Allora spiegami una volta per tutte come nascono, questi bambini! Mi sono stancata di parlare di fiorellini!”
    Valery sorrise. Sua sorella era piccola, ma quando voleva riusciva ad accostarsi alla sua età. “Allora July. I bambini nascono quando un uomo e una donna stanno sempre insieme. Vivono insieme, dormono insieme nello stesso letto…”
    “Come mamma e Bill!” strillò la bambina.
    “Ehm, più o meno. Bill e la mamma non vivono insieme.” Valery si appigliò a quella speranza, pregando che la sorella fosse disposta ad ascoltare senza parlare. “Comunque, stavo dicendo: quando un giorno, l’uomo e la donna si baciano per tanto tempo, abbracciandosi nel letto, il bambino viene concepito.”
    La bimba sgranò gli occhi cioccolato. “Che vuol dire concepito?”
    “Che arriva nel nostro mondo, nella pancia della donna.”
    “Ah. E come fa ad arrivare nella pancia della donna se si baciano e basta?”
    Valery sospirò. “Perché si abbracciano anche. Ma è un abbraccio diverso. E’ come se si unissero, se fossero un corpo solo, capito? Non è come se io abbraccio te. L’abbraccio che avviene nel letto è più amoroso. Capisci?”
    “Oh, si, ora si. Ma se io bacio sulla bocca un mio compagno di classe, come fate tu e Tom o la mamma e Bill, e poi lo abbraccio, non nasce un bimbo, vero? Perché è un abbraccio diverso…” Julia rifletté su quelle parole, prendendole poi per buone. Poi, s’illuminò. “Quindi tu e Tom nel letto vi siete abbracciati e baciati, ed è nato il bimbo?”
    Vale, che era già di una tonalità di rosso sopra la media, si infiammò in volto. Tossì, cercando di non rispondere, ma sua sorella voleva quella risposta.
    “Sì July, è cosi. Ma io e Tom non l’abbiamo fatto a posta. Devi sapere che solo le persone sposate possono abbracciarsi in quel modo… Io e Tom diciamo che non lo sapevamo, quindi l’abbiamo fatto.”
    “E adesso non lo volete il bambino?”
    “No July! Lo terremo! Gli vogliamo già bene, e poi è già nella mia pancia da un po’ di tempo.”
    “Oh. Quindi io per piantare un fiorellino dovrò aspettare che sarò sposata, con l’anello?”
    Vale sorrise a quella bambina così ingenua quanto perspicace. “Esatto July.”
    “Ok! Io vado a giocare con Nemo. Ciao Vale, ciao fiorellino di Vale e Tom!”
    Valery sorrise all’affermazione di Julia, contenta che fosse passata dal termine ‘bambino’, nuovamente al termine ‘fiorellino’. E per adesso, andava bene così.

    DOPO TEMPO, QUI!
    ORA COMMENTI! xD
     
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    La mia tochter è un genio della letteratura tokiosa!!!!! image
     
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  14. ;Reden™
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    O.O Mutty, mi spaventi ogni giorno di più!
     
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  15. ..FroZen.TeMpTaTiOn..
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    ihihih...Brava Vale!
    che bel capitolo...Povero Bibuz. E povera Vale xD
    Sono tornata oggi dall'Egitto. Ho postato una shot mie ragazzuole!!!!!
     
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3746 replies since 1/5/2008, 08:29   40644 views
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