7 NIGHTS

FF scritta a 4 mani da billaly & Lela Kaulitz™ [ Reden ]

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. ;Reden™
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    -.-
     
    Top
    .
  2. Jùls_Morphìne}
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    u.u Zitta tu u.u
    O confido tutti i tuoi sogni più perversi con Tom ù.ù
     
    Top
    .
  3. ;Reden™
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    O.O Perchè, faccio sogni perversi con Tom io?
    Guadda che quella shei tu u.u
    E poi, me arrabbiata con te u.u
     
    Top
    .
  4. Jùls_Morphìne}
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    Non diciamo boiate u.u
    E poi eprchè sei arrabbiata con me?
     
    Top
    .
  5. ;Reden™
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    E' vero!! u.u
    Per questo: u.u
    CITAZIONE
    La prossima volta col cazzo che mi preoccupo ù.u

    :cry:
     
    Top
    .
  6. Jùls_Morphìne}
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    o.O Temo di non aver capito u.u
     
    Top
    .
  7. ;Reden™
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    O.O allora te scema u.u
     
    Top
    .
  8. Jùls_Morphìne}
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    Non si vedeva la citazione u.u
    Ciemmequ :cry: mora ma io scendevo fino a casa tua :cry:
     
    Top
    .
  9. ;Reden™
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    :cry: allora non risponderò mai più al telefono se poi vieni da me!

    Annuncio per la stampa: ho finito il capitolo!
     
    Top
    .
  10. Jùls_Morphìne}
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    Ecco u.u
    Ora postalo u.u
     
    Top
    .
  11. ;Reden™
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    No u.u
    Lo deve leggere prima Aly xD
     
    Top
    .
  12. Jùls_Morphìne}
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    uff u.u
     
    Top
    .
  13.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Stop Babe

    Group
    Administrator
    Posts
    54,310
    Location
    dalla città che i TH hanno scelto per lasciare un segno indelebile: Modena!

    Status
    Anonymous
    Io ho letto tochter!!
    Vai!!!!!!

    Per Giulia:
    SPOILER (click to view)
    Se tu avessi Tom dietro alla schiena non potresti far altro che subire.....
     
    Top
    .
  14. Jùls_Morphìne}
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    SPOILER (click to view)
    Subirei volentieri *O*
     
    Top
    .
  15. ;Reden™
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    Eccomi! ^^



    CAPITOLO 84:

    “Signora Ulrich-Mayer, sono contenta che abbia trovato il tempo di venire…” La professoressa Intini aprì la porta di casa maggiormente, facendo accomodare Alex, un po’ a disagio.
    “Si figuri. Ma mi chiami Alex, o tutt’al più Alexandra, dopotutto siamo coetanee al di là del rapporto genitore-insegnante.” La donna sorrise, mostrando alla professoressa tutta la bellezza dei suoi occhi cioccolato, quasi identici a quelli della figlia.
    “Allora Alexandra, si sieda. Sua figlia è andata bene oggi all’interrogazione.” La Intini rivolse un sorriso a quella madre apprensiva.
    Aveva preso fin da subito coscienza delle capacità di Valery, ed almeno in ambito scolastico, era sicura che avrebbe recuperato, gravidanza o meno. C’erano però mille altre cose su cui discutere e per quanto odiasse ammetterlo, la Intini sapeva che la sua classe era un covo di serpi, pronte ad attaccare in qualsiasi momento.
    “Grazie a lei, professoressa.” Alex sorrise un po’, prima di continuare, ma fu costretta ad interrompersi.
    “Ora tocca a me dirle di chiamarmi Saveria…”
    “Saveria, grazie mille. Quello che ha fatto per Vale non lo avrebbe fatto nessuna professoressa. Bisogna che la ringraziamo di vero cuore.”
    “Non si preoccupi.” La Intini sorrise leggermente. “Valery è una ragazza d’oro, è sempre stata in grado di combattere le difficoltà, e portava sempre un gran sorriso sulle labbra. Mi sono accorta subito che c’era qualcosa che non andava. Poi, leggendo la storia di sua figlia con Tom Kaulitz sui giornali, ho capito che poteva trattarsi di un qualcosa più grande di lei…”
    Alex sospirò. Sentiva che poteva fidarsi di quella donna. Dietro la sua maschera di professoressa dura e severa si nascondeva una donna sensibile e con alle spalle un passato difficile.
    “Quando sono venuta a sapere che Vale era incinta non nascondo che mi sono arrabbiata. Ma non con lei. Soprattutto con me stessa… Mi sono giudicata una madre snaturata, incapace di badare a mia figlia. Poi ho notato la forza di Vale, anche quando Tom faceva fatica ad accettare la notizia. Ho capito subito che non aveva intenzione di sbarazzarsi del bambino, ma nonostante tutto, vuole mandare avanti il più normalmente possibile la sua vita…”
    La Intini annuì, consapevole. Quella ragazza era d’oro, non tutte avrebbero reagito in quel modo. Anzi, a pensarci bene, quasi nessuna!
    “Alex, ho molta stima di sua figlia. Così giovane e così determinata. So perfettamente quanto può essere difficile prendere una decisione di quel genere all’età di quindici anni. Molte persone avrebbero preferito andare in un ospedale ed uscirne qualche minuto dopo continuando a vivere come se nulla fosse successo.” Nel momento di pausa che ne scaturì, Alex notò perfettamente il tono malinconico e carico di rimpianti della donna che le stava di fronte. Poi, la professoressa continuò. “Noto con sommo rispetto che Valery non è fra quelle persone. Sappia che farò di tutto per aiutarla, non solo scolasticamente.”
    “Non potrei mai chiederle una cosa di questo genere, Saveria. Vale può contare su di me, non voglio dare un peso maggiore a lei, che so che ha una figlia dell’età della mia.”
    La Intini scosse la testa, bloccando Alex. Alcune persone avrebbero potuto dire che il suo non era un comportamento professionale, ma lei era convinta che era molto più professionale di quello delle sue colleghe, capaci solo di piazzare dei voti su un registro. Il loro mestiere non consisteva nel dare dei numeri. Il loro mestiere era riuscire a far capire ai ragazzi cosa vuol dire vivere davvero. Per questo, la professoressa guardò Alex, dicendo: “Mi creda, vorrei aver il coraggio di sua figlia. E poi, la pancia non si potrà nascondere a lungo. Nella sua classe ci sono vere, mi scusi la parola, stronze, che le renderanno la vita impossibile non appena scopriranno ciò che ha in grembo. Sicuramente non assopisce la loro curiosità il fatto che Valery scappa in bagno almeno cinque volte solo alla prima ora, per via delle nausee. Sarà protetta maggiormente, con me affianco. Inoltre è una ragazza educata e studiosa, non vedo perché non ripagarla di tutti i suoi sforzi. Avrà bisogno di un aiuto in quella scuola, e io sono capace di darglielo.”
    Quante professoresse così, si trovano al mondo? Il pensiero che sorpassò Alex in quel momento, valse più di cento parole. Quella donna aveva carattere. E in quel momento lei ebbe la sua conferma.
    Sì, della professoressa Intini si potevano fidare.
    “Grazie Saveria. Grazie davvero.”

    Alex chiuse la porta di casa con il sorriso sulle labbra. Avevano un alleato in più, e in quel momento era una grande conquista.
    Si diresse in cucina, dove erano Vera e Valery.
    La bionda guardò la madre preoccupata e al tempo stesso incuriosita. “Allora?” domandò soltanto, avvicinandosi di più alla nonna, che la stringeva in un abbraccio leggero.
    “Allora, Vale, sei circondata da persone che ti vogliono un gran bene. Pensa a vivere serena, tesoro mio, al resto pensiamo noi.” Alex sorrise alla figlia, prima di uscire dalla cucina.
    Poté sentire chiaramente i mormorii scaturiti dalle affermazioni sorprese di sua madre e della sua figlia maggiore e scosse la testa divertita.
    Improvvisamente, sentì dei passi pesanti correre per il corridoio, e non ebbe dubbi su chi potesse essere.
    “Maaaaamy!” la vocina squillante di Julia la investì ancora prima che il suo corpo si lanciasse contro quello della madre.
    “Ehi, July! Li hai finiti i compiti?”
    La bambina annuì contenta. “Si mamma!”
    “Ok, allora ti porto al parco!”
    Julia sbatté le manine, e in quel momento ricordò perfettamente un Bill entusiasta ed euforico. Oddio, se iniziavano a somigliarsi erano proprio messi bene!
    “Mamy, prima devo farti vedere un disegno che ho fatto mentre la nonna e Vale erano in cucina a parlare!” Julia tirò la madre nella sua cameretta e le mostrò orgogliosa un grande foglio di un album. Su questo, erano ritratte tutte le componenti della famiglia Ulrich-Mayer. Vicino a Vale, vi era Tom, e vicino ad Alex, Bill.
    Non fu questo, però, che colpì la madre. Bensì, le scritte che vi erano poste sopra ciascuna figura disegnata.
    Sopra Alex regnava la scritta “Mamy” e sopra Bill la scritta “Papi” seguita poi da un punto interrogativo.
    “Julia…” Alex tentò di dar voce ad un pensiero di senso compiuto ma proprio non ci riusciva. Finalmente indicò la scritta sopra il corpo stilizzato di Bill, e guardò sua figlia minore con la domanda ‘cosa vuol dire?’ stampata negli occhi.
    “Cos’hai, mamy?” domandò la figlia, con la sua vocetta delicata.
    “Ehm, July, mi dici perché c’è questa scritta sopra Bill?”
    La bambina la guardò quasi indignata, per la domanda che le aveva posto la madre. Per lei la risposta era così ovvia!
    “C’è scritto…”
    Alex la bloccò prima che potesse continuare. “Si amore, lo so cosa c’è scritto. Ma io ti chiedevo il significato.”
    Julia alzò le spalle, riprendendosi il disegno. “Io lo voglio un papà. E lo voglio come Bill.” Ammise, sedendosi sul letto.
    “Bill ti vuole un gran bene, July…” La madre in realtà non sapeva che dire. Sua figlia le stava praticamente dicendo che voleva Bill come padre, e lei non sapeva cosa dire.
    “E tu vuoi bene a Bill?”
    “Si July, certo.”
    “Mi prometti che starà sempre con noi, come quando stavamo alle Maldive?” Gli occhi di Julia erano enormi, nella speranza che la madre acconsentisse a quella promessa.
    In quel momento, il cellulare di Alex squillò, segnalando l’arrivo di un messaggio. Lei lo sfilò dalla tasca dei jeans e aprì la bustina che lampeggiava sul led.
    Julia notò subito il sorriso farsi spazio sulle labbra di sua madre, così chiese: “Chi è?”
    Alex la guardò sorridendo, lo sguardo illuminato da una luce che neanche il sole originale è capace di dare. “E’ Bill.”
    Quella risposta bastò alla piccola Julia. Per adesso, bastava come promessa.

    Ti amo.
     
    Top
    .
3746 replies since 1/5/2008, 08:29   40647 views
  Share  
.