7 NIGHTS

..FroZen.TeMpTaTiOn..

Posted on 21/11/2008, 15:16

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mmm..scrivi da madre! Secondo me è meglio, in fondo Alex è una madre...
E' un po' anticonvenzionale ma nelle questioni serie diventa madre a tutti gli effetti^^

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*billaly*

Posted on 21/11/2008, 17:31

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Non è che sia un grande esempio per sua figlia....

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;Reden™

Posted on 22/11/2008, 07:04

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Lo è...
Anzi, Alex ha reso possibile un sogno...

CITAZIONE

A parte il mio commento melodrammatico xD, che capitolo stupendo Vale! Più leggevo e più mi ripetevo quanto sei migliorata.

Grazie mille Carol! ^^

Vacca, sarà figlio di Tom...
Serviranno MEGA pannolini xD
e dopo questa, mi dileguo!

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*billaly*

Posted on 23/11/2008, 17:17

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Amò sto scrivendo....

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»lullaby~

Posted on 23/11/2008, 20:13

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uuuuh ù.ù
Ancora niente chappy?? Lo pretendo ù.u

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;Reden™

Posted on 24/11/2008, 08:22

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Io questo chappy looooooo preteeendoooo (rifacimento della canzone: Ti pretendo u.u)
oK, basta xD

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*billaly*

Posted on 24/11/2008, 12:14

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Mi sono piantata, sorry.....

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*billaly*

Posted on 24/11/2008, 15:24

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CAPITOLO 77

Alex cercò di contenersi, mentre guardava Tom sprofondare sul divano, pallido come un morto.
“ Co-come incinta?” Bofonchiò, senza più aria nei polmoni.
“ Bill, tu lo sapevi?” Chiese la donna, tra i denti.
“ S-sì, me lo ha detto qualche giorno fa...” Rispose stringendo ancor di più a sè con fare protettivo la ragazza, che gli stava inzuppando di lacrime la maglia. Ora si sarebbe scatenato il finimondo.
“ Cazzo, e perchè non l’ hai detto a me? Pensavi che io, in quanto tua madre, non potessi esser resa partecipe di questa grande notizia? Siete due incoscienti, ecco che siete!!!” Il suo volto era paonazzo, le labbra tremavano leggermente.
“ Tu non hai passato un minuto con le tue figlie, in questi ultimi giorni, come poteva dirtelo?” Tentò di difenderla il moro.
“ Io non mi stavo divertendo! Ma io dico, con tutti i sistemi contraccettivi che esistono al mondo!! Mi meraviglio di te Tom!! Che cavolo pensavi?” La sua rabbia era incontenibile oramai.
“ Mamma è colpa mia.... siamo stati sempre attenti, tranne una volta che non abbiamo usato nulla, ma non credevo che...”
“ Cos’ è che non credevi? Non mi sembravi proprio priva di informazioni a riguardo!!”
Tom continuava ad osservare la scena incapace di proferire parola. All’ improvviso il mondo gli era crollato addosso. Non era possibile, questo era un incubo e presto lui si sarebbe svegliato in un qualsiasi letto, di una qualsiasi camera d’ albergo, magari con un braccio di Bill, maldestramente buttato sul suo stomaco. Perchè il peso che ora avvertiva era insostenibile. Si augurò solo di non vomitare...
Guardava il volto di Vale, quasi fosse una sconosciuta. No, non poteva esser successo a loro....
“ Scusate...ho bisogno di prendere un pò di aria, non ce la faccio....” prese la giacca a vento e uscì di casa.
Bill accarezzò dolcemente la testa di Vale e lo seguì nella fredda notte berlinese. Conosceva troppo bene il suo gemello e sapeva che in quelle condizioni e senza scorta si sarebbe ben presto messo nei guai.
“ Mamma mi dispiace...” Riuscì solo a dire Valery tra le lacrime.
Vera le si sedette accanto e l’ abbracciò. Aveva bisogno di tutto, tranne che di nuovi rimproveri, la sua bambina.
“ Sistemeremo tutto amore mio....” Le disse cullandola.
Alex passeggiava nervosamente su e giù per il soggiorno. In effetti Bill non aveva avuto tutti i torti ad affermare che lei in quell’ ultimo periodo non era stata molto presente.. Al diavolo il book! Erano giorni che non parlava con sua figlia e se non fosse stato per sua madre.... Si sentì un verme. Come poteva farle la predica se lei per prima conduceva una vita dissoluta?
Fece un bel respiro, imponendosi la calma. Ok, la sua figlia quindicenne aspettava un bambino da un diciottenne chitarrista di un famoso gruppo rock....Va bene non c’ erano molti presupposti perchè questa storia avesse un lieto fine, vista la reazione di Tom, ma non doveva lasciarsi prendere dal panico.
Si inginocchiò davanti a Vale e le prese le mani.
“ Va bene, io sono la prima che deve stare zitta, Ho fallito come madre, in tutti i campi.. Ma ora non è il caso che mi metta a fare inutili e sterili vittimismi, quindi studieremo insieme un sistema per uscire da questa situazione. Appena torneremo a casa ti porterò dal ginecologo....”
“ Mamma, ci sono già andata...”
Alex spalancò gli occhi.
“ Carol mi ha portato dalla dottoressa che ha in cura sua mamma...”
Stupendo. Ma dove cavolo era?
“ E che ti ha detto?” Chiese imponendosi la calma.
“ Ha confermato che sono incinta...di sei ormai sette settimane... mi ha prescritto delle medicine e degli esami da fare.... Poi abbiamo parlato... ed è stata molto gentile con me e comprensiva... ehm..devo ancora pagarle la visita....”
“ Perfetto! Che altro mi sono persa?” Esclamò stizzita, riprendendo a camminare su e giù per la stanza.
“ Mamma, mi dispiace....Ma tu non c’eri e io mi sono fatta prendere dal panico. La nonna aveva già tanto da fare che...”
“ Che hai preferito parlarne con degli estranei...” riuscì solo a dire la donna.
“ Bill e Carol non sono estranei, mi sembra...”
“ Sì ma Bill era a 10000 km di distanza e Carol è una tua compagna di scuola! Un bambino è una cosa seria!!!”
“ Credi che non mi renda conto del casino in cui mi sono ficcata, mamma? Pensi che io sia una povera deficiente che si è fatta mettere incinta apposta, solo perchè ho 15 anni? Tu ne avevi 34 quando ti è capitata la stessa cosa!!!”
Vera alzò lo sguardo verso la figlia temendo il peggio.
Alex invece si afflosciò sulla poltrona senza più energie.
“ E’ vero, io sono l’ultima che ha voci in capitolo. Ma non ti permetterò di commettere gli stessi miei sbagli....”
“ Julia è uno sbaglio?” La nausea si era nuovamente impadronita del suo stomaco.
“ Non intendevo questo....”
“ Io non voglio abortire mamma… Nemmeno se me lo chiedesse Tom. Ci ho pensato tanto in questi giorni e io non me la sento di compiere un gesto simile…”
“ Sei sicura? Alla tua età un figlio può comprometterti la vita futura..”
“ Lo so, ma io credo che la mia vita sarebbe un inferno se dovessi vivere con questo rimorso….”
“ Ok, hai ancora qualche settimana prima di decidere definitivamente… Tom non mi sembrava molto felice alla notizia..”
Vale si strinse alla nonna, che la abbracciò forte.
“ Lo capisco. Un figlio non era nei suoi programmi….”
“ Ma neppure nei tuoi. Cerca di farlo ragionare…”
“ Non lo so se ci riuscirò……” I suoi occhi si riempirono nuovamente di lacrime.
“ Basta piangere..” Intervenne Vera.
“ In qualche modo faremo…un altro bambino non sarà la fine del mondo….”

Bill e Tom erano seduti in un angolo appartato di un bar. Il moro cercava di carpire qualche segnale dallo sguardo assente del fratello, che ostinatamente si rifiutava di parlargli.
“ Tom smettila, non sei un bambino dell’ asilo…”
Il rasta alzò le spalle, abbassando lo sguardo verso i suoi piedi. A dir la verità non era nemmeno sicuro di riuscire ad imbastire un discorso di senso compiuto. Si sentiva tradito, impotente di fronte alla notizia. Vale, la sua Vale aspettava un bambino, frutto della loro stupidità, scambiata per amore.
“ Non voglio diventare padre ….” Sussurrò con la voce rotta, dal groppo che gli serrava la gola.
“ Nemmeno Vale credo avesse intenzione di metter su famiglia ora… ma non pensi che sarebbe meglio ragionare sul da farsi, piuttosto che piangersi addosso e gridare al mondo intero la tua sfortuna?”
“ C’ è bisogno anche di ragionarci su? Io non lo voglio questo bambino….”
Bill sospirò. Era difficile trovare le parole giuste. Questo era senz’ altro il casino più grande che fosse loro capitato.
“ Devi parlare con lei. Forse arriverete ad un compromesso… O hai già deciso di mandare tutto a puttane?”
“ Cosa le dovrei dire? Di abortire?”
“ Non lo so Tom, ma non conosci nemmeno le sue intenzioni! E comunque se fossi in te non le chiederei di sbarazzarsi del bambino, se la ami…
“ E allora cosa dovrei fare?”
“ Continuare ad amarla, qualsiasi decisione prenderà. Non credo che ti obbligherà, puntandoti una pistola alla tempia…. Non ne sarebbe capace. Piuttosto si accollerebbe tutto il peso di questa maternità….”
“ Come fai a saperlo?”
“ Intuito? Sesto senso? Vale non ti obbligherebbe mai a prenderti cura del bambino…. E’ un’orgogliosa, non si abbasserebbe mai a mendicare le tue attenzioni….E poi sinceramente, con la magnifica famiglia che ha!! Già vedo Vera a saccheggiare i negozi di articoli per l’ infanzia!!!! O Julia portare a spasso quel fagottino al parco…”
Tom abbozzò un sorriso, ma i suoi occhi erano colmi di lacrime.
“ Bill, che devo fare?”
“ Torniamo a casa….”

Il salone era illuminato solo dal fuoco che ardeva nel camino.
Alex seduta sul divano di fronte ad esso osservava rapita le fiamme, che sinuose danzavano davanti a lei.
Sentiva il calore sulle sue guance,come sugli occhi, ma non si rendeva conto se questi bruciassero soprattutto per le lacrime che avevano preso a scendere senza sosta da quando finalmente Vera aveva convinto Vale ad andare a letto. Il giorno successivo sarebbe stato per loro stancante il doppio del previsto. Un po’ per la presentazione del book, ma principalmente per la maschera che tutti quanti avrebbero dovuto indossare, come se nulla fosse. Si augurava solo che tutto finisse presto.
Il rumore alla porta la fece sobbalzare.
Guardò quelle due figure avanzare verso di lei. Non si curò neppure di asciugarsi quelle due grosse lacrime che rigavano il volto di nero.
Tom si inginocchiò davanti a lei posandogli la testa in grembo.
“ Mi dispiace Alex, sono stato un cretino…” Stavolta non ce l’ avrebbe fatta a trattenersi.
Gli accarezzò i capelli con fare materno. Avrebbe dovuto arrabbiarsi nuovamente, ma le pareva di avvertire il dolore che ora provava quel ragazzo.
“ Su, Tom, ormai è successo….”
“ Posso andare su da lei?”
“ Certo…Ma per favore lasciala dormire. Era esausta…”
“ Ok, grazie Alex….”
“ E di chè?”
“ Per non avermi cacciato….”
“ Vai da lei, prima che io cambi nuovamente idea….”
Salì le scale di corsa ed entrò piano nella stanza della ragazza, che rannicchiata dormiva in un angolo del letto. Si svestì in fretta e la raggiunse sotto le coperte, avvicinandosi a lei per sentire il suo calore. Vale si mosse nel sonno, girandosi verso di lui.
Non poteva vederla, ma immaginava la sua espressione dolce. A tentoni cercò il suo viso e lo accarezzò piano.
“ Dormi amore mio, supereremo anche questo…..”

Bill teneva tra le sue braccia quella donna che ora gli sembrava così piccola ed indifesa… le accarezzava il volto dandole piccoli baci sulla fronte e sulle guance costantemente bagnate di lacrime.
Continuava a ripetere quanto fosse stata una pessima madre, quanto fosse stata disattenta a non accorgersi di ciò che stava capitando a sua figlia.
“ Ma non è colpa tua. I ‘disattenti’ sono stati loro, a quanto pare..e tu comunque con avresti potuto far nulla lo stesso anche se l’ avessi tenuta sott’ occhio costantemente!”
“ Io ho acconsentito alla loro frequentazione, senza porre limiti. Ho ‘perso’ di vista il fatto che Valery fosse una ragazzina di 15 anni alla sua prima vera storia d’ amore. Dovevo esser più protettiva nei suoi confronti….”
“ Pensi che questo li avrebbe fermati? Tom quando si mette in testa una cosa…. E anche Vale mi sembra piuttosto caparbia. Avrebbero trovato il modo ugualmente con o senza la tua benedizione…”
Alex si soffiò con vigore il naso.
“ Dio che casino….”
Il moro l’ abbracciò stringendosela al petto.
“ Alex, Tom non lascerà Vale. Alla fine capirà quale sarà la cosa giusta da fare…..”
“ E cosa secondo te?”
“ Lascia che se la sbrighino da soli, se sono stati così stupidamente adulti da concepire un bambino, lo saranno anche per prendere la decisione più idonea….”
“ Ma Vale è troppo giovane….”
“ Vale diventerà una gran donna, proprio come te…” Avvicinò la bocca alle sue labbra, sfiorandole leggermente.
Nonostante il momento decisamente poco romantico, Alex avvertì un brivido di eccitazione percorrerle la schiena. I suoi occhi alla luce del fuoco nel camino, avevano assunto una tonalità ambrata molto seducente.
Rispose a quel bacio con passione.
Mai come in quel momento sentì la necessità di esser amata….

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