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;Reden™
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Grazie grazie U.U
sisi mamy, vai tranquilla!
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Attendo mp tochter.... . -
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Che desolazione....
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eccomi...
E voglio i commenti u.u
(IMG:http://img186.imageshack.us/img186/9689/91...ca3d6f2ftp9.jpg)
CAPITOLO 74:
“U-Un… Bambino?” Bill sbatté più volte le palpebre, cercando di realizzare ciò che Valery gli aveva detto.
Un bambino. Ok, un bel bambino. “Il… Il padre è Tom?” chiese pacatamente, cercando di non provocare una crisi di pianto alla ragazza che stava all’altro capo del telefono, e del mondo.
Vale, però, ricominciò a piangere singhiozzando più volte.
Quella domanda l’aveva presa in contropiede. Certo che era Tom il padre! Ma come dirglielo? Con quale coraggio lei, quindicenne italiana, avrebbe potuto strapparlo dalla sua realtà quotidiana, per fargli gestire una famiglia accampata sul nulla?
La bionda strinse il cuscino che teneva in grembo, per non guardarsi la pancia. “..Si.” Mormorò flebile.
Bill, comunque, la sentì. E se da una parte era contento che Valery e Tom si amassero e fossero fedeli l’uno all’altro, dall’altra la consapevolezza di un’altra vita generata dai due, lo fece preoccupare.
Come avrebbe reagito Tom?
“Ti prego, non dirglielo!” strillò esasperata Vale al suo orecchio, dopo qualche secondo di silenzio. “Io non voglio che lo sappia! Siete troppo lontani adesso, e il successo che state avendo vi riempie di gioia che io non voglio rovinare… Poi tu e la mamma siete in crisi… Io… Bill, giurami che non lo dirai a Tom. Ti scongiuro, Bill.” La voce della ragazza era così implorante che Bill si trattenne a stento dal maledire quella situazione che la stava facendo soffrire.
Buttò fuori l’aria che si accorse di stare trattenendo, e rispose: “Va bene Vale. Non preoccuparti. Sarà il nostro segreto.”
“Grazie Bill. Lo prometto, tenterò di metter a posto la situazione…”
Alex bussò alla porta della figlia, il mattino successivo. Sperava che sarebbe andata a scuola, anche se la sera prima non aveva mangiato, e, rimasta in camera, si era ben presto addormentata.
“Vale, sei sveglia?” La donna entrò nella camera, ancora al buio. Il letto, però, era vuoto. “Vale?”
Solo quando la chiamò la seconda volta, sentì provenire dal bagno strani rumori. Vi si precipitò, spalancando la porta in legno di noce.
Valery era seduta a terra, con la testa sul water, e stava vomitando ancora. Alex subito le si affiancò, mettendole una mano sulla fronte. “Mamma, non mi sento tanto bene…” esalò la giovane, sollevando finalmente lo sguardo.
“Torna a letto Vale…” Le disse guardandola rassicurante. Subito le lacrime salirono ai lati degli occhi cioccolato di Vale, che sospirò.
“Non è nulla, figlia mia. Vedrai che fra un po’ di giorni passerà tutto, tranquilla.” Le ripeté, abbracciandola.
D’altra parte, Valery sapeva perfettamente che non era così. Nulla sarebbe più tornato alla normalità. Decise di cambiare argomento, e una volta sdraiatasi sul letto, chiese: “Mamma, hai parlato con Bill?”
La donna sbuffò fintamente. “Si, ma solo due minuti. Andava un po’ di fretta. Aspettiamo il loro ritorno dall’America, Vale.” Baciò sulla fronte la figlia, e, con un saluto, uscì di casa.
Il lavoro le stava succhiando la vita, e probabilmente lei, in assenza di Bill, lo preferiva parecchio.
Anche se non avrebbe potuto continuare a lungo così, Alex si sforzava di farcela. Perché poteva. Perché, a suo parere, doveva.
Vera stava infilando il giubbotto a Julia, pronta ad accompagnarla a scuola.
“Nonna, bussano alla porta.” L’avvertì la piccola, correndo a sua volta verso l’ingresso.
“Si, chi è?” Ancor prima di ricevere risposta, aprì la porta, rivelando a Vera la figura di Carol.
“Buongiorno. Ciao July. Non lo sai che devi aspettare la risposta al ‘chi è?’ prima di aprire?” la rimproverò bonariamente, scompigliandole i capelli.
“Carolina, buongiorno.” La salutò Vera. “Vale purtroppo sta ancora male. Ma tu non devi andare a scuola?”
La moretta sorrise angelicamente, rassicurando la signora. “Si signora, sono venuta solo a salutarla per un attimo. Spero che non stia ancora dormendo!”
Julia rispose al posto della sua nonna: “No Carol, è sveglia. L’ho sentita andare in bagno. Nonna, andiamo, è tardi!”
“Oh, va bene. Ciao Carol, e mi raccomando, va a scuola dopo!” Vera sorrise, chiudendosi la porta alle spalle.
La ragazza si avviò verso la camera silenziosa di Valery, e con delicatezza entrò. “Ciao Vale, come stai?” Notò subito che qualcosa non andava. L’amica era rannicchiata sotto le coperte, e dati i singhiozzi che le arrivavano all’orecchio, stava piangendo.
Quando sentì Carol sedersi accanto a lei sul letto riemerse dal suo rifugio di coperte. Gli occhi arrossati, e il naso screpolato furono illuminati dalla fioca luce della camera. “Tesò cos’è successo?” Vale le si scagliò contro, abbracciandola. Quasi tremava spaventata, e Carol non seppe come reagire. La strinse a sé, sfregandole una mano sulla schiena, tentando di riscaldare il suo corpo gelato. Vale pianse ancora. Sembrava che, dal giorno prima, non avesse fatto altro che sprecare lacrime e vomitare. Quel pensiero fece appena in tempo a dissolversi nella mente della bionda, che ella si staccò dall’abbraccio e corse in bagno, giusto in tempo per vomitare ancora.
Carol strabuzzò gli occhi, e seguì Vale. “Che sta succedendo? Devo chiamar qualcuno?” disse preoccupata. Aiutò la bionda a tornare a letto, e poi la guardò. “Vale…”
“Sono incinta.” La risposta fu così secca che Carol sentì il mondo mancarle sotto i piedi.
“Incinta?” ripeté. “Stai scherzando, vero?”
Valery scosse la testa, mentre gli occhi cioccolato venivano sepolti ancora dalle lacrime. “E’… E’ di Tom. Ma io… Io non volevo…”
Non perdendo tempo, Carol abbandonò lo zaino sotto la scrivania, e si accostò all’amica. Lei posò la testa sulla sua spalla, in cerca di un conforto che non sicuramente sarebbe arrivato.
“Vale… Ok, Vale, non è colpa tua. Non hai scelto tu di rimanere incinta.” Rispose la mora, cercando di metter ordine nella sua testa. “E’ successo. Però, scusami, come avete fatto? Fino alla volta scorsa era tutto ok.. E ora, questo…” disse, sfiorandole piano la pancia.
“Io e Tom non abbiamo sempre usato il preservativo. L' ultima sera alle Maldive, la settima e ultima notte che abbiamo trascorso insieme in quel paradiso..... Lui non ne aveva più...ma era troppo importante... credevamo di aver fatto attenzione, ma evidentemente...” Valery alzò gli occhi verso l’amica. Le domande che si accingeva a farle, sapeva che non avrebbero trovato una risposta sicura, ma voleva comunque farle. Ne aveva bisogno.
“Come faccio, Carol? Ho quindici anni. Lui diciotto! Diciotto! Io gli ho rovinato la vita! Come faremo a badare a questo bambino? Lui è una star, io una normalissima quindicenne. Quali valori potrò insegnare a questo bimbo, se la prima sono io a non saperli? Come farò a mandare avanti una vita, non sapendo come mandare avanti la mia. Come gli darò delle certezze, se non ne possiedo io? E Tom… Tom. Lui è cosi felice, adesso. Sono stata una stupida.”
Carol si trovò ancora una volta fra le braccia Valery in lacrime. Ma voleva dirle ciò che pensava. “Vale, non gli hai rovinato la vita, ok? Anche tu non resterai la stessa dopo questa situazione. Non sei stata solo tu la stupida.. Siete stati imprudenti. Ma, Vale, vi amate! La troverete una soluzione… Una qualsiasi soluzione, poi, con il tempo, arriverà.”
La frase che pronunciò Vale, fece gelare il sangue nelle vene ad entrambe le ragazze. “E… se abortissi?”
“Stai dicendo sul serio?” Ora le due stavano sussurrando. Quel discorso era troppo complesso per due ragazze di quindici anni.
“No. Ma non voglio che Tom mi stia accanto solo per questo bambino. Io non lo voglio, se obbligherà Tom a far qualcosa che non vuole.”
“Sarà Tom a decidere cosa fare, Vale. Non puoi costringerlo né tu né…” Carol guardò negli occhi la bionda. “Né vostro figlio.”
“Come farò con la scuola? E gli amici? E la famiglia?”
“Hai parlato di questa cosa con qualcuno? Tua madre, o qualcun altro? Deduco che a Tom non l’abbia detto… Ma glielo dirai. Perché tu glielo dirai, vero?”
Valery sospirò, ricacciando indietro altre lacrime e paure. “Ho fatto il test… E ho chiamato Bill… Nessun altro, solo Bill. Tom non lo sa. E io non so se dirglielo.”
“Devi Vale. E’ anche suo figlio. E’ per metà te, e per metà lui. E dovresti dirlo anche a tua madre.”
Vale guardò Carol, gli occhi cioccolato sembravano liquidi. “Parlerò solo quando Bill tornerà dall’America. Prima di allora…” La frase si perse in un singhiozzo.
Finì per lei Carol. “Prima di allora cercheremo di gestirla noi. Ma se non ce la dovessimo fare chiederemo aiuto.”
Vale annuì, abbandonandosi con il capo sul grembo di Carol. La mora aveva rinunciato ad andare a scuola. Vale era più importante di tutto. E poi, quale materia avrebbe catturato la sua concentrazione, con quella notizia che aveva appreso?
COMMENTI NOW! U.U
NO COMMENTI, NO PROSSIMO CHAP xD
Edited by ;Reden™ - 14/11/2008, 17:32. -
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La mia tochter è incinta!!!!!!!
Beh, per finta......
Ja niente commentini, niente prossimo chap!!!
BRAVA!!!!!
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;Reden™ .
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Incinta di Tom!
Ecco, quindi commentate u.u
rivogliamo le nostre lettrici
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Puff! Sparite!! . -
;Reden™ .
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E' inutile pure chiamarle. -
kiara_K .
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Vale è incinta!!
Di Tom!!
15 anni.....caspita...io non potrei mai pensare di avere figli adesso (anch'io ho 15 anni) e non oso immaginare come si possa sentire una ragazza dopo aver scoperto di aspettare un bambino....
Sarei piena di dubbi. Comunque complimenti Vale sei riuscita a mettere per iscritto quello che probabilmente sono tutte le emozioni che si affrontano quando si resta incinta a quell'età.
Ancora una volta : bravissima.
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Una lettrice!!!
Evviva!!!!
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;Reden™ .
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Oh, ma grazie mille!
Ho cercato di immedesimarmi... dopotutto vorrei che le lettrici riuscissero soprattutto a capir i sentimenti dei protagonisti... ^^. -
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Giusto!
Ma visto che nessuno ci legge, forse non siamo troppo chiare!!!. -
kiara_K .
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Bè, Vale, credo che tu ci sia riuscita benissimo....
Se un giorno scriverai un best-seller non mi stupirei più di tanto=)
Cara billaly secondo me molti fanno come facevo io all'inizio: leggono e se ne vanno!
Magari non lasciano commenti perchè si seccano o non possono.
Ma se no è impossibile che la vostra ff non piace a qualcuno!!!
O se c'è questo qualcuno deve avere il cervello di un criceto!!!!xDxD
Edited by kiara_K - 15/11/2008, 15:42. -
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Sì la mia tochter scriverà un best sellers!!!! 
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;Reden™ .
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Addirittura un best-seller?! Wow, è un grande complimento! ^^
Ahahahaha, si, evviva la gente con il cervello da cricetoooooooo.
7 NIGHTSFF scritta a 4 mani da billaly & Lela Kaulitz™ [ Reden ] |
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