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Ho inviato il chap alla Tochter, speriamo si colleghi.. . -
_Moonlight Shadow.•.
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...Sì. . -
|°oO.LoLLy..*<3|.
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uppino... ù.ù . -
;Reden™.
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Eccomi anche io! ^^ . -
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DEDICATO A CHI MI E' SEMPRE VICINO...
Fix you Coldplay
CAPITOLO 71
Bill si fermò a pochi centimetri da lei, leggermente ansimante. Alex incapace di parlare continuava a guardarlo. Quel viso angelico, perfettamente truccato e gli occhi pieni di speranza. Fece mente locale, il suo volto doveva esser invece un orrore. A forza di piangere il trucco doveva esserle colato tutto sulle guance. Meccanicamente se le sfregò con le mani, in effetti le sue dita erano un po’ nere….
Il moro allungò una mano per accarezzarla.
“ Sei venuta…” Le sussurrò poi stringendola in un abbraccio.
Su Potsdamer Platz all’ improvviso aveva cominciato a soffiare un vento freddo. Le poche persone che la percorrevano in quel momento si strinsero nei cappotti senza badare a loro.
Alex si sciolse dall’ abbraccio, cercando di recuperare un po’ di autocontrollo. Ma le parole non riuscivano a collegarsi tra di loro e il suo cervello a formulare un discorso di senso compiuto, troppi erano i sentimenti che in quel frangente si spintonavano nella sua mente. Combattuta tra quel battito così assurdamente accelerato del suo cuore e la voglia di fuggire. La voglia di baciarlo e di incatenarlo a sé per la vita…. Doveva esser arrabbiata e invece non riusciva a staccare lo sguardo da quella bocca invitante….
Gli sfiorò le labbra con un dito, prima di posare su di esse un leggero bacio.
“ Credo che si siano parecchie cose da sistemare…” Gli disse, con voce roca.
“ Lo penso anche io… stavo per ritornare ad Amburgo con la morte nel cuore, quando ho visto che non arrivavi….”
“ Ho letto il messaggio in ritardo… e sinceramente ero molto incerta… poi Hans mi ha convinto… Non lo credevo così saggio quell’ uomo!!” Rispose illuminando il suo volto con uno splendido sorriso.
“ Aspetta solo un momento… i ragazzi sono ancora fermi là… Vado a prendere la valigia e a dire loro che possono andare senza di me….”
“ Ok… salutameli..”
Attraversò la piazza correndo verso la berlina nera che stava in attesa. Rapidamente tolse il bagaglio dal baule e salutò il gruppo attraverso il finestrino e con altrettanta fretta ritornò da Alex.
“ E ora che si fa?” Chiese il ragazzo serio.
“ Dobbiamo chiarire alcune cose, ma non mi va di farlo qui fuori al freddo…. Io ho capito alcune cose Bill, ma anche tu hai bisogno di conoscere quali sono i limiti che non devi oltrepassare….”
“Ecco ci siamo… ora mi darà una bella strigliata e ricominceremo a litigare… “Abbassò lo sguardo verso la punta dei suoi stivali.
“ Dove vuoi andare?” domandò.
“ A casa non mi sembra una buona idea….”
“ Certo, a meno che non siano attrezzati per schivare i colpi di una lanciatrice di coltelli impazzita….” Tentò di scherzare il moro.
Ma Alex non sorrise.
“ Ok scusa… possiamo andare a parlare in un bar, o tornare al Ritz se vuoi…”
“ Hai ancora la stanza?”
“ No, ma non c’ è problema.. Per Bill Kaulitz il posto lo trovano sempre…”
Si diressero a piedi verso l’ albergo. Le loro mani si sfioravano come i loro sguardi. Nessuno dei due parlò più fino all’ ingresso dell’ hotel.
“ Signor Kaulitz, ha dimenticato qualcosa?” Chiese gentilmente l’ addetta alla reception.
“ No, e che… la mia stanza è ancora libera?”
“ Vediamo… sì. fino a lunedì sì….”
“ Perfetto allora la riprendo… Io e la signora Mayer abbiamo alcune cose da discutere e vorremo farlo in un posto tranquillo…”
“ Senz’ altro… la registro come…”
“ Alexandra Mayer? E ‘sufficiente vero?” Disse piano facendogli l’ occhietto.
“ Certamente signor Kaulitz. Vi faccio portare qualcosa per cena?”
“ Sarebbe meraviglioso..Marianne…e se fosse cibo italiano perfetto….” La sua voce era ora un dolce sussurro.
La donna lo guardò incantata, porgendogli la tessera magnetica.
“ Che puttana che sei..” riuscì a dire Alex una volta dentro all’ ascensore, cercando di rimanere seria.
“ Beh, se vuoi ottenere qualche favore in più devi darti da fare, anche se sei uno famoso!”
“ E che genere di favore avresti elargito alla signorina Marianne?”
“ Autografi, foto…ma non solo io…”
“ E in cambio di chè?.....”
“ Il suo silenzio….non mi pare poco…”
“ Perché hai qualcosa da nascondere in genere?…”
“ Io no, ma Tom fino a poco tempo fa se ne portava in stanza una diversa quasi tutte le sere…”
“ Non voglio sapere altro!” borbottò già alterata. “ Non vorrei mi venisse la voglia di andare a casa e strappare Vale dalle grinfie di tuo fratello.”
“ Alex, non devi preoccuparti… Tom ama Valery alla follia. E’ così cambiato che a stento credo a volte che sia veramente mio fratello!”
“ Lo spero, in famiglia di casini ce ne sono già abbastanza!!”
“ Sarei io il casino?” chiese il moro con lo sguardo triste.
Alex gli scompigliò i capelli. Il suo bambino. Come avrebbe fatto a resistergli?
Entrarono nella stanza. Tutto era come lui l’ aveva lasciata un’ ora prima.
Prese il telefono e parlò con la reception. Un attimo dopo sopraggiunse una cameriera con una pila di asciugamani puliti e accappatoi.
Appena congedatosi da questa, arrivò un altro cameriere con un carrello colmo di vivande.
“ Ti trattano come un re…” disse Alex stupefatta.
Il moro sorrise.
“ Hai fame?” Chiese invitandola verso il tavolo che il cameriere si accingeva ad apparecchiare.
“ Un po’… a dire il vero sono parecchie ore che non metto nulla nello stomaco..”
Bill alzò il coperchio rivelando lasagne verdi fumanti. Nell’altro piatto arrosto e patatine al forno davvero invitanti che liberarono nell’ aria un soave profumino.
“ A stomaco pieno si ragiona meglio…. Mmh.. Mascarpone al cioccolato!!” rise contento leccandosi il dito dopo averlo affondato nel dolce. Un gesto infantile, ma che sortì in Alex ben altro effetto.
Lo squillo del cellulare distolse la donna da quello spettacolo.
“ Mamma? Scusa se non ti ho chiamato….. sì, sto bene… non ti preoccupare…. Sono con Bill…. Certo che starò attenta!... Ma forse è lui quello più in pericolo!.... Julia dorme?.... Vale?.... Ok, lo so che sono apprensiva…. Sì va bene… Ciao mamma, buonanotte…”
“ Tutto ok?”
“ Si, ora sì….”
“ Mangiamo?”
Si misero seduti uno di fronte all’ altro e attesero che il cameriere stappasse la bottiglia del vino e poi lo versasse nei calici. Bill ne prese uno e immediatamente se lo portò alla bocca. Alex lo fermò.
“ Il Chianti devi farlo decantare prima per poter poi assaporarne il suo aroma…” sussurrò facendo ondeggiare il vino scuro nel bicchiere prima di assaggiarne un sorso.
“ E’ perfetto…Peter…” disse sbattendo le palpebre, rivolta al cameriere che la guardò estasiato, prima di congedarsi con un sorriso ebete.
“ Ora sei tu la puttana….” Esclamò Bill avvicinandosi immediatamente a lei con la sedia.
“ Imparo presto! Mi piace, dovrò farlo più spesso!” commentò sorridendo.
Cenarono parlando di argomenti cretini e nessuno dei due accennò minimamente al reale motivo di quell’ incontro.
“ Credo che la mia pancia esploderà!” Borbottò Alex deglutendo a fatica l’ ultimo boccone di mascarpone.
Bill raccolse con l’ indice una scaglietta di cioccolato all’ angolo della bocca della donna e se lo leccò.
“ Bill perché mi provochi costantemente?”
“ Io? Che ho fatto?” Sembrava sincero.
“ Non ti leccare le dita in mia presenza….”
“ Oh, mio Dio!! Ma dici sul serio?”
“ Sì, trovo che il tuo modo di leccarti le dita sia molto erotico…”
Senza pensarci, affondò il dito nuovamente nel dolce e passò un velo di mascarpone sulla bocca di Alex, che intorpidita dal vino, lo lasciò fare.
Con la lingua passò poi sulle sue labbra piano.
“ Se vuoi posso cospargerti di mascarpone tutto il corpo…” mormorò con voce suadente.
Alex si risvegliò all’ improvviso.
Non era questo il motivo per cui lo aveva seguito.
“ Bill, dimentichi che non sono venuta qui per far l’amore con te…”
“ Ok, scusa…” Non voleva farla arrabbiare di nuovo.
Si staccò da lei e con il tovagliolo le e si pulì la bocca.
“ Allora da dove cominciamo?” Il suo sguardo era disarmante. Si mise seduto sul divano liberandosi degli stivali, a gambe incrociate.
Era dannatamente difficile parlare ora, le sembrava di non ricordare nemmeno bene il discorso che avrebbe dovuto fargli.
“ Io non più nemmeno che dovevo dirti…” Decise di esser sincera.
“ Non so se sia stato quel buonissimo Chianti o se il riaverti vicino… Dovrei sentirmi ferita a morte per come ti sei comportato, per aver invaso la mia privacy, invece l’ unica persona che mi suscita rabbia è quell’ idiota di Matthias. Non che mi aspettassi di meglio, ma ciò che mi ha detto è stata una pugnalata in pieno petto. Ma come ti è venuto in mente di cercarlo? Non pensavi che se avessi voluto farlo, non potessi semplicemente chiedere io a Stefano di rintracciarlo, sapendo che lavorava per lui?”
“ Tu lo sapevi?!”
“ Certo che sì! Mi credevi così sprovveduta da non informarmi dove fosse il padre di Julia?”
“ Da come ne avevi parlato, non mi sembrava….”
“ Bill, il tuo problema è che hai dedotto delle cose sulla base di affermazioni mai esistite. Ti sei fatto il tuo viaggio mentale, senza sapere nulla in proposito….”
“ Mi sono fatto guidare dal mio cuore e lui mi diceva che non avremmo mai potuto esser felici con questa minaccia che incombeva ogni momento sul nostro rapporto…”
“ E ora che questa minaccia non esiste più, ti pare che siamo felici?”
“ Beh, no… mica tanto…” Ora sembrava un bambino a cui si era appena rotto il giocattolo preferito.
Alex cercò di tenere a freno la voglia di abbracciarlo forte.
“ Il sentirmi dire che considerava Julia un incidente di percorso, che io per lui non ero mai esistita, mi ha fatto crollare il mondo addosso. Una nullità per quell’ uomo che così tanto di suo ha dato al mio tesoro. Si assomigliano come due gocce d’ acqua..” I suoi occhi erano pieni di lacrime, non tanto per lei stessa, ma per quella piccola creatura senza padre.
“ Io posso solo chiederti di perdonarmi se puoi… Dio come sono stato cretino!” Ora anche i suoi occhi erano lucidi.
“ Io ho faticato anni per cercare di raggiungere un equilibrio, che mi permettesse di vivere in armonia con il mondo. Ma ho raccontato a mia figlia un sacco di bugie. E ora fa male pure questo. Julia crescerà e non riuscirò a tenerle nascosto per sempre che suo padre è vivo, vegeto e terribilmente egoista e privo di sentimenti nei nostri confronti..”
“ Ma forse non ce ne sarà bisogno…” Respirò a pieni polmoni, quello che stava per dirle era veramente importante…. “ Se tu mi permetterai di farle da padre….”
Alex scosse la testa, sorridendo.
“ La tua tenacia mi sconvolge. Tutti sarebbero già fuggiti a gambe levate mentre tu sei ancora qui…”
“ Io ti amo Alex, come solo un ragazzino può amarti. Io forse non sono ancora in grado di individuare i grandi dispiaceri della vita, ma ciò che provo per te è così grande che mi toglie il respiro. Io voglio stare al tuo fianco e questo per me è sufficiente…”
La donna gli accarezzò il viso e lui le baciò il palmo della mano.
“ Lo posso prendere come un sì?” Chiese speranzoso.
“ Non lo so Bill… ora il mio cervello si rifiuta di pensare.. Forse la cosa migliore da fare e prenderci un po’ di tempo per metter a fuoco le idee..”
“ Lo avremo.. noi andremo in America… il tempo sarà sufficiente?”
“ Speriamo…”
“ Alex io so già cosa voglio, dal primo giorno che ti ho rivista… Ma accetterò di lasciarti il tuo spazio per amor tuo… E’ già tanto partire e sapere che non mi odi…”
Lei lo strinse forte a sé. “ Sei uno stupido. Nel bene e nel male sei la cosa più bella che mi sia mai capitata dopo le mie figlie!!”
Le accarezzò le guance asciugando le lacrime che furtive avevano ripreso a scendere.
La condusse verso il letto facendola sdraiare accanto a lui. Si accoccolarono uno vicino all’ altra continuando ad accarezzarsi piano e a guardarsi negli occhi, fino a quando la stanchezza non prese il sopravvento. Si addormentarono abbracciati, in quella notte buia senza luna, certi che il mattino successivo il sole avrebbe ripreso a splendere su di loro….Fix you
When you try your best but you don't succeed
When you get what you want but not what you need
When you feel so tired but you can't sleep
Stuck in reverse
And the tears come streaming down your face
When you lose something you can't replace
When you love someone but it goes to waste
could it be worse?
Lights will guide you home
and ignite your bones
And I will try to fix you
High up above or down below
when you're too in love to let it go
but If you never try you'll never know
Just what your worth
Lights will guide you home
and ignite your bones
And I will try to fix you
Tears streaming down your face
When you lose something you cannot replace
Tears streaming down your face and I
Tears streaming down your face
I promise you I will learn from my mistakes
Tears stream down your face and I
Lights will guide you home
And ignite your bones
And I will try to fix you
commenti....
Edited by *billaly* - 3/11/2008, 15:49. -
|°oO.LoLLy..*<3|.
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bello bello bello bellissimooooooooooooooooooooo... ç___ç
ma che teneriiiiiiiiiiiii!!!*O*
me si è commossa...T__T stronzone!! ecco... ù.ù
x°°°D
<3. -
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Grazie bimbe!! un pò di lacrime lubrificano gli occhietti!! . -
;Reden™.
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Amò, l'ho sempre detto che hai talento...
e questo capitolo... beh, lo amo...SPOILER (click to view)ma ora io che cazziu scrivo?! XD. -
;Reden™.
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up! . -
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Già up!!
Me triste..... -
kiara_K.
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Bellissimo chap....un pò triste ma è bello anche per questo motivo=)..... . -
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Grazie Chiara.. . -
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Scrivo stasera, dopo aver cenato... cioè fra massmo dieci minuti! ^^ . -
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Ok, amò fai con comodo!! .