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Ma una vacchina da latte muu muu!!
Vabbè non è una pecora, ma un parente...
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°BitcH l o v e SugaR« .
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OssHi muuuu ù.ù
Vado a picchiare la mucca LOLA ...E poi il ragazzino che fa "Ma è quello della lola" Sai che ti dico Bimbo?? La tua lola magia ogm u_u
*Ok sclerata XD. -
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Su Giulia.....
Porko Kaulitz...
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°BitcH l o v e SugaR« .
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Ashushuashuashua u_u
Perchè mi ricorda Tom? o.O. -
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Perchè è un maialino..... . -
°BitcH l o v e SugaR« .
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è uno zozzo porco u_u
E + è zozzo più faccio Muuuuu XD. -
Lela Kaulitz™ [ Reden ] .
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O Dio, vi lascio per un pò e vi ritrovo più pazze di prima!!XD SPOILER (click to view)Vacca, spiegami per quale ragione non mi fa fare squilli sul tuo telefonino!. -
»Just me. .
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Up... . -
°BitcH l o v e SugaR« .
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Sul mio??? o.O
Davvero?? o.O
-.- telefono del cazzus ù.ù. -
Lela Kaulitz™ [ Reden ] .
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Shi amo, davvero! 
PS: me ha scritto e inviato alla mamy!. -
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La mamy ha ricevuto! . -
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Tochter Bufala, POSTA!!!!!!!!! . -
Lela Kaulitz™ [ Reden ] .
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eccomi xD 
CAPITOLO 58:
“Io sono… Sono strabiliata!” Alex soffiò quelle parole al microfono del telefonino. La persona dall’altro capo del filo sorrise, illuminando con la sua gioia la stanza nel quale si trovava.
“Sapevo ti avrebbe fatto piacere. Anche se non lo dai a vedere…”
“Oh Bill, io voglio solo proteggerti, e proteggere me.”
Il moro sospirò, pronto ad affrontare per l’ennesima volta quel discorso che innervosiva molto entrambi. “Alex non ho bisogno di esser protetto. E tu sai perfettamente che io non ti farò mai del male… Io ti amo, lo capisci? Ti amo!”
Con gli occhi gonfi di lacrime, Alex iniziò a sussultare. Bill era capace di trasformarla in una bambina alla sua prima cotta, con le sue paure, i suoi dubbi… e anche quell’amore sconfinato che lei credeva di non riuscire a provare più.
Le parole di Vera risuonavano ancora nell’aria, mentre dall’altro capo del telefono, Bill stava in silenzio.
Alex si portò le ginocchia contro il petto, ansimando. Non voleva arrivare a questo punto. Lei non voleva sentirsi fragile.
“Non ti pregherò di ascoltarmi. Non ti dirò più nulla, se è questo che vuoi. Pensa solo a questo: tu hai due meravigliose figlie. Una di loro è fidanzata con il rinomato ‘SexGott’ del panorama musicale. Lui le hai mai fatto del male, da quando si sono confessati il loro amore? Alex, fidati di me. Abbassa quel muro che si trova intorno al tuo cuore. Alex, deciditi a vivere!”
Immobile, rannicchiata, agghiacciata, Alex ascoltava le parole di Bill. Quel Bill cosi piccolo per lei. Quel Bill cosi maturo, quasi più di lei stessa. La donna le ascoltava davvero le sue parole, le assimilava, e tentava di credervi. Perché c’è molta differenza fra l’ascoltare, e il sentire. E Alex aveva scelto la seconda.
“Bill.” Sussurrò appena, scatenando un turbinio di emozioni nel ragazzo. Anche lui aveva paura. Una paura tremenda di perdere quel poco contatto che aveva con lei. E inoltre, sapeva che il giorno della mostra si avvicinava. Mancavano solo 7 giorni, e passati, lui di certo non sapeva quale sarebbe stato lo svolgimento della propria vita.
“Alex. Non voglio la luna. Io chiedo solo te.”
Una mano schiacciò con forza il pulsante che spegneva la sveglia, sperando di non alzarsi, ma sapendo già di doverlo fare.
Il suono dell’arrivo di un messaggio interruppe i suoi pensieri, cosi Vale decise di alzarsi. Prese il telefono e lesse: “Ehi dormigliona, devo cantarti la serenata? Siamo in ritardo! Scendi, e possibilmente non in pigiama!”
“Oh merda!” Lo strillo di Vale fece capire a Vera e a Julia che la ragazza era in ritardo. Infatti la bionda iniziò a correr per la casa sperando di sbrigarsi. Carol era già sotto, e lei era in un sfottuto ritardo. “La prof di italiano mi farà il mazzo!” pensò, mentre scendeva le scale addentando l’ultimo pezzo di brioche.
“Ciao amò!” Con un rapido bacio, le due amiche si salutarono, e subito il motorino di Carol partì a tutta velocità, diretto a scuola.
“Amò, sembra che ti ha torturata un troll! Ma ti sei almeno pettinata?” domandò la mora, guardando l’amica che, invano, cercava di aggiustarsi i capelli nello specchietto del motorino.
“Caro, stai zitta e pensa a guidare! Ieri sono stata fino alle 3 di notte a parlare con Tom, e sinceramente non ho pensato ad andare a letto! Quindi ho fatto ritardo, ed è colpa tua se ora sono in questo stato!”
Carol iniziò a ridere, guardando la ragazza dimenarsi sul motorino, cercando di non cadere e nel frattempo rendersi presentabile.
“Se vuoi seghiamo!” scherzò.
“Oh certo, così mia madre mi segrega in casa, e sarò costretta a tirar su dalla finestra Tom con i capelli!”
“Io ci vedo meglio Tom! Ha i dread lunghissimi! E poi, in ogni caso, ti farei evadere io!”
“Ma va! Pensa a guidare piuttosto! Siamo arrivate!”
Le due amiche scesero di corsa dal motorino, ed un secondo prima che la campanella di iniziò giornata suonasse, entrarono in classe.
“Ragazze, cos’è questo aspetto? Avete dormito in una fogna?” Elena, come sempre, tornò alla carica, sorridendo malvagiamente verso Carol e Vale.
“Elena, non ci teniamo a fare un pigiama party da te! Quando ci trasformeremo in ratti allora verremo!” rispose Vale, facendole chiudere la bocca. Infatti, la ragazza, si girò stizzita e con un gesto della mano, tentò di chiudere il discorso.
“Sei stata grande!” esultò Carol abbracciando l’amica. “Come hai fatto?”
Vale sorrise, guardando la foto di Bill sul suo diario. “E’ merito di un ragazzo di nome Bill. Sai, mi ha spiegato come si fa a sopravvivere…”
“Dovremo proprio fargli una statua a quel Bill, allora!”
“Bambine, che ne dite di fare una piccola descrizione oggi?” la maestra girò fra i banchetti della scuola, accarezzando i capelli di Julia.
“Che descrizione, maestra?”
“Ecco, che ne dite di: ‘Il mio papà?’ Va bene? Iniziate allora, e poi fate anche un bel disegno!”
Gli occhi di Julia si incupirono. Prese il foglietto, e, con mano tremante, le prime parole che fluirono dalla penna, con scrittura infantile, dicevano: “Io non ho un vero papà, però c’è un amico della mamma, un po’ buffo con i capelli per aria, che è una persona speciale… I suoi occhietti brillano sempre, e sorride in ogni momento! Fa arrabbiare la mamma a volte, ma alla fine tutto torna come prima. E’ un amico anche della mia sorellona, e a volte li sento parlare e poi ridere.
Io lo vorrei sempre con me, come il mio pesciolino Nemo, e lui mi dice sempre che prima o poi saremo tutti insieme, come quando eravamo in vacanza al mare... Ci siamo divertiti tantissimo! Finiva sempre in mare, perchè mi divertivo a buttarlo dentro!
Con me non si è mai arrabbiato, infatti mi abbraccia sempre, quasi quanto la mamma e la nonna!
Mi vuole molto bene e mi chiama sempre ‘principessa’. Quando giochiamo lui mi fa sempre vincere, perché mi dice che sono la migliore. Con lui parliamo, e anche se abitiamo un po’ lontani, fa di tutto per venire da me. Gli voglio molto bene anche io, e se devo scegliere un papà, credo che è proprio lui che vorrei!”
COMMENTI NOW u_u. -
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La mia tochter mi fa commuovere......
Mancano solo 7 giorni alla mostra?
Alex sbrigati e fa le valigie! Devi andare a dirigere i lavori!!!. -
Lela Kaulitz™ [ Reden ] .
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Merito della mamy!
TI VOGLIO BENE
*attacco di scleranding dal greco! XD.
7 NIGHTSFF scritta a 4 mani da billaly & Lela Kaulitz™ [ Reden ] |
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