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Avevo dimenticato lo spazzolino, addio. 
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°BitcH l o v e SugaR« .
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*Torna a fare la linguaccia. . -
..FroZen.TeMpTaTiOn.. .
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Ammazza che stronze -.-'''. -
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Stop Babe
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ingrate!!! . -
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Ero venuta a fare Up.
Questo sarà realmente l'ultimo mio pst qui, allora.... -
°BitcH l o v e SugaR« .
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Bene e io avevo scordato i poster di tomi... U_u
Dato che nn c'è il chappy me ne vado U_U. -
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Potrei incazzarmi anche per questa stronzata... . -
Lela Kaulitz™ [ Reden ] .
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Muahahahaha!
Ragazze, domattina presto posto, lo giuro!
A meno che la mamy non dice che posso farlo adesso...!
Comunque, non sarà nulla di speciale, davvero!. -
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Stop Babe
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No tanto loro hanno abbandonato la FF!!
Posta pure domani con comodo...
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Lela Kaulitz™ [ Reden ] .
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Eccomi! ^^ 
CAPITOLO 50:
Alex chiuse la telefonata con la figlia, e si voltò verso Bill, il quale la guardava incuriosito.
“Allora, mi vuoi dire qual è questa cosa cosi importante che non può esser accennata al telefono?” chiese infatti.
“Ok, ma non ti aspettare che parli di noi… E’ una notizia che riguarda il lavoro…”
Il moro sorrise ampiamente, accoccolando meglio Alex fra le sue braccia. Lei lo guardò. “Ma che hai da sorridere?!”
Quel sorriso enorme, contagiante non solo la bocca ma anche gli occhi, si riversò su di lei come una doccia calda, provocandole un piacevole brivido. “Hai detto ‘noi’…” rispose Bill stringendola, per poi posare un tenero bacio sul suo capo.
Alex imbarazzata annuì. Possibile che si fosse dimenticata tutto il discorso che voleva fargli, per quel semplice sorriso rivoltale da lui?
“Allora, dimmi questa notizia di lavoro..” Bill interruppe i suoi pensieri, aiutandola ad iniziare.
“Ok! Il progetto del book fotografico delle Maldive sta andando in porto. Il mio agente è soddisfatto, e crede che sarebbe un’ottima pubblicità allestire una mostra… E a questa mostra, vorremmo che partecipaste non solo voi due, in qualità di gemelli Kaulitz e protagonisti, ma anche Georg e Gustav, in qualità, al completo, di Tokio Hotel… Che ne dici?”
Bill sbatté le mani entusiasta per un paio di volte. “Ma è fantastico! Così Vale e Julia conosceranno gli altri, e tu potrai rivederli, questa volta senza costringerci a fare i bravi per scattarci delle foto, come in quel famoso servizio fotografico!”
“Esatto! Ho già lavorato quest’estate con due ragazzini disperatamente capricciosi, ora sono in ferie!” rise Alex.
I due si guardarono, e la donna baciò teneramente Bill. Semplicemente non aveva resistito. C’è chi dice che anche se la gente capisce cos’è che prova un’altra persona, a volte ha bisogno di sentirselo dire. Beh, Alex voleva far capire a quel ragazzino che per lei era importante.
“Bei progressi…” mormorò lui, che già non si conteneva.
“Era un anticipo, tesoro! Dovrai aiutarmi a metter in ordine un po’ le camere prima dell’arrivo di Tom e delle mie figlie…”
“Sei una stronza Alex!”
“Come, vi faccio anche risparmiare i soldi dell’albergo, e mi dici che sono stronza?!” domandò lei, guardando Bill come una bambina mortificata.
“Ok, Ok! Quando fai così ti odio!” disse il moro, prendendola fra le braccia prima di baciarla. “Andiamo a fare Mary Poppins!”
“Nonnaaaaa!!” lo strillo di Vale riecheggiò per tutta la casa. Julia saltellava di qua e di la, felice come una pasqua, mentre Vera tentava di chiuder le due enormi valigie che le nipoti avevano preparato.
“Vale, sono qui!! Mi vuoi ricordare per quale ragione hai portato circa 100 maglie, se stiamo a Berlino per il week-end?!”
La bionda rise, ricordandosi alcuni episodi vissuti alle Maldive. “Eh, nonna, non immagini con quanta velocità Tom riesca a far sporcare i miei vestiti!”
Vera si portò una mano sulla fronte. “Oh cielo, Valery! Questa battuta potevi risparmiartela!!”
Julia, sopraggiunta in tempo per sentire il discorso della nonna con la sorella maggiore, si abbracciò a quest’ultima. “Ma nonna! Se Vale non fa i fiorellini poi io non posso annaffiarli!!”
“JULIA!!” Sia Vera che Vale strillarono il nome della piccola, che chiese scusa ridendo.
“Ragazze, è ora di andare. Manca poco alla partenza!” disse nonna Vera, preparando i cappotti che le sue nipoti avrebbero indossato.
Vale e Julia si guardarono per un attimo, e il sorriso che si scambiarono, valeva più di mille parole.
Li avrebbero rivisti. E questo bastava a chiudere la porta in faccia ad ogni problema che ora le affliggeva.
“Carol, vado a Berlino!” digitò velocemente Vale sul cellulare, prima di mandare l’sms all’amica. Nonna Vera stava guidando alla volta dell’aeroporto, e aveva dimenticato le buone norme civili, perché stava camminando ad una velocità con la quale le sue due nipoti non l’avevano mai vista guidare.
“Come? Quando? Perché? No, ora che ci penso, il perché lo so!”
“In aereo, come pensi che la raggiunga Berlino?! XD Ho il volo per le 17.30! Parto con la nonna e July… Obiettivo: Tom, Tom, Tom!”
“Divertiti tesoro! E nei momenti di pausa, cerca di scoprire se hanno un terzo gemello!!” Vale alzò la testa dal cellulare, e scoppiò in un gridolino di felicità.
“L’aeroporto!!!!!!” Julia espresse a parole ciò che la bionda stava pensando.
“Li rivediamo! Li rivediamo! Li rivediamo!”
“Ho fatto da Cenerentola fino ad ora, adesso voglio un bacio, cosi mi trasformo in principessa!” cinguettò Bill, dopo aver finito, insieme ad Alex, di sistemare le camere degli ospiti.
“E io dovrei fare il principe, Kaulitz?! Non dovrebbe esser in contrario?!” La donna lo guardò seria, prima di avvicinarsi a lui.
“Mhm, non fila come ragionamento, hai ragione. Io sono già un principe! Vabbè, ma il bacio lo voglio lo stesso!”
Alex rise guardando quell’alto ragazzo che oltre a parlare, gesticolava come un matto.
“Se starai zitto per le prossime 2 ore, può andar bene!”
“No! Questo mai!” strillò lui, prendendo Alex dalla vita. La strinse a sé, guardandola negli occhi. “Siamo stati bravi, no?!”
Lei annuì, incapace di dire qualcosa, e di staccar gli occhi dallo sguardo nocciola di Bill. Il moro sorrise, notando l’effetto che aveva provocato alla donna. Si chinò su di lei, e la baciò piano, esplorando la sua bocca con una lentezza infinita, impastata di dolcezza. Alex rispose al bacio, circondandogli il collo con le braccia.
Si stavano lasciando andare, quando il campanello interruppe quel contatto.
“Coglione di un gemello, a cosa serve la telepatia gemellare, se poi quando serve non la usi mai?!” sbuffò Bill, prima di seguire Alex alla porta, la quale venne aperta subito dopo.
Un Tom che sembrava uscito da un film d’azione, gli si presentò davanti, con lo sguardo vigile come un pastore tedesco.
“Tom, ciao!” sorrise Alex, sperando che non crollasse da un momento all’altro a terra.
“Ciao Alex, come stai?!” le domandò lui, abbracciandola. “Fratellino!” salutò poi, guardando il gemello. Era agitato. Che per la prima volta Tom Kaulitz non sapesse come comportarsi?! Probabile.
“Ancora non è arrivata, Tom.” Disse Alex, notando che il rasta la guardava con impazienza. “Sono partiti da circa mezz’ora…” uno sguardo all’orologio, e poi concluse: “arriveranno qui fra poco, comunque!”
“Ah, ragazzi…” Alex fissò il suo sguardo ai gemelli. “Verrà anche mia madre, oltre alle ragazze!”
Sull’aereo che sarebbe dovuto atterrare fra una decina di minuti, Vale si torturava le mani. Julia era riuscita ad addormentarsi, e la nonna leggeva una rivista. No, Vale doveva parlare con qualcuno, e di certo non poteva chieder consiglio alla sua sorellina.
“Nonna…” esordì. Vera chiuse il magazine con un sorriso. Si aspettava quel momento.
“Dimmi tesoro.”
“E’ normale che io mi senta agitata? Cioè, la mia voglia di vedere Tom è cosi forte che non mi sono preoccupata, fino a questo momento, di ciò che gli avrei detto, o che avrei fatto… E adesso non so come comportarmi…”
“Vedi, è una cosa normale sentirsi in ansia. Insomma, quel ragazzo è il tuo grande amore da ormai due anni, e il tuo sogno è diventato reale da poco! Però sono sicura che troverete le parole… Anche se dubito che parlerete, non appena vi vedrete!”
Vale sorrise, annuendo. “Già, forse è cosi! Grazie nonna, come sempre mi sei di grande aiuto!”
“Signori e Signore, vi preghiamo di allacciare le cinture di sicurezza. L’aereo atterrerà fra poco all’aeroporto di Berlino. Herren und Damen….” Mentre la voce di un’hostess ripeteva in tedesco l’avviso poco prima dato, Vale Julia e nonna Vera si prepararono.
Julia, svegliatasi, strinse la mano della sorella maggiore, un po’ preoccupata dall’atterraggio.
“Andrà bene, July… E fra un po’ rivediamo Bill e Tom…”
Vera guardò le sue nipoti. ‘Oh, se sono diverse! Ma quella vacanza le ha cambiate. Adesso, sono per prima cosa amiche. Due amiche inseparabili, legate ad un’altra amica… Un amica fantastica, e forse un po’ snaturata…’ A pensarci, a Vera scappò un sorriso. ‘Alex.’
Adesso voglio tanti bei commenti! U.U. -
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Io l' avevo già letto in anticipo!!
Come sempre Vale
ES IST PERFEKT!. -
Lela Kaulitz™ [ Reden ] .
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Grazie mamy!
Anche se non ne sono molto convinta! XD
Ora aspetto i commenti delle altre sciagurate!. -
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Tanto lo sai se mi è piaciuto o no...
E' ovvio.... -
Lela Kaulitz™ [ Reden ] .
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CITAZIONETanto lo sai se mi è piaciuto o no...
E' ovvio...
...che no! XD.
7 NIGHTSFF scritta a 4 mani da billaly & Lela Kaulitz™ [ Reden ] |
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