7 NIGHTS

billaly

Posted on 24/8/2008, 22:12

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Già piu o meno Gloria...
Ma Alex non è andata là con quell' intenzione....

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always&forever

Posted on 25/8/2008, 16:24

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Ovvio, lo immaginavo.
...attendo delucidazioni...

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_______TheBitcHhaTeYou

Posted on 25/8/2008, 19:07

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u.u
Su posta u.u
Me impaziente!
Ci avete lasciato senza chappy troppo tempo T___T

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always&forever

Posted on 25/8/2008, 21:01

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Up!

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_______TheBitcHhaTeYou

Posted on 25/8/2008, 21:13

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up!

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billaly

Posted on 25/8/2008, 22:14

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Ecco il chap, ma Vale non c'è e fino alla prossima settimana dovrà bastare!!

CAPITOLO 47

Alex uscì dalla doccia e si avvolse nel morbido accappatoio si spugna. Si frizionò a lungo i capelli davanti allo specchio osservando il suo viso. Piccole rughe attorno agli occhi, conferivano un che di triste al suo sguardo color cioccolato. Passò in rassegna il decollete e fece una smorfia, sorridendo amaramente. Per la prima volta in vita sua pensò che la chirurgia estetica fosse stata una grande invenzione.
Il suo pensiero andò a Bill. Che ci trovava di così attraente in lei? Forse il bisogno di rifugiarsi tra braccia materne? Lui avrebbe potuto avere chiunque, perché proprio lei?
Andò in camera e si vestì. Indossò gli slip, jeans attillati e un maglioncino nero sulla pelle nuda. Odiava portare il reggiseno e appena poteva ne faceva a meno. Si asciugò rapidamente i capelli lasciandoli sciolti e ribelli.
La chiamata delle sue figlie l’ aveva profondamente destabilizzata. Vale era stata dura e l’ aveva accusata di esser un’ egoista. Di aver pensato solo a se stessa. Nonostante le spiegazioni che la donna aveva cercato di darle, il suo parere non era cambiato.
“ Hans poteva venire qui, l’ ha fatto tante volte…”
“ Dobbiamo trovare la location dove fare la mostra fotografica, cavolo! E da casa secondo te come facevo?”
“ Mamma, tu puoi fare tutto da casa, se vuoi…. Io volevo rivedere Tom…”
“ Ma loro non sono qui!”
“ Amburgo non è a 1000 kilometri!!”
“ BASTA VALERY! Io non sono venuta qui per rivedere Bill, Ok?”
“ No, ma tanto chi perde son sempre io! Ciao Mamma.”
Alex era rimasta a fissare il telefono ormai muto.
Fortunatamente l’ incontro con il suo agente era andato decisamente meglio. Hans Friedrick era entusiasta delle foto, come lo era stato dell’ idea di Alex di fare un book fotografico sulle Maldive che includesse anche Bill e Tom Kaulitz. Erano le stars del momento e ciò significava per lui soldi a palate. Ignaro che quelle fotografie rappresentassero ben altro per Alex e le figlie.
Scese le scale e si diresse nell’ ampio salone, dove il camino acceso, colorava di rosso le pareti. Si avvicinò al pianoforte di Stephan e accarezzò i tasti, accennando una breve melodia. Accese lo stereo e la voce di Lafee invase la stanza. ’ Kuss mich’ era una delle canzoni preferite di Vale e anche a lei piaceva molto

SPOILER (click to view)

Lei e la figlia condividevano gli stessi gusti musicali, nonostante le differenza di età. Si versò un sorso di cognac e si mise seduta sul divano di morbida pelle bianca. Chiuse gli occhi cercando di rilassarsi, senza riuscirci. Si alzò ed andò alla finestra. Stava cominciando a nevicare. E pensare che solamente qualche giorno prima era in quel paradiso tropicale, sotto il caldo sole di Rangali… Un brivido la percorse e il suono insistente del campanello la fece sobbalzare. Non aspettava nessuno e solamente il suo agente e la sua famiglia sapevano che era a Berlino… Poi all’ improvviso l’ illuminazione. Incerta andò verso la porta. Il cuore prese a battere all’ impazzata, sicura che la sensazione non fosse solo un presagio. Guardò attraverso lo spioncino e un viso a lei noto apparve in quel minuscolo foro.
“ Oh, Mio Dio!” sussurrò, sapendo di non aver ormai scampo.
Aprì la porta e Bill senza troppi complimenti entrò, gettando in un angolo la borsa.
“ Avevi intenzione di farmi congelare lì fuori?” esclamò quasi in tono accusatorio.
“ Perché non mi hai detto che saresti venuta a Berlino?”
“ Ciao Bill, come stai?” chiese Alex, ignorando volutamente le domande.
“ Alex non ho voglia di scherzare…perché non mi hai detto che saresti venuta?”
“ Perché avrei dovuto?”
Lui si strinse nelle spalle, indispettito e con un gesto di stizza si diresse verso la finestra.
“ Ad Amburgo nevicava già da oggi pomeriggio…c’ho messo più di 4 ore a venir qui in auto, tra le varie maledizioni dell’ autista…”
“ Ragione in più per non venire, mettendo a rischio la tua incolumità e quella degli altri… E poi io sono qui per lavoro, oggi ho incontrato il mio agente per il book…”
“ Il tuo agente è a Berlino?”
“ Certo è Hans Friedrick….”
“ Lo conosco, ci siamo visti un paio di volte… Anche noi stavamo lavorando, ma io non riuscivo a concentrarmi e non facevo altro che sbagliare. Tom era di un depresso marcio… David ci ha spedito via per sfinimento….”
“ Ma come hai saputo che ero qui?”
“ Le tue figlie… Vale ha pianto per mezz’ ora nell’ orecchio di Tom e Julia mi ha detto che sei stata cattiva a non portarle con te….”
“ Ma loro hanno scuola domani…” Si difese Alex.
“ Ma Vale aveva voglia di vedere Tom…. Come io ne avevo di vedere te, con la differenza che io non ho una madre dispotica e cattiva…”
“ Ah, io sarei cattiva?”
“ Certo, terribile, una strega….”sussurrò avvicinandosi pericolosamente al suo viso. Il cuore parve balzarle fuori dal petto, bevve un sorso di quel liquido ambrato che senza accorgersene, teneva ancora in mano.
“ Che bevi?” chiese lui in un soffio.
“ Cognac…” rispose lei schiarendosi la voce.
Bill le prese il bicchiere dalle mani e lo posò sul tavolo di cristallo, poi l’ abbracciò passando la lingua sulle sue labbra dolciastre. Le gambe di Alex a stento la ressero.
“ Che buon sapore che ha la tua bocca….” Sussurrò, cercando poi di approfondire quel contatto, mentre infilava le sue lunghe dita tra i capelli della donna. A quel punto, Alex credette di sciogliersi, forse l’ effetto calmante del liquore cominciava a dare i suoi frutti.
“ Bill..” farfugliò, cercando quel contegno che sembrava esser sempre più lontano. Gli cinse il collo con le braccia e lasciò che lui indugiasse sulle sue labbra, sul suo viso, sul suo collo. Lo sentì sospirare, mentre il cuore batteva all’ unisono con il suo.
“ Mi sei mancata un casino..” Le disse lui con voce roca, mentre languido le accarezzava la schiena.
“ Anche tu…” Ammise lei al suo orecchio, alzandosi sulla punta dei piedi. Solo in quel momento si accorse di quanto lui fosse alto. Alzò lo sguardò e si perse in quella distesa color gianduia. Sentì il bisogno di toccargli il viso come se quel sogno potesse svanire da un momento all’ altro.
“ Vieni…..” Lo invitò suadente, prendendolo per mano e indicandogli il morbido tappeto davanti al camino. Sul tavolino al centro di esso, alcune fotografie catturarono lo sguardo del moro e una in particolare lo colpì. Era lui seduto sulla sabbia, con le braccia abbandonate sulle ginocchia e uno sguardo infinitamente dolce e profondo.
“ Ma non sembro nemmeno io!” Esclamò il ragazzo ammirato.
“ Certo lui è solamente Bill…”
“ Ma che stronza che sei!” La apostrofò ridendo e spingendola verso il tappeto.
“ Di Bill Kaulitz von Tokio Hotel ci sono solo le unghie laccate di nero!” Disse portandosi una sua mano alla bocca per baciarla.
“ Questa è mia, l’ appenderò nella mia stanza e nessuno la vedrà, a parte chi avrà la possibilità di varcare la soglia della mia camera da letto!”
“ E saranno in molti?” Chiese lui sfilandole il maglioncino sottile e gettandosi sul suo seno nudo.
“ Non credo, visto che questo ragazzino non mi da tregua!”
“ Quale ragazzino? Bill Kaulitz von Tokio Hotel?”
“ Già…” Rise lei.
“ Qui ora c’è solo Bill e se hai del solvente mi tolgo pure lo smalto!”
“ No, non ce n’è bisogno… mi piaci da morire così…bello ed ambiguo….”
“ Mmh…bello ed ambiguo?” chiese sfilandole i jeans. Ormai era impossibile sfuggire e Alex era soggiogata dal suo fascino. Lui si liberò in fretta degli abiti e rimasero a guardarsi alla luce dei ciocchi che ardevano nel camino.
“ E’ destino che i nostri incontri non avvengano mai sopra un morbido letto….” Mormorò Bill avvicinandosi a lei per baciarla.
“ Al piano di sopra ci sono ben 5 stanze…”sussurrò lei rispondendo al suo bacio lieve.
“ No mi piace qui….”
“ Si….” Rispose Alex adagiandosi sopra al suo corpo che cominciava a fremere dal desiderio.
“ Non aver fretta, amore mio…per la prima volta siamo soli e nessuno verrà a disturbarci…. Io voglio guardarti e toccarti…”
Alex arrossì e sentendo gli occhi inumidirsi, nascose il suo volto tra i capelli del moro.
“ Che c’è?”
“ Nulla…. Mi sono commossa, tutto qui….”
“ Perché?”
“ Perché sei disarmante e terribilmente romantico e…” Ricacciò indietro le parole, no, non poteva confessargli il suo amore. Era come ammettere di aver perso e troppe erano le questioni in sospeso. Almeno da parte sua.
Si abbandonò alle sensazioni del proprio corpo e lasciò che Bill esplorasse ogni centimetro della sua pelle, avido ed esigente, mentre la invitava a fare lo stesso. Si lasciò guidare dall’ istinto, lasciando da parte i pensieri.
E il piacere puro ebbe presto il sopravvento e le loro anime si fusero in dolce gioco erotico. Fecero l’ amore a lungo su quel tappeto morbido, alla luce di quelle rosse e calde lingue di fuoco, mentre la neve scendeva silenziosa, imbiancando Berlino, unica testimone di quel magico incontro.

BACIAMI

Questa notte é la nostra notte
ci vedono solo le stelle
finalmente questa notte non ci disturba nessuno
mi sento cosí bene nelle tue braccia

tu lo sei per me e io lo sono per te
me, noi due, diventiamo una cosa sola
io ti sono cosí vicina come non ti ero stata mai
il proibito verrá concesso

l´amore puó essere un peccato? - no
tu e io siamo adesso qui da soli

io so quel che voglio e lo voglio solo con te
vieni, non ho paura
io lo so quel che voglio e lo voglio qui e adesso
giá aspettiamo da tanto tempo

io lo so quel che voglio quel che voglio sei tu
giá non vedo lora di te
io lo so quel che voglio e stanotte me lo prendo
io per te sono pericolosa
baciami - baciami

adesso sei da me io sento la tua pelle
tu ne vali mille piccoli morti
si quel che io voglio tu lo sai
tu lo senti, io voglio di piú

l´attenzione é la mia, il mio battito esplode
a me, dimmi a me chi e dove sono
assieme voliamo in un altro mondo
tu e io , siamo da impazzire

l´amore puó essere un peccato? - no
tu e io siamo adesso qui da soli

io so quel che voglio e lo voglio solo con te
vieni, non ho paura
io lo so quel che voglio e lo voglio qui e adesso
giá aspettiamo da tanto tempo

io lo so quel che voglio quel che voglio sei tu
giá non vedo lora di te
io lo so quel che voglio e stanotte me lo prendo
io per te sono pericolosa
baciami