7 NIGHTS

FF scritta a 4 mani da billaly & Lela Kaulitz™ [ Reden ]

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  1. xXx_Romancer_xXx
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    è possibile avere il chappy pria che io mi deprima del tutto ? :cry:
     
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  2. ..FroZen.TeMpTaTiOn..
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    Davvero...qui nun ce sta più nessuno!Aleeeee!!!!!
     
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  3. billaly
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    Bimbe ci sono!!
    Domattina posto il chap che mi ha lasciato in eredità Vale.
    Ora non ce la faccio, scusate!!!
    Un bacione!!!
     
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  4. ..FroZen.TeMpTaTiOn..
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    D'accordo Ale, l'impo è che tu sia viva!!!
    ^^ image
     
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  5. xXx_Romancer_xXx
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    Certo aspetteremo domani ^^
     
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  6. billaly
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    Ecco il chap di Vale!

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    CAPITOLO 42:

    “Julia, amore di nonna, vieni qui!” Nonna Vera chiamò la piccola dalla cucina.
    “Dimmi nonnina! La mamma e Vale ti hanno raccontato della vacanza?”domandò lei ingenuamente, addentando il pezzo di ciambella che la nonna le porgeva.
    “Eh no, che ne dici di raccontarmelo tu??” Gli occhi lucenti di nonna Vera, catturarono la sua attenzione.
    Così, mentre la bimba mangiava, prese a raccontare. “La nostra villettina aveva il pavimento trasparente, e io ho fatto amicizia con un pesciolino chiamato Nemo! Era carino, nonna!! E poi, ogni giorno stavo con Lupo Lucio e Tarzan, a giocare o a far il bagno!”
    Nonna Vera si sorprese: “Lupo Lucio e Tarzan? Gli stessi per cui tua sorella ha i poster appesi dovunque in camera??”
    Julia annuì con vigore. “Proprio loro! Solo che non erano fatti di carta, ma erano veri!! Io stavo con loro il giorno, e poi la sera Tom spariva con Vale, e Bill con la mamma. Vale non piangeva più la sera, dopo aver scritto sul diario, e la mamma sorrideva sempre! Non dirlo a nessuno, ma una volta, di notte, mi sono svegliata e ho trovato Vale con Tom, che dormivano sul divano.”
    “Piccola mia, cosa… cosa stavano facendo??” domandò nonna Vera, adesso molto più incuriosita.
    “Non lo so…Erano attaccati, e fra i capelli lunghi di Vale e le corde che Tom porta in testa non si vedeva nulla!” Julia mise su un broncio divertito, mentre la nonna la invitava a continuare. “E poi un giorno Vale è stata avvelenata…Che spavento!”
    “Cosa????” Vera aveva spalancato i suoi begli occhi, attanagliata dalla paura. “Julia, forse avrai capito male…”
    “Nono! L’abbiamo trovata io e la mamma a terra… Poi però è venuto il dottore, e l’ha curata! Comunque nonna, vuoi sentire il resto o no? Siamo stati tutti insieme! La mamma ci ha scattato molte foto, e i gemellini mi hanno detto che io sono bellissima! Ci siamo divertiti molto! Siamo andati sul Banana Boat con la mamma, Vale e i gemelli, dovevi sentire come urlavano! E due volte siamo andati a mangiare in un posto sotto l’acqua! Nonna, è stata una vacanza bellissima!” Julia abbracciò la nonna e se ne andò, scuotendo i ricci castani.
    “Mi sa che dovrò chieder spiegazioni a quelle sciagurate di mia figlia e mia nipote! Non me la contano giusta!” si ripromise la donna, sorridendo.

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    “Tomi! Tom, vieni qui! Ti devo parlare!” Bill si sedette sul letto, seguito poi da suo fratello, che lo guardava interrogativo.
    “Ho fatto alcune di quelle telefonate di cui ti ho parlato ieri…”
    “Bill, ti metterai nei guai con Alex, perché vuoi…”
    Il moro sbuffò. “Zitto e ascolta! Ho chiamato Stefano Gabbana per avere notizie e soavemente mi ha detto che sapeva di Matthias e Alex e che lui lavora come direttore delle vendite nella loro filiale di Montreal, quindi c’è la reale possibilità che riesca a farli incontrare! Così l’ ho invitato già da ora alla mostra fotografica che allestirà Alex, in previsione del book…” Tom era distratto. Il gemello aveva capito fin da subito che la sua idea non gli piaceva, ma dopo aver sentito il discorso di Julia alle Maldive, voleva far di tutto per farla felice. “Dai Tomi, mostrami almeno un po’ di entusiasmo artificiale… E poi, quando Alex allestirà la mostra, tu verrai con me… Così come verranno anche Julia e Vale!”
    Gli occhi del rasta si accesero immediatamente. “Ecco, a questo non avevo pensato! E’ l’unica parte del piano che mi piace!”
    “Uffa Tom, mi smonti sempre! Mi spieghi cosa c’è che non va?”
    Il rasta alzò le spalle. “Se Alex non ha voluto chiamare Matthias non vedo perché dovresti farlo tu… Dopotutto è un problema suo, non tuo… E’ lei a dover scegliere…”
    “Ma lei è sempre piena di dubbi. E, cazzo, io la amo, e voglio aiutarla…”
    Tom lo guardò. “Ma potresti anche peggiorare la situazione…”

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    Alex e Vale camminavano sottobraccio, per tornare a casa loro. Si erano godute un giro per le campagne alla periferia di Pisa così diversa dalle Maldive.
    “Mamma, grazie per avermi accompagnata, mi andava la tua compagnia…”
    “Figurati, tesoro… Sarà complicato abituarci nuovamente alla vita di tutti i giorni!” Disse Alex, aprendo la porta d’ingresso.
    “E sarà ancora più difficile portar addosso questi cosi quando fino a ieri portavamo solo il costume!” si lamentò la bionda, gettando il giubbotto nero su una sedia, ed entrando in casa. “Nonna! Siamo tornate!”
    “Alexandra e Valery, entrate immediatamente in cucina.” Le ragazze si guardarono sorprese dal tono di Vera.
    “Mamma, che succede?” domandò per prima Alex, seguita da Vale.
    “Desidero, anzi, esigo che mi raccontiate cosa è successo in vacanza!” disse con un sorriso.
    “Ehm nonna, io vado a cambiarmi, tu inizia pure a chieder alla mamma! Io torno fra poco…” rispose Vale, defilandosi e facendo l’occhiolino alla madre, già esasperata. Non le andava di raccontare tutto.
    “Alex, dimmi cos’è successo… Julia mi ha parlato di tutto, ma in modo confusionario.. Però ho capito che fra te e Bill c’è stato qualcosa…”
    Un colpo di tosse da parte della figlia, fece capire a Vera che aveva ragione. “Mamma, mio Dio!” si oppose.
    “Parla, figlia mia… Mi hai sempre detto tutto..” Tomy, il cane, posò il muso sulla gamba di Alex, e lei, rassegnata iniziò a parlare.
    “Si, mamma, tra me e Bill è successo qualcosa… Quel ragazzo è peggio del diavolo tentatore..” rise al ricordo. “Abbiamo incontrato i gemelli Kaulitz appena arrivate, e così, alla fine, abbiamo passato tutta la settimana con loro. E, fra una chiacchierata e un bagno, fra un inglese scontroso e giochi, mi ha baciata… Mi sono lasciata andare, siamo stati insieme per più volte… Ma i miei dubbi, e la sua età, hanno fatto sì che ora siamo in una situazione di stasi. Lui mi ha mandato un messaggio ieri notte, ed è sempre dolcissimo con me…” Alex sospirò.
    “Ma? Figlia mia,” Vera prese la mano della donna. “Fai chiarezza in te stessa… Hai sofferto molto, ma è da ieri che volevo dirtelo, i tuoi occhi hanno una sfumatura diversa… Brillano… Quindi pensaci davvero bene, e pondera tutte le azioni! Sono sicura che qualunque scelta farai, sarà quella giusta… E sono sicura che non ti fascerai la testa prima di cadere… Anche se avevi già iniziato a farlo…” Sorrise. “E dimmi, è successo qualcosa fra Vale e Tom? Julia mi ha detto di averli…”
    Alex si fece attenta. “Cosa, cosa ha detto mamma?”
    “Oh niente cara, allora?”
    “Chiedi a lei ciò che è successo… Deve essere torturata un po’ anche lei!!”
    Nonna Vera si alzò, e, una volta di fronte alla porta chiusa della camera della giovane, bussò piano. “Vale, posso entrare?”
    La bionda si mise a sedere sul letto, distogliendo lo sguardo dalla gigantografia di Tom. “Certo nonna, siediti pure. Scommetto che sei venuta per sapere della vacanza…”
    “Esatto. Ti va di parlarne??” domandò delicatamente.
    Vale annuì. “Mi sa che sarai l’unica con la quale potrò parlarne… Non ho intenzione di dir nulla a nessuno…” Notando lo sguardo di nonna Vera, la ragazza sorrise. “Ok, ok… Nonna, mi sono innamorata! Si, lo so, ero già innamorata… Ma quando ho visto Tom davanti a me, quel primo giorno, ho capito che l’amore che provavo era solo un minimo, rispetto a quello che ho vissuto alle Maldive!”
    “Ma siete stati insieme? Su nipote mia, non mi scandalizzo facilmente!”
    Vale rise di gusto. “Giusto! Allora nonna, la tua nipotina è diventata una donna… La mia prima volta è stata con lui… Lui che pensavo non mi amasse, e lui che ha detto che mi ama! Ci pensi nonna?! Tom Kaulitz mi ama! A volte mi domando come diamine ho fatto!”
    Nonna Vera rise all’entusiasmo della nipote, però subito si fece seria. “Siete stati attenti?”
    “Nonna!!!” La riprese la ragazza, assumendo subito un colorito color porpora.
    “Va bene, scusa! Cambiamo discorso: Julia mi ha detto che sei stata avvelenata… E’ vero?”
    Valery annuì. “Si, ho fatto il bagno vicino alla barriera, e qualcosa deve avermi punto. Sono rimasta in uno stato di paralisi per un po’, e quella notte, pur avendo un ricordo sfocato, sono sicura che Tom è rimasto sempre con me…”
    Alex entrò in quel momento in camera della figlia. “Oddio Vale, non me la ricordavo così piena di poster!” esclamò, cercando di non badare ai mille occhi di Bill e Tom Kaulitz, insieme a Georg Listing e Gustav Schafer che la guardavano da ogni angolazione possibile.
    “Neanche io, all’inizio!” rispose la figlia.
    Nonna Vera scosse la testa, alla vista della figlia e della nipote scherzare come due bimbe.
    Tomy entrò zampettando nella stanza. “Tomy!!” trillò la bionda, per poi accarezzarlo.
    Julia, in quel momento, subentrò sorpresa, e finta arrabbiata. “Ehi, state giocando senza di me??” domandò sorridendo. “Non si fa, cattive!!”
    Anche se la vita di tutti i giorni era ripresa, nessuna poteva immaginare ciò che sarebbe accaduto, e che avrebbe cambiato, ancora una volta, la quotidianità.

    COMMENTATE BITTE!!
     
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  7. always&forever
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    ^^

    *Che cazzo di commento. Bah.

    Edited by always&forever - 28/7/2008, 18:59
     
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  8. ..FroZen.TeMpTaTiOn..
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    Oh merda.
    BEllissimo, devo mandare un messaggio a Vale...
    Bacio.
     
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  9. always&forever
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    Mi vergogno dopo non aver praticamente commentato.
    Cmq qui ci sono certe assatanate che ogni secondo tiran su ff.
    Up!!!!
     
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  10. always&forever
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    E vabbè ma alloraaaaaaaaaaaaaaaaaaa.
    Up!
     
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  11. billaly
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    Autoup!!!!
     
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  12. billaly
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    CAPITOLO 43

    “ Vale, mettiti a fare quella versione di greco!”
    Le urlò la madre dalla sua stanza, mentre cercava di aiutare Julia nella lettura e al contempo di disfare le valigie, ancora riposte in un angolo della camera da letto. “ Mamy, ma sto parlando con Tom!” Le rispose sbuffando. Alex si diresse in camera della figlia e le prese di mano il telefono.
    “ Tom! Non siamo più alle Maldive!! E mia figlia deve finire i compiti! Domani si ricomincia con la scuola!!”
    “ Buongiorno Alex! Dormito male?”
    “ Buongiorno Tom… no ho dormito come un sasso, ma le vacanze sono finite….”
    “ E tu sei già esaurita!”
    “ Fanculo Tom…” Gli sussurrò.
    “ Dov’è tuo fratello?”
    “ In bagno…si è svegliato da poco.. ti faccio richiamare?” Chiese candidamente il rasta.
    “ Boh, vedi tu… Io devo disfare le valigie….”
    “ Ok.. glielo dirò che sei ancora in vita, anche se non hai risposto al suo messaggio…”
    “ Ho il cellulare in carica…Non l’ ho letto..” Mentì lei.
    “ Aspetta è uscito ora… vuoi salutarlo?”
    “ Sì… ok…” Il cuore assurdamente prese va battere all’ impazzata, manco fosse una ragazzina di 15 anni.
    “ Ciao Bill..”
    “ Ciao Alex, tutto ok?”
    “ Sì.. credo di sì… anche se mi fa uno strano effetto esser di nuovo a casa…”
    “ A chi lo dici! Noi ora siamo a Berlino, c’è una giornata orrenda e sembra che debba mettersi a nevicare da un momento all’ altro…. Mi manchi Alex..”
    “ Anche tu Bill, ma la nostra vita è qui ora….”
    “ Lo so.. domani torneremo ad Amburgo….”
    “ E io al lavoro…”
    “ Ma tu non hai un vero lavoro!”
    “ Ah, no? Devo sviluppare le foto, mettere le stampe digitali a computer, ritoccarle, metterle a punto per venerdì prossimo, quando incontrerò il mio agente..”
    “ Allora sarà un lavoraccio quello che ti aspetta!”
    “Già anche perché i soggetti erano piuttosto indisciplinati e metà delle foto sono da buttare!!”
    “ Ma se io sono bellissimo!!” Cinguettò il moro.
    “ Sì, ma ciò non vuol dire che tu sia mister fotogenia!”
    “ Ma se avevi detto il contrario!”
    “ Bill tu sei bello ovunque…” Disse tra sé.
    “ In effetti ti avevo detto che il tuo viso bucava l’ obiettivo, ma evidentemente la mia reflex è un osso duro…”
    “ Ma che stronza che sei!!”
    “ Su, su per una volta che non sei il più bello del reame! E per quel che ho visto ce ne sono alcune in cui tuo fratello è stupendo!”
    “ Sono molto offeso….”
    “ Oh, mio Dio, non ti metterai a piangere, spero!”
    “ Sì, e dovrai poi venire qui a consolarmi….”
    “ Sei un po’ troppo lontano….”
    “ Tu invece sei qui, nel mio cuore…”
    “ Bill….”
    “ Ti amo Alex…”
    “ Smettila scemo…”
    “ Tu, niente?” Rise lui.
    “ Dai, vabbè un pochino… ti voglio bene anch’io…”
    “ Ti sei sprecata!”
    Vale interruppe i loro discorsi.
    “ Mamma mi ridai il cellulare? Io stavo parlando con Tom!”
    “ Bill, ti devo salutare, mia figlia rivuole il telefono!”
    “ Ok, ci sentiamo più tardi allora…un bacio….”

    Valery riprese la conversazione con il rasta, mentre Alex ritornò nella sua stanza. La sua mente era un turbine di pensieri contrastanti. Per un attimo invidiò i 15 anni della figlia, sarebbe stato tutto molto più semplice…Vera la raggiunse e le mise una mano su di una spalla…
    “ Vorrei che tu vedessi l’espressione che hai dipinta in volto, figlia mia… Anzi aspetta sarai il soggetto per il mio prossimo quadro… lo intitolerò ‘c’è amore nei tuoi occhi’….”
    “ Ma và..mamma…Io non lo amo…”
    “ Vedremo…”
    “ Ma è un ragazzino…”
    “ Anche Matthias era più giovane…”
    “ Ma non così giovane! Mi sento a disagio se penso a tutti gli anni che ci separano, anche se è vero, in certi momenti l’ adulto non ero io!”
    “ Tra me e tuo padre c’ erano 20 anni di differenza….e all’ epoca quando ci siamo sposati, io avevo18 anni, ero incinta e lui era il famoso fotografo Paul Mayer. Lui era così bello che toglieva il fiato, poteva scegliere, tra modelle, attrici, cantanti e invece aveva scelto me, che aveva incontrato per caso sul Lung’ Arno, qui a Pisa, mentre dipingevo sulla strada. Avevo 17 anni all’ epoca e lui mi ripeteva sempre che era rimasto folgorato dall’ espressione estasiata che assumevo quando dipingevo. E’ vero, con i pennelli in mano, io entro in un’ altra dimensione, come lui faceva con la macchina fotografica, come fai tu del resto….”
    “ Ma eri tu la più giovane, in questo caso….”
    “ Si ma ti assicuro che nel 1965, la sposa bambina e il fotografo famoso, fecero scalpore…”
    “ Ma il vostro è stato un grande amore!”
    “ Appunto, alla faccia di tutte le cattiverie e le umiliazioni subite! Ci siamo amati per 33 anni, follemente. E solamente la sua malattia ha interrotto questo percorso….”
    Alex pensò con tristezza a quel periodo, nel quale rimasero vedove entrambe nel giro di pochi mesi, prima il padre stroncato da un cancro al pancreas e poi Stephan, suo marito, morto in un incidente stradale a 35 anni, mentre ritornava a casa da un concerto. Ricordava ancora come fosse ieri, quando la polizia suonò alla loro porta, per comunicare la tragica notizia. Valery che allora aveva 5 anni, era andata ad aprire credendo fosse il padre ed era rimasta sconvolta alla vista degli agenti e gridando aveva chiamato la madre. Poche parole fredde, prive di cordoglio.

    “ Signora Ulrich, purtroppo suo marito ha avuto un incidente…. È deceduto sul colpo…”

    Il mondo si era di colpo fermato, come il suo cuore. Era rimasta lì sulla porta, a fissate quei due uomini che risalivano su quella macchina verde, mentre le lacrime le rigavano il volto. Valery aveva capito e si era stretta a lei. Aveva chiamato la madre, i familiari di Stephan e la baby sitter. Si era vestita e come un automa aveva aspettato l’ arrivo di Klara, per poi andare all’ obitorio.
    Sola.
    Straziata.

    Alex guardò la madre, mentre gli occhi le si riempivano di lacrime. Le due donne si abbracciarono, consolandosi a vicenda.
    ” Nella nostra famiglia tutte le donne sono rocce, ricordati!!” Disse Vera.
    “ Nella nostra famiglia siamo tutte donne! L’ unico maschio è Tomy, ed è un cane!!” tentò di scherzare Alex asciugandosi le lacrime con il dorso della mano.
    Julia entrò in camera, seguita dall’ animale che si accucciò sulla pedana.
    “ Mamma lo sai che Tomy, mi ha detto che vuole un pesciolino?”
    “ Ah, sì? Davvero? E magari anche colorato?”
    “ Certo, credo che assomigli a Nemo….” La bimba piegò la testa di lato, lasciandosi sfuggire un sorrisetto furbo.
    “ Veramente gliel’ ho suggerito io! Non credo che per lui faccia molta differenza il colore….”
    “ Hai letto la paginetta del libro?”
    “ Sì, ma ci sono delle parole troppo difficili!! Nonna mi aiuti?”
    “ Certo piccolina!!” rispose la donna, prendendo la manina della nipote.
    Anche Valery sopraggiunse, ancora con il cellulare in mano.
    “ Mamma mi ha chiamato Carol…. Lei ha copiato la versione da internet…posso?”
    Alex la guardò di sbieco. “ Che sia la prima e l’ ultima volta, però! Non voglio una figlia zuccona!!”
    “ Oh, Danke schon Mutty” esclamò in tedesco.
    “ Siamo in Italia, ora.” La corresse la madre.
    “ Beh, bisognerà tenersi in allenamento anche con il tedesco d’ ora in poi, no?” esclamò, ridendo la bionda.
    “ Vai, sparisci prima che io cambi idea! Anzi andate tutte devo disfare le valigie! E poi non avete fame? E quasi l’una!”
    “ Già, e ormai il pranzo è pronto!” Disse la nonna.
    “ Sì?” chiesero in coro.
    “ Certo pasta al forno e arrosto!”
    “ Mamma ti adoro!!” Rispose Alex gettandole le braccia al collo, mentre anche le due ragazze si univano all’ abbraccio collettivo.

    Le donne della famiglia Ulrich-Mayer si erano nuovamente riunite...

    Commentini!!!
     
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  13. xXx_Romancer_xXx
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    Ma che billoooooooooooooooo!
    Mi sono persa il chappi prima ma fa niente o recuperato ora XD
    Comunque è stupendo!
    Devo chiamare la ValeXD
     
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  14. billaly
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    La Vale è in quel di Pesculosa/Maldive e se la tira un casino!!
     
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  15. xXx_Romancer_xXx
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    -.- la devo prendere a padellate allora -.-
     
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3746 replies since 1/5/2008, 08:29   40644 views
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