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Lela Kaulitz™ [ Reden ]
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Buahahaha, si mamy, sei una volpe!! XD
Io sto scrivendo!XD
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billaly .
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Brava Tochter!!
Nessun mistero! L' unica cosa misteriosa sono i contenuti dei nostri cervellini malvagi.... ( Mio e di meine tochter!! ) Ma chissà, chi lo sa, che sarà, soprattutto se ci sarà! Bah!!
Ich bin eine Fuchs!!. -
xXx_Romancer_xXx .
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Eiiiii >.<
E il chappy??. -
always&forever .
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Up. . -
billaly .
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E' in arrivo! . -
xXx_Romancer_xXx .
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Evviva me non può stare senza >.< . -
billaly .
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Meine tochter sta organizzando tutto! . -
always&forever .
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*Attending la Tesora.
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Lela Kaulitz™ [ Reden ] .
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Me è qui con un capitolo! XD
CAPITOLO 40:
Bill era riverso sulla valigia di Vale, la quale Alex stava cercando di chiudere.
“No, cosi non va!” sospirò lasciandosi andare ad una risata. “Sei troppo leggero, Bill! E mia figlia ha comprato tutte le cose comprabili alle Maldive!”
“Allora proviamo a sederci entrambi!!” sussurrò il moro, dopo aver lanciato un’occhiata alla piccola Julia sdraiata nell’altra camera, pacificamente addormentata. Tirò Alex per un braccio, facendola atterrare sulla valigia, affianco ad egli. “Ecco, proviamo…” mormorò, girandosi e afferrando il gancio, imitato da Alex. Piano, con pazienza, riuscirono a tirar i ganci della valigia stracolma, chiudendola. Arrivati alla fine, tirarono con maggiore forza. Inevitabile fu lo scontro fra le loro teste.
“Ahia!!” strillarono entrambi, all’istante. Alex alzò lo sguardo verso il moro: “Kaulitz, ti uccido!!”
“Vediamo se lo dirai ancora, fra un po’…” Bill si avvicinò a lei, fino a far combaciare perfettamente le loro labbra.
“C’è Julia di là…” Una debole protesta da parte di Alex, venne messa a tacere dal moro con un bacio. Dapprima, fu un bacio tranquillo e pacato, le loro lingue si scontravano piano, giocando insieme. Poco dopo però, quel bacio divenne più esigente, chiedeva il respiro dei due, e la loro passione.
Ben presto, sia Bill che Alex iniziarono ad ansimare piano, mentre ancora erano uniti in quel bacio.
Bill cadde sul letto di Vale, trascinando con sé Alex. “Allora è un’abitudine quella di cadere!” scherzò la donna, portandosi una ciocca di capelli dietro l’orecchio, per evitare che desse fastidio al ragazzo.
“Alexandra…” Mormorando il suo nome al completo, Bill riprese a baciare la donna. Le slacciò piano il top che portava, e sotto, il reggiseno. Contemporaneamente, caddero anche i pantaloni e la maglia del ragazzo.
“E’ davvero una tortura..” sospirò la donna, strusciandosi contro il magro corpo di Bill,che intanto già respirava a fatica.
“Non mi importa. Ci siamo tu e io. Il resto, lascialo fuori da quella finestra.” Con un dito indicò la finestra della villettina, e la luna, che al di fuori, splendeva chiara e tonda.
Fu Alex a gettarsi nelle labbra di un Bill sorpreso positivamente. La guardò divertito, prima di chiuder gli occhi, ed annullare anche l’ultima barriera che li divideva.
Le mani della donna erano dischiuse sulle coperte del letto, abbandonate lì, incapaci di muoversi. Bill se ne accorse, e le intrecciò alle sue con una forza delicata. Continuò a baciarla, incurante di tutto. C’erano loro due, del resto, chi se ne importa? Le conseguenze, le azioni, il domani, venne abbandonato lontano da quella camera. Il presente, il passato, si era fuso in un unico globo. Tutto al di fuori di quella camera. Tutto al di fuori.
Solo loro. Alex e Bill, ormai totalmente presi da loro due. Si baciavano con desiderio, cercavano a vicenda il corpo dell’altro, pur di non rimanere, neanche per un istante, soli.
Bill si posizionò sopra Alex, e con un sorriso che solo lui era capace di fare si infilò in lei con una spinta dolce ma decisa.
Eccolo lì, il momento esatto. L’amplesso contemporaneo dei due, dopo solo una spinta. Semplice e veloce. Dolcissimo e lento.
Ed eccoli lì, tutti e due. Bill e Alex, solo due nomi, senza pensieri, senza paure.
Il domani però, bussava alle porte. Incuranti, loro continuarono a baciarsi, per poi addormentarsi l’uno stretto all’altra.
Vale camminava come una spiritata nella villettina. Il loro volo sarebbe stato circa a mezzogiorno, e tutti erano agitati. Julia, stesa sul pavimento, salutava il suo piccolo Nemo con le lacrime agli occhi. “Ciao piccolino mio… Spero che ci rivedremo presto! Ti voglio bene.” Soffiò contro il vetro. Vide appena le gambe lunghe della sorella avvicinarsi a lei. “July…” Vale la guardò, e si sedette vicino a lei. La piccola sorrise, e si strinse alla bionda.
“Non piangere Vale…” sussurrò, mentre i boccoli castani raccoglievano un po’ delle lacrime della sorella maggiore.
“Non voglio andare July…” Come se fosse una persona adulta, la bionda si rivolse a Julia, raccogliendo tutti i suoi timori e le sue paure. Continuava ad abbracciarla con tristezza, mentre la piccola le mormorava il bene che le voleva.
Alex sopraggiunse nel salottino ingombro di valigie, e vide le figlie strette fra loro. Così irrimediabilmente diverse… Così semplicemente sue figlie…
“Ragazze mie…” corse vicino a loro, e le strinse a sé, come quando Vale era piccola. Iniziarono a cullarsi insieme, per allontanare il momento di malinconia.
“Bhe, andiamo?” domandò dopo un po’ Alex, guardando la porta.
“Si… Bill e… Bill e Tom vengono con noi?” domandò Vale, torturandosi le unghie.
“Si, anche se loro partono dopo di noi. Comunque raggiungiamo insieme l’aeroporto…” Alex accarezzò piano i capelli alla figlia. “E’ ora di andare.. Avete preso tutto?”
Un sì generale si sparse nell’aria. “Ok, allora, si torna alla solita vita…”
“Non voglio andare, capisci?! Non voglio!” Vale era stretta a Tom, in quell’angusto aeroporto di Malè, il 5 gennaio, dove tutto era iniziato.
“Vale, ti prego, non fare così… E’ ancora più difficile, altrimenti…” Gli occhi cioccolato della bionda si riversarono in quelli nocciola del rasta, il quale sospirò. “Ti amo.” Dissero all’unisono. Ancora suonava strana, quella piccola frase, ma in quel momento, entrambi avevano bisogno di dirla.
Appoggiati al muro di fronte, si trovavano Alex Bill e Julia. “Lupo Lucio, capito, ti verremo a trovare… Però tu impara a usar la macchina!” Lo rimproverò Julia bonariamente, guardando il moro.
“Ok principessa… E la mamma cosa dice?” Bill guardò Alex. La donna aveva gli occhi lucidi, e cercava di non guardarlo negli occhi. Ripeté ad alta voce la parola che stava girando vorticosamente nella sua testa. “Tortura… E’ una tortura…”
In quel momento, accaddero tre cose contemporaneamente. Bill si gettò su Alex, baciandole la fronte e stringendola. Julia si unì all’abbraccio. Le parole non disturbarono il momento, e mentre anche Vale e Tom si plasmarono in quel piccolo cocktail di persone e sentimenti, le lacrime caddero inevitabilmente dal viso di ognuno.
Infine, una voce gracchiante annunciò il volo delle Ullrich-Mayer.
Il momento dei saluti era arrivato, la parte più complicata. “Ciao Lupo Lucio! Ti voglio bene!” Julia fu la prima a salutare. “Tom, fai il bravo! Voglio bene anche a te!” I gemelli abbracciarono la piccola con affetto.
Alex si avvicinò a Tom per perdersi in un abbraccio. “Grazie per tutto, Tom. Spero che ci rivedremo presto.” “Anche io Alex. E grazie a te.”
Nel contempo, Vale si diresse nelle braccia di Bill. “Sei il mio migliore amico. Ti voglio bene, resta per sempre il mio piccolo sole.” Il moro sorrise, stringendola. “Certo, mia fan numero 1!” Si allontanarono,e Vale notò che la madre voleva salutare Bill. Così si avvicinò a Tom, il quale la baciò con dolcezza. “Ciao Valery. Ci rivediamo presto. Grazie per avermi donato l’amore! Ti amo.”
Vale sorrise fra le lacrime. “Grazie a te per avermi fatta entrare nel tuo cuore. Ciao Tom, ti amo.”
"Ah Vale!" Tom la fermò, prendendola per un braccio. "Tieni questo..." si sfilò un braccialetto di corda dal piccolo polso, e lo mise a quello della ragazza.
"Grazie Tom... Grazie..." Vale lo abbracciò, affondando la testa nella sua maglia enorme.
Alex guardava la scena, e si strinse a Bill, prendendogli le mani. Si guardarono per un momento che sembrò eterno.
“Sei perfetto, guardati.” Mormorò.
“Nono, quella perfetta sei tu. Ciao Alex, e ricordati che questo ragazzo ama la donna più impossibile del mondo…” sorrise piano, mentre con un dito accarezzò il volto della donna.
La voce dall’altoparlante annunciò per l’ultima volta il volo delle ragazze.
“Ciao ragazzi, ci vediamo presto!”
Alex e le sue figlie presero la direzione dell’imbarco, dove tutto era iniziato. In quell’aeroporto di Malè, piccolo, ma colmo di ricordi.
Dove tutto era iniziato, il 29 Dicembre 2007.
Dove tutto era appena finito, il 5 Gennaio 2008.
And now, commenti! XD. -
billaly .
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Cazzo Vale.... cazzo.... . -
Lela Kaulitz™ [ Reden ] .
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Mamy... . -
always&forever .
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Quindi? . -
billaly .
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Quindi cosa, scusa? . -
xXx_Romancer_xXx .
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Me piange T.T
No ma che tristeeeeee!!
>.<. -
always&forever .
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Non so.
Dopo aver letto mi sono chiesta: Quindi?
Scusate l'insensibilità.....
7 NIGHTSFF scritta a 4 mani da billaly & Lela Kaulitz™ [ Reden ] |
