TRA FINZIONE E REALTA' 2

Georg osservava Noemi che lentamente si stava spogliando. Gli piaceva guardarla, il suo corpo dalle forme generose era terribilmente eccitante…..
Lei seduta sul letto stava ripiegando la canotta indossata per la serata. Indossava ora solo uno slip.
Georg le si avvicinò a gattoni sul letto e le baciò la schiena. Noemi fu percorsa da un brivido. Era stanca ed era conscia che non se la sarebbe cavata con un semplice no. Georg sapeva esser molto persuasivo. Non che ce ne fosse bisogno comunque….
Continuò a baciarla, lasciando un piccolo percorso di fuoco sulla sua pelle, fino ad arrivare al lobo dell’ orecchio destro. Le prese il seno tra le mani.
“ Noemi mi fai impazzire, dimmi che questo non finirà mai…”
La ragazza sospirò, sorridendo tra sé: Come avrebbe fatto a tener segreto il loro arrivo in America?
Quel ragazzo era in grado di abbattere tutte le barriere con il solo sbattere di ciglia….
Lei si girò verso di lui e lo abbracciò.
“ No, non finirà mai, perché io ti amo e sarò sempre accanto a te…”
Rispose a quell’ abbraccio con impeto, stringendola a sé con violenza. Non era solo desiderio… Le sembrò addirittura volesse fondersi con il suo corpo. In fondo che bisogno avevano le loro anime di vivere separate? Bastava un unico cuore, un luogo sicuro dove dar vita a quell’ amore così grande che nato tra loro.
Noemi si sdraiò sul letto, invitando il bassista a fare altrettanto. Le si mise sopra continuando a baciarla. L’ eccitazione di entrambi cresceva velocemente e lei si stupiva ogni volta di questo. Non che avesse avuto chissà che avventure amorose, ma era la prima volta che le succedeva di infiammarsi così velocemente anche solo con un semplice sguardo.
Le mani di lui percorrevano lentamente il suo corpo. Arrivarono allo slip e con altrettanta lentezza lo sfilarono. Quelle dita un po’ callose ora avevano cambiato direzione e non sembravano più molto interessate ai suoi fianchi. Disegnò con le unghie un immaginario percorso sulla sua schiena, baciandogli il petto, per poi andarle a conficcare sulle sue natiche, silenzioso segnale che la sua intimità era pronta ad accoglierlo. Entrò in lei, quasi timoroso di poter alterare quel magico equilibrio che regnava in quella stanza. Ad ogni spinta, sentiva aumentare il desiderio di soddisfare la propria carne. Mise le gambe attorno ai suoi fianchi perché lui potesse affondare in lei definitivamente, per poi riprendere fiato l’ uno sull’ altra.
Poteva scorgere i suoi occhi cangianti brillare al timido chiarore offerto dall’ aurora.
“ Questa volta non ti lascerò andar via…” Pensò Noemi stringendolo in un abbraccio grato. Si sentiva bene e solo lui era in grado di curarla così bene.
“ Ti amo, piccola…” Le sussurrò sulla bocca prima di depositarvi un lieve bacio. La sua pelle era leggermente sudata e salata. Le passò la lingua sulle labbra, riaccendendo in lei un vago desiderio.
“ Andiamo a farci una doccia?” Suggerì la ragazza maliziosa.
“ Non sei stanca?” Chiese Georg, alzandosi di malavoglia dal letto.
“ Un po’… ma rinfrescati si dorme meglio…poi..”
Il bassista sorrise, tendendole le mani per aiutarla ad alzarsi.
“ Sei insaziabile, amore mio!”
“ Non mi basti mai…” rispose avvicinandosi al suo corpo ancora nudo.
“ Non arriveremo neppure in bagno di questo passo…” Ridacchiò lui godendo del tocco di quelle mani ormai conosciute.
“ Pazienza, risparmieremo un po’ di acqua e la regione Calabria ci ringrazierà per questo…” Ironizzò lei.
“ Pure attenti all’ ambiente…. Ok, amore…. Mi hai convinto…”